Lo zero, il numero ideato dai matematici indiani nel sec. V d.C e riprodotto poi nel sec. VIII nella numerazione araba, simbolo indispensabile per la matematica, il numero più importante in assoluto. Nel campionato del mondo di Formula 1 2018, un unico zero in classifica ha più importanza di tutte le vittorie conseguite. Sebastian Vettel lo sa bene, ed è per questo che il suo errore, rischia di diventare la più clamorosa minkiata della stagione. Un errore personale che non dipende da nulla e da nessuno tranne che da se stesso. Non si più imputare alla macchina, non si può imputare alle condizioni, erano tutti in quelle condizioni di pista. Uno zero che distrugge con un colpo solo quanto di buono si era costruito faticosamente con i Gp di Canada, Austria e Gran Bretagna. Un unico colpo di spugna che costringe la Ferrari a tornare a lottare a testa bassa per recuperare il distacco, mettendosi in una modalità di rischio che poteva evitare. Hamilton dalla sua può gioire oggi, ma la ruota gira, e anche lui ha provato la tristezza dello zero in classifica.
Lewis Hamilton 10 Sebastian Vettel gli ha restituito quello che la fortuna gli aveva portato via in Austria. Il campione britannico ha avuto il merito di restare sempre in gara anche partendo da dietro. In una gara dove ha deciso che non doveva piagnucolare, ha finalmente fatto valere la differenza di classe, con una condotta di gara veloce, tatticamente perfetta.
Sergio Perez 9 Una gran bella prestazione del messicano. La Force India non è in gran forma su questo tracciato, per tutta la gara annaspa nei dintorni della zona punti, ma il finale gli viene in aiuto la pioggia per far valere la sua esperienza recuperando posizioni preziose.
Nico Hulkenberg 8 Una bella gara da parte del roccioso tedesco. Per tutta la prima parte di gara il solito pilota bravi, guardingo, preciso nell’uso delle gomme, poi nel finale dove conta l’esperienza ecco che viene fuori con un eccellente piazzamento in zona punti, meglio del solito.
Esteban Ocon 8 Una gara divisa in due parti quella del francese. Monotona e senza infamia la prima dove non si è fatto vedere per nulla tranne che per essere sorpassato, per poi venire fuori nel finale seguendo le orme del suo compagno di team fino a recuperare ottimi punti.
Marcus Ericsson 7 La bontà di una monoposto è data dal fatto che se manca un pilota quello di punta, può subentrare il compagno a raccogliere i punti persi. Lo svedese si è comportato da perfetta seconda guida, dopo l’uscita di scena di Leclerc ha raccolto il testimone ed i punti.
Valtteri Bottas 6 Una bella gara, partito bene, è rimasto in gara portando il passo che poteva, ha tentato da solo di arginare la due Ferrari fino all’arrivo di Hamilton. Alla ripartenza della safety car, si è galvanizzato al punto da dimenticare il suo ruolo di secondo. Una volta rientrato nei ranghi ha raccolto un eccellente seconda posizione a completare la doppietta Mercedes.
Kimi Raikkonen 6 Parte non benissimo, rimane per tutto il primo stinta dietro senza poter sfruttare il potenziale della sua Ferrari. Alla fine è costretto a cambiare tattica, una soluzione che lo porta davanti a Vettel. In questo momento a prescindere dalle proprie condizioni contrattuali, dovrebbe capire per esperienza che deve far passare il compagno, invece pretende che gli venga detto in modo esplicito. Gioca le sue carte nel finale e prende un podio meritato.
Max Verstappen 6 Il vero caro Max è definitivamente andato in soffitta, la sua maturazione lo porta a fare una eccellente partenza, e sfruttare al massimo quanto la sua RedBull gli consente di fare, questo maturo Verstappen sarà un brutto cliente per tutti in Ungheria
Romain Grosjean 6 La Haas sembrava andare più che bene sul tracciato tedesco. Per una volta il francese è rimasto sempre lontano dai guai, anche nel finale dove era fin troppo facile fare errori e si porta a casa punti importantissimi.
Brandon Hatley 6 Una buona gara, è riuscito a correggere per quanto poteva anche una scelta assurda del team sulle gomme quando pioveva. Un punto importantissimo per un team in difficoltà di crescita.
Kevin Magnussen 5 Una buona parte iniziale di gara che si è poi persa nel trambusto della pioggia nel finale. Poteva raccogliere ottimi punti.
Carlos Sainz Jr 5 Il pilota spagnolo non è riuscito a capitalizzare al meglio quanto di buono gli poteva offrire la sua Renault e le condizioni difficili che hanno livellato le prestazioni nel finale. Manca ancora qualcosa per essere dello stesso livello del compagno.
Charles Leclerc 5 Una bella gara finchè il team non ha deciso di suicidarsi con una tattica assurda essendo il primo a montare le gomme intermedie quando pioveva in una sola curva. Nel finale anche tornando su gomme corrette non è riuscito a trovare il ritmo dimostrando di dover fare ancora esperienza in condizioni imprevedibili.
Sebastian Vettel 4 Un errore, manco tanto grave, ma fatto nel momento peggiore del campionato, che potrebbe valere l’intera stagione. I bonus sono finiti, non ci sono più possibilità, per come ha sbagliato ora tocca a lui rimettere in carreggiata il suo mondiale.
Daniele Amore
Voto ZERO a FIA che dimostra quale sia il suo potere attuale di fronte ai piloti con tanti followers.
Voto -10 alla Ferrari che nel mentre se ne sta zitta ed accetta decisioni scandalose da parte della federazione. E sì che avevano subìto una penalità in un caso simile ma forse, visto che si trattava di Raikkonen, non ne hanno dato peso…
Buongiorno Redazione
da qualche parte si legge che il dritto di Vettel sarebbe da imputare a una “rottura del piantone di sterzo”. Ci sono delle immagini (https://www.youtube.com/watch?v=nU5HG14_1Sk) dove si vede che il volante subisce vigorose rotazioni, ma non sempre e sopratutto non entrambe le ruote si muovono in modo coerente. Escludo che in presenza di un collegamento meccanico diretto (tipo un kart per intenderci) ci possa essere differenza significativa tra rotazione del volante e sterzata delle due ruote. Forse le attuali F1 hanno una connessione idraulica e/o elettrica indipendente per le due ruote anteriori?
Mah, lo scarto iniziale che si vede dal camera car è dovuto al retrotreno che in inserimento gli scappa facendogli allargare la traiettoria e si vede chiaramente dalla ripresa esterna. Poi tenta di fare comunque la curva ma una volta sulla ghiaia l’auto perde direzionalità e pure sterzando la macchina va via dritta per la tangente.
Che si tratti di un errore di Vettel è chiaro anche dal fatto che lui per primo si scusa via radio, ci fosse stato un problema tecnico lo avrebbe detto subito (e sarebbe anche uscito qualche tempo dopo).
“Voci” simili somigliano più da “Operazione Pulitura”, giusto per togliere un errore dalla lista…
La penso anche io così, ma c’è un fotogramma al secondo 9 dove con lo sterzo tutto girato a destra, la ruota sinistra è molto più sterzata della destra (ho fatto uno screenshot ma non posso allegarlo); nel fotogramma successivo il contrario: sterzo a sinistra, ruota destra strzata e sinistra quasi dritta. Forse è solo un errore di parallasse dovuto alla posizione laterale della videocamera. Però l’impressione che ne viene è che i bracci dello sterzo vadano un po alla cazzo rispetto al volante. Cosa che, ripeto, mi sembra impossibile.