Marquez vince a Sepang, caduta per Rossi mentre era in testa

Una gara così Valentino Rossi non la faceva da parecchio: veloce, consistente, aggressivo. Ma a volte la sfortuna ci mette del suo ed è bastato un minimo di disattenzione per perdere tutto.

A quattro giri dalla fine all’ingresso Curva1, Rossi è in testa alla corsa. E’ in testa dall’inizio, ha spinto per tutta la corsa ed è lì che può sperare in una gara che potrebbe valere una stagione. Sepang è stata diverse volte una pista feticcio per Rossi: simbolo di tanti ricordi tremendi ma anche di molte rinascite.

All’ingresso della Curva 1 frena forte, probabilmente non più forte o più piano del solito, inserisce la moto, ma basta un attimo e il posteriore della sua M1 lo molla dolcemente facendolo scivolare inesorabilmente nella via di fuga asfaltata.

L’attimo in cui il posteriore molla Rossi. Notare la riga nera lasciata dalla gomma

Marquez, che si trovava dietro di lui dopo un lungo inseguimento, vede la scena e non può che raccogliere quello che i telecronisti inglesi hanno definito “un regalo di Natale anticipato”.

Sarebbero stati probabilmente quattro giri di fuoco se i due si fossero nuovamente incontrati, erano entrambi al limite e le gomme ormai avevano dato tutto quello che potevano. Sempre Sepang è stata teatro della brutta gara del 2015, con l’episodio che vide coinvolti proprio Rossi e Marquez.

Marc ha quindi vinto in scioltezza la sua gara nr.70 in carriera nel motomondiale, regalando il titolo costruttori alla Honda, il terzo consecutivo.

Il podio è stato completato da un coriaceo Alex Rins che dimostra gli enormi passi avanti compiuti dalla Suzuki, mentre la prima Yamaha al traguardo è stata quella di Johann Zarco che, dopo essere partito dalla pole, a tre quarti di gara si è trovato senza grip.

Il team Yamaha sorride amaro col quarto posto di Vinales, che ha avuto la meglio su Pedrosa. Deludente invece Andrea Dovizioso e la Ducati, attesi a Sepang ma mai veramente in corsa per le posizioni che contano.

Il sesto posto del forlivese garantisce a lui il titolo di vicecampione e anche la seconda piazza alla Ducati nella classifica dei costruttori, ma è evidente che ci sia ancora da crescere nella gestione del week end e delle situazioni non ordinarie.

Quartetto di Ducati nella Top Ten con Dovizioso, Bautista, Miller e Petrucci che occupano dal sesto al nono posto. Chiude la top ten un motivatissimo Syahrin, pilota e idolo di casa, che fa una gara davvero incredibile.

Valentino Rossi dopo essere scivolato ha ripreso la corsa chiudendo diciottesimo, e ora si ritrova a lottare per la terza piazza in classifica proprio contro il compagno Vinales. Valencia deciderà questo ultimo risultato che conta poco ai fini statistici, ma che per gli equilibri Yamaha sarà fondamentale.

Ecco la classifica della corsa:

Danny “Smeriglio” Garbin

28 Comments
  1. “Fu proprio a Sepang che Rossi tornò a vincere dopo il biennio infausto in Ducati”: mi sa che intendevi Assen.

    Non so come spiegarmi la gara completamente toppata di Dovizioso, se non con la “presunzione” di aver trovato la quadra già il venerdì mattina e di aver operato nelle prove successive di conseguenza, cioè facendo comparazioni varie e non simulando veramente i tanti giri di corsa con l’assetto da gara vero. Forse si è sentito già a posto e ha sbagliato alla grande. Non lo so, ipotizzo.

    Deluso anche da Vinales, che davo per favorito sull’asciutto, o almeno questo era quello che mostravano i dati di ogni sessione. Di sicuro da podio. Ad ogni modo, è arrivato a babbo morto, come si dice da me; il recupero degli ultimi dodici giri non è parso quello a cui ci aveva abituati, anzi, non è riuscito nemmeno a recuperare su uno Zarco sulle tele.

    A proposito, bravo Zarco a tenere duro.

    Veramente un peccato per Rossi, su cui non avrei scommesso affatto un podio, che ha martellato spaccando il decimo di secondo per tutta la gara, come solo il miglior Lorenzo saprebbe fare.

    Quella perdita di posteriore non è la prima volta che gliela vedo. Mi ha subito ricordato la fretta di aprire il gas di Le Mans, quando era in lotta serrata con Vinales.

    Marquez ha guidato per tutta, ma proprio tutta la gara con le “rotelle”: ginocchia e gomiti sempre pronti a tirare su la moto. Sarà “quasi caduto” minimo minimo cinque, sei volte. Incredibile.

    Che ganzo, Rins, con quello stile cinquecentesco.

  2. La gara di Dovizioso si spiega nel modo in cui è stata corsa da quelli in testa, martellando tempi sul 2:01. Ed infatti quando la gara è tirata e non di conserva Dovizioso scompare nelle retrovie oppure finisce sul ghiaione. E a Valencia sarà la stessa cosa…
    Semmai è da capire da dove salta fuori la prestazione di Rossi non essendo mai stato il riferimento per tutto il week end. Cos’è, è calato di peso+ridotto l’altezza+risolto problemi di elettronica? Perchè fin dalla partenza se n’è andato con una trazione che faceva paura…

  3. Matteo grazie della correzione, la mia memoria vacilla di tanto in tanto…
    Ho notato anch’io lo stile di Rins, sembra Schwantz!

    Sacramen: sulla prestazione di Dovizioso sinceramente mi è difficile dire: il venerdì aveva tenuto un passo sul 2:01 basso 2:00 alto, che poi è stato il passo gara di Rossi che ha fatto tutta la gara in 2,01.
    Dovizioso in gara ha girato in 2,01 alto e addirittura a inizio gara due passaggi in 2:02. E’ strano, probabilmente è cambiato il grip in pista

  4. Su Dovizioso e le Ducati: probabilmente hanno sofferto la gommatura della moto2, come accade da sempre a Yamaha? oppure Michelin sta portando delle specifiche diverse che li ha messi in crisi, mentre ne hanno beneficiato per la seconda volta tutti i piloti Yamaha. A proposito di Rossi: da qualche parte ho visto il progressivo dei tempi: la caduta è avvenuta il giro successivo a quello più lento fatto segnare nella gara. Nettamente più lento e abbastanza improvviso. Dalle riprese l’anteriore sembrava perfetta, la posteriore meglio di quella di MM. Quindi o c’è stato un crollo improvviso della posteriore, che in due-giri-due gli ha fatto alzare il tempo di 3 decimi e poi l’ha mollato completamente, oppure è successo un’altra volta quanto capitato in passato a vari piloti, Iannone e Crutchlow sopratutto: con le Michelin se rallenti la gomma si fredda ed esce dal range termico che ti garantisce il grip. Ti illudi di averle fatte rifiatare, ma appena ridai gas vai in terra.

  5. Come detto da Pernat, Michelin ha cambiato specifica dalla Thailandia cosa che ha fatto “rinascere” Yamaha e pure Suzuki. Perchè il problema delle M1 stava sì nell’elettronica ma per il semplice fatto che il setting non si “accordava” con il posteriore. Cambiate quelle ed ecco che tutto ha ricominciato a funzionare… Poi ok, Rossi ha avuto un calo ma esattamente come l’ha avuto Zarco che gli ha fatto poi perdere la seconda posizione. Solo che per paura di essere preso da Marquez ha osato troppo. Quando si dice pressione psicologica…

    Su Dovizioso invece inizio ad avere le conferme su quello che dico da un pò di tempo. E ci si mette pure il suo capotecnico, Giribuola, dicendo che quando non sapevano dove andare a pescare velocità sul giro guardavano alla moto di Lorenzo. Tanto che il prossimo anno si augura di poter imparare qualcosa da Petrucci dato che non ci sarà più Jorge…

  6. “Come detto da Pernat, Michelin ha cambiato specifica dalla Thailandia cosa che ha fatto “rinascere” Yamaha e pure Suzuki”

    no, le gomme sono decise prima dell’inizio del campionato, o no?

  7. Certo, le gomme sono state quelle fino in Thailandia, probabilmente hanno visto che il campionato era diventata una formalità per Marquez ed hanno pensato di cambiare il posteriore.
    Di fatto dalla Thailandia in poi le Yamaha e Suzuki son tornate su mentre Ducati e Honda hanno perso qualcosa (la posteriore di MM era mica tanto bella)…

    It’s MONOGOMMA, baby!!!!

  8. honda ha perso talmente tanto a causa delle gomme che ha vinto le ultime 3 gare su 4, e la quarta non l’ha vinta solo perchè marquez è stato tirato giù da zarco. hanno pensato proprio a fermare marquez eh?
    che brutta fine sto sito, oramai scrivono solo più i complottisti…

  9. @tutu74: battere Marquez con questa tipologia di gomme è impensabile. Fa però specie notare come da quando in Thailandia senza alcun motivo tecnico è stata cambiata la specifica al posteriore (del quale ne ha parlato solo Pernat e nessun altro…) le Yamaha sono tornate su.
    Ok, Marquez ha vinto 3 gare su 4 delle ultime ma le M1 mica sono finite a 15″ come ad Aragon: in Thailandia (pista sulla carta orribile per Yamaha sia per conformazione che temperature) son finiti a ridosso dei primi, a PI hanno vinto e domenica senza lo scivolone facevano minimo secondi.
    Hanno modificato la moto? Non mi sembra. Quindi da dove salta fuori questo salto prestazionale? Tenendo presente che non c’è stata solo Yamaha a giovarne ma pure Suzuki…

    Perchè tutto d’un tratto i problemi elettronici sono spariti? Forse che il problema NON E’ nell’elettronica come hanno continuato a ripetere fino a poco tempo fa bensì di ripartizione dei pesi sballati mitigati con una carcassa più morbida?

  10. Veramente la Suzuki è andata bene anche ad Aragon, ed anche il 4o posto di Rins a Misano non fù disprezzabile…

    La carcassa più rigida è stata portata solo in Austria(dove sia Suzuki che Yamaha hanno lasciato a desiderare) e Thailandia e fa parte della allocazione di inizio anno, il resto sono fake news miste ai soliti complotti/cospirazioni da tifoserie…

  11. Tutu74 non è una questione di complottari, si discute. I commenti qui sono decisamente moderati, su altri forum e siti sono molto molto peggio e molto più assurdi.

    Questione gomme: Pernat ha detto una cosa che secondo me è stata fraintesa parecchio. Le gomme sono scelte a inizio anno, per alcune gare come la Thailandia hanno atteso di avere certezze sulle caratteristiche dell’asfalto prima di scegliere le varie gommature. Ma non hanno prodotto gomme apposta, hanno soltanto selezionato le mescole con le carcasse disponibili.

    Con il 2019 potrebbe esserci qualche cambio che però dovrà essere votato entro fine stagione dei test, durante i quali michelin porterà specifiche sui dati raccolti in questo 2018

  12. @danny son stato un po’ drastico, è vero qui si discute costruttivamente e i toni son sempre molto soft. Rimane il fatto che alcuni utenti non fanno altro che vedere complotti ovunque, gomme fatte apposta, manine della dorna and so on. ed è anche inutile provare a discuterci, perchè sono fedeli alla loro idea che non mettono minimamente in discussione. il complotto è comodo.

  13. @tut74
    non ti preoccupare che quando si fanno considerazioni col senno del poi , commentando le gare in base ai loro dogmi , questi “alcuni utenti” vengono presi per quello che sono 😉

    hanno tutto il diritto di dire la loro.

    ciao

  14. “Prima lavoravamo per mantenere le prestazioni e preservare il pneumatico, ma non adesso è possibile”, spiega Silvano Galbusera. “Quindi ora sacrifichiamo un pò di prestazione per cercare di mantenere la gomma stabile. Valentino può essere più forte con questa impostazione diversa. E’ un approccio da Endurance, piuttosto che da MotoGP! Abbiamo lavorato sulla geometria per ridurre lo stress sul pneumatico posteriore”.

    ” Ora abbiamo un pò più di aderenza meccanica. Ma attenzione, perché il grip meccanico della Yamaha è sempre stato buono, ma se usiamo troppa trazione, il pneumatico si surriscalda e comincia a scivolare. È quindi necessario che la moto carichi la ruota posteriore più lentamente”.

  15. ma cosa intende per grip meccanico?? chi me lo spiega

    io conosco il grip totale diviso in: il grip statico (quello presente e dato dalla ripartizione dei pesi) , il grip dinamico che si aggiunge in accelerazione, e l’extra grip (di federico) sempre in accelerazione…..

    il grip meccanico cos’e’ in questa intervista??

  16. Il grip meccanico dovrebbe essere il grip totale in teoria.

  17. @Steu: è una supercazzola.

    ADESSO si rendono conto che con queste gomme non riesci a tirare per tutta la gara? E lo capiscono proprio nelle gare in cui le gomme permettono prestazioni stabili per tutta la gara? WTF???? Per non parlare “dell’approccio da Endurance” che fa tanto meh, cioè adesso vanno più forte sacrificando la prestazione… Quindi prima andavano piano perchè in realtà andavano troppo forte? Siamo a livelli di mindblow inauditi…
    Poi il troppo “grip meccanico” che surriscalda il posteriore è un controsenso, fra Ducati Honda e Yamaha le M1 erano quelle ad avere meno trazione di tutte e adesso salta fuori che in realtà erano quelle che ne avevano di più? Si ok, a Sepang s’è vista la trazione che aveva Rossi fin dalla partenza (che sembra essere stato il problema ma anche no) ma cos’è cambiato dalle FP quando stava 6°-7°?

    Quindi alla fine del campionato possiamo finalmente dire che tutte le accuse a Honda e Ducati di pistolare l’elettronica erano sonore balle?

  18. “ma cos’è cambiato dalle FP quando stava 6°-7°?”

    la data.

  19. Se al posto di Galbusera queste cose le dicessero @JO o @SMERIGLIO per fare due nomi a caso, penserei intimamente che non capiscono una beata minchi@

  20. Beh son passati dal dare la colpa all’elettronica che gli altri baravano, poi al telaio che non andava bene (dopo i test ovviamente), poi al motore che il 4L non va più bene ma serve il V4 (che 7 anni fa era il male assoluto)… Tutto questo per giustificare scarse prestazioni dovute alla poca trazione ed al consumo del posteriore.
    Poi d’un tratto, dopo una serie di gare con pochi problemi di consumo delle gomme, tutti i problemi sono spariti lavorando…… sul setting della moto.

    Quindi Yamaha per cosa si sarebbe scusata di preciso?

  21. @Steu: O non capiscono manco loro come mai son migliorati così tanto facendo poco nulla oltre le loro competenze oppure lo sanno ma si inventano appunto “l’approccio da Endurance” per dire tutto e niente. Oh, di balle ne raccontano ma questa è OLTRE.
    Manca solo che qualcuno dica che il setting l’hanno tirato fuori dagli allenamenti al Ranch e anche per quest’anno abbiamo fatto il pieno…

  22. dai che e’ stato merito della gomma con la differente carcassa, lo sanno tutti e gli e’ scappato detto pure a Pernat.
    con le gomme manovrano il campionato come gli pare, e’ un elemento che influisce troppo sulla prestazione della moto, col resto si tirano giu’ i decimi, con le gomme i secondi, e’ sempre stato cosi’.

  23. Pons Racing ha ufficializzato la decisione di schierare Sete Gibernau, 46 anni, nel nuovo campionato MotoE!!!!!!!!!

    finalmente una ventata di aria fresca…

  24. Steu: forse intendeva più barbaramente all’aderenza non dovuta a interventi di elettronica, ma di solo assetto. Ipotizzo, eh.

    Sacramen, Jo: sarei d’accordo con voi, ma se hanno barato (in qualunque modo: aiutoni, aiutini, fantomatici cambi di carcassa proyamaha…dopo un anno e mezzo intero a farli tribolare), col benestare di Honda, Ducati e Suzuki, sarebbe stato più intelligente farlo progressivamente, mostrando piccoli miglioramenti spalmati fino ai collaudi di Valencia per poi ritrovarsi l’anno dopo a riempirsi la bocca di una “moto rivoluzionata” ad anno nuovo e del gran lavoro rivoluzionario fatto in Giappone dopo le batoste prese, così non avrebbero dato adito a complotti.

    In realtà credo che la prestazione in picchiata della Ducati, veramente in affanno, possa dire molto su quella diametralmente opposta della Yamaha. E qui, mi duole dirlo, manca la presenza di Federico da ben un anno.

  25. forse , non seguendo a fondo la motogp e dopo aver perso una “guida” come Federico … forse i primi ad aver capito che bisognava sfruttare una gomma un po’ piu’ morbida ma adeguandone pure la progressione del carico , sono stati quelli della ducati.

    agendo sul baricentro e sul pivot si riesce in qualche modo a modulare il passaggio di carico sulla ruota posteriore in accelerazione., in modo tale da preservarla per quei 20 giri di un gp

    per molto tempo gli avversari dicevano una cosa del genere : ” la ducati consuma (o brucia) meno la gomma”
    ora sembrerebbe , meglio tardi che mai, che ci stiano arrivando.
    e’ anche vero , ma non voglio mettergli parole in bocca che Federico lo dicesse da almeno un anno , visto che e’ un anno che non scrive piu’….

  26. Jo: in effetti per queste gare extraeuropee è stata portata la gomma scelta a inizio anno con differente carcassa. Era stata preventivata per la paura di eccessivi consumi come in Australia. Anche in Tailandia perché c’erano grosse incognite a livello di asfalto e temperature.

    Ciò significa che avevamo stra ragione quando si affermava che il livello tecnico della MotoGP è più o meno lo stesso del gommista Alfio che cambia le gomme in preda ai fumi dell’alcol…

  27. Questo è il gioco dei costruttori di moto e il capitano è Honda. Bisognerebbe chiedere a lei cosa stanno facendo, a me basta vedere in che stati fanno la presentazione delle squadre corse, Honda e Yamaha.

Comments are closed.