Formula 1, Gran Premio del Messico: Verstappen vince, Hamilton campione del mondo

Lewis Hamilton si laurea campione del mondo 2018 ancora una volta in Messico, ancora una volta con la Mercedes e, bisogna ammetterlo, ancora una volta in una gara incolore, volta a tenere a bada le posizioni importanti per ottenere il titolo con il minimo rischio. Di seguito la cronaca.

Allo spegnimento dei semafori, Daniel Ricciardo non riesce a trovare il giusto spunto, anzi – se volessimo dirla tutta-, non trova proprio il feeling adatto a mantenere il primo posto. Ne approfitta subito Max Verstappen che agguanta la prima posizione seguito da Lewis Hamilton mentre Sebastian Vettel trova la porta chiusa in faccia dall’australiano. I primi 10 giri vedono un repentino avvicinamento di Ricciardo a Hamilton che, da quanto riporta il muretto Mercedes, ha dei problemi di consumo anomalo agli pneumatici. A soli 11 giri Hamilton è ai box per il cambio gomme ma questo non sembra cambiare l’andamento della sua W09. Al giro 17 Lewis Hamilton è alle spalle di Raikkonen ma, alle sue spalle, incombe minacciosa la Red Bull di Daniel Ricciardo. Il finlandese viene attaccato prepotentemente da Hamilton alla fine del rettilineo e, malgrado un blando tentativo di resistere al campione inglese, viene passato dalla freccia d’argento e dalla RBR di Ricciardo che, in uscita di curva, spalanca l’ala mobile e brucia in 100 metri la Ferrari del finlandese. Vettel si ferma ai box e rientra alle spalle di Hamilton e Ricciardo, per il tedesco ora inizia una rimonta precisa al millesimo di secondo. Il primo a cadere sotto le grinfie del tedesco è Ricciardo; sfruttando la scia dei doppiati Vettel si getta all’interno in una staccata spaventosa da eseguire anche ai videogiochi. In meno di due giri il tedesco è alle spalle di Hamilton in visibile difficoltà con gli pneumatici troppo usurati per tenere botta alla Ferrari numero 7. Ricciardo, nel frattempo, giunge alle spalle di Hamilton. L’inglese frena troppo tardi in un disperato tentativo di tenere alle spalle l’australiano. Pochi secondi dopo anche Bottas, nello stesso punto, blocca l’anteriore destra e finisce largo; Kimi Raikkonen alle sue spalle ne approfitta e agguanta la quinta posizione. Come afferma Carlo Vanzini “l’unica cosa che può ora fare la Ferrari è di tenere le due vetture davanti alle due Mercedes per pensare di ricucire il gap in classifica costruttori”. Al pit stop di Vettel, Verstappen è saldamente al comando davanti al compagno di squadra Ricciardo seguito dal tedesco della Ferrari. Al 62° giro la RBR di Ricciardo fa fumo, colpo di scena, l’australiano deve, ancora una volta, ritirarsi per un guasto tecnico. Con questo, l’australiano ha raggiunto quota otto ritiri, un numero imbarazzante eguagliato solo da Fernando Alonso con una McLaren piena di problemi di affidabiltà. Rassegnato il pilota esce dall’abitacolo, ora Vettel è secondo e inizia a ricucire il distacco da Verstappen. Gara in ripresa anche per Raikkonen che si avvicina ad Hamilton e lo sorpassa. La gara continua a posizioni invariate fino all’ultimo giro.

Verstappen vince un fenomenale gran premio del Messico seguito da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Ma è Hamilton a fare festa grande. Ultima tornata alla curva dello stadio, folla in visibilio scoppia in un boato assordante.

Lewis Hamilton è campione del mondo per la quinta volta in carriera. Non ci sono parole per descrivere la stagione di questo super campione, un campionato partito in salita ma dominato gara dopo gara.

 

Credits photo: Formula Passion

One Comment
  1. Certo che Ricciardo lo stan boicottando quasi al livello di Spies in Yamaha nel 2012…

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