Sebastian Vettel: Analizza la sua capacità di partire primo
Il fresco bicampione del mondo di Formula 1 asserisce che in pista corre alla forsennata ricerca del giro veloce tanto in qualifica cosa che gli consente sempre o quasi di partire dal palo come in gara che gli consente di dettare costantemente un ritmo impossibile per la concorrenza. Vettel ritiene questa “debolezza” una sorta di deriva ego del suo modo di correre. In Corea dove non c’èra la necessità infatti Vettle ha spinto nel finale di gara proprio per soffiare agli avversari la soddisfazione del giro più veloce in gara. Gli uomini al muretto Redbull conoscendo questa sua “ossessione a fine gara si sono divertiti
“Mi hanno detto: non hai fatto il giro veloce“. Ovviamente non era vero, aggiungendo “Idiota, l’hai fatto“.
Vettel sembra aver interpretato la battuta come una mezza tiratina di orecchi della squadra
“Cercare il crono di riferimento in gara è una piccola cosa, ma probabilmente si lega al mio ego, perché non ci sono punti in palio per questa performance. Dopo che segno il tempo migliore sono soddisfatto“
Noi asseriamo che meno male che non ci sono punti in palio per il giro veloce spingerebbe ancora di più il campione del mondo e porterebbe le gare ad una noia mortale con questa Redbull a disposizione.
Stefano Dominicali si congratula con la Redbull e analizza la classifica Ferrari
Il team principal Ferrari con grandissimo fair play fa i complimenti alla Redbull per la conquista del suo secondo titolo costruttori con 4 gare di anticipo.
“Dopo aver fatto i complimenti a Sebastian Vettel la settimana scorsa a Suzuka è ora d’obbligo farli alla Red Bull per la conquista del titolo Costruttori: hanno la miglior macchina del lotto e questo risultato ne è una logica conseguenza“.
Poi analizza la prestazione mediocre della Ferrari in Corea dove la vettura di Alonso si è ripresa solo nel finale di gara, e della posizione in classifica che rispecchia la forza della Rossa in questo momento.
“La logica vuole che il risultato dell’ultimo Gran Premio sia lo specchio del nostro potenziale: abbiamo la terza miglior vettura e abbiamo concluso la corsa con in quinta e sesta posizione. Certo, il nostro passo di gara è migliore della prestazione assoluta in qualifica. Ciò ci porta a lottare quasi sempre per il podio, ma se non si parte nelle prime due file diventa difficile ambire alle posizioni più alte. Ora dobbiamo cercare di chiudere la stagione nella maniera migliore perché siamo convinti che abbiamo ancora la possibilità di vincere almeno una sfida. Sarà durissima, visto come vanno i nostri avversari, ma ci proveremo, questo è certo“.
La mentalità del campione direi
c’era un campione che per raginare allo stesso modo perse un titolo nel 1985 e uno nel 1986…e somiglia più a Hamilton che a Vettel..