Il mondo delle ottavo di litro, da sempre, costituisce il primo autentico approccio al mondo delle due ruote : una sorta di passaggio quasi indispensabile per comprendere dinamiche e comportamenti in sella ad una motocicletta.
La schiera di moto sportive e naked guidabili con l’attuale patente A1 e rientranti quindi anche nel limite della patente B è ampia, ma profondamente ridimensionata rispetto a qualche anno fa. Scordatevi infatti le 125 supersportive ultraprestazionali degli anni ’90, dato che l’imposizione del limite massimo di 15 cv (11 kw) e l’entrata in vigore di normative antiinquinamento sempre più stringenti, ha in un certo modo frenato il progresso prestazionale della classe a favore di un generale aumento di affidabilità e di una drastica riduzione dei consumi.
Seppure le differenze in termini di potenza tra i vari modelli presenti sul mercato non siano di grande rilievo, quale rappresenta la migliore opzione considerando il rapporto qualità/prezzo? Attraverso questa breve guida cercherò di illustrare caratteristiche tecniche, punti a favore e contro delle contendenti al titolo di miglior 125 attualmente in produzione.
Aprilia RS4
L’ultima evoluzione della mitica RS, la prima con motorizzazione 4 tempi. Il piccolo monocilindrico rappresenta un riferimento per la categoria, assieme al pacchetto ciclistico comprendente la forcella a steli rovesciati. La linea è snella e filante, riprende fedelmente la sorella maggiore RSV4, tant’è che è quasi possibile scambiarle se non viste da vicino! La posizione di guida è piuttosto sacrificata, tipicamente sportiva. Il prezzo di listino ufficiale è appena sotto i 5000€, il che la rende la moto più costosa del lotto. Davvero particolare (e forse insensata) la possibilità di installare un impianto quickshifter con un’ aggiunta di 500€ al prezzo di base.
Rapporto qualità/prezzo (6,5/10)
Derbi Gpr 4t4v
Anch’ essa deriva dal precedente modello 2 tempi, condivide inoltre la maggior parte delle componenti con l’Aprilia RS4, eccezion fatta per il diverso tipo di alimentazione (Aprilia – Iniezione Elettronica / Derbi – Carburatore). Chiaramente ciò va a discapito dei consumi, ma si tratta pur sempre di moto molto parsimoniose in termini di consumi. Un’ altra lieve differenza è costituita dalla presenza di semimanubri rialzati sulla spagnola, i quali permettono di viaggiare con maggior comfort. La motorizzazione è invece la stessa della piccola di Noale, dato che sia Aprilia che Derbi sono case facenti parte del Gruppo Piaggio. Il listino promuove ad ogni modo la Derbi : per accaparrarsela occorrono solo 4020€, il che la rende una delle proposte più allettanti tra le sportive.
Rapporto qualità/prezzo (9/10)
Honda CBR 125 R
Della propria “dinastia” ha ereditato solo il nome, dato che più che una vera e propria sportiva, sarebbe collocabile nel settore delle sport-tourer. Motoristicamente è inferiore rispetto alle dirette concorrenti, dato che il monocilindrico Honda eroga solo 13 cv a differerenza dei 15 stabiliti come tetto massimo dalla legge. La posizione in sella è più volta al turismo che alla guida sportiva, ma il prezzo di soli 3490 è invitante, se la sportività non è un requisito fondamentale, dovreste tenere in considerazione la piccola giapponese.
Rapporto qualità/prezzo (7/10)
KTM RC125 ABS e KTM Duke 125 ABS
I due modelli, nati dalla collaborazione tra la casa austriaca e l’ indiana Bajaj, sono da considerare tra i best seller delle ottavo di litro. Il motore è all’altezza di quello della Yamaha (e quindi lievemente superiore ad Aprilia e Derbi), la forcella ed il monoammortizzatore sono delle Wp autoprodotte a Mattighofen ed il prezzo è competitivo (4190€ per la Duke, 4760€ per la RC), considerando inoltre che sono le uniche due moto di categoria ad essere equipaggiate di ABS senza alcuna aggiunta al prezzo di base. Ovviamente il motore è condiviso tra naked e sportiva, le variazioni tra le due sono costituite dalla rapportatura del cambio e naturalmente da una diversa impostazione di guida.
Rapporto qualità/prezzo (7,5/10)
YAMAHA R125 e YAMAHA MT125
La sportiva di Iwata è nata nel 2008 si è subito posta come riferimento in termini di prestazioni e vendite. La linea supersportiva derivata dalla sorella maggiore R6 ha attirato le attenzioni della maggior parte dei 16enni, che infatti non hanno tutti i torti a preferirla ad altre alternative. Il monocilindrico ad iniezione eroga pienamente i 15cv imposti dal limite ed è sensibilmente migliore rispetto a quello del gruppo Piaggio e quello di KTM. La nuova MT125 si rifà invece alle linee delle ormai collaudate MT07 ed MT09, e varia per rapportatura ed impostazione rispetto alla versione sportiva. Il leggero restyling del 2014 apportato a quest’ultima, ha introdotto la forcella a steli rovesciati, sostituendo la precedente forcella tradizionale, ma di fatto lasciando pressochè invariate dinamiche e linee della piccola giapponese. Interessante la possibilità di aggiungere l’ABS con un sovrapprezzo di 400€ rispetto ai 4490€ di listino dell’ R125 ed ai 4190 nuovo arrivo MT125.
Rapporto qualità/prezzo (8,5/10)
Hyosung GT 125
Attualmente presente solo nella versione scarenata, ma in passato disponibile anche in quella sportiva. Si distingue da tutte le altre moto della comparativa in termini motoristici, essendo l’unica a montare un bicilindrico : soluzione tecnica particolare, ma interessante. Tuttavia, il peso eccessivo e le finiture non proprio di prima categoria, la rendono meno appetibile rispetto al resto della compagine. Il prezzo è interessante (3475€ di listino), ma con soli 100€ in più ci si porta a casa la versione motorizzata 250. Di certo non ci si può aspettare una qualità costruttiva ed un’affidabilità alla pari del resto del gruppo…
Rapporto quaità/prezzo (7/10)
Il motore ktm è meglio di yamaha , non dite cazzate