Verstappen e l’ennesima gara buttata per la sua ingenuità

Dopo la gara, quello che si presenta al ring delle interviste, è senza ombra di dubbio un Verstappen decisamente deluso. Per colpa di alcune scelte non brillanti Max ha terminato la gara in quinta posizione, con l’aggiunta di 10 secondi di penalità e due punti persi sulla patente, chiaramente il tutto causato dall’incidente incidente con Vettel, l’ennesimo causato nella sua carriera.

“Non è il risultato che volevo, abbiamo perso una grande opportunità per un doppio podio. Ho cercato di superare Lewis all’esterno, ma c’erano troppi marbles e quindi sono andato largo, è stato un peccato perché ero in una buona posizione ma ho finito per cederla a Daniel. Era ancora una gara aperta, potevamo fare doppietta, ma sfortunatamente ho commesso alcuni errori. Sebastian faticava un po’ con le gomme e quindi sapevo di avere un’opportunità, ho provato a prendergli l’interno ma ho bloccato il posteriore, colpendolo. Sono deluso con me stesso per il risultato finale. Il team ha fatto tutto alla perfezione oggi, abbiamo fatto una grande strategia e la macchina andava bene, è un peccato. Non sta andando nel verso giusto, analizzerò il tutto e spero di tornare più forte. Complimenti alla squadra, un grande successo in questo weekend, e naturalmente anche a Daniel per la vittoria”.

Questo è l’ennesimo incidente provocato da Max, questa volta anche Marko lo critica: “Ha buttato all’aria una possibile vittoria” riferendosi alla gara dell’olandese, che aveva effettuato il pit stop per montare le gomme soft pochi istanti prima di Ricciardo (in quanto gli era davanti) ed era dunque nella posizione privilegiata, tra i due piloti Red Bull, per vincere la gara. Invece, come a Melbourne e a Sakhir, Verstappen è incappato in situazioni controverse. In Australia era stato un testacoda nelle prime battute a toglierlo dalla top 5, in Bahrain il contatto con Hamilton lo aveva lasciato con la posteriore sinistra forata; stavolta invece un tentativo di sorpasso su Lewis culminato in un fuoripista dello stesso Max, oltre al contatto con Vettel avvenuto poco dopo, hanno tolto Verstappen dalla possibilità di contendersi il podio.

Helmut Marko, come già detto, questa volta non ha usato giri di parole nel commentare le manovre del 20enne olandese:

“Max ha esagerato nel provare quel tipo di sorpasso su Vettel, ma poi si è scusato; sono cose che possono succedere. Gli ho detto che i suoi momenti di gloria arriveranno, quindi non deve rischiare in questa maniera. Sa anche lui cosa ha perso oggi. C’era una vittoria alla sua portata e lui ha sprecato l’opportunità”.

Forse anche in casa Red Bull si stanno finalmente accorgendo di avere un giovane talento che di strada ne deve ancora fare, perché un conto è giocare alla Playstation, un conto è gareggiare con vetture reali. C’è poco da dire, Max non ha ancora la minima idea di come si sta in pista con gli avversari, è un dato di fatto. Prova, si impegna, ma il risultato finale è il medesimo ogni volta. Sono più le manovre scomposte di quelle corrette, e al quarto anno di Formula 1 non è concepibile. La giovane età può essere una giusta scusante per i rookie, non per chi ha già esperienza. Per inciso, Ricciardo non ha mai buttato fuori nessuno tentando un sorpasso, e se vogliamo dirla tutta le manovre dell’australiano sono forse anche più pericolose rispetto a quelle di Max, ma sono pensate fino all’ultimo, non avventate. La Red Bull punta tutto su di lui, e questo probabilmente gli ha messo la pressione sbagliata addosso. Lo diciamo sempre: è l’ora di crescere ragazzino.

Luca Galatioto