WEC: dominio Toyota nella 8H del Bahrain

La Toyota ha ottenuto una schiacciante vittoria nella 8 Ore del Bahrain, tappa valida per il Campionato Mondiale WEC, approfittando di una collisione tra la Rebellion di Bruno Senna e la Ginetta di Robertson alla Curva 2 subito dopo il via, spianando la strada alla Toyota TS050 n°7 di Conway-Kobayashi-Lopez.

Da li in poi il trio ha avuto una corsa senza problemi assicurandosi la seconda affermazione della stagione 2019/2020 dopo il successo nella gara di apertura a Silverstone.

Il risultato ha spinto Conway, Kobayashi e Lopez in testa al campionato, davanti all’altra Toyota numero 8 di Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley che ha chiuso al secondo posto.

Buemi ha rimediato dei danni alla vettura già nel primo giro, costringendolo ad una sosta ai box per cambiare la carrozzeria anteriore, ma nonostante questo la Toyota ha rimontato fino al secondo posto per assicurare un’altra doppietta al team.

Nonostante la collisione iniziale, la Rebellion di Senna-Nato-Menezes ha concluso al terzo posto non senza tanti rimpianti: Senna era riuscito a riprendersi dal colpo che aveva ricevuto da Robertson tanto da portarsi in seconda posizione nel corso della seconda ora di gara, ma un problema al cambio aveva costretto la macchina ad una sosta supplementare ai box, facendogli perdere tempo prezioso.

Gara da dimenticare per entrambe le Ginetta, costrette al ritiro nonostante fossero le favorite per la vittoria dopo l’assegnazione degli handicap agli avversari.

LA Ginetta n°5 di Robertson, Ben Hanley e Jordan King si sono fermati nella quinta ora vicino alla curva 9, mentre gli la vettura gemella guidata da Guy Smith, Chris Dyson e Michael Simpson hanno parcheggiato ai box nel corso della penultima ora di gara.

LMP2: United rivendica la prima vittoria

United Autosports ha ottenuto la sua prima vittoria nella classe LMP2 dopo che Paul di Resta, Phil Hanson e Filipe Albuquerque sono stati al comando per tutte le otto ore con la loro Oreca 07 numero 22. In seconda posizione, a soli 21,5 secondi dai vincitori, troviamo la JOTA Sport Oreca numero 38 di Anthony Davidson, Antonio Felix da Costa e Roberto Gonzalez.

Il team Jackie Chan DC Racing è arrivato terzo con Will Stevens, Gabriel Aubry e Ho-Pin Tung al volante della sua Oreca # 37 mentre Jean-Eric Vergne, Roman Rusinov e Job van Uitert hanno concluso al quarto posto con la  G-Drive Racing di TDS Racing.

GTE: Aston batte la Ferrari nella lotta Pro

L’Aston Martin esce da vincitrice davanti alla Ferrari conquistando la sua seconda vittoria in classe GTE Pro della stagione.

La Ferrari numero 71 di Miguel Molina e Davide Rigon aveva guidato la gara prima del round finale di pit stop, ma le soste più veloci dell’equipaggio della Aston Martin hanno catapultato in vantaggio la Vantage numero 95 Marco Sorensen e Nicki Thiim.

Rigon ha tentato di contrattaccare e ha sorpassato brevemente Sorensen alla Curva 11, ma il danese è stato in grado di riprendere il posto subito dopo per sigillare la vittoria per Aston.

L’auto numero 71 ha ricevuto una penalità di stop / go a 30 minuti dalla fine per aver fatto pattinare le gomme durante la fase di rilascio dal pit stop, ponendo fine ad ogni speranza di vittoria.

All’altra Ferrari #51 di Alessandro Pier Guidi e James Calado è stato chiesto di restituire il podio all’Aston # 97 di Maxime Martin e Alex Lynn dopo essere stato ritenuto responsabile del contatto tra le due auto alla curva 1 nell’ultima ora .

La battaglia di GTE Pro si è rivelata una gara a due tra Aston e Ferrari dopo che Porsche ha avuto dei problemi nella quarta ora.

Entrambi le 911 RSR-19 hanno perso diversi giri ai box per le riparazioni, l’auto # 91 di Gianmaria Bruni e Richard Lietz subendo una foratura anteriore sinistra e la macchina n. 92 di Kevin Estre e Michael Christensen con problemi tecnici più gravi.

Porsche, tuttavia, ha ottenuto il massimo dei voti in GTE Am, grazie all’equipaggio # 57 Project 1 Racing di Ben Keating, Larry ten Voorde e Jeroen Bleekemolen.

Il secondo posto è andato alla Aston Martin # 98 di Paul Dalla Lana, Ross Gunn e Darren Turner, che ha brevemente tenuto il comando prima di accontentarsi del secondo posto, eguagliando il suo miglior risultato stagionale da Silverstone.

I piloti della Gulf Racing Ben Barker, Michael Wainwright e Andrew Watson sono saliti sul podio al terzo posto.