Non c’è altro modo di definire il pilota francese della Force India, mi sono impegnato veramente tanto, e forse…no non c’è! Se qualcuno pensa che quello di Ocon non sia un errore da apostrovare in modo maleducato, scurrile, e che possa suscitare gesti poco galanti da parte del povero Vestappen, allora vuol dire non è uno scellerato errore ma cattiva fede, quindi meglio giudicare l’imperizia e la incapacità di leggere la situazione di Ocon in modo anche forte. Il pilota della Force India poteva solo abbozzare, chiedere scusa a Max. L’alternativa e dare adito al vecchio adaggio che recita “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!”, riguardo ai rapporti che lo legano con Toto Wolff e la Mercedes. Una vittoria quella di Hamilton che onestamente il neo campione del mondo non meritava. E’ vero come dice nel ring della stampa, se non sei campione e non hai il passo per stare li con Vestappern quando questo ha un problema non puoi approfittarne, ma riname il fatto che non avrebbe vinto senza il regalo di Ocon. Poi c’è l’atteggiamento di Mercedes che ha fatto il bello ed il cattivo tempo fin dalle prove libere in barba ad una commissione di commissari che non ha nemmeno provato a mettere in discussione quanto succedeva alle frecce d’argento, decisamente melliflua nonostante ci fosse Pirro, un pilota espertissimo al suo interno. Ormai la faccia è persa da parte della Fia, manca ancora la dignità, ma la strada imboccata porta a perdere pure quella!
Max Verstappen 10: Per quanto anche da queste pagelle non è mai mancato di puntualizzare il comportamento troppo aggressivo del giovane Verstappen, possiamo anche dire che mai come in questo caso il pilota olandese ha ragione da vendere. Anzi, c’è da dire che la sua maturazione ha fatto un passo avanti, perchè al posto suo, piloti ben pià esperti avrebbero reagito con più che una spinta. La vittoria è sua, a prescindere dalla coppa e dall’almanacco.
Daniele Ricciardo 8: Gran bella gara dell’australiano, magari non spettacolare come il givoane compagno, ma piena di sorpassi, uno su tutti che ha spento letteralmente Vettel. Un ottimo piazzamento partito undicesimo. Una ultima parte di stagione dove deve ricaricare le batterie per ripartire l’anno prossimo.
Kimi Raikkone 7 : Prendete l’immagine del podio. La camera di Sky inquadra Verstappen visibilmente incazzato, poi scorre su Hamilton eccessivamente felice, ma soprattutto inquadra un uomo in rosso finlandese che aveva gli occhiali da sole immortalato in una delle sue pose più belle. Non si può stare senza Iceman sul podio. In bocca al lupo Kimi!
Charles Leclerc 7: Ormai le belle prestazioni non sono più nemmeno una novità. Bravo, costante, senza errori, e quando è stato necessario ha fatto anche le spalle larghe con il futuro compagno. Un avvisaglia non da poco.
Romain Grosjean 7: Una gara fuori da riflettori, ma che ha consentito alla Haas di prendere punti importantissimi. Senza errori, con un eccellente passo. Una bella gara.
Kevin Magnussen 7: Una bella gara come il copagno, con la differenza che si è dovuto sudare un pò di più la sua posizione, il tutto senza fare guai.
Sergio Perez 6: A differenza del compagno non si cerca guai assurdi. Fa la sua prestazione, raccoglie ciò che può provando a tenere la posizione per il campionato costruttori della Force India.
Marcus Ericsson 6: Una bella prestazione in qualifica, poi in gara si trova un po urtato da tutti, gli si rovina la macchina e non può che finire in ritiro non per colpa sua. Poteva essere una bella giornata peccato.
Lewis Hamilton 5 : E’ la prima volta che non diamo il dieci a chi ha vinto, per il semplice fatto che moralmente non è sua la vittoria. La cosa ancora più antipatica è vedere Hamilton, che indossati i panni di mamma chioccia delle corse, intriso di consigli paterni rimprovera a Verstappen che era lui ad avere da perdere e doveva considerarlo. Se non fosse altro che in Gran Bretagna per una errata sua partenza si è trovato in testaconda dopo essere stato toccato da Raikkonen. Nel dopo gara, senza mezzi termini parlò di una tattica premeditata delle Rosse per vincere! Dovrebbe dare meno consigli soprattutto a chi l’anno prossimo potrebbe trovarsi nelle fiancate in lotta!
Valttery Bottas 5: Brutta gara, ha retto il passo finchè ha avuto la potenza del suo propulsore a fargli da protettore contro i sorpassi. Poi è venuto meno anche quello, oltre alle gomme, ed è crollato. La differenza di prestazioni nei confronti di Hamilton è pesante. Non è un caso che sia il secondo e rischia di essere tale a vita.
Sebastian Vettel 5: Si è tornati alle gare tristi del tedesco. Pare che la macchina non fosse perfetta, ma la sensazione è quella di un pilota completamente arreso, senza capacità di reazione e non in grado in tempi brevi di invertire la tendenza. L’ombra del pilota che era prima dell’estate.
Pierre Gasly 5: La qualifica autorizzava un moderato ottimismo, soprattutto sulla prestazione del motore Honda. Ma la gara riporta il Gasly indietro in mezzo al gruppone. Una gara anonima.
I commissari Fia 3: Ci dispiace per il fatto che a farne parte sia stato anche il nostro espertissimo, e validissimo Emanuele Pirro. Brutto non vedere palesi infrazioni al sabato di Hamilton, un pilota va sanzionato anche se distratto non solo quando sabaglio consapevole. In gara si poteva andare oltre le regole e fare il dovuto su Ocon!
Toto Wolff 2: Una volta durante il Gp di Singapore, un tale chiamato Piquet Jr, invitato dal suo team manager si spalmava a muro per far vincere Ferando Alonso. Un personaggio che è stato bruciato dalla F1, con l’esclusione per 5 anni anche di Briatore, ancora oggi fuori da Circus. Molto meno di quanto in Brasile ha compiuto Ocon. A Toto vogliamo ricordare che la Formula 1 non dimentica, anzi si vendica senza pietà. Il tempo è galantuomo se c’è stata mala fede, verrà fuori!
Esteban Ocon -5: Zero non era sufficiente quindi per la prima vola inauguriamo il voto negativo per le pagelle. Ha provato a giustificarsi mostrando una faccia degna del suo deretano. La speranza è che la sua carriera in formula 1 finisca con i 2018. Male che va alla Mercedes sono passati dalla Risorsa Umana Bottas, al lavoratore senza dignità Ocon!