Piloti e pallone, motori e stadi. Non è un paradosso ma un abbinamento molto forte che ancora oggi un numero significativo di drivers mantiene vivo abbinando la passione per la velocità al tifo per i propri colori del cuore.
Nazionale piloti – La vicenda più nota è sicuramente quella che riguarda la Nazionale Piloti, ormai una vera e propria istituzione che lega calcio e solidarietà. Fondata nel lontano 1981, in quasi 40 anni la Nazionale dall’inconfondibile maglia a scacchi bianchi e neri ha disputato oltre 200 partite mettendo a segno quasi 600 reti. Il goleador è il pilota Giancarlo Fisichella, tifosissimo della Roma, con ben 65 reti realizzate. Ancora più importante è il numero raggiunto sul fronte della solidarietà: la Nazionale Piloti ha infatti raccolto la bellezza di 16 milioni di euro, tutti devoluti a svariate cause a sostegno dei meno fortunati.
Tra i piloti che hanno scritto la storia di questa Nazionale c’è il meglio delle discipline motoristiche a livello mondiale, su due e quattro ruote. Si va dalle colonne storiche come Riccardo Patrese, Michael Schumacher e Max Biaggi alle nuove leve come Riccardo Agostini e Alessio Rovera, freschi campioni del Campionato italiano Gran Turismo Sprint.

Hamilton e l’Arsenal – Dal calcio giocato a quello tifato, sono tanti i team che scaldano in modo significativo i cuori dei piloti. Lewis Hamilton, il trionfatore degli ultimi anni di campionato mondiale Formula 1, è un vero e proprio fan dell’Arsenal. In diverse interviste il pilota della Mercedes, con cui ha vinto cinque titoli mondiali oltre a quello 2008 alla guida della McLaren, ha espresso il proprio tifo scatenato per i Gunners londinesi, che quest’anno faticano a trovare la condizione ottimale. Svelando anche alcuni gustosi retroscena: “l’ex tecnico Arsene Wenger” ha detto Hamilton “mi ha chiesto in più di un’occasione di effettuare alcuni allenamenti con la squadra. Non abbiamo mai potuto farcela, per i rispettivi impegni, ma è stato un gesto estremamente carino e che ho apprezzato tanto”. Hamilton ha anche incontrato l’ex tecnico francese, per 22 anni sulla panchina dell’Arsenal, ringraziandolo pubblicamente “per tutto quello che ha fatto per il club e la sua lealtà ai nostri colori”.
Carlos Sainz jr., che oggi guida la Mclaren che un tempo fu proprio di Hamilton, è invece un fiero portacolori dei blancos del Real Madrid, che anche quest’anno si contenderanno il primato con il Barcellona, tanto da dichiarare di avere fatto tardi, la sera prima di una giornata in pista, per aver seguito la finale di Champions League che vide la sua squadra del cuore ottenere la 13esima coppa ai danni del Liverpool.

Valentino Rossi e Max Biaggi – Dalle quattro alle due ruote, il centauro Valentino Rossi è un tifoso speciale dell’Inter, tanto che il club nerazzurro, per i 40 anni del biker marchigiano, ha voluto fargli in modo pubblico gli auguri di buon compleanno. Nel post diffuso attraverso i social ufficiali interisti è stata scelta una fotografia storica, quella con un giovane (e biondo platino) Valentino Rossi fianco a fianco a Ronaldo, durante una visita alla Pinetina, sede degli allenamenti dell’Inter, ormai una ventina d’anni fa.
Il grande rivale storico di Vale, Max Biaggi, era tale anche per quanto riguarda il tifo calcistico. Romano “de Roma”, Max ha portato avanti la tradizione familiare, restando attaccatissimo ai colori giallorossi della “Magica”, che in campionato sta facendo vedere quel bel gioco che mancava da anni. Una volta, dopo una partita, Max ricevette le scarpe da gioco di Vincenzo Montella, oggi allenatore della Fiorentina ma con un passato molto importante proprio come bomber della Roma. Stessa scelta casalinga anche per il dominatore degli ultimi anni in MotoGP, Marc Marquez. Nato a Cervara, in Catalunya, il pilota della Honda è un grande tifoso del Barcellona, la squadra simbolo dell’identità catalana e che domina il calcio spagnolo da diversi anni.
Passione d’infanzia – Tornando alla Formula 1, sono molti i piloti che hanno mantenuto con forza il legame con la propria terra d’origine e che continuano a seguire i club per cui facevano il tifo da bambini. Un esempio, in tal senso, è quello di Sebastian Vettel, pilota della Ferrari nato in Germania. Il cuore del ferrarista batte sempre per il “suo” Eintracht Francoforte, squadra di Bundesliga ma che da tanti anni manca nelle coppe europee. Alcuni anni fa, correva il 2012, Vettel fece scalpore salendo sul podio della gara di Interlagos, in Brasile, mostrando con orgoglio proprio la maglia rossonera dell’Eintracht con tanto di autografi di tutti i calciatori in rosa. Anche Max Verstappen, nato in Belgio ma di cittadinanza olandese, preferisce il campionato casalingo. In più di un’occasione ha infatti esposto con orgoglio i colori del PSV Eindhoven, pur ammettendo di avere una seconda passione nascosta, quella per Leo Messi e il Barcellona. In Messico è poi rimasto il cuore da tifoso di Sergio “Checo” Perez Mendoza, pilota della Racing Point in Formula 1, che sostiene con forza il Club America, una delle squadre più importanti del suo Paese d’origine.
Casi analoghi, di tifo casalingo, non mancano anche in Italia. Un esempio in tal senso è quello del pilota umbro della Ducati: Danilo Petrucci. Molto legato al suo territorio di nascita lui, che è nativo di Terni, infatti segue con interesse le due squadre della sua regione: la Ternana, che attualmente sgomita per un posto nei playoff di Serie C, e il Perugia, una tra le squadre favorite dai pronostici per la vittoria del campionato di Serie B.
Milanisti DOC – Sempre dall’Italia, e sempre dal motociclismo, non è un mistero la sfegatata fede rossonera di Andrea Dovizioso. Il pilota della Ducati è spesso intervenuto, anche sui giornali sportivi, esternando la sua passione e una sconfinata ammirazione per Paolo Maldini, un tempo come calciatore e oggi invece come dirigente dei diavoli che ultimamente sembrano aver trovato il ritmo giusto per risalire la classifica. Il tifo per il Milan accomuna Dovizioso a un altro motociclista italiano, Andrea Iannone, oggi all’Aprilia. Anche in questo caso si tratta di una passione antica, tanto che nel 2014, a riprova del legame tra Iannone e il club milanista, Barbara Berlusconi decise di regalare al centauro abruzzese un casco con impresso, in esclusiva, lo storico logo del club.
Calcio e motori, insomma, vanno a braccetto in Italia ma non solo. Un’emozione forte come quella che da un sorpasso a tutta velocità all’ultimo giro o quella di un gol all’ultimo minuto.