Partito con la netta impressione di dover inseguire, Nico Rosberg nella qualifica del Gp degli Stati Uniti sorprende andando a conquistarsi la nona pole stagionale con il tempo di 1’36″067 (tre decimi migliore della pole dello scorso anno), a riprova del fantastico lavoro fatto dalla Mercedes nel presentare in pista una W05 Hybrid praticamente senza rivale. L’unico che poteva puntare alla vetta era Lewis Hamilton, ma l’inglese non è stato impeccabile nei suoi tentativi di qualifica, bloccando le gomme in frenata nel suo giro decisivo e chiudenndo con un gap di quattro decimi dal suo compagno di squadra. Si rinnova quindi il duello dal sapore iridato per i due ex-amici, con l’esito per forza di cose spostando sino ad Abu Dhabi per (l?assurda) regola del doppio punteggio riservata alla trasferta di Abu Dhabi. Tolte le frecce d’argento, ai restanti tocca il ruolo di comprimari partendo dal sempre efficace Valterri Bottas, terzo con un distacco di quasi un secondo dal duo davanti ma comunque più veloce del più esperto Felipe Massa. La Williams sembra nella condizione di poter difendere con decisione il terzo posto nel mondiale Costruttori dalla Ferrari.
Il cavallino infatti ha spostato mente ed attenzione al 2015, cercando di sfruttare al massimo quanto di buono la F14 T può ancora dare. Fernando Alonso finisce sesto, più veloce di due decimi di Kimi Raikkonen (9°) ed entrambi consapevoli di non poter battersi alla pari con le Red Bull. Daniel Ricciardo parte infatti davanti in quinta piazza, mentre Sebastian Vettel non ha potuto prendere parte alle qualifica causa sostituzione dell’inter Power-Unit (ha percorso un solo giro) e domani è chiamato ad una furiosa rimonta. Occhio anche le McLaren di Button e Magnussen, con Jenson subito penalizzato dalla sostituzione della trasmissione perendo cinque posizione in griglia e scivolando in dodicesima piazza. Riesce ad entrare nella Top Ten Adrian Sutil con la Sauber C33, risultato importante per una squadra in grave crisi finanziaria e alla disperata ricerca dei primi punti iridati. Indietro la Lotus nonostante Maldonado sfiora l”accesso alla Q3 (Grojean invece chiude ultimo!) e le Toro rosso anche loro relegate i fondo ad un gruppo composto, questa volta, da solo 18 monoposto totali. A seguire la griglia di partenza.
Riccardo Cangini