Negli ultimi giorni si sono riaccese le luci sul pilota britannico campione della Moto3 nel 2015, Danny Kent, ma non per meriti sportivi questa volta. Bensì, per una condanna inflitta dal giudice dopo essere stato beccato in possesso di un coltello durante una lite in compagnia di suo fratello nei confronti di un signore 63enne.
Il pilota ha messo subito la faccenda in chiaro davanti alla corte affermando che il 7 Marzo (giorno del fatto) era andato a riscuotere un debito di suo fratello in compagnia dello stesso. Durante il viaggio di ritorno, tuttavia, un signore avrebbe aggredito il fratello di Kent buttandolo a terra. Danny, correndo in soccorso del parente, avrebbe spinto a terra il signore 63enne terminando così la “rissa” sul nascere. I due, poi, si sarebbero incamminati verso casa.
La versione dell’aggredito
Il signore, invece, racconta una storia diversa da quella dell’imputato in quanto esplica che lui era uscito per portare a passeggio il cane. Mentre passeggiava, avrebbe sentito della confusione in un condominio vicino al quale, poco dopo, gli sarebbero passate accanto due persone. Secondo la versione del signore aggredito, una di queste due persone (il fratello di Danny Kent in questione) lo avrebbe affrontato. Dopo aver fatto cadere il signore, Kent si sarebbe allontanato. Il 63enne, una volta tornato a casa, chiamò la polizia per denunciare l’aggressione subita.
In tribunale, il giudice, dopo aver ascoltato entrambe le campane, ha stabilito di condannare Danny Kent a quattro mesi di carcere con pena sospesa di un anno. Il motivo è che il campione Moto3 era in possesso di un coltello al momento della lite. Anche se l’arma non è stata effettivamente usata.
Non il finale sperato per il pilota dato che, dopo tutto questo, è stato immediatamente licenziato dal suo team Bike Devil Sweda MV Agustae subito rimpiazzato da Gino Rea, pilota britannico già campione europeo Stock 600.
Matteo Favaro