F1, Mercedes domina anche i test del Bahrein

FIuan

Era impensabile poter assistere ad uno stravolgimento del valori di forza in questi due giorni di test in Bahrein. Troppo pochi i giorni di distanza tra il (bellissimo) Gp e le prove, nessuna novità tecnica di rilievo capace di limare preziosi decimi, con quasi tutte le squadre impegnate a portare le ultime evoluzioni per il Gp della Cina e, sopratutto, quello di Spagna prima data europea di questa stagione 2014. Per questi motivi la Mercedes ha dominato con facilità, più che sicuro del suo potenziale e preferendo dedicarsi ad un lavoro più incentrato sulle gomme Pirelli (in visione 2015) che sullo sviluppo di una W05 attualmente assoluta punto di riferimento. Tempi sul giro veloci, grandissima affidabilità ed una coppia di piloti capace di esprimere al meglio tutto il potenziale a disposizione. Una ricetta perfetta che le altre squadre bramano, ma sono ben lontani dal poterla replicare. Primi fra tutti la Ferrari, fortemente penalizzata da un V6 Turbo poco potente se paragonato a quello tedesco e, nella seconda giornata di prove, completamente fermata da un danneggiamento al telaio della F14 T, lo stesso utilizzato da Kimi Raikkonen danneggiatosi nel volo sul cordolo di venerdì, poi riparato per il proseguo del week-end di gara. Serve quindi a ben poco il buon 1’36″626 siglato al Day 1. Le intenzioni sono buone, ma di lavoro ve ne è tanto, tantissimo.

Chi fatica certamente di meno sono tutte i team motorizzati Mercedes, con Force India e Williams che confermano tutto il buono visto domenica ed una McLaren in leggera ripresa, anche se il distacco dalle frecce d’argento supera abbondantemente il secondo. Quasi una categoria a parte, che però può ugualmente regalare emozioni intense visto che in ballo vi è comunque il gradino più basso del podio e punti iridati pesanti. Non particolarmente incisiva la Red Bull, in pista con il solo Daniel Ricciardo ma comunque già soddisfatta nell’essere riuscita a contenere al meglio possibili tutti i guai di affidabilità del motore Renault, missione non ancora riuscita alle altre scuderie spinte dalla Power-Unti francese. Solo la Toro Rosso pare sulla giusta via (Jean-Eric Vergne chiude addirittura al secondo posto nel Day 2) mentre è crisi vera per Caterham e Lotus. Quest’ultima, l’anno scorso tra i protagonisti del campionato, oggi si ritrova in fondo allo schieramento senza mai poter cercare realmente la prestazione causa una E22 estremamente fragile. I piloti hanno già iniziato a manifestare segnali di insofferenza e la soluzione non appare all’orizzonte. Nessun mutamento quindi rispetto a quanto già visto dall’Australia sino a qui. E probabilmente anche il Gp in Cina, previsto tra sole due settimane, ci darà uno spettacolo con questo marchio. Sperando che lo show visto nella notturna Sakhir non sia stato un meraviglioso caso fortuito.

Riccardo Cangini