La Mini ha deciso di non lasciare nulla al caso e di tentare la scalata alla 36esima edizione della maratona massacrante di inizio anno che si svolgerà in america latina. La Mini deve difendere la vittoria conquistata nella edizione 2013 con Mini Stéphane Peterhansel, senza contare che la Mini ALL4 Racing ha già vinto quest’anno il titolo FIA Cross-Country Rally World Cup con Krzysztof Holowczyc e il Rally del Marocco con Orlando Terranova.
Grandi novità tecniche. Rimanendo la base di partenza della Mini Countryman ma con la carrozzeria ora in carbonio e una nuova struttura protettiva che funge anche da elemento di rigidezza per il telaio. Il motore sarà Il 3 litri diesel BMW TwinPower Turbo eroga 307 CV e 700 Nm di coppia massima ed è abbinato a un cambio sequenziale Sadev e alla trazione integrale. La ALL4 Racing può toccare i 185 km/h su fondi sconnessi, grazie ai pneumatici Michelin 245/80 16″ All-Terrain appositamente sviluppati.
Il telaio avrà quattro ammortizzatori per asse raffreddati a olio e barre antirollio regolabili, mentre l’impianto con dischi da 320 mm con pinze anteriori a quattro pistoncini e posteriori a sei pistoncini, raffreddate anche a liquido. La massa totale è di 1.900 kg, grazie anche ai serbatoi con una capienza totale di 375 litri, necessaria per le lunghissime tappe che compongono i 9000 km della Dakar.
Oltre al campione in carica Peteransell, ci saranno alla guida delle altre Mini, con il team ufficiale Roma-Périn, Terranova-Fiuza, Holowczyc-Zhiltsov, Al-Attiyah-Cruz, Vasilyev-Yevtyekhov, Garafulic-Picard, Yong, Villagra-Companc, Kaczmarski-Palmeiro e Schott-Schmidt.
Daniele Amore