Dieci millesimi, un solo centesimo di secondo. Sono si e no un battito di ciglia ma fanno la differenza tra il vincitore e colui che deve tornare a casa leccandosi le ferite.
Tom Luthi fa una gara pazzesca e vince la gara australiana all’ultimo metro disponibile, dopo una gara combattuta con Morbidelli dall’inizio alla fine. L’uscita dall’ultima curva, con Morbidelli in testa, è stata determinante. Luthi ha fatto una traiettoria leggermente migliore, e ha preso il tempo giusto per mettersi in scia all’italiano.
Alla fine lo ha beffato di un niente, ma tanto è bastato per riaprire un mondiale in cui mancano solo due gare e ha 22 da recuperare sul capoclassifica Zarco. Luthi ha anche scavalcato Rins in classifica iridata.
Proprio ai top rider bisognerebbe fare una bella ramanzina nei box: Zarco ha fatto una gara assolutamente anonima chiudendo solo dodicesimo, ma peggio hanno fatto chi con lui si giocava il titolo.
Lowes è caduta a inizio gara, sbagliano completamente l’approccio alla corsa per l’ennesima volta.
Stesso discorso per Rins che però è caduto a causa di una cambiata sbagliata in ingresso alla curva 2, un lungo curvone veloce a sinistra. Entrato molto piegato, il cambio non ha collaborato come al solito facendo finire dritto lo spagnolo.
A podio con Luthi e Morbidelli anche Cortese, quarto Baldassarri e per gli italiani buon settimo posto per Corsi. Peccato però per aver perso un grande protagonista, Mattia Pasini, caduto a tre giri dalla fine mentre si giocava il podio. Pasini partiva dalla prima fila e stava facendo veramente una grandissima gara. Davvero un peccato.
Ora tutto è da decidere tra Sepang e Valencia, ci sarà da divertirsi.