Motegi ci ha regalato un’altra gara davvero strepitosa, con una sfida all’ultimo sorpasso tra i due contendenti al titolo Marc Marquez e Andrea Dovizioso.
Questa gara è davvero importante e per il pilota Ducati potrebbe essere un gran colpo: come abbiamo affermato in una recente intervista, dopo il colpo a vuoto ad Aragon, una risposta pesante in Giappone era l’unica opzione per tenere aperte le chance mondiali del ducatista.
Dovizioso partiva dalla terza fila dopo le qualifiche di ieri ma le condizioni di oggi della pista erano davvero difficile: tanta acqua e grip ridotto al minimo.
Ma a inizio gara è un’altra Ducati a fare strada, quella di Petrucci. Per metà gara il pilota del Team Pramac ha condotto la corsa ma poi ha dovuto cedere la posizione a Marquez e Dovizioso nel volgere di poche curve.
Era chiaro che sarebbero stati loro due a giocarsi la vittoria, e qui l’acume tattico del forlivese e l’attitudine al dog fight dello spagnolo si sono scontrati nuovamente.
A pochi giri dal termine Dovizioso, dopo un lungo inseguimento a elastico, passa davanti a Marquez, prova a dare “il tiro” ma lo spagnolo non cede e anzi, si mette davanti e negli ultimi tre giri prova il tutto per tutto.
Dovizioso però resta lì, attaccato, e all’ultimo giro Marc rischia di cadere e alla fine del lungo rettilineo del Ring DesmoDovi infila il pilota Honda con una staccata profonda e tremenda. A questo punto pare fatta, mancano tre curve, un veloce sinistra in cui si rallenta per entrare nell’ultima esse sinistra-destra molto interpretabile.
Dovizioso si infila nella penultima curva, nel cambio di direzione Marc lo affianca ma deve per forza andare largo, i due si sfiorano, la Ducati può seguire una linea interna e raddrizzarsi per accelerare finendo nuovamente davanti alla Honda di Marc.
Per la seconda volta, come nel GP dell’Austria, Dovizioso batte Marquez in un duello corpo a corpo durato fino all’ultimo metro del GP. Tutto questo in casa della Honda.
Quindi ora il ducatista accorcia le distanze e si trova a -11 dalla vetta della clasifica iridata a tre gare dal termine.
Il podio è completato dall’altra Ducati di Danilo Petrucci che ha corso una gara davvero egregia dall’inizio alla fine. Dopo metà corsa, capito che non ne aveva di più, si è messo col suo passo a girare portando la moto al traguardo.
Dietro il podio finalmente si rivede la Suzuki che è apparsa molto competitiva sul bagnato: Iannone quarto e Rins quinto, una gran bella inizione di fiducia per piloti e squadra.
Jorge Lorenzo invece è arrivato sesto dopo un bellissimo spunto in avvio di gara, ma poi ha inesorabilmente perso terreno e ha dovuto fare i conti anche con l’Aprilia di Espargarò.
Il poleman e privatissimo Zarco è la prima Yamaha al traguardo, ottavo, proprio davanti a Vinales. Caduto invece Rossi, davvero un brutto week end per il duo Yamaha.
Da segnalare la top ten di Baz, il dodicesimo posto della wild card Nakasuga e il tredicesimo di Lowes. Caduta doppia invece per Crutchlow che, caduto la prima volta, è risalito in sella tornando ai box e poi è ri uscito cadendo nuovamente.
Ecco la classifica della gara di Motegi:
Grandissimo Dovizioso una delle più belle gare in assoluto degli ultimi anni! GRAZIE
Piegare due volte Marquez all’ ultima curva è tanta tanta rrrooobbbbaaaa!!!!!!
Valencia è appannaggio degli spagnoli, quindi quella pista la conto come perdita di punti. Rimangono quindi Filippo e Sepang: la seconda è una pista in cui ha tutte le carte per vincere, lo sappiamo; la prima è una pista nera per lui. In Australia è costretto al miracolo.
Questa Suzuki che in una pista bagnatissima ma con ottima aderenza sfila come una scheggia?
Gara da APPLAUSI!!!!!!!
Devo iniziare a smetterla di sorprendermi quando Dovizioso tira fuori queste perle da fuoriclasse….
Campionato ancora aperto ma molto difficile, continuo a puntare su Marquez.
Ma se arriva una bottarella di culo può farcela…speriamo!!
Discorso Yamaha. La moto 2017 non ha trazione.
Mi sembra che abbiano ulteriormente estremizzato il centraggio avanzato di quella che era già la moto più carica sull’anteriore del lotto, ma è una scelta in contraddizione con quella che è stata la scelta dei piloti.
Tra Rossi e Lorenzo quello a gradire di più il centraggio avanzato era Lorenzo e viceversa
La situazione era grossomodo di parità a seconda delle piste
Tanto grip più forte Lorenzo
Meno grip più forte Rossi
Ora secondo quale logica, lasciato andare via Lorenzo, fai una moto molto estrema adatta al pilota che non c’è più e sgradita a quello che è rimasto?
E in tutto ciò Rossi dormiva?!
Mi sarei aspettato esattamente l’opposto dal progetto Yamaha 2017
il fatto che tutte le moto perdano molto meno l’anteriore rispetto a prima, mi fa supporre che le michelin anteriori siano molto migliorate , annullando l’unico vantaggio che avevano le yamaha ovvero la capacita’ di entrare piu’ forte rispetto agli altri senza trovarsi stesi.
Forse, la yamaha (come disse , mi pare, Federico tempo fa ) era una moto alla fine dell’evoluzione . Poi l’arrivo delle michelin con molto grip dietro e relativamente poco davanti gli avevano donato nuova vita.
sembrerebbe che oggi il loro avantreno granitico non compensi piu’ in termini di tempi sul giro la mancanza di trazione in piste poco grippose o bagnate
@Davide: da come hanno riferito tutti i giornalisti, Rossi e pure Vinales nelle interviste, l’attuale M1 è “figlia” dei consigli di Rossi.
Sento dire che Vinales ha perso la bussola ma come può farlo se non ha voce in capitolo nello sviluppo ed è costretto ad usare il telaio chiesto dal compagno di squadra?
C’è più di una cosa che non torna: a fine 2016 sembrava che Vinales con la moto di Lorenzo e data a Zarco e Folger dovesse spaccare il mondo salvo poi salire sulla 2017 e spaccare il mondo nuovamente dominando i primi 3 test e vincendo 3 delle prime 6 gare (con un 2° posto al Mugello, un ritiro ed un 7°a Jerez). Però dal Mugello in poi vuoto spinto. E non solo da Vinales ma pure da Rossi.
Cos’è cambiato nel frattempo? La moto.
Ora, fossi in Yamaha farei qualche domanda a Jarvis e soci perchè la moto per vincere ce l’avevano e per l’ennesima stagione sono riusciti a perdere il mondiale avendo la moto più competitiva/più equilibrata.
ecco un altro mito dei complottisti: rossi non sa sviluppare la moto, era lorenzo a farlo. ma infatti mica è passato da honda a yamaha e ha portato alla vittoria e a dominar il mondiale una casa che non vinceva da una decina d’anni…e i 9 mondiali tutti regalati da dorna ed ezpeleta…@sacramen sei a dir poco ridicolo!
@tutu74: tanto per cominciare non ho tirato fuori l’RC211V che Rossi NON voleva usare e nemmeno la M1 con la quale ha vinto all’esordio quand’era già fatta e pronta…
Resta da capire chi hanno seguito per le modifiche dell’attuale M1 visto che Lorenzo non c’è più e Vinales ha dovuto scegliere fra il telaio vecchio e quello chiesto da Rossi a stagione iniziata.
Non capisco: faccio reato penale a dire che Yamaha nel seguire le indicazioni di Rossi ha sbagliato strada? Perchè è l’unica spiegazione logica senza dover tirar fuori chissà quale complotto.
Poi oh, se Rossi è intoccabile/infallibile mi metterò il cuore in pace, vorrà dire che sono l’unico che non crede al fatto che compia i miracoli…
Beh a dire il vero Sacramen non ha tutti i torti: a inizio stagione, lo disse la stessa Yamaha, Rossi era l’incaricato unico dello sviluppo.
La scelta aveva senso perché Vinales veniva da un’altra moto ed è decisamente giovane.
La moto 2017 è nata con qualche piccolo problema che ha cercato di risolvere Rossi durante i test invernali il tutto mentre Vinales con la moto di Jorge faceva sempre bene,
Ma attenzione: erano test. non si sanno le quantità di carburante, quanto erano spinte le strategie sui consumi e altre cose. Un assetto da qualifica è diverso dagli assetti da gara.
Quello che è successo è stato il cambio di pneumatici, profili e carcasse, che la Michelin ha portato dopo i problemi dello scorso anno.
Quello che non mi spiego è che la diatriba gomme era sulle anteriori, non sul posteriore. Quindi vuol dire che in Yamaha hanno lavorato male. La conferma è data dal fatto che in determinate condizioni le moto 2016 si rivelano più efficaci delle 17
rispondendoti vado contro il motto “do not feed the troll”
M1 già fatta e pronta chi lo dice? tu? e le varie evoluzioni del 2005, 2006 chi le ha suggerite?
l’unica spiegazione logica “la yamaha ha seguito le indicazioni di rossi” è sempre farina del TUO sacco?
ho mai detto che rossi fa i miracoli? altra farina del tuo sacco.
però devo dire che più volte federico ha fatto i complimenti a rossi e alla sua squadra PROPRIO per scelte di setting e gomme (leggiti vecchi debrif e ti stupirai). o anche federico un povero fesso che crede nei miracoli di rossi?
no perchè risulta che rossi avesse già detto durante i test che la yama 2017 non gli piaceva, ma vinales ci andava forte per cui pare che le lamentele di rossi siano state ignorate fino a metà anno (con l’introduzione del “nuovo” vecchio telaio). e di tutti i cambi gomme di inizio anno della michelin ti sei scordato? proprio dopo la decisione di cambiar gomma davanti la yama è andata in crisi e con lui vinales. ma ovviamente questa banale spiegazione non va bene ai complottisti, deve sempre esserci altro.
Nel 2004 per parecchi anni ci fu un certo Furusawa…uno che era davvero un geniaccio. E’ tutto un insieme di cose quando gira tutto alla grande, vale la stessa cosa al contrario.
In Suzuki per esempio dicono che sono nei guai perché Iannone ha voluto un tipo di motore a inizio stagione che mette in crisi la moto intera…ma vuoi dirmi che non riesci a migliorare un pochino la situazione nel giro di una stagione?
@tutu74: la M1 nel 2004 mica l’han tirata fuori a campionato iniziato ma era già pronta quando Rossi ci salì sopra. Che poi all’epoca fosse il pilota più forte del mondiale non ci sono dubbi ma dire che c’ha vinto DA SUBITO perchè l’ha sviluppata lui è un falso storico. Com’è falso dire che l’RC211V l’ha sviluppata Rossi visto che il primo anno di MotoGP lui voleva continuare con la NSR500 (scelta che condivido, meglio continuare con una moto che conosci che rischiare con un progetto nuovo). Ma il dominio che ne risultò fu l’ovvia conseguenza del pilota più forte sulla moto migliore.
Ma ripeto, non ho tirato fuori io questi discorsi di 13 anni fa perchè nel mio primo post mi sono semplicemente concentrato sul 2017: chi ha dato indicazioni sulla M1 2017? Lorenzo? No. Vinales? Nemmeno.
Poi, che di mezzo ci sia anche il cambio gomme lo dico da mò ma vengo puntualmente sfanculato perchè sono il solito complottaro, simpatico sentirmi rinfacciare certi argomenti quando è dal 2015 che vado ripetendo l’assurdità della gestione gomme da parte di Dorna. E lo dico da inizio stagione che Galbusera si fece scappare in diretta un “Speriamo che Michelin segua le nostre indicazioni”… Il risultato qual’è stato? Che dopo il Mugello (quando sono state introdotte le nuove gomme) c’è stato il tracollo di Yamaha ufficiale con l’unica costante di Vinales sempre davanti a Rossi.
Son cambiate solo le gomme? No, è cambiata anche la moto. Però sembra essere nata “sbagliata”. Certo, si può dire che in Giappone si sono rincretiniti tutto d’un colpo…
Va beh. Oramai non si può più nominare Rossi senza che vada in vacca il discorso. (c’era anche da parlare di una vittoria cazzutissima di Dovizioso ed un mondiale sul filo ma pare che il “veroespertoappassionato” abbia altre priorità…)
La riflessione era semplice. Perchè yamaha ha estremizzato un progetto quando era palese che l’unico che avrebbe apprezzato se ne andava via in Ducati?
Rossi è rimasto lì a dormire mentre gli facevano provare una moto ancora più carica all’anteriore quando è chiaro che ogni santa volta che è stato più competitivo era quando c’era poco grip e sfruttava meglio l’accelerazione caricando di più il posteriore (sia staticamente che dinamicamente)?
I tifosi da bar possono risparmiarsi di rispondere, tanto saranno ignorati
secondo me Davide , yamaha vista l’esperienza del 2016 ha lavorato ad inizio anno cercando di ottimizzare il rendimento della gomma anteriore (di cacca).
le yamaha andavano fortissimo nel 2016 , erano le uniche che inserivano senza perdere l’anteriore… Rossi era rinato. hanno giustamente seguito questo filone
purtroppo per loro , michelin ha lavorato sodo sull’anteriore ed oggi non si vedono piu’ i piloti cadere come birilli.
ed oggi se la pista non e’ gripposa o permette grandi percorrenze , a mio avviso, trovano duro …. con qualsiasi pilota gli mettessero sopra.
Non so Steu. Come dici tu Yamaha aveva già “domato” abbastanza bene l’anteriore di cacca, pur conservando una moto molto equilibrata, che con stili diversi (Lorenzo\Rossi) aveva una finestra di competitività completa senza grosse lacune.
Perchè buttare nel cesso la competitività con grip scarso, a maggior ragione se il pilota di riferimento è uno che si esprime meglio in quella condizione?
Rossi ovviamente ha delle responsabilità, ma dubito sia stato lui a chiedere una moto ancora più carica all’anteriore, proprio perchè lo sa già da sè che tutte le sue gare migliori degli ultimi 3 anni le ha fatte caricando di più il posteriore…
Sono abbastanza convinto che con questa moto Lorenzo sarebbe in pieno gioco per il titolo con parecchie vittorie in più di vinales, peccato che ora guidi per Ducati.
Forse in reparto corse in Giappone hanno fatto confusione su chi rimaneva e su chi andava via….
io dubito che valentino abbia chiesto una m1 più carica sul davanti.. se ricordate nel 2013 al rientro in yamaha trovo una m1 carica fin troppo come piaceva a lorenzo e lui nel 2013 coi suoi non ne venne a capo. nel 2014 modificò suo stile ma yamaha nel 2014 la fece meno carica sul davanti e più equilibrata..
che qualcosa quest’anno tra yamaha e valentino è andato storto è possibile.. ma valentino ha fatto presente che certi problemi li aveva già segnalati.. da poco ha detto anche che il progettista che ha preso posto di furusawa ha un ruolo meno coinvolto.. cosi ha fatto capire..
sulla gara il dovi è stato super e la ducati pure. oggi però la yamaha si trova davanti una scelta o segue vinales e in parte zarco o segue valentino. in passato valentino e lorenzo avevano uno stile di guida un poco simile e yamaha quando si muoveva accontentava entrambi ma oggi valentino e vinales sono opposti. con meno carico la moto 2017 iniziale piaceva a vinales ma a rossi non tanto e diceva che faticava a chiudere le curve.. o meno carica o più equilibrata la situazione poco è cambiata.
io semmai non capisco perchè un costruttore cominci a creare un prototipo su un tipo di gomme e poi invece si cambia buttando a rotoli i test, i dati e mesi di lavoro
vinales per esempio tempo fà parlava di setting elettronici a cui voleva tornare e che invece non è stato accontentato.
la yamaha prima o poi come ha fatto ducati dovrà guardare al futuro con scelte diverse.. la stessa honda trovandosi in parte male con marquez ora fa provare a carl.. non essendoci stoner a guidarla non si può dire che la colpa sia sua..
@Davide: la vittoria di Dovizioso è da incorniciare, c’è poco da dire. Veloce, solido, preciso nonostante una Ducati IMHO non proprio a posto in rettilineo visto la tendenza a “ondeggiare” sul dritto. Ci sarebbe da discutere pure sull’esperienza del pilota, già alla seconda “fregata” all’ultima curva contro uno che ha fatto del block-pass un marchio di fabbrica. Infatti ne hai dedicato pure tu 4 righe su 16 del tuo post alla quale ho tentato di rispondere.
Alla fine bisogna ammetterlo, Rossi mancherà una volta che si ritirerà…
intanto un applauso a Dovizioso per come ha allamato Marquez all’ultima curva, dopo due allamate del genere fossi in Marquez farei un po’ di meditazione 🙂
poi sulla Yamaha io sto con Smeriglio, quando le cose non vanno bisogna cercare nell’insieme e non in un dettaglio.
la cosa strana e’ stato il tracollo di Vinales dopo il cambio gomme chiesto da Galbusera (almeno e’ quello che ho letto, di altri non so). una Yamaha che domina e chiedi di cambiare le carte in tavola? mah… resta che dopo questo cambio la Yamaha, a parte alcuni casi, ha fatto un notevole passo indietro e non sono piu’ stati in grado di recuperare, segno che la gomma e’ davvero fondamentale nel progetto di una moto, probabilmente andrebbe riprogettata da capo, motore compreso e non si puo’ fare a stagione in corso.
poi l’incognita della gara: Lorenzo.
ha preso una silurata da Zarco (che poteva anche risparmiarsela, Lorenzo era gia’ quasi sulla riga esterna) ma poi?
questo ragazzo non riesco ad inquadrarlo, qualcuno ci riesce?
Jo: su Lorenzo non saprei veramente che dire…credo sia ancora lì lì a metà strada tra Dovizioso e il vecchio Jorge in quanto a stile di guida. Come disse lui tempo fa, forse in moto “pensa ancora troppo” proprio per adattarsi alla moto.
Però continuo a ripetere: se Jorge esce dal tunnel e capisce la moto, sono caxxi amari per tutti. Quel ragazzo ha una solidità mentale e una convinzione nei suoi mezzi che fa paura.
@Jo: Lorenzo parte forte ma non fa temponi, gli altri partono più piano ma dopo 4 giri iniziano a girare più forte e lo seminano. In sostanza fa da tappo, ovvio che lo silurano in staccata.
Il recupero sul finale di domenica non è dato da un miglior tempo sul giro di Lorenzo (che invece è rimasto costante sul 1″ e più di gap al giro rispetto Dovi) bensì dal peggioramento di Zarco e Vinales…