Nata dalla collaborazione col colosso indiano TVS, la BMW G310R è il primo modello BMW con cilindrata inferiore a 500cc dell´epoca moderna. Provando spesso moto di cilindrata e dimensioni importanti, è facile snobbare le piccole 300, ma proprio il settore delle 300 si sta rendendo sempre più interessante e ricco di proposte. Lanciata nel 2016 in Europa, la 310 si sta preparando a sbarcare anche in India, mercato nel quale può certamente puntare ad ottenere eccellenti risultati in termini di unità immatricolate.
Dopo aver percorso circa 1300 km in sella alla piccola bavarese, è quindi arrivato il momento di tirare le somme; le aspettative sono state pienamente rispettate a conferma del fatto che non servono 200 cavalli per divertirsi su strada.
Aspetto e Sensazioni
La moto in questione, appartenente alla categoria Roadster, si ispira alle linee della sorella maggiore S 1000 R, accogliendo sin da subito il pilota con una posizione di guida non estrema, ma comunque adatta alla guida in strada senza particolari problemi. Si tratta dunque della tipica posizione di guida naked, la quale considerata assieme al peso contenuto (158,5 kg in ordine di marcia) ed alla sella particolarmente bassa (785mm) rende la 310 un mezzo estremamente agile e versatile. A proposito di selle, il ricco catalogo di optional BMW Motorrad offre due ulteriori possibilità di personalizzazione ed adattamento della moto con le selle da 770mm e 880mm.
Linee snelle e pulite la rendono appetibile anche per il pubblico desiderante l´aspetto sportività, e talvolta (complice la tradizione BMW delle cilindrate elevate) è facile scambiarla con mezzi più prestazionali. L’accuratezza dei dettagli è quella tipicamente BMW, anche se certamente non è all´altezza di altri modelli della gamma. Ad ogni modo si capisce che c’è lo zampino BMW di mezzo, ovvero la collaborazione con gli indiani di TVS è una vera collaborazione entro determinati termini, non un banale outsourcing della produzione senza successivamente occuparsi della cura dei dettagli del prodotto finito.
Completano la dotazione estetica i cerchi a cinque razze in lega di alluminio, perfettamente abbinati alla linea della piccola naked.
Il display rispecchia perfettamente la semplicità della moto, offrendo comunque una quantità di dati interessante. Particolarmente utili sono le indicazioni relative ai consumi (attuale e medio), elemento di spicco considerando l’economicità della 310. Il contagiri digitale occupa orizzontalmente la parte inferiore dello schermo, mentre la spia del raggiungimento del limitatore di trova sulla destra del display. Da sottolineare inoltre la funzionalità rilevante dell´indicatore di marcia, mostrato a destra del tachimetro digitale. Per poter cambiare le informazioni mostrate sul display (includenti chilometraggio,chilometraggio parziale,dati relativi ai consumi, ora e data ecc.) è necessario premere il pulsantino posizionato inferiormente sulla sinistra, ma si tratta di un´operazione non estremamente agevole da compiere durante la guida, in quanto la posizione del tastino non è accessibilissima.
Motore
Il monocilindrico da 313cc equipaggiante la G310R è sincero e facile, ma pecca di personalità. I 34 cv (25 kw) espressi e la coppia massima di 28 nm a 7500 giri sono sufficienti per la circolazione stradale e comunque abbastanza per divertirsi, ma onestamente non riesco a comprendere il motivo per cui non ci sia spinti verso il limite dei 35 kw consentiti dalla patente A2, i quali sicuramente avrebbero aggiunto un po´ di sostanza e divertimento. Se si parla di differenze di cavalleria inerenti a mezzi con potenze importanti, variazioni risicate non sono così percettibili, ma in questo caso gli ipotetici 14 cv aggiuntivi potrebbero fornire una motivazione extra per scegliere la G 310 piuttosto che mezzi concorrenti, la maggioranza dei quali si posiziona esattamente a ridosso del limite dei 35 kw della patente A2, conseguibile a 18 anni.
Il mono in questione è quindi facilmente domabile e non brusco come altri motori monocilindrici. Tuttavia, il motore presenta lo svantaggio (in termini di comfort) della stragrande maggioranza dei monocilindrici, ovvero quello legato alla fastidiosità delle vibrazioni. Queste ultime sono avvertibili su pedane e manubrio attorno ai 4500 giri e dagli 8500 giri in su. Tuttavia, nonostante le vibrazioni la G310R ed il suo motore non esuberante rappresenta un ottimo mezzo per neofiti; il mono “frulla” gradualmente e senza strattoni, la curva di coppia e´ piuttosto costante ed omogenea.
Il sound a bassi e medi regimi non entusiasma, ma se si spinge il contagiri a ridosso del limitatore posto sopra ai 10mila giri, la musica cambia radicalmente; quello che prima potrebbe sembrare un mesto 4t di piccola cilindrata, urla quasi come un 4 in linea. Naturalmente il sound non eccelso della G310R è fortemente condizionato dalle normative antinquinamento Euro4, le quali hanno costretto BMW ad adottare un grosso silenziatore in acciaio inox, posto sul lato destro della moto.
La velocità massima raggiungibile supera di poco i 150 km/h, ma dai 120 km/h in su la spinta della 310 non è più così convinta. Ciò è dovuto sia alla rapportatura piuttosto corta, sia alle caratteristiche motoristiche del monocilindrico 313cc, il quale predilige la spinta a bassi e medi regimi.
Elettronica? No, grazie.
Dato la 310 non sviluppa potenze disumane, ma anche per mirare al contenimento dei costi e di conseguenza del prezzo finale, la dotazione elettronica della G 310 R è praticamente inesistente. La scelta è condivisibile e rispecchia le caratteristiche della diretta concorrenza, ma oggigiorno sembra comunque strano poter guidare motociclette libere dalle redini di dispositivi elettronici.
Ciclistica ed impianto frenante
Ciclisticamente la G 310 è adeguata alla propria semplicità; la forcella a steli rovesciati del diametro di 41mm non è regolabile sotto nessun aspetto, mentre il monoammortizzatore è settabile in termini di precarico per poter adattare la piccola naked bavarese ad eventuali passeggeri o bagagli. In generale, si può notare una generale morbidità del pacchetto ciclistico, la quale comporta naturalmente sia svantaggi che vantaggi per diverse tipologie di utenti.
Nella guida cittadina, ciò rappresenta un grande punto a favore; è infatti possibile scivolare tra il traffico e copiare le asperità del terreno in scioltezza. D’altro canto, se si sceglie di adottare una condotta di guida sportiva, emergono piuttosto in fretta i limiti ciclistici. Nelle staccate più potenti, la forcella anteriore tende ad affondare abbastanza evidentemente, non garantendo il sostegno che un utente sportivo spesso desidera. Ciononostante, anche se lanciata in curvoni veloci in quinta piena, la stabilità della G310 R è disarmante. La morbidità percepibile all’anteriore è quindi un problema che si presenta nelle staccate più violente, non andando ad intaccare la stabilità generale del mezzo.
L’impianto frenante ByBre (Brembo) è composto anteriormente da un disco singolo (300 mm) morso da pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini, posteriormente da un disco singolo (240 mm) e pinza flottante monopistoncino. Naturalmente si tratta di un impianto frenante equilibrato e proporzionato alle prestazioni della 310, ma all’anteriore pecca un po’ di modulabilità, mentre per quanto riguarda il pedale del freno posteriore personalmente rivedrei posizionamento e distanza dalla pedana.
La generale stabilità della piccola bavarese è anche condizionata dalla scelta delle dimensioni degli pneumatici; grazie alle Michelin Pilot Street Radial nelle misure 110/70 R17 (ANT) e 150/60 R 17 (POST). Le coperture francesi sono davvero ottime per la circolazione stradale, offrono inoltre un buon feeling col bagnato grazie ai vistosi intagli caratterizzanti il profilo delle gomme.
Per Chi ? Dove ?
La G 310 R esprime il meglio di sè nell’ambito cittadino. Grazie a leggerezza ed agilità, trovarsi nel traffico dell’ora di punta non è affatto un problema per la naked BMW. Contrariamente, l’autostrada non è propriamente la tipologia di tragitto più consigliata. Per via delle vibrazioni prodotte dal mantenimento di una velocità di crociera superiore ai 130 km/h, consiglierei di utilizzarla solo in caso di estrema necessità su superstrade ed autostrade. Per quanto riguarda invece i viaggi, la comodità della seduta e della posizione di guida nel complesso, sono caratteristiche ottimali per intraprendere qualche centinaio di chilometri senza pensieri.
Va inoltre aggiunto un dato assolutamente rilevante per la valutazione della 310, ovvero quello legato ai consumi. Pur spingendo, è praticamente impossibile scendere sotto ai 25 km al litro di media. Tale caratteristica, accompagnata dai 12 litri del serbatoio (includenti 1 litri di riserva), garantiscono un’autonomia invidiabile.
Il prezzo di 5.350 € ed i consumi irrisori rendono la G 310 R una moto appetibile sia per chi cerca un mezzo alternativo al solito scooter per il tragitto casa-lavoro, sia per neofiti titolari di patente A2 in cerca di un mezzo ottimo per imparare le dinamiche della guida stradale dimostrante comunque i livelli qualitativi del marchio BMW Motorrad.
Le possbilità di personalizzazione della G 310 R spaziano dalla colorazione (Cosmic Black / Strato Blue Metallizzato, oppure Pearl White metallizzato con supplemento di 60,00 €) sino agli allestimenti volti al comfort. Oltre alla già citata possibilità di variare tra selle di diversa altezza, il catalogo accessori offre inoltre il telaietto per poter montare un comodo bauletto posteriore.
Pregi : Consumi Irrisori / Facile per imparare
Difetti : Mancano all’appello una decina di cavalli / Poca modulabilità dell’impianto frenante
Nicolò Modena