Si chiude l’ultima giornata di test a Sepang. Fa il passo Danilo Petrucci con il tempo di 1:58.239s (nuovo record della pista) ma occhi puntati sulle novità tecniche che i box hanno portato in pista sin dalla mattinata. Per il ternano, al lavoro anche su alcuni aggiornamenti di ciclistica, una caduta senza conseguenze e tanta soddisfazione dopo una tre gironi dove è stato costantemente veloce anche sul passo.
Prima dell’arrivo del grande caldo di mezzogiorno, sono le moto di Borgo Panigale a dettar legge: ben quattro DesmosediciGP occupano le prime cinque posizioni della tabella crono e manterranno lo strapotere fino alla fine. C’è il primo verdetto del 2019: il prototipo italiano è il riferimento della classe regina, ma questa non è che una conferma.
Francesco Bagnaia, rookie e campione del mondo Moto2, si aggancia al collega ufficiale con un giro perfetto durante la mattinata. Il suo ritardo è di 0,063s, resterà invariato fino alla bandiera a scacchi. Un passo in avanti impressionate per il pilota VR46 Academy. Al terzo posto troviamo il collega di team Jack Miller (+0,12s) e in quarta posizione, con un distacco di 0,299s, Andrea Dovizioso (Mission Winnow Ducati Team). Nel pomeriggio l’australiano è stato vittima anche di una scivolata.
Il rookie campione commenta il suo terzo giorno in Malesia. Scala la tabella tempi fino a pochi passi dalla vetta
Tempi più bassi rispetto alle giornate precedenti e la combinata assume il volto della classifica del terzo giorno. Per il pomeriggio è previsto l’arrivo della pioggia e il programma delle scuderie è attaccare la vetta della tabella tempi prima del cambio meteo per poi dedicarsi ad un lavoro sul passo dopo la pausa. Si prova anche la nuova mescola posteriore morbida che Michelin ha messo a disposizione dei piloti in questi test. I commenti sono positivi.
In Ducati si confermano maestri nell’ innovazione aerodinamica e, dopo poche ore, dall’apertura della pit-lane Desmo Dovi è il primo a portare in pista una nuova carenatura a tripla ala a differenti altezze. Nel corso della giornata la novità (con le dovute modifiche) sarà provata dagli altri tre ducatisti in vetta. Il genio Ducati non si ferma e lo studio si allunga anche al serbatoio con feritoie per dare la massima refrigerazione ai circuiti elettrici.
La prima non desmodromica è la M1 di Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP), più veloce del secondo giorno e ora quinto fino alla fine mentre Valentino Rossi, suo compagno di squadra, resta vicino i primi con un ritardo di circa 0,9s. Nel pomeriggio, il numero 12 sarà protagonista anche di una simulazione di gara dopo aver testato la nuova carenatura aerodinamica che il Dottore aveva provato in apertura prove. Per i due piloti di Iwata la concentrazione è riposta cercando la miglior trazione e per Viñales il record di passaggi della giornata, 79.
Migliora Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini), settimo davanti all’ancora ottimo Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT); Andrea Iannone è fermato dai problemi fisici che non gli consentono di scendere in pista e continuare l’adattamento alla RS-GP.
La soddisfazione di Aleix Espargaro 08/02/2019
La crescita della RS – GP continua e il catalano si dice contento della tre giorni di testa Sepang
Stakanovista fino alla pausa di mezzogiorno, Alex Rins. Il pilota del team Suzuki Ecstar mette a referto il dodicesimo crono finale. Sulla GSX – RR si prova anche una nuova carena aerodinamica, modello ‘squalo martello’. Sia il numero 42 sia Joan Mir, suo collega di box e rookie, sono tra i più attivi in pista durante la mattinata.
Dopo il primato di martedì, Marc Marquez non riesce ad essere incisivo in termini di crono. Il lavoro del campione del mondo è tanto ma rilegato ancora una vola alla sola mezza giornata. Dopo la pausa di mezzogiorno, il suo box annuncia l’uscita di scena anticipata e chiude i battenti. La condizione fisica e la convalescenza dall’operazione alla spalla che Marquez ha sostenuto nel precampionato, preoccupa di più gli uomini Repsol Honda che qualunque piano di lavoro. Programma che ad ogni modo prosegue con l’impego di Stefan Bradl specialmente sul motore. Pare che Honda abbia definito il propulsore di questa stagione.
Grande impegno sulla RC213V anche la scuderia di Lucio Cecchinello. Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) rientra dall’infortunio e si dedica allo sviluppo a pieno regime della moto 2019. Alla fine, sarà sesto in classifica mentre Takaaki Nakagami, su prototipo più del 2018, è nono.
I primi della tabella tempi:
1. Danilo Petrucci (Mission Winnow Ducati Team): 1:58.239s
2. Francesco Bagnaia (Alma Pramac Racing): + 0,063s
3. Jack Miller (Alma Pramac Racing): + 0.127s
4. Andrea Dovizioso (Mission Winnow Ducati Team): + 0,299s
5. Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP): + 0,405s
6. Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol): + 0,541s
7. Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini): + 0,783s
8. Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT): + 0,902s
9. Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu): + 0,909s
10. Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP): + 0,916
leoaicoaicduihc iSultima giornata di test a Sepang. Fa il passo Danilo Petrucci con il tempo di 1:58.239s (nuovo record della pista) ma occhi puntati sulle novità tecniche che i box hanno portato in pista sin dalla mattinata. Per il ternano, al lavoro anche su alcuni aggiornamenti di ciclistica, una caduta senza conseguenze e tanta soddisfazione dopo una tre gironi dove è stato costantemente veloce anche sul passo.
Prima dell’arrivo del grande caldo di mezzogiorno, sono le moto di Borgo Panigale a dettar legge: ben quattro DesmosediciGP occupano le prime cinque posizioni della tabella crono e manterranno lo strapotere fino alla fine. C’è il primo verdetto del 2019: il prototipo italiano è il riferimento della classe regina, ma questa non è che una conferma.
Francesco Bagnaia, rookie e campione del mondo Moto2, si aggancia al collega ufficiale con un giro perfetto durante la mattinata. Il suo ritardo è di 0,063s, resterà invariato fino alla bandiera a scacchi. Un passo in avanti impressionate per il pilota VR46 Academy. Al terzo posto troviamo il collega di team Jack Miller (+0,12s) e in quarta posizione, con un distacco di 0,299s, Andrea Dovizioso (Mission Winnow Ducati Team). Nel pomeriggio l’australiano è stato vittima anche di una scivolata.
Ragazzi, mi rammarica vedere il sito così “spento” da un po’. Sono rimaste tante cose arretrate e molte di nuove da sviscerare, da provare ad analizzare in riferimento ai nuovi prototipi e alla tre giorni di Sepang.
Un saluto a tutti, redazione e utenti.
Ok, la butto lì: voglio proprio vedere cosa farà Petrucci, se il paggetto di Dovizioso o tenterà di sfruttare al massimo l’occasione di una sola stagione da ufficiale.
Il tutto aspettando la sbroccata di Dovizioso…
Ahah! Vero. Beh, la linea ferrea della Ducati è chiarissima. Si presume che lo premieranno in caso di bei risultati senza ostacolare, mai, Dovizioso.
Tipo 2 anni fa ad Assen o a Misano?
Poi voglio anche vedere Bagnaia, che sarà il sostituto di Petrucci, se finirà davanti Dovizioso…
Intanto il telaio della GP19 è già da rivedere…
E’ solamente il primo test, c’è parecchio da fare ancora. Petrucci ha mostrato grande velocità ed è già buono, ma deve migliorare sulla distanza di gara perché a detta sua consuma ancora troppo le gomme.
Vedremo….
Intanto Dovizioso lavora sul passo, il giro secco lo fa ed è comunque veloce, e vedremo come andrà in Qatar.
Aspettando le Honda ovviamente….mancava Jorge e Marc è un po a mezzo servizio…
Le Yamaha le giudicherò solo in gara…
A me Dovizioso non ha impressionato più di tanto e nell’ultimo giorno non ha nemmeno provato il passo… Fra i primi in classifica l’unico ad aver buttato giù un long run è stato Vinales con 19 giri fra l’1:59 alto ed il 2:00 basso (tra l’altro dopo le 16:00). Gli altri hanno fatto max 5-6 giri, per il resto uscite brevi.
HRC ingiudicabile coi piloti fuori servizio…
“Tipo 2 anni fa ad Assen o a Misano?”: che accadde?
Bagnaia e superinteressante perché è già veloce in pista e in baracca ragiona molto da grande.
Dovizioso ha solo provato le novità, niente di più.
Petrucci ha tentato in tutti i modi il tempone per far mettersi in mostra, e lo capisco; poi ha essenzialmente lavorato quasi esclusivamente sul suo enorme problema di consumo, che è ahinoi dovuto alla sua storia motociclistica fatta di gavetta in classi dove si poteva, e spesso si doveva, essere “rozzi” con il polso e lo stile.
Quando Petrucci ne ha avuto l’occasione ha sempre tentato di stare davanti a Dovizioso e a Misano gli portò via 4 punti importanti per la lotta al mondiale…
Per me il problema in Ducati è l’avere due piloti simili nello stile di guida. Se prima con Lorenzo potevano mediare fra i due stili differenti (e Dovizioso tirava fuori soluzioni dell’ultimo minuto sui setting), adesso rischiano di non poter fare reali confronti perchè entrambi rischiano di avere gli stessi problemi e faticheranno a risolverli… E i problemi di consumo sono dovuti essenzialmente allo stile Stop & Go…
Ah, vero. Beh, ora le cose in teoria stanno molto diversamente, ma concretamente sono drammaticamente peggiori per Petrucci, che deve essere “bravissimo, ma non troppo”, cosa impossibile già per uno che ha la moto in mano; figuriamoci per chi ha tutto da dover dimostrare faticosamente con le unghie e con i denti.
Però Dovizioso, che io ricordi, problemi di consumo non ne ha mai avuti, anzi, a volte ha tratto un grande vantaggio in merito. Sbaglio?
In riferimento al confronto di cui parli, sì, hai ragione, ma tanto la Ducati ha già scelto dove andare a sbattere: tutto per tutto con Dovizioso, e non si guarda ad altro, nel bene e nel male.
Ducati è una vita che sbava dietro a Marquez, ormai. Si sono convinti del fatto che solo con lui riusciranno a vincere il mondiale.
Prima avevano Stoner ed erano convinti che serviva Lorenzo, poi han tentato con Rossi ma no, meglio puntare a Lorenzo di nuovo che no wait, è meglio Dovizioso perchè ooooops, sta a vedere che Petrucci già senza sella è meglio di “Iolosomanontelodico” ma ‘spetta, aspettiamo arrivi Marquez?
Da questo piccolo dramma industriale l’unica cosa da fare è cambiare Domenicali…
Riguardo i consumi. Come dicevo lo scorso anno Dovizioso ha una particolarità: non è diventato più veloce di 4 anni fa. Proporzionalmente sono gli altri ad andare più lenti limitati da gomme che non permettono grandi velocità a centro curva (che Dovizioso non sa fare).
Mettiamoci poi la Michelin che porta gomme da gestire e la tavola è pronta: Hai una gara dove bisogna andare piano per conservare le gomme? Dovizioso fa un garone. Hai una gara di velocità tipo Mugello, Barcellona, Sepang ecc…? Dovizioso sparisce.
Ma se sulle gare veloci vincevano o facevano buoni risultati con Lorenzo adesso non li faranno con Petrucci che guida come Dovizioso…
Guarda, non posso che concordare.