Motorshow: Novità Volkswagen Parte II, Golf GTI e BlueMotion

La Volkswagen anticipa le caratteristiche della settima Golf GTI

Dopo l’esposizione al Salone di Parigi, la Volkswagen presenta al Motor Show di Bologna il prototipo della settima Golf GTI, che sarà introdotta sul mercato nel primo semestre 2013.

 

Una GTI, due livelli di potenza

220 e 230 CV. Il prototipo della prossima Golf GTI dispone di una nuova versione ulteriormente sviluppata del motore della serie EA888, un turbo benzina 2.0 a iniezione diretta da 220 CV. Per la prima volta nella sua storia, per la Golf GTI sarà disponibile il pacchetto Performance per aumentare la potenza standard e raggiungere 230 CV. Entrambe le versioni della GTI sono dotate di sistema start/stop di serie e già oggi sono conformi alla normativa sui gas di scarico Euro 6 che entrerà in vigore solo dal 2014; inoltre, consumano 6,0 l/100 km (CO2: 140 g/km), cioè 1,3 litri in meno      (-18%) rispetto al modello precedente (210 CV). Entrambe le GTI si potranno avere con il cambio DSG a doppia frizione a 6 rapporti (in alternativa al manuale a 6 marce). Rispetto alla generazione precedente, sul nuovo modello è stato possibile aumentare ulteriormente la proverbiale e straordinaria agilità della Golf GTI, e questo su due livelli distinti.

Livello 1 GTI. Forte dei suoi 220 CV, la GTI sviluppa ora 10 CV di potenza in più rispetto alla precedente. Parallelamente è stato possibile aumentare la coppia massima di ben 70 Nm, arrivando a 350 Nm. In questo modo la nuova Golf GTI si trova esattamente sullo stesso livello della Golf R, che però disponeva di un motore TSI di altra generazione. Così equipaggiata, la Golf GTI ha una straordinaria capacità di ripresa: in quarta marcia accelera da 80 a 120 km/h in 5,0 secondi, in quinta in appena 6,0 secondi. Ecco altri dati importanti: la nuova generazione accelera da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi, raggiungendo una velocità massima di 246 km/h.

Livello 2 – GTI con pacchetto Performance. Chi sceglie una Golf GTI con pacchetto Performance, passa al secondo livello. La potenza in questo caso aumenta di 10 CV, la coppia massima rimane identica. I 230 CV consentono una velocità massima di 250 km/h (valore stimato) e passa da 0 a 100 km/h in soli 6,5 secondi.

Nuovo bloccaggio del differenziale anteriore e sterzo progressivo

Il pacchetto Performance, tuttavia, non si traduce soltanto in un aumento di potenza, ma anche in una maggiore maneggevolezza: la GTI in questo caso oltre ai freni più potenti (con logo GTI sulle pinze), dispone del nuovo bloccaggio del differenziale anteriore con regolazione elettronica (VAQ), anch’esso proposto per la prima volta in questa forma.

Bloccaggio del differenziale anteriore. Il bloccaggio a regolazione elettronica migliora la sicurezza attiva e il comportamento dinamico, eliminando quasi completamente il sottosterzo tipico delle auto a trazione anteriore particolarmente potenti. Si ottiene quindi un comportamento di marcia più preciso e maggiore stabilità in sovrasterzo nel caso di trasferimenti di carico. Infatti, il bloccaggio del differenziale anteriore aumenta la forza motrice sulla ruota più esterna alla curva, consentendo inoltre di ottimizzare la velocità in fase di svolta. Migliore risulta anche la trazione in partenza su fondo sdrucciolevole o umido, nonché con le ruote sterzate.

Sterzo progressivo. Incluso nella dotazione standard, lo sterzo progressivo debutta con la Golf GTI. Questo sistema consente al guidatore di ottenere l’angolo di sterzata desiderato con un minor numero di giri del volante; risulta quindi meno frequente la necessità di dover spostare le mani. Sembra ovvio, in realtà è rivoluzionario. Infatti, gli sterzi convenzionali operano con rapporto di demoltiplicazione costante. Il nuovo sterzo della Golf GTI, invece, opera con un rapporto di demoltiplicazione progressivo che, in fase di manovra e parcheggio, regala maggiore agilità alla vettura. Viceversa, su strade extraurbane caratterizzate da numerosi tratti in curva e in fase di svolta, il guidatore percepisce un netto vantaggio in termini di dinamica di marcia derivante dal rapporto diretto.

Dal punto di vista tecnico, lo sterzo progressivo si distingue per la dentatura variabile della cremagliera e del pignone e per il motorino elettrico di maggior potenza rispetto a quello del normale servosterzo elettromeccanico. Dal punto di vista funzionale, diversamente dal rapporto di sterzo costante, che rappresenta sempre un compromesso tra dinamica e comfort, in questo caso la dentatura della cremagliera viene variata mediante il mozzo dello sterzo. Ne consegue che il passaggio tra comportamento di sterzata indiretto nel settore medio (guida in rettilineo) e il comportamento di sterzata diretto in presenza di maggiori angoli di rotazione del volante avviene in modo progressivo, regalando alla vettura, come illustrato, maggiore agilità quando si adotta uno stile di guida sportivo. In fase di parcheggio il comfort aumenta grazie al minor angolo di sterzata richiesto.

I rapporti di trasmissione variabili sono noti da tempo per gli impianti con servosterzo idraulico; tuttavia la loro messa a punto è soggetta a limiti molto severi in modo da non far avvertire al guidatore il passaggio tra le diverse fasi. Ed è proprio quanto non accade nel caso dello sterzo progressivo della Golf GTI: qui, infatti, la combinazione tra rapporto di trasmissione sterzante progressivo della cremagliera e i potenziali di messa a punto di uno sterzo elettromeccanico viene sfruttata al meglio per garantire un comportamento ottimizzato in caso di guida sportiva, ma allo stesso tempo adatto all’impiego quotidiano. Per tutte le altre Golf, il nuovo sterzo progressivo è disponibile a richiesta.

 

Anteprima della Golf più parca di sempre: solo 3,2 l/100 km

 

Dopo l’esposizione al Salone di Parigi, la Volkswagen presenta al Motor Show di Bologna il prototipo di una delle automobili più parche nei consumi esistenti al mondo: la nuova Golf BlueMotion. Questa Golf, con il suo Turbodiesel 1.6 TDI di nuova concezione, vanta infatti un consumo nel ciclo combinato di appena 3,2 l/100 km, a fronte di emissioni di CO2 di soli 85 g/km. La Golf BlueMotion 110 CV, che raggiunge i 202 km/h (valore stimato), è una versatile cinque posti per tutta famiglia, sicura, confortevole e adatta all’impiego quotidiano. Sul mercato, la Golf BlueMotion della terza generazione arriverà in Germania nel corso della prossima estate.

4 Comments
  1. Un 2000 turbo benzina che fa quasi 16 km con un litro?
    Non ci credo nemmeno se lo verifico io personalmente (sospetterei della benzina nascosta nel telaio 😉 ).
    Che rapporto di compressione ha?

  2. come tutti i motori turbo ha un rapporto di compressione di poco superiore a 8, ma il concetto della VW è che con l’ausilio del DSG nella configurazione ECO, quella in cui cambia 7 marce in poche decine di metri senza salire di giri e con un acceleratore molto meno reattivo controllato dal programma elettronico può fare un consumo che si avvicina a quello dichiarato meno del 30%!
    Questo però tengo a precisarlo non è colpa della VW che mente, ma del fatto che il ciclo di omologazione e una cosa allucinante che nessuno mai al mondo potrebbe rispettare nella realtà! Quindi il consumo effettivo nella migliore delle ipotesi sarà di circa 11,5 che per una vettura di quella potenza e classe è comunque un ottimo risultato!

  3. In effetti quando uno si compra un 2000 turbo a benzina non vede l’ora di fare accelerazioni brucianti cambiando 7 marce in poche decine di metri. Ma una bella punto a metano no?
    Al di là delle battute e delle polemiche. Capisco e riconosco i meriti di questa cosa e di questa macchina che sicuramente rappresenta, a livello di motore, un bel salto rispetto al motore della mia macchina: Nissan SR20DE che, nato 20 anni fa aveva solo 200 CV però faceva meno di 8 al litro. Però mi pare che venga promosso con delle argomentazioni “troppo in linea con i tempi”.

  4. Io da possessore di una turbo da 220cv che fa anche 10 al litro calma…posso testimoniare che per il 90% del tempo guidi in modo normale non tiri fuori 6 secondi il tempo della mia per i cento tutti i minuti. Quindi la VW senza voler difendere la casa tedesca ha fatto una scelta per privilegiare entrambe le modalità di guida

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