Buriram Tailandia prima giornata di test MotoGP

Si riprendono le giornate di prove dopo la Malesia in Tailandia sul circuito (sconosciuto) di Buriram. A tre ore dalla fine la situazione è la seguente :

Buriram Tailandia

 

Facciamo anche gli auguri a Valentino Rossi che compie 39 anni , augurandogli un altro paio di anni per lui di divertimento in MotoGP, ha vinto molto dovrebbe divertirsi adesso e non pensare troppo ad un altro mondiale, lasciando spazio ai giovani.

Il Circuito Internazionale di Buriram (conosciuto anche, per ragioni di sponsorizzazione, come Chang International Circuit) è un circuito per competizioni motocicllistiche ed automobilistiche  situato nella città di Buriram costruito nel 2014 ha anche un picoclo aereoporto  che collega Bangkok. Dall’aereopoprto al circuito sono circa quaranta minuti di macchina.  Ovviamente un circuito nuovo per tutti ha visto i piloti della motoGP girare in scooter tanto per farsi un idea delle possibili difficoltà e per memorizzare i punti salienti della pista. Pista lunga 4654 metri con dodici curve.

 

Il circuito in Tailandia sin dal 2015 ha visto comunque la SBK quindi non è nuovo alle moto da alte prestazioni, resta un circuito sinuoso e piatto circondato dal verde.

Oggi il primo botto lo ha fatto Xavier Simeon, nulla di fatto per lui , molto di fatto per la Ducati ridotta abbastanza male.

Buriram Tailandia

A tre ore dalla fine stanno andando molto bene il solito Marc Marquez che nei nuovi circuiti pare abbia una marcia in più di tutti gli altri piloti ma è ben seguito vicinissimo da Andrea Dovizioso ed il solito Johann Zarco, un altro top driver che quando si dice novizio sembra un veterano. Il terzetto di testa è seguito dal dottore che paga circa quattro decimi dal campione spagnolo, male il suo compango di squadra Maverick Vinales che ne paga circa otto di decimi ed a sua volta seguito da Jorge Lorenzo.

Dopo circa un’oretta di pausa , localmente sono le tre di pomeriggio, rientrano in pista quasi tutti, Andrea Dovizioso dopo un paio di giri rientra subito al suo box.  In generale girano tutti almeno un secondo più lento del loro migliore tempo. Unico che sta spingendo un pochino è Danilo Petrucci che sta circa a tre decimi dal suo tempo migliore, purtroppo non è dato sapere che pneumatici montano quindi non si sa se stanno provando il tempo od altro. Quando sembra che tutti se la prendano con calma Alex Rins spinge molto e si prende il terzo tempo a 0.185 da Marc Marquez , quindi un’ottima prestazione sulla sua nuova Suzuki. Il suo compango di team Andrea Iannone mantiene la settima posizione.

La classifica ad un’ora dalla fine, mentre sia Dani Pedrosa che Andrea Iannone stanno risalendo la classifica.

Ed infatti Dani Pedrosa fa sua l’ottava piazza ed Andrea Iannone addirittura la quinta spostando in sesta Valentino Rossi, che in quetso momento rientra in pista. Per ora il primo tempo di Marc Marc Marquez resiste.

Alla fine della giornata di test, entrano tutti in pista e provano il tempo e la classifica cambia , ecco la classifica della chiusura del primo giorno di test in Tailandia il simpaticissimo pilota inglese Cal Crutchlow chiude primo, segue Alex Rins che migliora ancora quindi Marc Marquez. Dietro il campione del mondo, in quarta posizione (+0,148s) Andrea Dovizioso (Ducati Team). Il forlivese ha girato con la moto 2018 scegliendo nella mattina l’assetto aerodinamico senza appendici e nel pomeriggio due soluzioni innovative con alettoni. Sono tre le carene novità del box di Borgo Panigale unite anche ad un telaio evoluzione.

Oggi per Suzuki un deciso passo in avanti, in tabella crono e come prestazioni. La GSX – RR sembra adattarsi bene alla pista thailandese e le novità messe a disposizione dalla Casa, come un nuovo finale e il telaio evoluzione, possono dare la costanza ricercata ai due piloti del team Suzuki Ecstar. Rins è la sorpresa del primo giorno a Buriram, chiudendo al secondo posto a 0,012s da Crutchlow.

Johann Zarco (Monster Yamaha Tech3) è dodicesimo pur beneficiando di una M1 simile a quelle ufficiali. La moto della scuderia francese monterà per tutte le prove il telaio 2016 con motore 2017 evoluzione. Le sensazioni a detta del campione francese sono buone.

9 Comments
  1. Marquez e Dovizioso hanno stampato il tempo la mattina e poi hanno sperimentato le configurazioni, evidentemente. Entrambi in gran spolvero, di nuovo.

    Tutti gli altri, o quasi, visto che anche Zarco non ha cercato il tempone il pomeriggio, hanno tentato l’attacco al tempo fino all’ultimo; di qui l’ormai tipica classifica piuttosto corta.

    E bravo Rins in questi collaudi prestagionali.

    Le Yamaha ufficiali si confermano senz’altro più indietro di Honda e Ducati, non c’è dubbio. Qualcuno che però ha avuto modo di vedere le prove, sa cos’abbiano orchestrato più nello specifico?

    Come vi sembra questa pista per la Motogp? A me, francamente, circuiti del genere fanno pietà.

  2. Ho fatto un rapido calcolo non cosi’ rigoroso da essere esatto al 100%, di quante volte i piloti sono scesi sotto 1:31:500
    marquez 17 volte
    dovizioso 14
    …. vuoto…
    rins 8 volte (bravo!!)
    cal CRUTCHLOW 3
    petrucci 4
    miller 4
    pedrosa 2
    lorenzo , vinales 1

    e’ il primo giorno ma gia’ si vede chi sara’ o meglio, saranno gli uomini da battere
    marquez e dovi , scendono facile…

  3. Rossi: “Sono abbastanza preoccupato, dato che i nostri tecnici stanno facendo fatica con la centralina Magneti Marelli. A differenza della forcella o del motore, la cosa bella dell’elettronica è che sono dei numeri, puoi risolverli in un giorno, ma non è così facile”.

    La seconda frase appare un po’ ingenua e mi riferisco alla dicotomia netta che pone tra l’alchimia delle componenti e l’elettronica, che in realtà serve di sostegno (più è evoluta e più diventa fondamentale, è chiaro) alla prima, in teoria.

    Vinales: “È stata una giornata difficile. Ci siamo concentrati sull’assetto, ma non ci sono stati miglioramenti rispetto a Sepang. Domani dovremo seguire un’altra direzione, dato che quella di oggi è stata sbagliata e siamo molto lontani dai migliori”. Anche lui poi parla molto di elettronica da migliorare

  4. le yamaha potrebbero emergere a pista gommata …
    se non lo faranno , la vedo dura per loro , molto dura.

    Ai tempi della gomma anteriore bridgeston che non mollava mai , GM aveva chiaramente detto che la yamaha era alla fine del suo sviluppo

    Oggi michelin e’ molto migliorata , al punto che le motogp hanno ridimensionato come logico le SBK

    quindi…. piu’ che l’elttronica , spero per Rossi e Vinales , che la pista si gommi e che trovino grip

    opinioni personali da un punto di vista ” da dietro la tastiera” , quindi a valenza zero, lo sottolineo e ne sono consapevole.

  5. Yamaha ha peccato di presunzione e ha preso sottogamba il passaggio prima alla centralina unica e successivamente con il software. Honda ha patito tanto ma ha anche preso un tecnico italiano in gamba e le cose vanno meglio. Resto però dell’idea anche che tutto ormai è troppo standard, l’elettronica è nata ed stata sviluppata attorno a un v4 prima di passarla a tutti e le stesse gomme hanno preso strada di sviluppo verso i v4 e perimetrali. Prima yamaha comincia da 0 e inizia a preparare il v4 per il 2019 è meglio sarà. Ormai nel breve e medio termine non se ne escono più ( anche se qualcuno non ci crede). I lavori in fretta e furia portano male e la foga porta via lucidità nelle scelte. Se telaio/motore/elettronica/gomme tra loro non si incastrano viene fuori una disfatta peggio dell’aprile nel lontano 2003

  6. La Honda sembra essere in buona forma . In generale non capisco perché si stia tanto investendo nell’aerodinamica, parliamo di moto non di f1. Parere personale credo che ogni soluzione avrà tanti pro e contro e nelle moto non ti puoi andare a inventare vari profili creando un pacchetto come avviene in una f1. Soldi e risorse buttati oltre al fatto tutti questi circuiti dritti non ci sono . O le soluzioni attuali e passate vengono bandite o si rivede regolamento e si stila delle linee come avviene in f1

  7. fatto un conto molto rapido quindi non esattissimo di quante volte i piloti sono scesi sotto 1:31:00

    mm 30
    zarco 15 Yamaha 2016
    ped 8
    rins 8
    mill 7
    vin 5
    pet 2
    dovo 4
    lor 1

    direi che MM sta stradominando vista la facilita’ con cui riesce. la yamaha (2016) con Zarco non si e’ comportata male segno che quando la pista si gomma , qualcosa in meglio inizia a funzionare…

    per quanto l’elettronica sia intelligente penso che sia piu’ dipendente dall’ordine degli scoppi che dalla conformazione dei cilindri ma qui parola agli esperti…

Comments are closed.