Nebbia, freddo ed elicotteri assenti: potrebbe essere riassunta con queste tre parole la prima sessione di prove libere del GP degli USA. Se dal punto di vista climatico, poco si può rimproverare agli organizzatori, non si può dire altrettanto della grottesca situazione che ha portato team e piloti a perdere 45 minuti del tempo a loro disposizione. Fin dal primo mattino il tracciato texano è stato avvolto da una fitta coltre di nebbia con temperature bassissime, condizioni che si sono protratte fino alle 16.40 ora italiana, ritardando di 40 minuti l’inizio del turno. Quando sembrava che il peggio fosse passato e che il weekend americano potesse finalmente partire è arrivata una nuova inaspettata interruzione con bandiera rossa, resasi necessaria dopo soli 14 minuti di prove, per un problema tecnico all’elicottero di soccorso. Dopo altri 15 minuti di sospensione, le 22 monoposto hanno potuto quindi tornare in pista completando il programma in un lasso di tempo davvero ristretto. Le indicazioni raccolte sono state peraltro falsate da un fondo stradale particolarmente scivoloso tanto da mettere in crisi l’anteriore sinistra nella stragrande maggioranza dei casi. Il più veloce della mattinata è il ferrarista Alonso, seguito da Button e dal finnico Bottas. Proprio l’inglese della McLaren si è reso colpevole di un sorpasso in regime di bandiera rossa, infrangendo l’articolo 2.4.4.1 appendice H del regolamento sportivo della FIA e per questo motivo sarà retrocesso di 3 posizioni sullo schieramento.
Nella seconda sessione si è tornati alla normalità, con le Red Bull davanti a tutti: Sebastian Vettel è stato il più veloce in 1’37″305 in configurazione da qualifica, ma è stato nettamente il più rapido anche nella simulazione di gara. Il tedesco ha preceduto Mark Webber di appena 115 millesimi nel giro secco, ma ha mostrato circa mezzo secondo di passo sul compagno di squadra nello stint con il serbatoio di benzina pieno. Più staccate le due Mercedes che seguono con Nico Rosberg che si attesta davanti a Lewis Hamilton: il tedesco è arrivato a 1’37″785 a quasi mezzo secondo dalla RB9, mentre l’inglese ha pagato 653 millesimi dal quattro volte campione del mondo. Molto positiva la prestazione di Heikki Kovalainen al debutto con la Lotus lasciata libera da Kimi Raikkonen, operato ieri a Strasburgo. Il finlandese è quinto con 1’38″073 e ha svolto un ottimo lavoro, facendo meglio sulla E21 di Romain Grosjean che non è andato oltre l’ottava piazza. La squadra di Enstone ha schierato due vetture con il passo lungo.
Davanti al francese della Lotus si sono inseite le due Sauber con Esteban Gutierrez ancora davanti a Nico Hulkenberg: i due compagni di squadra di Hinwil sono separati di appena 20 millesimi di secondo! Al nono posto si trova Jenson Button con la McLaren, mentre Fernando Alonso è solo decimo con la F138. Lo spagnolo risente del dolore alla schiena per l’effetto dell’incidente di Abu Dhabi, ma non nega il suo impegno sulla Rossa che ha illuso nel primo turno e che, invece, delude nel pomeriggio beccando un distacco di oltre un secondo! Il fatto è che l’asturiano con l’1’38″461 ha fatto peggio di un decimo rispetto alla breve sessione del mattino.
La Ferrari sembra incapace di portare novità efficaci sulla Rossa, visto che lo spagnolo si trova cinque macchine diverse davanti alla vettura di Maranello (Red Bull, Mercedes, Lotus, Sauber e McLaren). La reazione che si aspettava il presidente Luca di Montezemolo non c’è e si cominciano a sentire le prime voci che Pat Fry potrebbe lasciare il team di Maranello alla fine della stagione, lasciando il pieno potere dell’Ufficio Tecnico a James Allison. L’epilogo del campionato è sconcertante: non certo adeguato ad un top team che vorrebbe lottare per il secondo posto nel mondiale costruttori, visto che con le gomme più morbide Fernando ha fatto peggio che con le dure. Gli altri nel cambio di mescola hanno migliorato almeno sette decimi, mentre la Ferrari ha peggiorato: cosa è stato fatto di sbagliato fra i due turni?
Un problema all’impianto frenante ha mandato Max Chilton in testacoda con la Marussia: il pilota inglese ha dovuto abbandonare la sua monoposto nella via di fuga, mentre il disco anteriore destro ha avuto un principio di incendio. Imbarazzante l’intervento dei commissari di percorso americani incapaci di liberare la pista in tempi ragionevoli. Inadueguati…