Sebastian Vettel cancella con una gara praticamente perfetta l’amara qualifica, facendo suo il Gp del Bahrain precedendo entrambe le Mercedes. Un successo importante per gli appassionati del cavallino e le ambizioni mondiali della squadra, decisiva nelle strategia con un “undercut” ad inizio gara (rimontando la mescola pù morbida) che ha dato il via alla lotta per il gradino più alto del podio. Subito dopo, l’uscita della Safety Car per il duro contatto tra Stroll e Sainz alla prima curva si è, ancora una volta, risultata decisiva: Lewis Hamilton ha maliziosamente rallentato Ricciardo in corsia box mentre attendeva il cambio gomme di Bottas, azione ritenuta scorretta per i commissari che lo hanno penalizzato con 5 secondi aggiuntivi. Un plus di tempo decisivo nel costringere l’inglese ad una furiosa rimonta, calzando sul finale gomme più fresche rispetto ai suoi avversari non riuscendo però a raggiungere la cima, rimasta dal 13esimo giro in poi saldamente nelle mani del pilota tedesco della rossa. Niente da fare neppure per il poleman Valtteri Bottas, finito terzo mostrando un passo gara inferiore nei confronti dei due campioni del mondo, con tanto di ordine di scuderia per favorire la rincorsa (poi vana) di Lewis.
Ancora fuori dal podio Kimi Raikkonen, ritrovatosi settimo alla fine della prima tornata per poi lentamente risalire sino al quarto posto, penalizzato da un problema elettrico alla sua SF70H che ne ha inficiato la guidabilità, riuscendo comunque a precedere l’unica Red Bull di Daniel Ricciardo. Dopo una qualifica in crescita, il team del toro è ritornato a piazzarsi come terza forza in pista perdendo nella prima fase della gara Verstappen, finito a muro lamentando un problema al sistema frenante. Punti preziosi per Felipe Massa, sesto davanti al sempre combattivo Sergio Perez, consistente anche Romain Grosjean ottavo con la Haas (Magnussen ritirato) e Nico Hùlkenberg su Renault. Chiude la zona punti Esteban Ocon sulla seconda Forca India, mentre la McLaren-Honda mostra nuovamente tutti i suoi assurdi problemi alla Power Unit: Stoffel Vandoorne non è neppure riuscito a schierarsi in griglia, mentre il mai domo Fernando Alonso si è reso protagonisti di accese sportellate per arpionare un (solo) punto, dovendo infine ammainare bandiera bianca a due giri dalla fine con il motore K.O. Chiuso il terzo appuntamento, continua dunque il testa a testa Ferrari-Mercedes, con le frecce d’argento più veloci sul giro secco ma non più dominanti in configurazione gara e seriamente insinuate dalla rossa numero 5 che fa della gestione gomme il suo punto di forza. Segue l’ordine d’arrivo.
F1 GP Bahrain – Tempi, risultati e giri Gara
1 05 Sebastian Vettel Ferrari + 0″000 57
2 44 Lewis Hamilton Mercedes + 0″000 + 6″660 57
3 77 Valtteri Bottas Mercedes + 0″000 + 20″397 57
4 07 Kimi Raikkonen Ferrari + 0″000 + 22″475 57
5 03 Daniel Ricciardo Red Bull + 0″000 + 39″346 57
6 19 Felipe Massa Williams + 0″000 + 54″326 57
7 11 Sergio Perez Force India + 0″000 + 62″606 57
8 08 Romain Grosjean Haas + 0″000 + 74″865 57
9 27 Nico Hulkenberg Renault + 0″000 + 80″188 57
10 31 Esteban Ocon Force India + 0″000 + 95″711 57
11 94 Pascal Wehrlein Sauber + 0″000 + 1 giro 56
12 26 Daniil Kvyat Toro Rosso + 0″000 + 1 giro 56
13 30 Jolyon Palmer Renault + 0″000 + 1 giro 56
14 14 Fernando Alonso McLaren + 0″000 DNF
15 09 Marcus Ericsson Sauber + 0″000 DNF
16 55 Carlos Sainz Toro Rosso + 0″000 DNF
17 18 Lance Stroll Williams + 0″000 DNF
18 33 Max Verstappen Red Bull + 0″000 DNF
19 20 Kevin Magnussen Haas + 0″000 DNF
20 2 Stoffel Vandoorne McLaren + 0″000 DNF
Riccardo Cangini