Ducati-Dovizioso: il rinnovo intelligente

ducati dovizioso

ducati doviziosoOra finalmente è ufficiale: il binomio Ducati-Dovizioso proseguirà il sodalizio iniziato nel 2013 per i prossimi due anni, quindi il forlivese sarà pilota Ducati fino alla fine del 2018 e dividerà il box con Jorge Lorenzo. Dovrà salutare Borgo Panigale l’altro Andrea, Iannone, che pare diretto alla Suzuki al posto di Vinales.

Vediamo il comunicato ufficiale e poi, in seguito, qualche considerazione su questo rinnovo.

Ducati comunica di aver raggiunto un accordo con Andrea Dovizioso per le stagioni MotoGP 2017 e 2018. Il pilota romagnolo, in Ducati dal 2013, nelle prossime due stagioni sarà quindi il compagno di squadra di Jorge Lorenzo alla guida della Desmosedici GP del Ducati Team.

Andrea Dovizioso: “Sono molto soddisfatto di aver raggiunto questo accordo con Ducati e di poter proseguire con loro l’avventura iniziata nel 2013. In questi anni abbiamo lavorato con grande impegno e siamo riusciti a portare la Desmosedici GP ad un ottimo livello di competitività, e quindi sono convinto che presto otterremo tutte le soddisfazioni che ci meritiamo.”

Il campionato 2016 sarà dunque l’ultima stagione con il Ducati Team per Andrea Iannone. Il pilota di Vasto, dopo due anni nella struttura “factory-supported” Pramac Racing, è passato al team ufficiale nel 2015 dimostrando grande talento e velocità e sicuramente darà il massimo nelle restanti gare della stagione per concludere al meglio la sua esperienza in Ducati.

Andrea Iannone: “Ovviamente sono dispiaciuto che il mio percorso con Ducati finisca al termine di questa stagione, ma sono grato all’azienda bolognese per l’opportunità che mi ha dato in questi anni. Ho esordito in MotoGP con Ducati e insieme a loro sono cresciuto riuscendo ad ottenere delle prestazioni sempre migliori. Nelle prossime gare darò il massimo, come sempre, perché sono convinto che grazie alla competitività della Desmosedici GP potremo ottenere dei grandi risultati.”

Luigi Dall’Igna: “Non è mai facile prendere una decisione come questa, soprattutto quando si hanno in squadra due ottimi piloti come i nostri Andrea. Siamo molto contenti che Dovizioso abbia accettato di rimanere con noi per i prossimi due anni, e insieme a lui potremo continuare il proficuo lavoro iniziato quattro anni fa per ottenere gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti. Ci dispiace per Andrea Iannone, che alla fine della stagione non sarà più con noi. Andrea ha svolto un lavoro importante in questi anni ed ha contributo in modo significativo allo sviluppo della Ducati Desmosedici GP. Per questo desideriamo ringraziarlo e ci impegneremo al massimo con lui, nelle prossime gare del Campionato, per ottenere i risultati importanti che sono sicuramente alla sua portata.”

Passiamo ora a qualche riflessione: su cosa ha puntato la Ducati? Perché rinnovare Dovizioso e non Iannone? Innanzitutto dobbiamo ricordarci con chi si deve condividere il box, ovvero Jorge Lorenzo. Un pluricampione, uno che vuole tranquillità e metodo, un pilota che ha bisogno di un compagno che gli sia di aiuto più che di intralcio.

Già qui Dovizioso partiva avvantaggiato, visto che è uno che lavora a testa bassa, poche lamentele, e ha tantissima esperienza di sviluppo e di guida. Da questo punto di vista, Iannone ha ancora molto da dimostrare.

Senza contare il fatto che con Dovizioso non si corre il rischio di rivivere un “Caso Argentina”, con un pilota che perde il senso della ragione e falcia il proprio compagno di squadra.

Iannone è più veloce di Dovizioso? Si, sicuramente lo è soprattutto sul giro secco, ma Dovizioso è più consistente (2016 a parte visto che gli è capitato di tutto). Inoltre, con un Lorenzo in casa che sai essere veloce, serve avere in squadra un altro mastino col giro secco nel polso? Forse no.

Dovizioso dal canto suo dovrà farsene una ragione: non potrà mai essere la prima guida, e forse non ha mai avuto le caratteristiche per esserlo se non in casi particolari come il periodo di rifondazione della Ducati. Quindi lo stipendio sarà più basso (si parla di una forte riduzione ma di bonus più abbondanti) e forse ne risentirà anche l’autostima, ma almeno rimane in un ambiente che conosce e con Lorenzo in squadra potrbbe crescere ancora sotto diversi punti di vista.

Iannone invece dovrà ritrovare un suo equilibrio: se come sembra andrà in Suzuki, dovrà prendere in mano gli ingegneri e indirizzarli nel modo corretto, dovrà imparare a comunicare meglio e soprattutto dovrà cercare di finire le gare.

Vedremo come andrà il prossimo anno, intanto cerchiamo di finire questa stagione che è appena iniziata.

5 Comments
  1. Alla fine e’ stata la scelta piu’ sensata, anche se la migliore, a mio avviso, era Petrucci. Dovizioso ha sicuramente l’esperienza e il carattere per accettare una retrocessione a secondo pilota, speriamo solo che non perda autostima.
    Danilo sarebbe andato a fare il secondo, ma è uno che le occasioni le sa sfruttare.
    Per Iannone niente e’ perduto. La Suzuki e’ una buona moto ed è sana, cioè senza particolari difetti. Puo’ fare bene.

  2. il dato di fatto e’ che il 2017 vedra’ tre marche pilotate da top rider detti anche serial winner. Questo e’ un bene!
    Purtroppo a mio avviso manca all’appello Suzuki.
    Pare che arrivi Iannone
    E’ come se ducati in sbk puntasse su Giuliano: un pilota velocissimo che a me piace molto ma incostante.
    Peccato non essere riusciti a tenere un Vinales potenzialmente piu’ consistente.

  3. Rombotti for president!!!
    Concordo con lui. Petrux è un grande! Spero gli diano una moto un po’ più ufficiale il prossimo anno.

    Contento per Dovi. E’ un pilota fine e che quando parla di moto e messa a punto, mi sembra sapere di cosa parla e come riportare le giuste informazioni ai tecnici/ingegneri.

    PS Ducati se poi vi avanza una moto e volete far correre anche un Mister-X vestito di nero, che di nome fa John Doe, senza sponsor con carena nera ma con il solo numero 27 sul cupolino…. 😀

  4. soprattutto che Iannone finisca le gare, abbiamo bisogno di un pilota italiano da podio che affianchi Rossi

  5. Si vero, forse Petrucci poteva essere un’ottima alternativa solo che quest’anno credo si sia un po bruciato l’occasione per via dell’infortunio alla mano.
    Però se fa bene da qui alle prossime tre gare si merita il rinnovo con Pramac e una moto “buona” per il 2017

Comments are closed.