MotoGP Jerez : Rossi c’è, a podio Lorenzo e Màrquez. Continua la sfortuna per Dovi

Dopo l’emozionante sessione di qualifica di ieri, è ora il turno del gran finale del weekend motomondiale in terra spagnola : la gara della main class MotoGP prende regolarmente il via alle ore 14, con le Yamaha di Rossi e Lorenzo che scattano benissimo allo spegnimento del semaforo rosso.

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Il gruppone appare immediatamente compatto, con le due Yamaha YZR-M1 seguite dalle 2 Honda RCV213 di Pedrosa e Màrquez. Già a 25 giri dalla conclusione, il duello tra i due alfieri di Iwata comincia a farsi serrato, con i continui sorpassi che favoriscono il ricongiungimento della coppia Repsol Honda HRC.

Dovizioso è intanto stabilmente in sesta posizione, tra le 2 Suzuki GSX-RR di Aleix Espargarò e Maverick Vinales.

Il primo pilota ad essere escluso dai giochi (caduta alla curva 11) è Alvaro Bautista, che assieme al compagno di team Stefan Bradl sta continuando il difficile lavoro di sviluppo dell’ Aprilia RS-GP. Interessante soprattutto la prestazione dello spagnolo del Team Gresini nelle FP3 di ieri, con un distacco dal top di soli 0,7 secondi.slow

A 20 tornate dal termine Rossi aumenta la propria leadership nei confronti di Lorenzo a più di 2 secondi, mentre la sfortuna sembra proprio non avere limiti per il povero Andrea Dovizioso, che accusa problemi alla gomma posteriore. Ulteriori punti interrogativi sembrano dunque emergere sulla questione Ducati-Michelin. Dovi è costretto a rientrare in pit lane e a chiudere anzitempo la sua corsa a Jerez, risultato amaro dopo 2 round in cui è stato incolpevolmente centrato da altri piloti.

Interessante la battaglia per la decima piazza, tra Andrea Iannone e Cal Crutchlow, il quale si trova in una situazione piuttosto negativa, con nessun punto raccolto nelle prime 3 gare di campionato (3 ritiri in seguito a cadute per il britannico).

Sensazionale  la prestazione dell’ irlandese Eugene Laverty, il quale occupa a 10 giri dal termine l’ottava posizione, rappresentando il secondo “independent rider” alle spalle del solo Pol Espargarò, che ha però un contratto direttamente con Yamaha Racing, pur essendo accasato da due stagioni in Yamaha Tech3.

Valentino Rossi sembra intanto incontenibile, riuscendo addirittura ad aumentare a circa 3 secondi e mezzo il distacco da Jorge Lorenzo, che a sua volta porta il suo vantaggio su Màrquez a ben 5 secondi.

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Un grande successo quello di Rossi, dominatore incontrastato della gara odierna, con il podio completato dal maiorchino Lorenzo e da Marc Màrquez.

Attardate invece le Ducati, con problemi soprattutto per le ufficiali e le satellite del team Pramac.

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Nicolò Modena 

 

 

 

 

40 Comments
  1. Gara piuttosto noiosetta.

    Gran Rossi, in super forma! Dominatore in una pista in cui di solito fa un po’ fatica. Impennate, sedute all’amazzone… tornato ragazzino, splendido.

    Lorenzo si poteva anche risparmiare nel dopo gara: “avrei vinto con margine, se non fosse stato per un problema alla gomma.”. Really? Voglio dire le hai prese tutto il week-end, che fantasie ti fai?
    Non è che guardando i risultati di Rossi e delle rosse gli sta salendo un po’ d’ansia. 😀

  2. In effetti, credo che la supremazia di Rossi sia stata piuttosto evidente oggi.
    Riguardo alle Rosse, invece, il discorso è caratterizzato da una molteplicità di variabili, prima di tutte senza alcun dubbio l’accoppiata Ducati-Michelin.

  3. Eh lo so Nicolò. Il fatto che in seguito all’incidente di Redding abbiano virato verso carcasse più rigide non giova, ma sta di fatto che resterà così.

  4. Secondo il mio modesto parere, la situazione è intollerabile : non può essere intaccata la sicurezza di tutti per un componente fondamentale come le gomme.

  5. Detto questo Dovizioso oggi, se non fosse per quella sfiga tremenda che lo perseguita, avrebbe fatto meglio di Iannone, e probabilmente Lorenzo in Ducati avrà la possibilità di portare a casa qualche gara, ma da lì a dominare il Campionato mi sembra che il passo sia piuttosto lungo.

  6. Strano a distanza di ore i GOMBLOTTISTI del “gommino” non hanno ancora ragliato

  7. Gara fondamentalmente noiosa, unico momento di emozione a 10 giri dalla fine che sembrava che Rossi avesse un crollo di gomme. Beh, sinceramente un Rossi così granitico che si fa una gara alla Lorenzo non me lo aspettavo proprio. Grande
    Lorenzo ottima gara, 5 secondi a Marquez, ma da Rossi ha semplicemente preso paga…. Capita anche a lui ogni tanto…..enorme caduta di stile, avesse almeno avuto la decenza di aspettare i commenti degli altri avrebbe scoperto che lo stesso problema di spin lo ha avuto anche Rossi, altro che recuperare e vincere con distacco…..

  8. Rossi ha girato fin dalle prime prove moltissimo con gomme usate; anzi, direi che praticamente ha compiuto mezze simulazioni di gara a ogni turno. Presumo che per potersi permettere ciò abbia trovato una base ottima già da venerdì. Sono rimasto un po’ stupito dalla condotta iniziale di Marquez, ma probabilmente sapeva che non avrebbe retto per tutta la gara con una temperatura più elevata rispetto alle prove e si è risparmiato fin da subito sperdando che Lorenzo lo traghettasse. Mi ricordo che avesse detto che la dura per lui era troppo morbida.
    Sulle dichiarazioni di Lorenzo stendiamo un velo pietoso. Bello come un cristallo in moto, fuori un bambino di sette anni portati male.

  9. tenendo presente che i primi tre in particolare , riescono a sfruttare il 100% della moto ed in maniera molto costante, direi che ha vinto chi da subito ha lavorato meglio sulle gomme. il convento quello passa , inutile lamentarsi e cambiare gomma nelle libere per dimostrare una fittizia supremazia.

    e’ sorprendente come quando vince Rossi , seppur in una gara fondamentalmente noiosa, la folla si esalti. E’ anni luce avanti ai due manici spagnoli!! che finita la gara sono … patetici (giudizio personale)

  10. Magari sbaglio io (non ho visto la gara) ma considerando che, secondo le interviste di Mediaset, tutti i 3 sul podio hanno segnalato problemi di spinning (slittamento) della gomma posteriore in rettilineo e a pieno gas.
    Quindi mi domando: al di là del “gradevole risultato” per quanto riguarda il tifo italiano, siamo sicuri che questi siano stati i reali valori in campo?

  11. gara non bellissima, ma a me e` piaciuta molto 😀

    @pike: direi di si, proprio perche` tutti e tre hanno avuto lo stesso problema.

  12. Mah, pike, valori falsati non direi, primo perché lo stesso problema ha afflitto bene o male tutti. Guardando le velocità di punta Lorenzo ha ben poco da lamentarsi visto che rispetto a Rossi di trazione non ha perso proprio nulla, anzi, ne aveva pure un pelino di più. Poi, visto che il problema era solo a moto dritta, o vero fascia centrale di pneumatico, mentre tutti hanno dichiarato che in piega non c’è stato nessun problema,il più avvantaggiato è proprio chi rimane piegato più a lungo…. Insomma, anche se nessuno avesse avuto questo problema avremmo semplicemente avuto un finale con un ritmo un pelo più veloce ma con gli stessi identici valori in campo. C’è da dire che comunque è stato un problema molto curioso…. Così a intuito uno pensa che mollino prima le spalle della fascia centrale….

  13. Davide, nell’ambito delle libere opinioni, Marquez e Rossi come tecnica di guida si assomigliano di più. Lorenzo invece è spesso stato un fenomeno (con le Bridgestone) a far rendere al massimo la propria gomma senza metterla in crisi e senza tirarla per il collo, con una guida meno aggressiva sui trasferimenti di carico e più rotonda (per quanto possibile) nelle traiettorie.

    Solo che ora Honda (e Ducati) hanno perso per elettronica e gomme un colossale vantaggio di qualche anno fa: una trazione esagerata che Yamaha si è dovuta “inventare” con il bilanciamento del peso e un ennesimo allungamento del forcellone (con conseguente ritaratura di tutti i parametri ciclistici per non rendere la moto assolutamente inguidabile).

    Ora Michelin proprio di pura trazione ha un problema…

    Noto una correlazione tra il problema delle gomme ed i piloti più penalizzati, con un Lorenzo che per la seconda volta pesca una gomma che non è coerente, in termini di performance, con altre dello stesso set.

    E quindi i miei dubbi: Michelin riuscirà a preparare una gomma adatta alle moto in gioco?
    Michelin riuscirà a portare in pista gomme omogenee e coerenti come comportamento dalla prima all’ultima?
    Michelin riuscirà a soddisfare le esigenze di Honda e Ducati senza penalizzare Yamaha, Aprilia e Suzuki?

  14. Il problema delle gomme una diversa dall’altra esiste e non ci sono santi che tengano, però, se tutti hanno avuto lo stesso problema di spinning in rettilineo, significa che non è stato un problema della gomma di Lorenzo. O almeno, io la vedo così. Diversi setting, diversi stili di guida, diverso comportamento della gomma.
    …e comunque i complottisti si sono palesati, ovviamente.

  15. Occhio che Vale ha guidato molto sopra i problemi é arrivato sulle tele, ieri direi che si é visto in modo evidente la differenza fra i software proprietari dell’anno scorso e la centralina unica per tutti di questo mondiale, quello che non si puó risolvere a software va risolto dal pilota e dagli assetti indovinati, sopratutto quando in trazione si scivola molto.

  16. Quanta potenza!! Sgommare in quarta quinta e sesta… Elamadoooooonna (a mo’ di Pozzetto)

  17. Gianni, ma quali complottisti?! Semplicemente gente così sveglia che ha capito subito che michelin ha dato gomme fallate a tutti tranne che a Rossi (ovviamente)… Non si spiegherebbe altrimenti che in gara si sia tenuto un passo più lento che nelle prove…. Qualche fesso potrebbe pensare che la temperatura centri qualcosa, ma a loro non gliela si fa….e poi che ci vorrà mai a entrare il sabato notte di nascosto in tutti i box e sostituire le gomme di tutti, uno scherzo…. Insomma, dei geni incompresi

  18. Se le gomme manterranno queste caratteristiche di elevato spin Rossi sarà il candidato numero 1 al titolo, che ne dite?
    Dei tre è quello che più predilige una moto alta con elevati trasferimenti, finché la Michelin non troverà nuovi affinamenti e preferirà la sicurezza di portare le moto a fine gara piuttosto alle prestazioni pure credo che Rossi abbia la possibilità di guadagnare punti importanti.
    Non capisco le Ducati, sapete che tipo di problema ha avuto il Dovi?

  19. Comunque pare proprio che Lorenzo abbia corretto il tiro sulle dichiarazioni post gara di domenica…. comunque a volte mi lascia proprio perplesso… ma dico, anche fosse stato vero, ma non arriva a capire da solo quanto male suonavano quelle dichiarazioni?

  20. Ma se il problema è la costanza di rendimento tra una gomma e l’altra, perché i team non fanno come faccio io coi fiammiferi che li provo prima di usarli per vedere se sono tutti buoni! 🙂

  21. Il problema per me è che al momento la Michelin non è stata all’altezza della situazione: gomme che si distruggono, altre con differenza di produzione…manca la costanza nel produrre le gomme, stanno incasinando i team con le carcasse, un miscuglio decisamente orribile

  22. una domanda per GIORNALEMOTORI:

    non e’ che a far slittare la gomma in rettilineo sono le ali davanti ? 😛

  23. Ahahahahahah!!! Steu mi fai morire…. Le ali davanti non credo proprio influenzino lo spin del posteriore, o meglio, non dovrebbero dare fastidio al posteriore di una moto equilibrata.
    A dare carico al posteriore ci pensa l’accelerazione iniziale, momento in cui le ali fanno veramente poco

  24. ma sai , fatte le dovute proporzioni , se tolgo l’alettone posteriore ad una f1 , potrebbe sgommare anche in rettilineo…

    mettiamo che queste alette di pollo , in rettilineo a 300km/h un po’ facciano il loro sporco lavoro… magari influiscono negativamente sull’equilibrio a dir poco precario delle gomme.

    chissa’ mai che magari alzando il pivot e favorendo la propensione della ruota ad infilarsi ed incastrarsi sotto la moto si riuscirebbe a minimizzare il problema.

    detto questo,, era tanto per parlare … non sono certo in grado di quantificare le forze o di avere una soluzione… era cosi’ una pensata come un altra! 😀

  25. SMERIGLIO!! almeno non sono l’unico a sparale! 🙂

    Da: Randy Mamola, Special contributor
    2016-04-27

    La gara è stata quasi 32 secondi più lenta rispetto all’anno scorso, fondamentalmente per la mancanza di grip di cui ha sofferto la maggior parte dei piloti. La temperatura è aumentata molto domenica e le gomme, con la carcassa più rigida, ne hanno sofferto con un continuo spinning. Ma c’è un elemento che diventa chiave qui: le alette. Tutti ne parlano con riferimento alla sicurezza, ma a Jerez hanno avuto un impatto molto evidente sui risultati.

    Uno degli obiettivi principali delle alette è quello di impedire il sollevamento della ruota anteriore in accelerazione. Questo aiuta a ridurre l’effetto del sistema anti-wheelie, permettendo al motore di spingere di più. Su una superficie scivolosa, dunque, la gomma posteriore slitta ancora di più.

    Non dobbiamo dimenticare che le moto che hanno sofferto di più sono state le più potenti. Per esempio invece le Suzuki hanno fatto una gara abbastanza buona (quinto e sesto posto), e lo stesso è accaduto per le Ducati GP14 di Laverty (nono) e Barbera (decimo).

  26. Steu ci avevo pensato anche io! Però ci ho ragionato con calma e sono giunto a queste conclusioni.
    Queste ali generano delle forze verticali nei loro punti di applicazione sulla carena, scaricando gli effetti sotto forma di forze verticali e momenti nei punti di contatto delle ruote. Quello che interessa a noi, parlando di ruota posteriore e non essendoci (mi viene da pensare “ancora”) ali sul codone, sono i momenti.
    Paradossalmente, la resistenza aerodinamica di queste ali crea un momento che tende a “schiacciare” la ruota posteriore al suolo. Questo effetto però credo sia minimo e il vero “lavoro” queste appendici lo fanno in verticale.
    Sulla GP16 ci sono due paia di ali: il primo è posto in linea (verticalmente parlando) al punto di contatto della ruota anteriore, mentre il secondo è decisamente più arretrato. Ciò significa che il primo paio non crea momento, mentre il secondo lo crea, ma tende a “schiacciare” ancora di più la ruota posteriore al suolo.
    Dalle foto che ho trovato, il paio della Yamaha sembra posizionato anch’esso in linea con il punto di contatto, quindi non dovrebbe far “alzare” il posteriore.
    I termini “alzare” e “schiacciare” si intendono con moto a velocità costante, quindi senza trasferimenti di carico, cosa che non succedeva nel rettilineo corto (dove tutti avevano problemi). Contando le accelerazioni credo che gli effetti di questi momenti siano trascurabili.
    Per tornare all’esempio della F1, l’ala anteriore è posta sensibilmente più avanti rispetto al punto di contatto delle ruote anteriori della vettura, creando in questo caso un momento significativo che tende ad “alzare” il posteriore, contrastato dall’alettone posteriore.
    Spero di essere stato chiaro e di non aver scritto stupidaggini…

  27. La storia del motore che può spingere di più allora la gomma slitta di più non mi convince molto…
    Le ali servono quando l’anteriore è alzato, quando tocca terra “smettono” di funzionare come antiwheelie; Lorenzo si è lamentato di problemi a metà rettilineo, con anteriore appoggiato tranquillamente per terra, quindi sia ali che antiwheelie elettronico non erano in funzione.

  28. @ gianni mi hai messo un dubbio atroce!!

    le ali creano un momento intorno all’ asse ruota anteriore ? allora avresti ragione: caricano anche il posteriore

    o intorno al Baricentro? allora dovrebbero (senza quantificare quanto) scaricare il posteriore !

  29. Mmmh… Perché il baricentro?
    I punti di contatto della moto con il suolo sono le gomme, quindi, se dobbiamo vedere cosa succede nel punto di contatto posteriore, prendiamo come riferimento quello anteriore. (Punto di contatto, non asse ruota)
    Il momento non ha punto (o asse) di applicazione, si calcola rispetto ad un asse.

  30. Gianni, pensa che nella mia profonda ignoranza la funzione di antiimpennamento delle ali l’avevo già cassata…. considerando che inizieranno ad avere una deportanza significativa a velocità piuttosto elevate, il grosso dell’accelerazione c’è già stato….ma pensandoci qualcosisa possono aiutare a tenere aperto un pelo di gas in più chessò, dai 130 in su….in ogni caso non dovrebbero interferire in nessuna maniera col carico ne statico ne dinamico del posteriore …. mi sento di azzardare che Mamola abbia detto una cazzata…..nella mia mente la loro unica effettiva utilità era di dare stabilità e maggior carico e quindi grip nella prime fasi di staccata….

  31. Allora io non c’ho capito niente, credevo che le ali aumentassero il carico verticale ad altissima velocità aumentando il grip sulla ruota anteriore e di conseguenza l’efficacia in frenata soprattutto delle moto più scariche di avantreno.

  32. gianni@ penso che tu abbia ragione…. ma forse ho sbagliato io la prospettiva

    ipotizzando che le ali funzionino , allora la moto qualcosa paga in termini aerodinamici.

    ovvero il baricentro della moto che avanza a velocita’ costante e’ frenato dalla massa d’aria e spinto dalla ruota , due forze uguali e contrarie… puo’ essere che se io aumento la resistenza aerodinamica (con le ali) , la ruota dietro sia costretta a imprimere piu’ forza…

    o ho detto una stupidata? mah! troppo dificile

  33. @Steu è giusto, ma in termini minimi.
    Se prendi in considerazione la resistenza aerodinamica delle ali, devi anche contare che questa crea una forza di attrito diretta verso il codone della moto (verso opposto al moto). Questa forza, moltiplicata per l’altezza da terra delle appendici, crea un momento che tende a “schiacciare” il posteriore.

  34. Se mi ricordo qualcosa del corso di meccanica dei fluidi (ho cercato di toglierlo dal piano di studi assieme a macchine 2 ma avrei dovuto pagare un milione di tasse in più e ho rinunciato). La resistenza aerodinamica in caso di moti turbolenti (come sono quelli generati dalle ali aumenta non linearmente (solo la componente laminare che è piccola in percentuale) con la velocità ma con il quadrato della stessa, quindi la resistenza all’avanzamento indotta dall’ala che è una frazione della deportanza cercata è molto piccola alle basse velocità (io direi quasi insignificante fino ai 150 km) ed aumenta grandemente oltre i 200 e verso i 300 quando il problema dell trazione e dello spin dovrebbe essere
    assolutamente secondario.

  35. Eh ma allora non leggete….uffa…. 🙁
    https://www.giornalemotori.com/2015/01/20/aerodinamica-parte2-le-piccole-cilindrate/

    https://www.giornalemotori.com/2015/01/29/aerodinamica-delle-motogp/

    Le ali ritardano il ribaltamento alle alte velocità, e quindi permettono di scaricare per più tempo maggiore potenza a terra. Creano un momento di forza che ha come cerniera il centro di pressione aerodinamico che preme verso il basso l’anteriore.
    La semplice domanda che mi sorge è: la Ducati ha le ali da anni, avete mai sentito i piloti Ducati lamentarsi dello spin al posteriore? Io mai….

    Non dimentichiamo che per le alette che spingono verso il basso, abbiamo tutta la parte frontale della moto che spinge verso l’alto. E comunque il peso dato dalle ali diventa importante da 170/200 km/h in poi.
    Il carico sul posteriore è definito dall’accelerazione che determina il carico dinamico, e dal suo centraggio che definisce il carico statico.
    Per avere effetti “pesanti” sul posteriore credo ci vogliano ali decisamente più grandi e posizionate più avanti

  36. non ho ancora le idee chiare , ci vuole Federico & company . perche’ fondamentalmente ricevo troppi input che non riesco a filtrare , per ignoranza!

    http://it.motorsport.com/motogp/news/taramasso-tre-motivi-per-lo-spinning-della-posteriore-a-jerez-700140/

    ” le squadre stanno lavorando sull’elettronica per ritrovare i valori di aderenza dello scorso anno con la centralina unica. Abbiamo notato che le moto dotate delle alette anteriori hanno accusato di più i problemi di pattinamento in Spagna: si genera uno schiacciamento della sospensione anteriore di 4 cm, mentre dietro la variazione è di 1mm, creando uno sbilanciamento della moto che favorisce la perdita di carico posteriore”

  37. Il buon Taramasso ha buttato li un paio di cose alla rinfusa.
    La cosa interessante sai qual’è? Che senza ali, l’aria vuole alzare la moto nel suo complesso, perché la carena crea una portanza.
    Le ali invece creano deportanza e tengono la moto a terra rendendo invariato il grip al posteriore. Le ali è vero che tendono a spingere verso il basso la zona frontale (che poi tanto frontale non è visto che sono poco più avanti del baricentro della moto) ma, se la deportanza rimane all’interno dei due punti di contatto delle ruote, tiene verso il basso tutta la moto.

    Per avere un effetto ribaltante dovrei mettere delle ali belle grandi uno o due metri davanti al cupolino, allora si che faccio le capriole! 😀

  38. Allora non ci ero andato molto lontano con l’esempio della F1!
    Ps: 40 mm di compressione sulla forcella grazie alle ali? Non è un po’ tantino? Forse mi sbaglio eh

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