MotoGP Test Australia: razzo Vinales

MotoGP Test Australia

Siamo alla seconda giornata dei test MotoGP in Australia e dopo una prima giornata di test interessante sotto diversi punti di vista, questo secondo giorno fa ancora di più strabuzzare gli occhi.

Maverick Vinales è stato velocissimo, unico della giornata a scendere sotto il minuto e 29 secondi, con un giro davvero impressionante per l’efficacia dimostrata.

Segue staccato di quasi mezzo secondo Marc Marquez, al lavoro sui nuovi motori Honda. La casa dell’ala dorata continua il lavoro sui motori 2017 perché deve uscire da Phillip Island con le idee chiare in vista della nuova stagione.

Terzo Cal Crutchlow con la Honda clienti del Team LCR, seguito da un’altra moto clienti, la Ducati di Alvaro Bautista che ha ritrovato il piglio giusto sulla moto di Borgo Panigale.

Bautista è davanti all’ufficiale Ducati Andrea Dovizioso che precede la sorpresa di questa giornata, Aleix Espargarò con l’Aprilia che riesce a mettersi molto avanti in classifica. In Aprilia invece dall’altra parte del box c’è preoccupazione per Sam Lowes che ancora non ha le misure della MotoGP.

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Tra i debuttanti ottima prestazione di Folger, che precede Valentino Rossi che festeggia oggi i suoi 38 anni. In questi giorni la Yamaha ha portato nuovamente la “doppia carena“, ma il giro veloce al momento è sempre stato fatto senza.

In grande difficoltà Jorge Lorenzo solo quindicesimo a oltre un secondo di distacco da Vinales. In Ducati si sta lavorando molto per adattare la Ducati a Jorge e il maiorchino a sua volta sta cercando di adattarsi al meglio a una Ducati tanto diversa dalla Yamaha a cui era abituato.

La Suzuki ha portato in pista anche la nuova soluzione aerodinamica con le ali seminascoste. Bisognerà vedere a questo punto se la Race Directin accetterà questo tipo di soluzione oppure no, anche perché la soluzione provata da Iannone e Rins sembra meno elaborata e più “alla buona” rispetto alla doppia carena Yamaha.

Sempre in vena di sperimentazioni Aprilia che ha usato una carena profilata per i flussi d’aria. Non resta che vedere cosa porterà in pista la Ducati nelle prossime giornate di test, forse già domani, o magari proprio all’ultimo momento per non dare agli avversari la possibilità di copiare. Qualcosa bolle in pentola.

Tempi della seconda giornata:

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9 Comments
  1. 1 – VERGOGNOSO… hanno fatto di tutto per far togliere le ali alla Ducati, poi l’unica che rispetta il regolamento è la Ducati stessa. Alla faccia del contenimento dei costi. Suzuki ha solo messo una copertura alle ali e se non ricordo male il regolamento è pure vietato. Yamaha ha fatto qualcosa di simile ma in maniera più “pulita”. Aprilia idem ma usando uno stratagemma diverso.
    A Borgo Panigale dovrebbero darsi una svegliata. Non si sa se quel cavolo di bauletto va o non va, se la GP17 che stanno usando è quella definitiva o meno.

    2 – Delusione Lorenzo.
    GIGIIIII dai una GP17 a Bautista a questo punto.

  2. Jigen io aspetterei…..la Ducati ha due “finestrelle” chiuse al momento proprio sul muso. Secondo me sta aspettando il momento buono per buttare fuori una cosa strafichissima.
    Su Jorge aspetta a giudicare….sta lavorando e credo gli vada dato il tempo di adattarsi

  3. Sme è dal 2007 che aspetto… Fiducia, Fede, pazienza, ne ho veramente TANTA, ad Assen, con Dovi davanti a Marc, per scaramanzia mi sono fatto quasi 1/2 ora con il K-Way con tanto di cappuccio nonostante fosse uscito il sole (poi vinse Marc).
    Il problema qui è la natura stessa di questo sport: Tecnologia e Tempo; ed il crono corre.
    Se hai da recuperare dagli 8 decimi al secondo e mezzo e manca pochissimo all’inizio del campionato, hai lavorato male. Hai fatto i conti senza l’oste.
    Non saranno di certo due fessure che ora tieni attappate fino all’ultimo e che nessun pilota ha mai provato che ti faranno vincere. Non è come sui film, che quando tutto sembra perso, a metà campionato inanelli tutte vittorie e vinci all’ultimo.
    Qui grasso che cola se dopo le prime due gare che storicamente vanno bene, prendi badilate di schiaffi e collezioni figure barbine che nemmeno Fantozzi. Poi forse a fine anno quando oramai ci sono solo gli avanzi delle briciole, raccogli qualche “soddisfazione” personale (del pilota).

    Intanto i furbi hanno vergognosamente aggirato il regolamento che voleva che non ci potessero essere sistemi di deportanza che fuoriuscissero dalle carene (ma la commissione che doveva verificarle???)….
    Ducati dal canto suo è andata in confusione ed hanno portato mezza GP17 e mezza Multistrada. Non vanno veloci però possono viaggiare comodi e portarsi un secondo casco per dare magari un passaggio a qualcuno a fine GP.
    Sono troppi anni che va così.

  4. Jigen, mi sembri un po’ troppo pessimista…. la mia impressione dei test è che la Ducati sia molto valida. A Lorenzo dagli tempo. Non è mai stato un fulmine di adattamento, ma quando ci arriva…. ci arriva alla grande.
    Sull’aerodinamica non starei troppo a struggermi. Non erano le ali a fare competitiva la ducati come non saranno le doppie carene a fare competitive le altre moto

  5. @Davide dopo 10 anni, un po’ di pessimismo sale!
    Sepang: il primo giorno ho atteso, il secondo ho atteso, il terzo ottimista.
    Australia: primo giorno attendo, il secondo pessimista, il terzo da vedere.
    Qui l’unico che pare andare costantemente bene è Bautista con una vecchia GP16.
    Ok la conoscono meglio, si ma i team ufficiali. Poi durante l’annata tornerà indietro ma perché non ha supporto ufficiale.

    Discorso aerodinamica: se non fossero un più che valido aiuto (e non di poco), non penso che Yamaha, Suzuki ed Aprilia avrebbero investito per perseguire tale strada solo perché non sapevano dove buttare un po’ di budget!
    Lo stesso Lorenzo ha dichiarato di sentirne parecchio la mancanza.

  6. Spiego meglio il discorso aerodinamica:
    Se la moto va bene, con le ali va un filo meglio
    Se la moto va male non sono certo le ali a farla diventare competitiva.
    Un team ha spese a 5 zeri solo per il cuttering. Che si investa in una nuova via di sviluppo è pacifico, ma fare la proporzione diretta tra soldi spesi e importanza globale dell’accorgimento è fuorviante.

  7. ogni pilota ha il proprio stile innato e non riesce a cambiarlo se non in minimi dettagli.
    Lorenzo e’ forte in percorrenza proprio li’ dove e’ scarsa la Ducati. o la Ducati fa una moto forte in percorrenza oppure non ci sara’ neinte da fare. per adesso non va.

  8. sulle ali carenate, un ala per funzionare non puo’ avere una superficie sopra e sotto troppo vicine all’ala altrimenti la pressione/depressione agisce anche su queste superfici eliminando l’effetto dell’ala. al momento la miglior soluzione sembra quella Aprilia. cosa ne pensate?

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