Il primo giorno di GP d’Italia è nel segno di Cal Crutchlow, pilota LCR Honda. Il britannico del team di Lucio Cecchinello fa meglio delle Ducati velocissime in FP1 e domina la combinata con il tempo di 1:47.365s. Non brillano invece i portacolori Honda ufficiali.
La seconda sessione della classe regina si apre con la duplice caduta di Aleix Espargaro e Sam Lowes, Aprilia Gresini, e con il problema meccanico di Danilo Petrucci (Ducati Octo Pramac) che sarà dodicesimo finale. Le condizioni climatiche continuano ad essere ottime e il sole batte forte sulla pista toscana. Non tutti miglioreranno i crono della mattina e pagheranno l’alzarsi della temperatura dell’asfalto.
Cade anche Maverick Viñales alla curva nove. Il leader della classifica sbatte duramente sull’asfalto dell’Arrabbiata 2. Rientrerà in pista e sarà il miglior quinto ma senza migliorare rispetto alla FP1.
Quando mancano sedici minuti alla fine delle prove è Dovizioso a ribadire il primato raggiunto nella prima sessione. Il miglior tempo del pilota Ducati, però, è battuto dal passaggio numero sedici di Crutchlow che va a dominare la classifica della giornata. Dovizioso è il secondo della combinata a 0,029s dall’inglese.
Il suo compagno di box Jorge Lorenzo paga un distacco più grande e alla fine sarà decimo mentre Michele Pirro, tra i più competitivi della mattina, resta il miglior quarto a 0,23s dal tempo di riferimento.
La prima Yamaha è una M1 satellite, quella di Jonas Folger (Monster Yamaha Tech 3) terzo a 0,178s. Dietro al tedesco, ma al sesto posto, si pone il compagno di box Johann Zarco.
A chiudere le prime sette posizioni Dani Pedrosa, pilota Repsol Honda, mentre Marc Marquez, suo collega HRC, è solo tredicesimo
Non riesce ancora ad esprimersi al meglio Valentino Rossi. Rientrante dall’infortunio in allenamento, il venerdì servirà al Dottore per capire le esatte condizioni fisiche.
Andrea Iannone (Suzuki Esctar) mantiene l’undicesima posizione.
Si, io e Cal siamo due piloti che spingono molto sull’anteriore e questa gomma è troppo morbida per noi. La gomma media è più dura della dura sul lato destro, ma è più morbida sul lato sinistro. Quindi è un po’ strana e avevo già capito che avremmo sofferto quando ho visto l’allocazione. Ma è così, non possiamo lamentarci e dobbiamo adattarci, perché è la stessa per tutti”.
Che ne pensate di questa dichiarazione sulla durezza della gomma? perchè fanno medie asimmetriche con uno step grosso tra un lato e l’altro?
qui l’intervista completa
https://it.motorsport.com/motogp/news/marquez-le-gomme-sono-troppo-morbide-ma-dobbiamo-adattarci-913664/
Fossi lì, gli direi di salire sulla mia moto e di farmi vedere come spingono sull’anteriore. Son proprio curioso.
Fanno forza con le braccia fino a piegare il manubrio? Mi facciano vedere cosa significa. Magari misuriamo pure la loro famosa spinta con una cella di carico, così diamo un po’ di sostanza alle dichiarazioni. Mi aspetto di rilevare una differenza così accentuata da chiedere il cambio della mescola in ragione di un misurabile maggior carico verticale.
Fate così, pensate a guidare al meglio e non impicciatevi in cose più grandi di voi. Ché per quelle bisogna studiare a scuola, non basta mica il talento per la guida.
conosco un che quando spingeva con le gambe la barca da dentro la barca …. questa affondava ! 😛
ahahaha grande Federico, ti dico solo un paio di dichiarazioni prima della gara…. “Bisognerà vedere la temperatura, se farà caldo dovremo andare con la Hard davanti”
e con questa ti auguro buona giornata.
in attesa del debriefing