Lewis Hamilton inizia con un sorriso il 2018, facendo sue le prime due sessione di libere del week-end australiano confermando tutto il buono che si era visto nelle giornate di test a Barcellona. Una Mercedes sicura del proprio valore e, sopratutto, totalmente padrona della situazione rispetto a 12 mesi quando, causa problemi nel far lavorare al meglio le gomme, le frecce d’argento mostrarono il fianco ai diretti avversari. Oggi invece la tranquillità regna sovrana e il tempo di 1’23″931 di Hamilton lo conferma, unico a scendere sotto il muro dell’1 e 24 seguito a due decimi dalla seconda W09 di Valtteri Bottas anche lui autore di un venerdì solido, salvo una innocua escursione nella sabbia per una incomprensione con il connazionale Raikkonen. L’incertezza del risultato (fortunatamente) è mantenuta dalle prestazioni di Max Verstappen, felice nell’avere finalmente una vettura da titolo posizionandosi in seconda posizione a 127 millesimi dalla vetta. Anche qui viene confermato quello che si è potuto analizzare dai test, con una RB14 dotata di un eccellente telaio firmato Newey che riesce a compensare il sempre presente deficit di potenza del motore Renault rispetto al Mercedes. Se gli uomini del toro continueranno a lavorare bene anche nelle prossime sessioni per domenica potremo assistere ad una bella battaglia tra gli attuali due team più forti in griglia. Tutto questo però non fa che aumentare il dispiacere per l’idolo di casa Daniel Ricciardo, solo settimo dopo aver abortito il suo giro buono per una bandiera rossa e, successivamente, anche penalizzato di 3 posizioni sulla griglia di partenza per non aver rallentato abbastanza mentre la sessione era stata congelata dai commissari.
L’unico in grado di sfidare a Melbourne il duo della stella sembra essere così il giovane Max, mentre poco più indietro la Ferrari è alle prese con un lavoro di sviluppi/compresione della SF71H, monoposto nata per riportare il titolo a Maranello ma, ad oggi, ancora troppo acerba per il discorso iridato. Gli uomini in rosso avevano cercato di rincuorare i tifosi, ma la realtà dei fatti vede un Vettel in totale confusione e un Kimi Raikkonen invece più calmo e sereno ma comunque indietro. Quasi tre i decimi di distacco accusati da “Iceman” con in mezzo una simulazione gara non esaltante eccetto con le gomme Sof. Festival di errori, lunghi e discussioni ai box invece per Vettel alle prese con un déjà-vu del 2016 e bisognoso di trovare quanto più presto la prestazione dalla sua “Loria” (questo il nomignolo dato dal tedesco alla monoposto) per non essere tagliato subito fuori dai giochi importanti, peccato che il suo quinto tempo dice esattamente l’incontrario. E la situazione della rossa si aggrava se si guarda di quanto Romain Grosjean si è avvicinato al cavallino: due decimi appena sfruttando l’ottima perfomance della VF-18, interpretazione Dallara del progetto 2017 di Maranello, riuscendo anche qui in Australia a confermarsi come i migliori delle squadre di seconda fascia. Con le McLaren di Alonso e Vandoorne dentro alla top-ten ed in grado di girare con continuità, il distacco sale via via sopra il secondo tenendo sempre d’occhio la Renault R.S.18 di Sainz e Hulkenberg, entrambi decisamente più soddisfatti del ritmo gara rispetto al singolo giro. Passo indietro per la Force India alle prese con le Williams di Stroll e il rookie Sergey Sirotkin, mentre chiudono la tabella tempi le due Sauber di Ericsson al nuovo vicino di box Charles Leclerc per un solo millesimo. Segue la tabella tempi della FP2.
GP AUSTRALIA F1 2018 - Venerdì 24 Marzo 2018 - LIBERE II Pos. Pilota Team Motore Giri Tempo 1 Lewis Hamilton Mercedes Mercedes 35 1'23.931 2 Max Verstappen Red Bull Renault 34 1'24.058 3 Valtteri Bottas Mercedes Mercedes 34 1'24.159 4 Kimi Raikkonen Ferrari Ferrari 39 1'24.214 5 Sebastian Vettel Ferrari Ferrari 38 1'24.451 6 Romain Grosjean Haas Ferrari 34 1'24.648 7 Daniel Ricciardo Red Bull Renault 28 1'24.721 8 Fernando Alonso McLaren Renault 28 1'25.200 9 Kevin Magnussen Haas Ferrari 30 1'25.246 10 Stoffel Vandoorne McLaren Renault 34 1'25.285 11 Carlos Sainz Jr. Renault Renault 35 1'25.390 12 Sergio Perez Force India Mercedes 30 1'25.413 13 Nico Hulkenberg Renault Renault 35 1'25.463 14 Lance Stroll Williams Mercedes 32 1'25.543 15 Esteban Ocon Force India Mercedes 33 1'25.888 16 Brendon Hartley Toro Rosso Honda 41 1'25.925 17 Pierre Gasly Toro Rosso Honda 39 1'25.945 18 Sergey Sirotkin Williams Mercedes 37 1'25.974 19 Marcus Ericsson Sauber Ferrari 31 1'26.814 20 Charles Leclerc Sauber Ferrari 35 1'26.815
Riccardo Cangini