Dopo una mattinata partita con qualche difficoltà in più del previsto, la Red Bull è tornata a dettare il passo già nella seconda sessione di libere con un Sebastian Vettel sì fresco vincitore del quarto iride ma intenzionato a far sua anche questa gara. Con la gomma Pirellli morbida il tedesco ha colto il tempo di 1’41″335 nella simulazione della qualifica, ottima prestazione rafforzata anche dalla seconda piazza di Mark Webber, distaccato di soli 155 millesimi dal capo-squadra. Veloci sul giro secco, paurosi sul passo gara con i piloti di Milton Keynes autori di una simulazione ad altissimo livello (in particolare Sebastian). A tutti gli altri tocca dunque rincorrere, in primis Lewis Hamilton e la sua Mercedes. L’inglese riesce a piazzarsi terzo a tre decimi dalla vetta, subendo però un consumo troppo marcato delle gomme soft, forse il vero limite di queste frecce d’argento come conferma anche Nico Rosberg (quinto). Tra loro due si insinua Kimi Raikkonen, buon quarto sulla Lotus tornata a passo corto ma, sopratutto, autore di un passo gara impressionante, forse l’unico in grado di insidiare le RB9. Scorrendo la classifica troviamo poi le McLaren in settima e ottava piazza con Sergio Perez di nuovo davanti a Jenson Button: la MP4-28 sembra adattarsi bene alla pista, veloce nei primi due tratti per poi andare va in crisi nell’ultima parte del tracciato più guidato.
Continua il calvario della Ferrari, anche se qualche passo in avanti è stato fatto. Fernando Alonso chiude questo venerdì ottavo, con F138 non in grado di contrastare le squadre davanti ma più competitiva in simulazione gara rispetto alla McLaren. Non certo una bella situazione considerando che il team italiano rischia seriamente di perdere non solo la seconda piazza tra i costruttori, ma anche la terza con una Lotus così in forma. Senza le difficoltà incontrate da Grosjean infatti, entrambe le monoposto nero-oro si sarebbero piazzate nella parte alta della classifica. Peccato che il francese ha prima rotto un disco freno durante il tentativo di qualifica, e poi è riuscito a completare appena 3 giri con la sua E21 decisamente rallentata da problemi che hanno consigliato di interrompere ogni attività in pista. Si spiega così il suo 12esimo posto, giusto dietro alle Sauber e la seconda Ferrari di Felipe Massa, ad un secondo netto dalla vetta e preceduto anche da Nico Hulkenberg. Da segnalare due forature durante la sessione: ne sono stati vittima prima Paul di Resta con la Force India e poi Jenson Button con la McLaren, mentre Max Chilton ha addirittura perso la presa sinistra dei freni anteriore della sua Marussia. Seguono qui sotto i tempi di questa FP2.
1. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – 1’41″335 – 35
2. Mark Webber – Red Bull-Renault – 1’41″490 – 32
3. Lewis Hamilton – Mercedes – 1’41″690 – 37
4. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – 1’41″726 – 42
5. Nico Rosberg – Mercedes – 1’41″758 – 41
6. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – 1’42″006- 36
7. Jenson Button – McLaren-Mercedes – 1’42″010- 31
8. Fernando Alonso – Ferrari – 1’42″171 – 31
9. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – 1’42″324 – 41
10. Felipe Massa – Ferrari – 1’42″440 – 36
11. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – 1’42″509 – 39
12. Romain Grosjean – Lotus Renault – 1’42″607 – 18
13. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – 1’43″152 – 27
14. Pastor Maldonado – Williams-Renault – 1’43″224 – 36
15. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – 1’43″271 – 27
16. Valtteri Bottas – Williams-Renault – 1’43″565 – 29
17. Paul di Resta – Force India-Mercedes – 1’43″931 – 36
18. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – 1’44″138 – 36
19. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – 1’44″173 – 35
20. Charles Pic – Caterham-Renault – 1’44″459- 35
21. Giedo Van der Garde – Caterham-Renault – 1’44″525 -38
22. Max Chilton – Marussia-Cosworth – 1’45″565 – 27
Riccardo Cangini