Il Mugello ha regalato per l’ennesima volta una gara davvero spettacolare con un gruppone di piloti scatenati che ha dato spettacolo dall’inizio alla fine.
Il lungo rettilineo del Mugello non permette distrazioni, e per tutta la gara c’è stato un continuo cambio di posizioni nel gruppone e una sorta di nuvola di piloti che si apriva a ventaglio alla staccata della San Donato.
Proprio per il traguardo posizionato a circa metà rettilineo, si dice che con le moto piccole non si debba uscire per primi dalla Bucine, perché il gioco delle scie è un gioco pericoloso. Ma Binder ha sfatato questo mito, con un ultimo giro capolavoro che gli ha permesso di prendere quei metri sufficieti per uscire dall’ultima curva in testa e chiudere la gara da vincitore. terza di fila per lui che ora prende il largo nel mondiale.
Dietro di lui una guerra vera e propria: alla fine dietro a Binder hanno chiuso due italiani, Di Giannantonio secondo e Bagnaia terzo. Di Giannantonio ha fatto davvero una gara di altissimo livello dall’inizio alla fine e si prende il primo podio in carriera. Il rookie è così giovane che non ha potuto nemmeno festeggiare con lo spumante sul podio!
Bagnaia ha fatto una gara superlativa con una Mahindra che era la più lenta del lotto, sempre all’inseguimento e sempre in scia sul lungo rettilineo. Bagnaia ha scalzato dal podio un fortissimo Antonelli che, dopo la caduta di ieri in prova che lo ha costretto a partire dalla casella nr 22, ha fatto una gran rimonta fino a poter lottare per le posizioni di testa.
Chiude quinto Quartararo, che nelle fasi finali si era fatto vedere in testa al gruppo, ma alla fine non è riuscito a concretizzare di pochissimo visto il fotofinish. Ottimo sesto posto per Ono e settimo Mir.
Ottavo Nicolò Bulega, che ha fatto una gara consistente e nel gruppone; ha cercato di tirare fuori la testa dal gruppo un paio di volte, ma evidentemente qualcosa non era a posto al 100% perché non è mai sembrato pronto per affondare un allungo deciso.
Anche Migno, dopo una bella prima parte di gara dove si è messo in testa con Fenati, è calato da metà gara in poi, ma la sua resta comunque una buona prova.
Il poleman Fenati invece è stato davvero sfortunato: Quando ormai non mancava molto alla fine la KTM di Romano ha rallentato di colpo fino a fermarsi. La catena è scesa dalla corona e l’ha fermato in una gara che poteva essere sua, perché fino a quel momento stava facendo una gara di testa, in testa, molto tattica.
Dodicesimo Bastianini che è rientrato non ancora al top della forma per la frattura al polso rimediata in allenamento. Ecco la classifica della corsa: