Attendavamo lo spettacolo, quello vero, fatto di duelli in pista, di ruotate, di staccate a ruote fumanti: ed eccoci accontentati, quasi si fossero messi d’accordo fra piloti dopo la deludente gara della Malesia. Uno show marchiato interamente Mercedes che raccoglie la seconda e consecutiva doppietta stagionale. Proprio come a Sepang, anche oggi ad avere la meglio è stato Lewis Hamilton, ma non si può di certo dire che Nico Rosberg non le abbia provate tutte per batterlo, specialmente dopo l’ingresso della safety car dovuto all’incidente tra Esteban Gutierrez e Pastor Maldonado. Il tedesco comunque resta al comando nel Mondiale, forte della vittoria ottenuta in Australia.
Alle loro spalle Sergio Perez ha regalato il primo podio stagionale alla Force India, che è anche il secondo della storia della squadra di Vijey Mallya, concretizzando l’ottimo lavoro fatto anche ieri in qualifica. Quarto posto per Daniel Ricciardo, che finalmente riesce a conquistare i primi punti di questo 2014 dopo le prime due uscite sfortunate. Un risultato arrivato in rimonta dopo aver preso il via dal 13esimo posto e con tanto di sorpasso di forza nel finale ai danni dell’altra Red Bull di Sebastian Vettel, sesto dietro a Nico Hulkenberg.
Proprio come in Malesia, si piazzano entrambe a punti anche le Williams, con Felipe Massa e Valtteri Bottas che chiudono settimo ed ottavo dopo aver dato la sensazione di poter ambire al podio nelle prime fasi. Le FW36 però hanno pagato un eccessivo consumo delle gomme rispetto alle vetture che le hanno precedute.
Deludenti le Ferrari: Alonso nono e Raikkonen decimo. Le Rosse non si sono mai messe in luce, costanti nelle retrovie a 2 secondi al giro dalle Mercedes, dimostrando seri problemi di velocità di punta tanto da essere superate persino da Williams e Force India: sinceramente una umiliazione eccessiva per un team che doveva fare del 2014 l’anno di svolta dopo molte stagioni passate ad “annusare” gli scarichi della Red Bull. E anche il team campione del mondo non se la ride di certo, soprattutto Vettel che oltre ad avere problemi di DRS, finisce dietro al giovane e promettente Ricciardo.
Finalmente una gara accesa di duelli, condita nel finale da un contatto tra Grosjean e Gutierez, col messicano protagonista di un cappottamento spettacolare ma senza conseguenze, dovuto ad un ingresso troppo deciso del francese della Lotus, penalizzato poi dalla Direzione Gara con un Stop & Go.
Pos. | Naz. | Pilota | Team | Distacco |
---|---|---|---|---|
1. | GBR | L.Hamilton | Mercedes Mercedes | 1:39:42.743 |
2. | GER | N.Rosberg | Mercedes Mercedes | +1.085 |
3. | MEX | S.Perez | Force India Mercedes | +24.067 |
4. | AUS | D.Ricciardo | Red Bull Renault | +24.489 |
5. | GER | N.Hulkenberg | Force India Mercedes | +28.654 |
6. | GER | S.Vettel | Red Bull Renault | +29.879 |
7. | BRA | F.Massa | Williams Mercedes | +31.265 |
8. | FIN | V.Bottas | Williams Mercedes | +31.876 |
9. | SPA | F.Alonso | Ferrari Ferrari | +32.595 |
10. | FIN | K.Raikkonen | Ferrari Ferrari | +33.462 |
11. | RUS | D.Kvyat | Toro Rosso Renault | +41.342 |
12. | FRA | R.Grosjean | Lotus Renault | +43.143 |
13. | GBR | M.Chilton | Marussia Ferrari | +59.909 |
14. | VEN | P.Maldonado | Lotus Renault | +62.803 |
15. | JAP | K.Kobayashi | Caterham Renault | +87.900 |
16. | FRA | J. Bianchi | Marussia Ferrari | +1 giro |
17. | GBR | J.Button | McLaren Mercedes | +2 Giri |
-. | DEN | K.Magnussen | McLaren Mercedes | Ritirato |
-. | MEX | E.Gutierrez | Sauber Ferrari | Accident |
-. | SWE | M.Ericsson | Caterham Renault | Ritirato |
-. | GER | A.Sutil | Sauber Ferrari | Ritirato |
-. | FRA | J.Vergne | Toro Rosso Renault | Ritirato |
Il GP del Bahrein ha dato certamente un colpo d’ala alla F1, sotto ogni punto di vista, nonostante la schiacciante superiorità di una scuderia. Sì, è stato uno shaw, ma non solo per quanto offerto dalla Mercedes. Non ricordo un numero così elevato di sorpassi, talora audaci, altre volte tecnicamente ammirevoli dovuti soprattutto all’avvento di attori nuovi sulla scena, sia in termini di piloti, sia di scuderie (non certo ignote, ma mai così competitive) che hanno alimentato lo spettacolo in senso tecnico e sportivo.
La supremazia della Mecedes, a mio avviso, è più gradevole di quella offerta dalla RB negli scorsi anni: zero furbate, esibizione tecnica assolutamente pulita e affrontata anche a viso aperto con audaci acrobazie dei propri piloti. In ogni caso, si deve rilevare che la RB c’è e, prima o poi, troverà la soluzione nel suo sistema di propulsione, mentre l’aerodinamica, probabilmente, resta la migliore in assoluto.
Rattrista il ruolo della Ferrari, davvero umiliante, da comparsa appena visibile sullo sfondo del palcoscenico. Certo, nessuno aveva annunciato parti da prime donne, ma la previsione che la gara per la Rossa sarebbe stata “in salita” utilizza una metafora anch’essa sbagliata. Semplicemente, le due macchine viste (quando la regia le inquadrava nelle fasi riguardanti la conquista della zona punti) costituivano un’apparizione casuale di corridori trafelati a inseguire il concorrente di turno: in termini relativi, nei numerosi sorpassi subiti apparivano pressoché ferme.
Il vuoto creato dalla Mercedes è incolmabile già alla terza gara: le reiterate affermazioni della Ferrari che “i ragazzi” ce la stanno mettendo tutta per migliorare continuamente, e per allinearsi a chi è in prima fila, assume connotazioni che si collocano tra l’inattendibile e il patetico. La buona volontà e la dedizione non bastano. Nello sport si vince e si perde: la Ferrari è un mito e un orgoglio nazionale e non può perdere rischiando di essere doppiata. E non è neppure solo una questione di velocità di punta inferiore: per certi traguardi occorre un’altra macchina.
se poi ci si aggiunge che a disegnare la Mercedes c’e’ un tale Aldo Costa licenziato dalla Ferrari… 😀 che disastro.
jo purtroppo chi comanda in ferrari non ne capisce niente. tombazis-fry erano da mandare via e domenicali pure. aldo costa in questi due anni hanno dimostrato di essere uno in gamba e che il problema non era lui.
mi aspettavo molto di più da Allinson ma per adesso niente di niente. sul motore hanno toppato di brutto.