Dopo la gara di Losail si è scatenato il putiferio: pare che pseudotecnici, tifosi e personaggi di vario tipo non aspettassero altro che accanirsi sulla Ducati e su Dovizioso, accusati a loro dire, di “rubare” posti sul podio, avvantaggiati dai 24 litri di carburante che darebbero incredibili vantaggi.
Nei blog, forum, social network e praticamente ovunque, tutti si sono fossilizzati sul fatto che la Ducati gode di vantaggi spropositati, addirittura ho letto che “si vedeva a occhio che la M1 di Rossi negli ultimi 5 giri andava meno”.
Così come al lunedì tutti diventano allenatori, dopo le gare della MotoGP diventano tutti capotecnici, progettisti, meccanici…..peccato che le cose stiano in maniera decisamente diversa.
Premetto che chi scrive non è Ducatista, Yamahista, Rossista, Biaggista, maschilista o che altro. Mi piacciono donne e moto indistintamente, ma sono anche un ex pilota (o presunto tale) e tecnico, e vi mostrerò ora dei dati oggettivi incontrovertibili sulle amenità che si leggono, perché, come vedrete, è chiaro come il sole che la Ducati viaggia senza problemi con 20 litri di benzina e non con 24 litri come ancora in molti (anche in siti di un certo livello) scrivono. Ora pare che siano 22 litri per le penalizzazioni…come scritto da regolamento.
Vedrete inoltre che anche Yamaha e Honda girano tranquillamente con 20 litri di benzina senza rimanere a piedi. Se la Ducati ha dei vantaggi, non stanno di certo dentro al serbatoio.
Potrei tagliare corto dicendovi che so per certo, grazie a qualche amico tecnico che lavora in casa Ducati, che la Desmo16 viaggia dal 2014 con 20 litri di benzina. Potrei tagliare corto, ma non ci sarebbe gusto ed è giusto che tutti capiscano usando il buon senso e ragionando sui dati che vi mostrerò, che possono verificare tutti, perché sono i dati presi dalle analisi dei giri di gara e qualifica.
Partiamo smentendo subito il fatto che la Yamaha di Rossi negli ultimi giri “tagliava” per non finire la benzina. Ma vediamo, prima di passare alla gara, le velocità in prova con il tempo sul giro. L’ultimo numero a destra, è la velocità massima presa alla fotocellula, quindi può variare da quanto visto in TV perché la fotocellula è posto molto vicino al punto di staccata.
Ecco qui sopra il tempo in qualifica Q2 e la velocità massima, a “soli” 333,4 km/h. Vi ricordo che in Q2 le moto girano con poco carburante e al massimo delle loro potenzialità. Ora vi faccio vedere le qualifiche di Dovizioso:
Velocità massima 337,3 km/h, con la pole stratosferica. Ora vedremo le analisi della gara, e vedremo che, sorpresa sorpresa, le velocità a fine rettilineo saranno più alte per tutti di 3-5 km/h! Questo perché?
Dovete smettere di pensare alla velocità in fondo al dritto solo come risultato di potenza del motore, perché la velocità in fondo ad un lungo rettilineo dipende, oltre ovviamente dalle potenzialità di un propulsore, anche dalla velocità di uscita dalla curva che precede, che a sua volta dipende dal grip a disposizione sul posteriore. In gara sono andati più forte come velocità di punta, perché la pista si era gommata molto bene.
Ecco la gara di Rossi giro per giro, con la velocità negli ultimi due giri in linea con la velocità massima media di tutta la gara. Ovviamente a fine gara le gomme arrivano “stanche” e, come vi ho detto prima, la velocità in fondo al dritto dipende anche da quanto la gomma posteriore “aggrappa” sull’asfalto. Il leggero calo è dato quindi più dalla velocità di uscita dall’ultima curva che non da un fantomatico “taglio” da parte dell’elettronica.
Un modo per verificarlo? Guardate il tempo dell’ultimo giro: 1’55,352, a 90 millesimi dal suo miglior giro che è il quinto, nel quale ha fatto registrare tra le altre cose i 336 orari, quasi sei km/h meno della sua velocità massima. Questo vuol dire che la sua M1 ha girato dall’inizio alla fine senza alcun problema.
Passiamo ora a Dovizioso, che ha fatto il suo giro migliore proprio all’ultimo passaggio nel disperato tentativo di agguantare Rossi. Le sue velocità medie in fondo al dritto sono più costanti, ma anche lui ha accusato un calo a fine gara dato ovviamente dal consumo della gomma.
Questo calo è stato meno significativo: perché direte voi? Per i famosi 24 litri della Ducati? No di certo, ma per la scelta progettuale che caratterizza Ducati e anche la Honda, ovvero un centraggio più spostato al posteriore che garantisce un maggior grip in fase di accelerazione (ne avevamo parlato molto nel pezzo Pietre o Palloncini? Nel quale spiegavamo l’importanza della distribuzione dei pesi).
Se non ci credete guardate gli ultimi giri di Marquez e la sua Honda:
Ma per dimostrarvi che le Yamaha non avevano alcuna limitazione elettronica, vi mostro la gara di Jorge Lorenzo e guardate bene: all’ultimo giro fa segnare la sua velocità massima, 338,6 km/h. Una moto “azzoppata” dall’elettronica andrebbe ancora così forte? Insomma, ragionateci un po su, e se non avete prosciutto sugli occhi lo capirete da soli.
Ma, e non ho finito, al di là dei dati oggettivi basterebbe semplicemente pensare ad una semplice organizzazione del lavoro. La Ducati avrebbe fatto un errore madornale a settare la sua elettronica con i 24 litri, perché dopo i possibili buoni piazzamenti, avrebbe dovuto calare il quantitativo di benzina.
Questo avrebbe portato un ulteriore lavoro di sviluppo per far lavorare il motore con meno benzina, con dispendio di tempo e soldi, perché a quel punto sarebbe cambiata l’erogazione e si sarebbe dovuto rivedere con buone probabilità non solo l’elettronica, ma anche l’albero motore.
Ora si parla che la Ducati “deve calare” a 22 litri, quando ormai dovrebbe essere chiaro che gira a 20 litri come tutte le Factory. Scendere a 22 litri significherebbe un ulteriore passaggio intermedio, quindi altro lavoro, altri soldi e altro tempo perso.
Una follia organizzativa sotto ogni aspetto. Senza contare che 24 litri, significa avere una zavorra di partenza di circa 3,2kg in più, e chi lo dice a Gigi Dall’Igna di partire con più kg del dovuto?
Giusto per la cronaca, anche i team clienti, pur iscritti come Open, viaggiano senza problemi con 20 litri di benzina.
Il vero vantaggio della Ducati, non sta in questi fantomatici 24 litri, ma sta nel poter sviluppare, cambiare, testare soluzioni nuove senza problemi.
Va detto che ora, come da regolamento, la Ducati può viaggiare a 22 litri senza ulteriori restrizioni. Dall’Igna ha dichiarato senza problemi che per loro questa restrizione “sarà ininfluente”.
Il vantaggio sta nel poter sfruttare 12 motori al posto dei 5 delle moto Factory, il che consentirebbe non solo di poter disporre sempre di motori più freschi, ma anche di poter modificare il motore a livello di attacchi telaio, per cercare di rimediare a qualche problema di centraggio (vedi distribuzione dei pesi).
Tutta questa pappardella per dire che la Ducati andrebbe forte comunque, e soprattutto che Rossi e le altre moto non hanno “rallentato”, ma sono andate avanti regolarmente senza problemi.
Non so perché, ma questa storia della benzina mi ricorda molto un’altra boiata pazzesca detta nel 2007: “la Ducati va verificata, perché ha un serbatoio nascosto”. Il perché di questa caccia alle streghe davvero non la capisco, ma spero di avervi aperto un attimino gli occhi.
Leggete, informatevi, guardate i dati e non fatevi coinvolgere in “discussioni da bar” che non portano da nessuna parte….e lasciate stare quelli che iniziano una frase dicendo “si vedeva benissimo che…”
Danny “Smeriglio” Garbin
Complimenti,
hai spiegato con un filo di giusta ironia quello che è lo stato attuale del regolamento.
Aggiungerei che questo regolamento non è così vantaggioso: ti consentono di sviluppare la moto ma non ti danno la gomma dura dietro per la gara, riservata alle factory, cosa che tra l’altro è gestita dal fornitore unico di gomme, nel regolamento motogp c’è scritto esclusivamente che le gomme per open e factory “may be different” (pagina 86 regolamento 2015).
Mi sembra evidente che questo “sviluppo” lo stanno facendo pagare molto caro alla Ducati: quando dopo il 2007 sembrava che andasse come un missile (e invece era il pilota a fare miracoli) hanno fatto di tutto per recuperare quello che credevano un gap di prestazioni, dal monogomma, per poi passare ai motori sempre più congelati mano a mano che a vincere sono sempre più honda e yamaha. Perchè non li hanno congelati nel 2007 questi motori?
Volendo dirla tutta vorrei far notare che il regolamento prevede espressamente la possibilità delle valvole pneumatiche per aspirazione e scarico per la sola motogp, ma non scrive che l’aria per muoverle si può mettere in una bombola precedentemente pressurizzata, e questo è un evidente vantaggio energetico per honda e yamaha che altrimenti dovrebbero utilizzare la benzina come unica fonte di energia per muovere le valvole, come fa Ducati, altro che serbatoi nascosti in ducati: serbatoio di aria per nulla nascosto in honda e yamaha!
dal sito di MotoGp ( che non è un bar):
In virtù del duplice podio del Ducati Team in Qatar, la capacità del carburante delle Desmosedici è stata ridotta da 24 a 22 litri.
La Direzione Gara della MotoGP™ ha ufficialmente comunicato al Ducati Team che, in base all’articolo 2.4.4.5.5 del Regolamento del Campionato del Mondo di Motociclismo FIM, la concessione di 24 litri di carburante viene revocata con effetto immediato.
Le moto del team factory Ducati, hanno infatti ottenuto tre podi in condizioni di asciutto dall’inizio della stagione 2014: il 3º posto di Dovizioso circa un anno fa in quel di Austin, e il duplice podio di domenica scorsa a Losail con il forlivese e il suo compagno di squadra Andrea Iannone.
A partire dal prossimo appuntamento in calendario, il Red Bull Grand Prix of the Americas, fino al termine della stagione 2015, la capacità del serbatoio di tutte le moto Factory della casa di Borgo Panigale scenderà a 22 litri.
Quanto appena stabilito verrà applicato non solo alle GP15 dei piloti ufficiali, bensì anche alle Desmosedici del team satellite Pramac Racing di Yonny Hernandez e Danilo Petrucci.
Nessuna conseguenza invece per le ‘Open’ del team Avintia Racing di Hector Barberà e Mike Di Meglio.
Tags:
MotoGP, 2015, RAC, Andrea Dovizioso, Andrea Iannone, Ducati Team
Grande SME e aggiungo che Dovi ha praticamente sempre fatto l’ultima curva dietro qualcuno, quindi ha usufruito della scia…. Normale che segnasse qualche Km/h in piu’.
@bierreuno: la Dorna e quell’articolo serve solo a mostrare che applicano il regolamento, come è giusto che sia.
Se guardi motosprint Dall’Igna dice chiaramente che il calo dei litri è ininfluente.
Chissà come mai……
🙂 🙂 🙂
E vi butto lì un bel quesito: chissà come mai si coprono i serbatoi con le coperte termiche prima dello start….
Mah chissà 🙂 🙂
ciao Danny!
concordo parzialmente, nel senso che sono daccordo che le ducati non fossero vitaminizzate MA invero le yamahha castrate.
a parte i freddi numero si vedeva chiaramente come venivano sverniciate .
se ci fosse poi stata honda sarebbe stato ancora peggio (ti diro’ non e’ che l’esuberanza honda la renda piu’ difficile da guidare nelle piste tortuose?)
tutto cio’ lo deduco dal fatto che la yamaha open di espargaro’ va piu’ forte delle ufficiali factory e non esce certo piu’ forte dalle curve
agevolo tabella
http://oi62.tinypic.com/9qv6hh.jpg
SME io sapevo che venivano coperti per evitare il surriscaldamento, che poi che senso ha visto che i serbatoi sono piu’ in basso.
Comunque c’è da riflettere su un dato: queste moto si fanno 160Km a manetta con 20l di benza…. Avessimo sulle normali vetture dei sistemi efficienti a questa maniera.
Steu: la M1 di Pol Espargarò è Factory. Comunque capita non di rado di trovare le moto clienti più veloci delle ufficiali in km/h, ma poi sul tempo….
Non sono 160 km, sono massimo 120.
Quindi 6 km/l di consumo massimo.
in base alle dichiarazioni di edwards cosa cambiera con l’ingresso delle michelin? chi ha vantaggi a sceglerle yamaha?
Bravo Danny. Ho linkato l’articolo in una fossa di leoni, vediamo che ne esce
@Stefano: ma allora ti vuoi del male fisico tu eh? 😀
Silvio: sinceramente non lo so. Michelin dice di voler fare gomme simili a quelle Bridgestone in quanto a prestazione, ma bisogna vedere il comportamento delle gomme.
Possono essere veloci uguale, ma se magari hanno criteri di costruzione diversi potrebbero richiedere stili di guida differenti. Credo, ma è una mia opinione (e speranza) che non si potrà più frenare così forte come con le Bridgestone fin dentro alla curva.
Si tornerà probabilmente ad una guida più “normale”, o almeno lo spero! Così si agevoleranno anche i passaggi dalla SBK alla MotoGP, cosa ora difficile vista la grande differenza di comportamento tra Pirelli e Bridgestone
Ma andando un po’ OT, c’è un qualche motivo non economico-commerciale per il quale deve esserci il monogomma? E’ per un fatto di controllo delle prestazioni? Capisco che così si livella, ma a parità di pista, di gomma, di cavalli (non sanno più come scaricarli, semmai) e di gomma (intesa anche come profilo e rigidezza ad hoc, non solo mescola) è logico che le moto partecipanti diventeranno sempre più simili tra di loro… Ducati e Honda mi sembrano molto simili ora, Yamaha tiene botta ma anche loro dovranno rivedere il progetto e non credo proprio prenderanno una strada diversa dagli altri 2 costruttori “top”… O dico male?
Il monogomma è stato pensato per abbassare i costi del campionato…per chi lo hanno abbassato lo sanno solo Ezpeleta e pochi altri, perché col monogomma ci ha risparmiato solo la Bridgestone…
I team hanno speso un botto di soldi per adattare le moto alle nuove gomme monofornitura, vedi la Ducati ma anche mamma Honda che prima di far funzionare bene la sua moto ha schiacciato una trentina di telai in due anni….
innanzitutto complimenti all’autore dell’articolo che, dalla disamina tecnica fornita, dimostra di essere qualcosa piu di un tecnico “appassionato”…detto questo, da tifoso di valentino concordo su tutto e aggiungerei anche che si dovrebbe far presente a codesti signori presunti ingegnieri della mattina dopo la gara, se fosse vero che la yamaha tagliava per non rimanere senza benzina, come può essere possibile che valentino, all’ultimo giro, ha fatto lo stesso tempo che ha fatto al 5nto e 6sto giro, cioe quando la moto è ancora carica di benzina e il famoso software non taglia niente ??
La ducati o possiede un motore da paura o ha qualcosa di furbo sotto! La Yamaha in scia del Dovi non riusciva quasi a raggiungerlo….. Forse un pelino in fondo al dritto. Viceversa la ducati dava 10 metri compreso il sorpasso!! Quindi signori mie senza tanto far calcoli con tabelle la risp. E’ semplice: i piloti sono professionisti quindi in uscita di curva prima del rettilineo cambia ( se cambia ) qualche millesimo di sec.
Le gomme hanno degrado diff. Ma abb. Visto che nel fine gara erano tutti attaccati, quindi poca diff. Di gomme, apparte la dura ant. di Vale che secondo me ha scelto bene lui. Morale della favola…. Diff. Di velocità paurosa, se la Yamaha riesce a guadagnare un paio di decimi nel misto, la ducati senza problemi se li riprende nel dritto. Quindi io dico regolamento uguale per tutti.
Sono pienamente d’accordo, tutti pensano che con più benzina basti una carburazione più grassa e un aumento di giri, spero leggano in molti l’articolo.
Niko, la Ducati non ha nessuna cosa furba…hai visto le velocità della Honda? Quello è il paragone da fare…
Poi sono d’accordo con te, regolamenti unici e via…dal 2016 finalmente li avremo….
@Alessandro: a quanto sembra lo stanno leggendo in tantissimi!!! Grazie dei complimenti comunque
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Danny, grazie del bell’articolo!
Una cosa interessante è notare infatti come la Yamaha di Lorenzo si prendesse 3-4 kmh da quella di Rossi, mentre un paio di anni fa succedeva il contrario, e qui bisogna fare un plauso sia a Rossi che a Galbusera per aver capito come cambiare impostazione di guida e moto.
Resto anch’io dell’opinione che le gomme più morbide saranno più spesso un handicap per Ducati, mentre lo sviluppo aperto tornerà utile durante l’anno, vista anche la fretta con cui è stata messa in pista la moto.
Ma la disponibilità di ’sti 24 litri, se nessuno li usa, che cacchio di regola è? Boh.
Citazione di anni fa di Brivio: la benzina si misura in litri, sulla linea di partenza… non in kg.
A regolamento c’è un delta massimo concesso di temperature tra aria e carburante, in modo tale che nessuno parta con benzina… congelata. Cioè più densa. Cioè, a pari volume occupato, più benzina.
La termo-coperta sul serbatoio serve a deflettere il calore, e a conservare la temperatura prevista di carburante.
Per le gomme… che ne parliamo a fare? 😀 Tenerle calde, invece. Così da rendere meno problematico il warmup di temperature al primo giro.
da una discussione parallela , e’ emerso che ducati non modifica certo strutturalmente il motore per ottenere piu’ potenza grazie ai 24 litri.
vero e’ che probabilmente , mediante la centralina , fosse molto meglio carburata e non costretta a girare magrisssima per via dei consumi.
si e’ gia’ scritto che il motore magro rende la gestione elettronica e anche la guida piu’ difficoltosa o almeno piu’ impegnativa.
magari ha consumato lo steso 20 litri magari 21 , non lo sapremo mai.
resta il fatto che , quando saranno obbligati ad usare 20 litri , sempre i 246 km/h faranno ala fine del rettilineo…
vista da un altra angolazione , non hanno problemi di potenza ma come scaricarla a terra e l’erogazione con un rapporto stechiometrico ottimale a tutti i regimi , sicuramente fa!
a mio avviso eh!
Mi fa piacere aver sollevato delle domande e portato a ragionare.
Questo articolo è nato dopo aver letto e sentito che “la moto di Rossi andava palesemente più piano negli ultimi giri”, e questo mi pare sia stato smentito senza tante discussioni…. 😀
Sul resto beh, ravanando in vecchie dichiarazioni ho trovato conferma di quanto dicono le mie fonti, ovvero che in Ducati già dallo scorso anno si viaggiava con 20 litri, avanzandone il giusto per tornare ai box, questo perché hanno un sofware molto avanzato sul fronte dei consumi.
A questo punto non resta che attendere le prossime gare e, ma forse è presto, il 2016, quando tutti avranno software unico, benzina e motori uguali.
Tra le altre cose ho imparato nuove strategie sul discorso benzina/temperatura…ma questo deve rimanere top secret! 😀 😀
la benzina fredda occupa meno volume ma direi che il grosso delle prestazioni del motore lo fa quanto ossigeno entra dentro la camera di scoppio. raffreddare l’aria e’ un discreto vantaggio… o no? cmq anche la benzina perche’ aumenta il rendimento del motore.
perche’ la Ducati svernicia la Yamaha in rettilineo? perche’ sono piu’ bravi a fare i motori… lo sono sempre stati (iniezione ad altissima pressione che i giapponesi non sono stati in grado di copiare e che hanno risolto introducendo una pressione max nel regolamento, fin dove i giap riuscivano ad arrivare). la fortuna dei giap finora e’ stata che la Ducati era una briciola in confronto a loro e spendeva nello sviluppo di un anno quello che la honda spendeva per le pulizie del reparto corse! adesso con Audi pare che le cose siano cambiate, e si vede. il genio non si compra al mercato, e’ innato, mi dispiace un pochino per i giap… anche in F1 la honda prende delle belle sverniciate in rettilineo.
Garbin, cosa sei tu? Un pilota? Un tecnico?
Partecipare a qualche trofeo ( tra l’altro neanche particolarmente ” importante ” ) non fa di te un pilota, sostituire qualche molla, smanettare con qualche registro di precarico, non fa di te un “tecnico”, infatti non sai nemmeno perché vengono coperti i serbatoi prima della partenza (il che non è grave, però se non sai una cosa fai una domanda “sincera” senza fomentare presunti intrighi).
Quando scrivi ricorda sempre che sei un semplice appassionato (come tanti) alla stregua di quelli che chiacchierano al bar, con la differenza lo stai facendo sul web, quindi con un bacino molto grande e di conseguenza con “responsabilità” maggiori.
Ciao
David
David,
perche’ coprono i serbatoi? dai non lasciarci sulle spine…
coprivano i serbatoi fino all’anno scorso , per nascondere il marchio….. si vergognavano 😛
Jo, immagino che la tua sia una domanda retorica.
Lo sai il perchè, lo hai anche scritto.
E’ perchè non sei d’accordo con il consiglio che ho dato a Smeriglio?
Il mio intervento non era riguardo al contenuto, ma alla forma.
Nella prima parte dell’articolo per avvalorare le proprie tesi, ha millantato competenze che in fondo non ha, o meglio, ha come tanti di noi, semplici appassionati.
Gli ho solo consigliato di rimanere con i piedi per terra, perchè le sue sono solo OPINIONI, proprio come quelle che ci scambiato tutti al bar, tra amici, il lunedì mattina.
David…. invece di provare a screditare l’autore, prova a rispondere nel merito e, dati alla mano,DIMOSTRARE che ha torto… Per la cronaca, sa benissimo perchè coprono i serbatoi, era una domanda retorica. Chiedi al tuo professore di italiano cosa significa…
ci sono tanti BAR al mondo ,
adesso che ci hai eruditi , potresti cortesemente andare a predicare le tue perle e i tuoi consigli al prossimo bar?
grazie
Davide,
forse devo spiegare meglio il mio intervento:
Non ho MAI scritto che Smeriglio ha torto, quindi non devo DIMOSTRARE dati alla mano che ha torto, anzi, ritengo abbia argomentato correttamente il suo punto di vista e in gran parte lo condivido. Gli ho solo detto che l’articolo sarebbe andato bene anche senza atteggiarsi ad “esperto” in quanto “ex pilota”. Ho cercato nel web e non ho trovato un Curriculum Vitae nel settore che gli permetta di fregiarsi del titolo di pilota.
Steu, riguardo al tuo intervento, credo non servano commenti, se mi mettessi al tuo livello mi batteresti per esperienza.
Ciao David, guarda ti rispondo con estrema tranquillità.
Che io non sia un campione del mondo non ci piove, e infatti non ho mai preso seriamente la mia carriera e aggiungo volutamente quando parlo di me “pilota o presunto tale).
Nel piccolo, ho comunque fatto buone cose e ho corso all’isola di man, cosa non da tutti.
Anche dal punto di vista tecnico, mi sono occupato per diverso tempo di sistemi inerziale, studiando guarda un po, dinamiche di sistema complessi tra i quali la motocicletta.
E sempre come tecnico, ho disegnato e costruito motociclette supermono e twin per gli affari miei, facendole andare anche bene.
Detto questo, riconosco che l’inizio del pezzo sia particolarmente aggressivo, e lo è stato volutamente. Ma mi sono dovuto sforzare per farlo così, perché generalmente i toni sono molto molto più blandi.
Le mie domande nei commenti sono ovviamente retoriche, pensate proprio per far arrivare qualche input in più che spinga a riflettere.
Detto ciò, volendo avrei potuto infilare molti altri dati in più, come l’analisi di ogni settore della pista per mostrare le varie differenze, le accelerazioni nei tratti misti e molto altro, ma ho solo voluto rispondere a chi diceva che la Yamaha andava più piano per colpa dei litri in meno e dei consumi, cosa smentita molto bene mi pare.l, con dati oggettivi e non con opinioni.
E comunque, a dimostrazione che una moto va fortissimo dal primo all’ultimo giro anche con 20 litri, basta guardare la honda che non solo ha fatto registrare 350 orari di punta, ma ha velocità da paura anche nelle fasi finali della corsa. (Avrei già delle riflessioni sulla honda e i suoi consumi ma me le tengo per me).
Per vedere la nostra (perché siamo un gruppo) competenza, dai un occhio all’indice degli articoli tecnici e dagli una letta….
Ciao e a presto 😉
stesso stile di mr. molla … sara’ lui??
david dove e’ scritto che per scrivere un articolo bisogna essere stoner (un pilota ) e galbusera (uno che sa dare precarico)??
che discorso e’? che teorema e’?
smeriglio che conosco personalmente ha una dote tanto per iniziare che tu non stai dimostrando di avere : e’ intelligente
poi e’ il fondatore di una testata giornalistica ( la tua come si chiama signor dispensatore di consigli?) , circondato da un team di alto livello e , anche se non lo dice, con delle fonti di informazione molto attendibili.
sa quando sono capienti i serbatoi ducati. con quanti litri e’ partito un pilota ducati …ad esempio
tu sei entrato a gamba tesa , bene ora ci dici chi sei e ci mostri il tuo curriculum…
SE HAI LE PALLE (dubito)
Steu, ancora non hai capito.
Provo l’ultima volta, poi credo possa bastare, visto che il destinatario del messaggio ha capito ed ha risposto tranquillamente all’osservazione che gli ho fatto (cosa che non riesci a fare tu nonostante non sia parte in causa).
Trovami il punto dove ho detto che per scrivere un articolo occorre essere piloti.
Ho solo detto a Smeriglio che per rendere autorevole un articolo basta mettere dei contenuti e documentarli, cosa che lui HA FATTO (mi dispiace solo che non abbia implementato l’articolo con le altre informazioni a sua disposizione, sarebbe stato ancora più interessante e con più spunti di riflessione).
Ho detto proprio quello che dici tu se rileggi bene!
Credo che quando sono supportate da informazioni oggettive, anche dalle chiacchiere da bar possano venir fuori argomenti stimolanti, altrimenti potrebbero parlare e scrivere articoli solo i tecnici dei squadre direttamente coinvolte.
Dichiararsi “ex pilota” non rende più autorevole un articolo in automatico, bastava già quello che aveva scritto successivamente.
Ti ricordo che per la licenza di “pilota” basta affiliarsi ad un motoclub e fare delle visite mediche, in teoria tutti possono diventarlo. Pilota secondo me è solo chi lo fa per mestiere e campa con quello, gli altri sono semplici motociclisti.
Riguardo al mio CV sportivo non credo servano le palle per dirlo, le palle servono per cose più importanti, te lo dico non è niente di speciale, ho solo partecipato a qualche trofeo monomarca di velocità e regionale di SM con risultati dignitosi. Ti assicuro che non era una sfida con Smeriglio “a chi ce l’ha più lungo”. Proprio perchè non è niente di speciale non mi sono mai “permesso” di usarlo per avvalorare le mie idee.
Le EVENTUALI cazzate (NON E’ QUESTO IL CASO) le possono dire tutti “ex piloti” e non.
Danny ma hai affiliato G.M. con DDG???
XD XD XD
Smeriglio ti ringrazio per la risposta tranquilla ed equilibrata.
Prima di congedarmi però, visto che l’hai portato ad esempio, potresti dirmi i requisiti per poter partecipare al TT?
Occorre un determinato palmarès per accedervi?
La mia è una domanda seria, non ho trovato niente sul web a riguardo.
David figurati è sempre un piacere e, anzi, mi scuso con altri eventuali lettori che possono aver pensato “ma chi cazz pensa di essere questo qui?”. Anche perché non è mio uso fare così a dire il vero.
Spero si siano soffermati sui dati pubblicati….metterne di più sarebbe stato bello, ma diventava una roba lunghissima!!
Però magari la prossima volta…. 😀 😀 😀
Per quanto riguarda l’Isola di Man, sia per il Manx (TT per privati che ho fatto io) che per il TT serve un curriculum che la ACU (Auto Cycling Union) valuta e decide.
Vogliono almeno 6 risultati utili nel corso dell’anno in competizioni di un certo tipo, dalle gare in salita alla Premier Cup, o il CIV per esempio.
Per il TT è diventato requisito aver fatto prima il Manx, in modo da avere già familiarità con il tracciato.
Se serve una mano, fammi sapere che ho ancora qualche contatto che può essere utile.
DAVID RILEGGITI perche’ soffri di sdoppiamento di personalita’ (ad essere buoni e comprensivi)
colgo l’occasione per salutarti definitivamente 😉 . non ha senso continuare . bye bye
“Garbin, cosa sei tu? Un pilota? Un tecnico?
Partecipare a qualche trofeo ( tra l’altro neanche particolarmente ” importante ” ) non fa di te un pilota, sostituire qualche molla, smanettare con qualche registro di precarico, non fa di te un “tecnico”, infatti non sai nemmeno perché vengono coperti i serbatoi prima della partenza (il che non è grave, però se non sai una cosa fai una domanda “sincera” senza fomentare presunti intrighi).
Quando scrivi ricorda sempre che sei un semplice appassionato (come tanti) alla stregua di quelli che chiacchierano al bar, con la differenza lo stai facendo sul web, quindi con un bacino molto grande e di conseguenza con “responsabilità” maggiori.
Ciao
David”
si è vista tutta l’assurdità di questo articolo ad Austin dove la Ducati è arrivata a pelo alla fine della gara con 22 litri di benzina. Meno presupponenza, signor giornalista, e un po’ più di serietà e competenza …
Alessandro ma hai per caso visto quanti litri di carburante hanno caricato sulle moto? Te lo ho detto Dall’Igna?
Se ingegneri del calibro di Federico e Aseb scrivono questi articoli è perché lo fanno con cognizione di causa.
In oltre Ducati non ha fatto la sua prima moto: prima delle concessioni open era una Factory e correva con il serbatoio come quello degli altri e di motore mi sembra che anche li andava parecchio.
Poi se vuoi controbattere con degli ingegneri, porta i numeri e loro saranno ben lieti di discuterli.
Se il numero che porti è quello di motosprint o quelli di Meda…. Uhmmm
Alessandro, le uniche a fermarsi sono state le due moto di iannone e dovizioso, mentre quelle Pramac che anche loro sono state prese dal limite regolamentare, problemi non ne hanno avuti…quindi….e comunque le moto hanno finito la gara, e questo basta.
E poi, come dice Jigen, la Ducati fino al 2013 era una factory e girava con la stessa benzina degli altri….c’è poco altro da aggiungere. Senza considerare che il software che usano è di casa Ducati, e quindi molto molto avanzato
Grazie di aver risposto
Corretto, sono arrivate a stento le due ufficiali, ovvero quelle che hanno il NUOVO motore. Quello che con 20 litri non avrebbe fatto gli ultimi due giri. Sì fino al 2013 girava con la stessa benzina degli altri ma aveva un ALTRO motore.
Certo hanno finito la gara e questo basta ma lei sostiene fermamente che avrebbero potuto farlo con 20 litri dato che , sempre secondo lei è dal Qatar (dove invece secondo me ne hanno usati anche più di 22) che ne usano 20.
Alessandro, rispondo sempre volentieri a chi argomenta in maniera civile 😉
Sono arrivate al traguardo anche le due NON ufficiali del team Pramac, che usano le GP 14 (petrucci) e le 14.3 (Hernandez) che, pure loro, devono sottostare ai limiti semi-factory di 22 litri, e quelle hanno il motore “vecchio”.
Sostengo fermamente i famosi 20 litri, perché so per certo che stanno in quel range, e le motivazioni del fatto che non hanno usato 24 litri in Qatar le ho spiegate bene anche sul piano “industriale”. Sarebbe una follia in termini di costi fare continui aggiornamenti per un calo della benzina.
Ma lo stesso Dall’Igna, e pure Dovizioso, hanno detto chiaramente che passare da 24 a 22 litri non sarebbe stato un problema, proprio perché ci stanno dentro senza patemi.
In Texas probabilmente il secondo giro di allineamento ha un po sparigliato alcune carte, ma le moto al traguardo ci sono arrivate senza problemi, ed è questo l’importante.
Considera che lo scorso anno, nessuno ad esclusione di Edwards che sulla sua Forward lamentava problemi di pescaggio, usava 24 litri.
La Ducati fu pioniera nella gestione del consumo carburante sin dal 2007, anno dei primi veri limiti al consumo. Proprio nel 2007, parola di Leoni (capotecnico di Stoner), in Qatar l’australiano arrivò con 3 etti di benzina, Rossi su M1 con più di 1 litro…la Ducati era già avanti al riguardo.
Perché credi che abbiano consegnato per primi alla Dorna il loro software per la futura centralina unica? Cosa che fece incazzare non poco i giapponesi? 😉
Software che i team Open hanno chiesto di NON usare perché troppo complesso per loro?
Se è per questo le tre grandi case potrebbero anche già girare a 19 litri (la Honda ci ha provato a portare proprio a questi litri il limite minimo….chissà come mai…proposta per fortuna rifiutata).
Insomma, non fermiamoci solo al “ah, ma le moto si sono fermate”…bisogna analizzare bene le cose anche con le sfumature.
Fossi stato io in Dall’Igna avrei detto ai miei piloti di parcheggiare apposta le moto sui muretti per confondere ancora di più le carte!! 😀
Comunque per la cronaca, Iannone sulla Gazzetta di oggi:
“La moto si è seplicemente spenta, ma dentro di benzina c’è n’era ancora”
Iannoone: “Guardo positivamente avanti, nessuno avrebbe scommesso su certi risultati qualche mese fa. Il consumo di benzina non è un problema, non sono rimasto a secco, dobbiamo ancora analizzare i dati e poi scopriremo perché mi sono fermato nel giro di rientro”.
Non possiamo sapere se abbia detto la verità, ma ho riportato questa dichiarazione perché magari potrebbe tornare utile, adesso o in futuro, per la discussione di merito.
Ah, ecco, Smeriglio mi ha preceduto di quattro minuti. Mi sa che devo mettere il seamless alla connessione internet.
Grazie Matteo per aver riportato l’intera dichiarazione. No più che il seamless…forse ti sono mancati un paio di litri di benza!! 😀 😀 hahahaha!!
Ahahah!