Lewis Hamilton inizia il week-end in Ungheria come l’uomo da battere. Deciso a recuperare da subito il terreno iridato perso neppure 7 giorni fa, l’inglese si conferma il più veloce in entrambe le sessioni di prove libere staccando un tempo di 1’24″482 con gomme soft (lontano comunque due secondi dalle prestazioni del 2013). Una giornata quindi piuttosto positiva, anche se l’inglese non è stato esente da un paio di lunghi (specialmente alla curva 7). Alle sue spalle c’è il leader del mondiale Nico Rosberg con la seconda freccia d’argento, pagando un distacco di 2 decimi e concentrando il suo lavoro su diverse prove aerodinamiche. Anche qui la Mercedes è perfettamente in grado di imporre il suo dominio, considerando che Sebastian Vettel è si terzo ma già staccato di oltre sei decimi, tenendo a sua volta lontano la Ferrari di Fernando Alonso (4°).
Positivo quinto tempo di Kevin Magnussen su McLaren, in grado di rimanere nella scia dello spagnolo mettendosi alle spalle la seconda rossa di Kimi Raikkonen. Fatica più del solito Daniel Ricciardo, 7° su una Red Bull RB10 comunque in grado di puntare al podio, cosa invece per adesso non pensabile dagli uomini della Williams: la FW36 pare patire particolarmente le tante curve dell”Hungaroring, come dimostrano le prestazioni di Valtteri Bottas, ottavo davanti a Jenson Button e il compagno di squadra Felipe Massa. Di poco fuori dalla top ten i due piloti della Toro Rosso con Daniil Kvyat davanti a Jean-Eric Vergne. Male le Force India rimaste nella parte basse della classifica (Hulkenberg 13°, Perez 15°) divisi tra loro dalla migliore Sauber condotta dal tedesco Adrian Sutil. Segue tabella tempi relativa alla FP2.
Riccardo Cangini