Parte la seconda giornata di test a Valencia per la MotoGP, dopo il primo giorno che ha visto Maverick Vinales primeggiare davanti a Zarco e Marquez.
In casa Yamaha c’è un grande fermento: Vinales ha voluto usare la stessa moto usata in gara, cioé una M1 in versione 2016 un pochino riaggiornata. Va detto che il telaio era 2016, ma di fatto la moto era ibrida e non era uguale a quella del privato Tech3.
Lo spagnolo di casa Yamaha ha detto di non voler scendere dalla versione “vecchia” fino a che la Yamaha non trova una soluzione ai tanti problemi della M1.
Di contro Zarco si è detto molto soddisfatto della moto 2017 che, parole sue, ha detto di trovarla molto più stabile in frenata e di poter ottenere tempi simili alla moto vecchia ma faticando un pochino meno. A questo punto è il momento che anche in Yamaha si sia retta al francese.
La mattinata è stata fresca, 13°C la temperatura dell’aria e dell’asfalto, ma verso mezzogiorno la pista ha iniziato a scaldarsi e sono scesi in pista in tanti.
Nelle prime due ore in pratica sono scesi solo i rookie e chi ha cambiato moto con risultati abbastanza disastrosi: Jack Miller e Franco Morbidelli sono stati traditi dalla fatidica Curva 10, e hanno fatto una bella scivolata con la moto che ha fatto diverse capriole.
La Curva 10 effettivamente è molto difficile da interpretare visto che è la prima curva a destra dopo diverse curve sinistrorse, e per di più si deve impostare una staccata e farlo con un lato della gomma freddo è un pochino una lotteria per chi deve conoscere una moto totalmente nuova.
In pista troviamo le due Suzuki dopo che ieri i piloti si sono ritrovati totalmente KO per un brutto virus intestinale. Bautista invece non ha ripreso la pista dopo la brutta botta alla schiena rimediata ieri.
Al momento la classifica alle 12:15 è la seguente:
Alle ore 15:00 la situazione cambia: Marquez continua a rimanere in testa con il giro fatto nel primo stint, ma poi ha fatto altri 30 giri testando la moto con le nuove configurazioni di telaio e motore.
Jorge Lorenzo rimane secondo ma migliora di quattro decimi il suo tempo avvicinandosi al neo campione del mondo. Chi fa un incredibile salto avanti è Zarco che, fino ad ora, è quello che ha percorso più giri, ben 50, trovando il miglior tempo proprio al 49°.
Anche Crutchlow migliora di molto il suo tempo, e lo ha fatto con una moto dalle carene tutte nere apparentemente differente dalla moto standard che usa di solito. Dietro cambia poco la situazione.
Ecco i tempi alle 15:00:
A circa un’ora dalla fine dei test le Honda escono e rompono gli indugi: Marquez piazza tre giri consecutivi sul 1:30 basso arrivando al 1:30,033. Anche Pedrosa si butta fuori per un time attack e va a prendersi una seconda posizione provvisoria staccato però di quattro decimi con 1:30,436. Zarco nel frattempo ha fatto la bellezza di 65 giri mentre Crutchlow lo supera con 68.
Anche Vinales prova a risalire in classifica e si piazza quinto anche se in verità pare che i problemi, nonostante qualche giro buono, siano rimasti gli stessi in casa Yamaha. Ad esclusione di Zarco, in Yamaha tutti sembrano presi dal panico.
Alle ore 16:30 Marquez saluta la compagnia, si cambia e fa felici alcuni tifosi che lo hanno aspettato per autografi e foto. Anche Crutchlow finisce dopo ben 72 giri percorsi. Cal ha provato nuovamente una delle novità presentate durante l’anno della Ohlins, ovvero la forcella con foderi in carbonio che a suo dire va meglio in alcuni frangenti ma peggio in altri.
Ducati ha dato il pacchetto aerodinamico di Lorenzo anche a Miller in modo da provarlo, con l’australiano che ha trovato un buon traino ed è riuscito ad abbassare di un secondo il suo tempo precedente.
I piloti ufficiali Ducati chiudono il lavoro in anticipo: poche le novità per loro a dire il vero, visto che a detta di Dall’Igna e di Jorge Lorenzo intervistato nel pomeriggio, la moto 2018 sarà pronta per i primi test del prossimo anno.
Gli ultimi rimasti in pista fino alla fine sono Valentino Rossi e Scott Redding, con Redding che ha continuato a girare da solo proprio fino all’ultimo minuto disponibile facendo l’ultima uscita alle 16:50 con ormai il sole basso sul tracciato di Valencia.
Come detto alla fine troviamo Marquez in testa seguito dal compagno di squadra Pedrosa. Prima Yamaha al traguardo quella di Zarco, che chiude davanti a Lorenzo. Quinto Vinales con Rossi settimo, con in mezzo alle due Yamaha Cal Crutchlow che oggi ha girato tantissimo.
Miller pare gradire la Ducati e si trova ottavo, davanti a Iannone e ai fratelli Espargarò, con l’Aprilia davanti alla KTM. Caduta per Rins che ha poi provato nuovo telaio e nuovo motore.
Alcuni piloti saranno in pista a Jerez la prossima settimana per una tre giorni di test privati.
Ecco i tempi di oggi:
Bella questa curva 10.
Ma l’hanno modificata? Perchè da che ricordo io negli ultimi 10 anni di cadute lì se ne contavano meno che in questo weekend fra prove libere, gara e test…
No niente modifiche. Quello è sempre stato un punto critico di Valencia, ci cadde anche Jorge tre o quattro anni fa in gara. Se si cade di solito è o alla 10 o 11 o alla 4
Sarà interessante vedere se in Yamaha seguiranno di più le indicazioni del nuovo che avanza o del vecchio che però viaggia ancora veloce.
Fossi in loro lascerei perdere e correrei a chiedere consigli a Zarco 😁😁
non sapendo che in condizioni di pista e altri fattori vediamo di nuovo zarco più veloce e con l’m1 dell’ultima gara modificata. anche se può sembrare poca cosa come top speed yamaha dietro rispetto al prototipo motore honda 2018 e rispetto a ducati. credo che per yamaha fare un motore più potente ma più gestibile sarà la vera sfida (anche in ottica trazione ). o zarco verrà ascoltato o si corre il vero rischio che lo perdono e finisce in ktm..
il sospetto e’ che i tecnici del box tech3 , al contrario di quelli del box yamaha ufficiale , leggano Giornalemotori ! 😛
@Steu
Si, c’è il sospetto che in Tech3 studino di più
secondo voi è possibile che yamaha abbia fatta una buona moto nel 2017 ma che i pilota non l’hanno capita e sopratutto non hanno modificato loro stile di guida per sfruttarla a dovere?
vinales dice che la 2017 è migliore in uscita di curva e in accellerazione mentre la 2016 è meglio in frenata e sopratutto in entrata di curva è fortissima.
che nel 2017 la yamaha per risolvere il problema gomma che ha la 2016 abbia fatto un m1 troppo simile a honda e ducati come centraggi e caratteristiche andando a perdere la filosofia progettuale che ha sempre avuto l’m1 fino a qualche anno fa. certi cambiamenti o li fai in modo radicale e quindi a questo punto progetto nuovo attorno a un v4 o non vai a replicare ciò che i rivali mettono in atto . il fatto che zarco vada cosi forte credo dipende dal feeling e suo stile di guida tanto diverso quindi anche nelle messa a punto a lui e a tech 3 viene tutto più facile.
Alfa86, il problema di questo test per quanto riguarda la yamaha è che c’era un ottimo grip. Questo non ha consentito a Zarco di vedere gli evidenti limiti del progetto con scarso grip, di cui parlò federico.
La 2017 ha dimostrato di essere un’ottima moto con grip eccellente.
Sinceramente la cosa che mi fa più tristezza è leggere le interviste post gara e post test di Vinales, tutte riassumibili in: “Ieri andavo lentissimo, oggi fortissimo. La moto è la stessa e io anche. Non riesco proprio a capire le ragioni”.
Che dici Maverik, saranno mica cambiate le condizioni climatiche e della pista??? Vederlo navigare nel nulla cosmico da l’idea di una comunicazione quasi nulla tra lui, team e ingegneri giapponesi.
Male male male
Vinales comunque lo trovo un riferimento poco attendibile. Uno che entra nel box al limite dello sclero che si chiude in un bagno a piangere dal nervoso non è un pilota obiettivo che può guidare uno sviluippo…
Tanto strano vedere Forcada coi suoi non trovare la strada giusta visto che sono i migliori e miglior riferimento in casa Yamaha da anni. Continuo a pensare che sia stato sbagliato da Yamaha non imporre questa squadra a Valentino e quella di vale affidarla a Valentino per avere certe garanzie.
Non scordiamoci che in fin dei conti grazie a Forcada e ai suoi Valentino è rinato. I loro dati li passavano dall’altra parte sempre e ogni volta che erano nel mare più totale arrivavano a setting simili su cui lavorare.
Non è che i problemi setting si erano risolti cambiando Burgess
La Yamaha può darsi che ha progettato una moto con un baricentro più avanzato andando a perdere quel grande equilibrio che aveva durante periodo con Bridgestone?Oggi è più corta , simile se non sbaglio alla 2013 mentre le 2014/2015 avevano passo più lungo e più neutrali .
Sulla Ducati che non gira penso che dipenda da ciò che vogliono piloti e che portano a certe scelte. Nel 2015 ricordo che iannone ci andava fortissimi e girava mentre il dovi non aveva stesso feeling di iannone e voleva una desmo con miglior frenata. Può darsi che cercando miglior frenata si va a perdere tanto in altre aree e che quindi il compromesso di telaio sbagliato non porta a niente?ricordo qualche interessante intervista di un progettista Yamaha, credo nel 2013 o 2014 dove spiegava i compromessi che si dovevano fare per un buon telaio. Per me la Ducati con Miller farà bene e troverà in lui un pilota diverso e che sappia tanto spigolare come si guidavano ad esempio le Honda 800 o appunto le vecchie ducati
‘Spetta che adesso vien fuori che Forcada è un genio…
Com’era che lo scorso con Lorenzo facevano figure barbine sbagliando totalmente setting della moto? Adesso invece è Vinales che non va?
Ricapitoliamo la stagione 2017 di Vinales: sale sulla moto di Lorenzo e domina i test invernali fin dai primi metri percorsi, inizia il mondiale e fa doppietta; alla terza gara inizia a miniacciare qualcosa che non va con le gomme e gli arrivano mailbomb che manco riina; vince un’altra gara a LeMans e secondo al Mugello ma purtroppo la moto non va, non funziona niente, bisogna modificarla secondo le indicazioni di Rossi perchè anche le gomme saranno modificate secondo le indicazioni del team di Rossi; Yamaha gli dice “scegli, o il telaio vecchio o quello che piace a Rossi” e lui deve scegliere fra il rischio vittoria o il rischio inculata e sceglie la politica, prendiamo il telaio belliffimo di Valentino e facciamo gare da harakiri di massa però finendogli davanti dimostrando che sviluppare la moto seguendo il pilota più lento è una cazzata (un pò come se nel 2007 Ducati avesse seguito le indicazioni di Capirossi e non di Stoner).
Finisce la stagione che nelle interviste fa sorrisi tirati che pare Sheldon Cooper, non parla altrimenti sarebbero bestemmie a cascata, deve arrangiarsi con una moto sviluppata (a quanto pare male) dal compagno di squadra o tornare al telaio vecchio e…….. poi sarebbe uno che entra al box al limite dello sclero?
Scusate, ma chi non sarebbe al limite dello sclero in quella situazione? L’ultimo che ho sentito dire che lanciava i caschi nel box dal nervoso era un certo australiano al quale fra il 2009 ed il 2010 l’hanno trattato come un pezzente senza sviluppargli manco mezza vite della moto. Perchè i fenomeni erano sempre gli stessi e forse bisognava trovargli fuori un posticino…
A me sembra un film già visto…
@Sacramen
Sai che forse tutti i torti non li hai……
@Sacramen: Vinales non è Stoner, il canguro è uno di quelli che sa quello che vuole e come ottenerlo, Maverick mi è sempre sembrato il ragazzino capriccioso.
Detto ciò, nella stagione ci sono stati un paio di cambi importanti.
Innanzitutto la Michelin ha deciso di fornire non 2 ma 3 specifiche di gomme per ogni gara in modo da dare un range maggiore a tutti e scegliere ognuno la gomma che preferiva. Direi sforzo lodevole.
Poi , poco prima , c’è stata la diatriba sull’anteriore che doveva in teoria favorire Rossi e invece alla fine non era quello il discorso.
A mio modo di vedere sono accadute un paio di cose: la prima, con la possibilità di scegliere tra un’opzione in più, honda e Ducati hanno potuto usare gomme più consone al loro progetto.
Seconda cosa: la Yamaha ha seguito Rossi in una strada che solo Dio sa, col risultato avuto quest’anno. A mio modo di vedere, visti i titoloni di inizio anno “Rossi unico responsabile dello sviluppo” ecco, allora il responsabile in parte del fallimento M1 2017 è suo.
Il povero Forcada ha fatto il possibile e poi c’è da dire che Vinales non è Lorenzo…
@Smeriglio: Stoner ha dimostrato che se un pilota non viene supportato dalla squadra può fare anche i salti mortali ma non i miracoli.
D’altro canto qui si metteva in dubbio durante i test che Vinales era sì veloce ma non aveva ancora fatto una vera simulazione gara. Ok, giusto il ragionamento, ma se dopo 2 gare con 2 vittorie ti metti a ragionare su come supportare il compagno di squadra perchè è lui l’incaricato allo sviluppo allora qualcosa non torna. Perchè comunque il pilota deve dire cosa vorrebbe per migliorare i punti deboli della moto nella SUA guida, poi a darti quello che ti serve ci pensano gli ingegneri. Non è che Rossi o Marquez o Dovizioso vanno negli uffici tecnici a chiedere tot mm in meno di passo o ridurre gli spessori del telaio, loro danno l’ok o meno con i tempi in pista e con il feeling. Ma se di base hai un pilota più veloce di un altro, chi segui maggiormente?
Ripeto, se nel 2007 Ducati seguiva Capirossi nello sviluppo della GP7 (che per lui era troppo estrema) a quest’ora starebbero ancora a zero mondiali. Stoner è un mezzo fenomeno, ok, ma giudicare Vinales su quello che NON HA potuto avere è fuorviante.
Altrimenti bisogna dare ragione a Iannone che si lamenta di Rins che “lo batte” grazie allo sviluppo della Suzuki fatto da lui…
@Sacramen non capisco la tua frase: “Ripeto, se nel 2007 Ducati seguiva Capirossi nello sviluppo della GP7 (che per lui era troppo estrema) a quest’ora starebbero ancora a zero mondiali.”
ma stoner il mondiale l’ha vinto nel 2007, gli anni dopo 0 mondiali…..quindi di che sviluppo di stoner parli?
Smeriglio,
Vinalez era quello che in Suzuki trainava la principessa in prova, sono d’accordo che non possa trainare lo sviluppo, si deve ancora sviluppare lui.
cmq cosi’ a occhio mi sembra che i gestori dell’EVENTO motogp si stiano un po’ incartando sul ruolo della Yamaha. per fortuna c’e’ Marquez che rimette un po’ le cose a posto.
capirossi non è che non si trovava con la gp7 semmai come tanti altri piloti la ducati quando cambiò configurazione motore i veri guai . fino a quando ducati correva col sistema twin pulse capirossi ma anche gibernau e possiamo dirne altri si trovavano bene col motore, erogazione. con lo screamer si è perso tanto ed uno dei pochi che ha resistito è stato nicky hayden visto che stoner si ci trovava alla grande.
fino a quando vinales ha corso coi setting di lorenzo fin dai primi test volava.. appena invece si è cercato di adattarla a lui sono iniziati gli alti e bassi. comunque lorenzo lo rivedremo in yamaha fra qualche anno.. tempo che valentino smette e vinales lo vediamo in honda o in ducati
sacramen Forcada coi suoi per anni hanno saputo indirizzare la yamaha insieme a lorenzo , senza valentino lo stesso hanno vinto e fatto garoni. non ricordo problemi di setting , solo prestazioni super sia di lorenzo che della squadra. il punto di riferimento che manco Burgess è stato quando è arrivato in yamaha..
è un genio anche se a te sembra uno qualunque
genio….valà che aver un lorenzo semplifica le cose. lorenzo e forcada sopratutto ai tempi di bridge avevano 1 assetto standard, moto bassa pochi trasferimenti che si adattava perfettamente alla guida di lorenzo, un martello che faceva tutta la gara con differenze sul giro minimali, quando le gomme permettevano prestazioni di questo tipo. rossi invece cercava di adattare la moto in base alla pista cercando il limite con uno stile di guida diverso, da qui il mito che lorenzo era più veloce di rossi nel settar la moto…son proprio 2 stili di guida e di conseguenza di affrontar la gara completamente all’opposto. e sto stile lorenzo lo sta cercando di portare pure in ducati. da quando son arrivate le michelin anche forcada ha preso le sue belle topiche in gare in cui assetto e scelta di gomme erano quantomeno discutibili. è che le michelin han scombinato le credenze e pure un po’ di superstizioni che andavano per la maggiore sulla questione gomme. un esempio: rossi quest’anno ha usato molto raramente la gomma morbida, perchè secondo me lui e il suo team ancora credono all’idea “fa caldo meglio la dura”, mentre la yama 2017 soffre proprio con grip scarso, e un modo per rimediare è usare gomma + morbida: quante volte rossi l’ha fatto? vinales ad occhio un paio di volte, ed è sempre arrivato davanti a rossi. zarco invece ha spesso scelto questa gomma e spesso fatto la differenza. chissà se la 2017 con guida stile zarco e gomma morbida avrebbe potuto far un campionato migliore di quanto fatto con gli ufficiali?
@tutu74: Ma io non discuto sul valore di Zarco (che guardacaso se ne sta interessando potentemente KTM), nè sulle scelte tecniche adottate dal suo team.
Io discuto la politica interna Yamaha che è passata dal dominare i test di inizio anno a far schifo sempre nello stesso anno con lo stesso pilota. Quando in mezzo c’è stato un cambio gomme dettato dal suo compagno di squadra (alla faccia del monogomma che vada bene per tutti) ed una evoluzione della moto seguendo sempre il compagno di squadra che durante i test era più lento. Non ha alcun senso logico.
da come si legge sopra sembra quasi che a Vinales abbiano imposto contro il suo volere il telaio (pure allucinante ) voluto da Rossi. Siamo sicuri che sia così?
Va beh, Steu, c’è da fare una bella tara tra le responsabilità oggettive di Rossi (che ovviamente ci sono e qualcosa quest’anno ha sicuramente sbagliato) e chi ha l’irrefrenabile bisogno di costruire una narrazione in cui Rossi è il male ultimo del motociclismo e del mondo…
… e se ti viene la pasta scotta, è sempre colpa sua!
Non entro nel merito della questione sviluppo moto, ma a mio modesto parere attenti a quelli che dicono che Viñales è solo un ragazzino pompato… Può stare più o meno simpatico, ma è certo che ha potenziale da vendere. Se lo gestisce bene avremo un altro dominatore assoluto della classe regina (parere mio, vedremo fra qualche anno)
Io penso che nella progettazione della yamaha 2017 si sia fatto troppo affidamento sull’extragrip del link posteriore.
In soldoni hanno pensato di poter avanzare di molto il baricentro e di poter compensare il minor carico sul posteriore con il link, in modo di avere una moto da grande percorrenza ma senza i problemi di trazione che un layout del genere dovrebbe avere, insomma, una sorta di moglie ubriaca e botte piena.
Sulla carta l’idea è buona, lo è anche quando il grip è ottimo, ma con grip scarso vengono fuori i grossi limiti del progetto. Peccato, poteva essere una vera macchina da guerra
Rossi non ha capito in tempo utile che il progetto non era buono, ed ha perso una grande occasione. Col senno di poi doveva mandare indietro subito il primo telaio e chiedere una pura e semplice evoluzione della 2016, al limite giusto un filo più carica al posteriore, ovvero all’opposto della direzione che hanno voluto prendere i Giap.
Ma la misura della cantonata presa diventa maggiore se si pensa che in Yamaha hanno passato gli ultimi 3 anni a fare moto in equilibrio tra lo stile di Rossi (baricentro arretrato) e Lorenzo (baricentro avanzato), tirando fuori sempre progetti eccellenti.
Mi sembra paradossale che quest’anno abbiano preso una direzione abbastanza estrema verso quelle che erano le preferenze del pilota che hanno lasciato andare via… E in tutto ciò Rossi ed il suo box hanno avuto le idee parecchio confuse per tutta la stagione
@Davide
Sicuro che Rossi abbia bisogno di un baricentro arretrato 😉 ?
Valentino quando nel 2013 tornò in yamaha trovò un m1 caricata fin troppo sul davanti e una percorrenza elevata e quell’anno andato male. Nel 2014 la Yamaha fece un m1 più meno caricata infatti Lorenzo all’inizio andò male salvo poi riprendersi e chiudere a pochi punti dalla migliore stagione di Valentino..
È veramente difficile capire quanto hanno modificato il baricentro e certe scelte progettuali. Non so così sicuro ma credo che la prima m1 2017 aveva il baricentro arretrato o caratteristiche simili di questo tipo di baricentro, sottosterzo e fatica a chiudere le curve e meno percorrenza in entrata. Forse col 4 in linea hanno cercato di fare una ciclistica ad hoc come se hai un motore a v.
Vinales potrà essere veloce come Stoner o come Marquez o come Lorenzo ma ha fatto scelte sbagliate che rivelano poca sicurezza in sé nonostante abbia un potenziale alto. Il fatto che Yamaha abbia cercato dovi nel corso del 2017 la dice lunga di quanto si fidi realmente di Valentino e vinales .
Credo anche che Yamaha non rinnoverà a Valentino e in qualche maniera influenzerà la sua scelta . Non mi aspetto una m1 2018 forte non perché non possono..
Vinales e’ un grande pilota messo nelle condizioni ideali (come ad inzio anno)
rossi non deve dimostrare nulla
ma sono piloti non ing.! devono solo solo riportare , come fanno, le loro sensazioni di guida in base al loro stile ed esigenze.
Se poi intorno hanno tecnici, ing. tali da non risolvere le loro richieste , non e’ colpa certo loro.
un pilota di quel livello , sente benissimo le derive della moto e quando la moto tende ad allargare , anche senza cadere , perdono un sacco di tempo e sono castrati.
Inoltre la yamaha ad inizio anno sembra aver ruotato indietro e , sopratutto, in alto il motore di qualche grado presumibilmente per aumentare , con un BC piu’ alto, i trasferimenti di carico in presenza di gomme meno performanti . ci sta’ (fonte: http://manziananews.blogspot.fr/2017/05/yamaha-m1-2017-vs-m1-2016.html)
ora tutti a discutere su questo cambiamento che potrebbe si’ influenzare il sottosterzo, specie in uscita curva ma la yamaha al netto dei piloti da sempre ha problemi di trazione in presenza di pista non gommata o in presenza di ripartenze.
per un momento nel 2016 sembrava imprendibile ma a mio umile avviso solo perche’ avvantaggiata , anzi meno penalizzata , da una gomma anteriore , di allora , oscena a dir poco.
Non la risolvono facilmente sempre a mio avviso perche’ con la sua configurazione 4L avranno sempre limiti in certi circuiti e vantaggi in altri . e piu’ le gomme migliorano e piu’ le moto frena/accelera potranno scaricare i cv a terra a scapito della percorrenza.
insomma a mio avviso e’ un gioco di equilibri dipendente dalle gomme e condizioni , visto e rivisto . un gioco che un giorno porta il pilota alle stelle , un giorno alle stalle.
chiudo con una piccola considerazione .. siamo sicuri che la 2017 sia cosi’ sbagliata? non mi sembra che abbia alla fine fatto meno punti della 2016 .. e per me ha ragione chi sostiene che dovrebbero lavorare ulteriormente su questo ” extragrip” che – probabilmente- con la 2017 era pure troppo (una volta alzato il BC) ma a doppio taglio ( quando la moto spinna, il grip decade vertiginosamente)
AMEN 😀 😀
io al posto della yamaha per valutare bene se l’elettronica ha anche le sue colpe in quanto forse l’hanno adattata male al motore di quest’anno avrei fatto fare qualche test con l’m1 fine 2014 adattata all’elettronica attuale. nel 2014 ci furono dei problemi risolti andando a rivedere il tc e il link della sospensione posteriore..
avevo letto anche io quell’articolo del motore ruotato indietro, una scelta poco sensata se hai un 4 in linea.
io credo che dato che l’elettronica attuale è stata sviluppata intorno al v4, le gomme vengono prevalentemente sviluppate attorno ai perimetrali col v4, continuare col 4 in linea ha poco senso. per come vanno le gare spesso oggi conta più lo scaricare a terra i cavalli e quel minimo di percorrenza piuttosto che avere un livello alto di percorrenza che solo yamaha ha ma che per sfruttarlo ci vogliono condizioni ideali e piste ad hoc.
la cosa strana della moto 2017 è stato il perchè non cercare subito di riposizionare il motore, baricentro uguali a quelle di qualche m1 passata. anche aprilia qualche anno fà in sbk quando max faceva da tester provarono a spostare baricentri e attacchi la rsv4 non era la stessa.. e poi tornarono a scelte passate. ci correva melandri in quel periodo .
sulla ducati invece il motore si cerca di modificarlo ma non capisco il perchè non ridurre la v a 65 o 70 gradi e quindi rifare il layout. pure loro continuano cosi a compromessi in tante scelte. per quanto sia più piccolo e non portante a parità di v di 90 gradi le teste dei cilindri sono sempre più lunghe e più larghe
@Stefano
Non in senso assoluto, ma in relazione a Lorenzo decisamente si.
Dovevo spiegarmi meglio