E’ riuscito in una grande impresa Francesco Bagnaia: ha vinto il titolo, l’ultimo della Moto2 in questo format con motori Honda (dal prossimo anno motori Triumph), l’anno successivo alla vittoria di un altro italiano, Morbidelli. Entrambi parte della Academy VR46.
Bagnaia aveva in realtà un compito più “semplice” rispetto a Martin in Moto3: aveva un vantaggio tale da permettergli di marcare stretto Oliveira, e così ha fatto.
La testa della corsa è stata presa da Marini sin da subito, ed è arrivato a fine gara davanti senza nessuna esitazione. Gara davvero esemplare per il “fratellino celebre”, che ha dimostrato una grande prova di maturità.
Nella seconda parte di gara Oliveira ha provato l’aggancio al pilota del Team Sky, ma non gli è riuscito. Bagnaia nel frattempo gestiva le distanze, consapevole che il risultato a podio era sufficiente a fargli guadagnare il Titolo.
E così è stato: una stagione esemplare dell’italiano che è veramente esploso e ha preso molta sicurezza nelle stagioni dure vissute in Mahindra in Moto3, senza dimenticare i debutti con il Team Italia prima e poi con il Team Sky che lo lascia andare troppo presto.
Questo ritorno nella squadra della Academy è stato un vero successo, e la maturità mostrata dal pilota durante queste due stagioni di Moto2 è stata semplicemente incredibile con otto vittorie in questa stagione che danno l’idea della forza del pilota italiano.
Grande rimonta per Mattia Pasini che però deve trovare ancora una sistemazione per la prossima stagione, mentre chiude quinto Quartararo subito davanti a Baldassarri che per la prossima stagione è chiamato al grande salto di qualità. Il poleman Marquez è invece rimasto parecchio dietro, settimo.
I primi due della classifica iridata, Bagnaia e Oliveira, sono pronti al salto in MotoGP. Non resta che vedere chi prenderà il trono vacante della Moto2.