Secondo turno di libere per la MotoGP in Germania, con la pista che stavolta è completamente bagnata e i piloti in pratica si sono giocati tutto negli ultimi minuti del turno di questa mattina.
Questo turno sarà utile se domani o peggio, domenica, dovesse piovere a dovere. Le indicazioni di oggi danno le moto con tanta trazione, tipo le vecchie Ducati, e infatti salta fuori la Ducati privata GP16 di Hector Barbera che ha un guizzo verso la fine del turno.
Secondo e decisamente convincente in queste condizioni Marc Marquez, a lungo in testa al turno e comunque in grado di girare di passo con un tempo simile al suo miglior crono.
Si rivede Pedrosa anche sul bagnato, mentre al quarto posto troviamo uno specialista, Danilo Petrucci, che ormai non è più una sorpresa in nessuna condizione.
Sempre veloce Aleix Espargarò che per qualche minuto è stato anche in testa al turno, e la Casa di Noale può gioire con il non posto di Sam Lowes; due moto nella top ten è un bel risultato che da fiducia.
Crutchlow risale la china dopo il turno della mattina, menter al settimo posto troviamo il leader della mattinata Dovizioso, che è stato prudente sotto l’acqua. Jorge Lorenzo al momento è decimo.
Disastro Yamaha: Rossi ha girato ancora con la moto con la quale ha finito il primo turno, probabilmente è la moto con specifiche pre-Assen, e le sue difficoltà sono davvero tante e quindicesimo posto per lui.
Peggio va a Vinales che sulla pista bagnata prende quasi due secondi e si trova addirittura in ventesima posizione. In piena crisi anche Iannone che pare essere corteggiato da Aprilia e potrebbe quindi lasciare la Suzuki nel 2018.
Ecco la classifica delle FP2:
Peccato, ero curioso di vedere come il nuovo asfalto avrebbe cambiato i valori in campo rispetto al passato. In passato il fondo liscio favoriva moto con una ottima motricità su una pista dove apparentemente la yamaha sembrava favorita.
Se si correrà sul bagnato solo la ducati sarà in grado di intromettersi tra le Honda.
Tragedia invece per le Yamaha: la mancanza di grip su asfalto bagnato rischia davvero di compromettere il campionato.
E cmq in queste condizioni di asciutto solo nelle FP1 i criteri di accesso alle qualifiche non vanno bene: non si può stabilire basandosi solo su 45 minuti di prove. In questo modo si mette permette a piloti e team di lavorare nel modo giusto
La proposta di Dovizioso infatti sembra la più adeguata, senza compromettere alcunché, anzi.
Per quanto riguarda il nuovo asfalto: tantissima aderenza sul bagnato, che drena pure bene, a sentire i piloti. Sull’asciutto è trapelato qualche timore, o meglio, sentore di un calo di aderenza dopo un certo numero di giri da parte di più di un pilota. Ciò potrebbe essere una possibile chiave a sorpresa in gara per attaccare le due Honda. Le medie, sia davanti sia dietro, sono andate per la maggiore, ma con un turno buttato ancora non si può dire. Se domani sarà asciutto si capiranno di più tanti aspetti.