Debriefing 2019 – Qatar, Losail

Prima gara del 2019, stessi problemi del 2018 o quasi: questione davvero di sfumature, con la Ducati più equilibrata e gli altri ad inseguire. Facciamo le prime considerazioni sulle caratteristiche delle varie moto a partire dal loro comportamento dinamico.

Poche centinaia di metri dopo il via balza all’occhio la differenza tra la Ducati in testa e la Honda immediatamente incollata dietro: viaggiano più o meno alla stessa velocità ma durante la percorrenza – anzi, già in fase di impostazione – la moto giapponese deve piegare qualche grado in più nonostante l’acrobatico Marquez si sporga assai più del pulitissimo Dovizioso.

Facile dedurre la prima caratteristica: la Honda continua ad avere il baricentro basso e più  arretrato della moto italiana. Il prosieguo della gara conferma questa certezza: la Honda frena forte ma dritta, e se entra veloce non riesce a curvare alla medesima velocità della Ducati. Di conseguenza deve rallentare fino a velocità inferiori, svoltare e accelerare daccapo: nel frattempo Dovizioso gira stretto, percorre più veloce ed esce dalle curve nuovamente in testa. Non è un caso che l’incrocio di traiettoria all’ultima curva si risolva sempre allo stesso modo, al punto che è lo stesso Dovizioso a lasciare al suo interno una porta socchiusa e ad invitare Marquez all’entrata garibaldina: sa benissimo che uno spazio così stretto obbligherà Marquez ad entrare quasi dritto e a frenare con troppa energia qualche metro più in là, lasciandogli la porta spalancata per il controsorpasso a gas spalancato.

Lo scotto di questo centraggio lo paga tutto Lorenzo, costola o non costola. Il maiorchino guida rotondo e piegatissimo da quando è nato, anche su moto con centraggio alto e avanzato: con la Honda fatica tantissimo, arriva spesso al limite della spalla e continua ad essere lento in curva. La guida sporca col posteriore in drift non è nelle sue corde in generale, ma sollevare la moto sulle sospensioni  porterebbe a trasferimenti di carico e a reazioni del link posteriore anche più difficili da gestire, col rischio di perdere l’avantreno appena riprende il gas in mano. E stavolta ho paura che non basti una sella più alta o un serbatoio diverso, il momento di inerzia rispetto all’asse X (la resistenza della moto al rollio attorno al baricentro) vanificherebbe il vantaggio teorico di un baricentro mediamente più alto.

Crutchlow dal canto suo se la cava con onore: si sbatte sulla sella come pochi e riesce a domare fisicamente col suo peso una Honda più alta delle gemelle Repsol. Forte dell’esperienza Ducati negli anni bui, meglio di altri sa come contrastare istintivamente una ciclistica che continua ad avere nella percorrenza e nelle inversioni di piega il suo punto debole.

Se dell’Aprilia e della KTM posso dire poco a causa della scarsità di immagini disponibili, posso però supporre che la struttura di entrambe, più la prima che la seconda, non sia così sbagliata e che i loro problemi non derivino da un progetto da rivedere quanto alla relativa mancanza di adeguato sviluppo di tutto il mezzo.

Yamaha e Suzuki continuano a sembrare cugine prime, con un leggero vantaggio della celestona per quanto riguarda alcuni equilibri che nella moto di Iwata appaiono ancora troppo precari: in particolare nella Suzuki il minore sfruttamento degli extracarichi di trazione la rendono forse un po’ meno performante su piste ad elevata aderenza ma anche meno sensibile al peggiorare delle condizioni, con reazioni meno brusche e più prevedibili e con un comportamento ciclistico più progressivo. La Yamaha, al contrario, a fronte di un progetto portato all’estremo si ritrova con un range di utilizzo molto ridotto e con la tendenza a massacrare le gomme appena le condizioni si discostano da quelle ideali. In quest’ottica non mi ha stupito un Vinales che durante le prove a gomme fresche spara un tempone impossibile da mantenere per più di due giri mentre Rossi più concretamente cerca di lavorare sulla lunga distanza e si preoccupa più della durata che della prestazione secca: il risultato finale qui a Losail gli dà ragione, ma su piste più calde e/o più scivolose non sarà semplice trovare la quadra. In definitiva, stabilito che la moto più veloce è quella che riesce a sfruttare meglio le sue gomme, tra le due cugine a quattro cilindri in linea quella più performante nell’arco dell’intera stagione sembra essere la Suzuki: col senno del poi poteva essere la moto perfetta proprio per Lorenzo, e non è un caso che riesca ad essere facile e veloce in mano a due piloti non certo veterani della massima cilindrata e delle traiettorie spigolose. E forse il suo maggiore difetto, anche questo si è visto qui in Qatar, sta nel fatto che Rossi ce l’ha la Yamaha.

Per finire, lascia il tempo che trova la solita querelle sui diversi “supermotori” ora dell’uno e ora dell’altro: quando le percorrenze sono così diverse da condizionare pesantemente la velocità e l’angolo di piega da cui si è costretti a ripartire, si fa in fretta a prendere un granchio. Per il momento posso solo dire che tutti i motori spingono abbastanza da chiamare l’elettronica a tagliare i cavalli in accelerazione, quindi il problema principale resta il centraggio coi conseguenti carichi verticali e con i relativi limiti nella rapidità di rollio, nell’angolo di piega e nella velocità minima durante la curva. E la Ducati che abbiamo visto sta una spanna sopra le altre moto, a meno che “qualcuno” non sbagli gomme 😉

127 Comments
  1. mancavano questi articoli…
    com’è andata a cremona?

  2. Non male, grazie. Abbiamo verificato la precisione della nuova centralina di acquisizione progettata da noi e abbiamo raccolto una serie di dati sul funzionamento di alcuni tipi di gomme. In ottica campionato, sulla base delle osservazioni nei tre giorni e nel rispetto delle limitazioni imposte dal regolamento di classe, stiamo sviluppando gli opportuni accessori per portare le gomme al centro del loro range di utilizzo. Ma è solo l’inizio, siamo ancora al primo prototipo semplificato e il software è in fase di definizione. 🙂

  3. Finalmente torna il debriefing!
    Non mi torna una cosa sulle dichiarazioni generali rilasciate durante il we di gara
    Si lamentavano che il grip verso sera calasse e fosse poco sicuro girare
    Se si parla di precipitazione dell’umidità ci potrebbe anche stare, ma se parliamo di basse temperature non si era detto qui che il grip aumenta sull’asfalto fresco?
    Allo stesso modo, se il grip diminuiva all’orario di gara difficile che i primi 5 classificati siano arrivati davanti a tutti montando le medie… Se non ci fosse stato grip le medie manco le mandavano in temperatura
    Che ne dite?

  4. Bentornato Federico!!!

    ci, ma in particolare mi sei mancato!!!! Buon lavoro

  5. BENTORNATO!!! adesso cercate di scovare più informazioni che si può. Grazie!!!

  6. Il primo giorno a Losail si paga la pista sporca e l’umidità, ma dopo le prove la pista va gommandosi e il problema sparisce. Antiche reminiscenze universitarie (Disegno1 e Disegno2) lo confermano: per levare l’umidità dalla carta e disegnare correttamente col rapidografo occorre “sgommare” il foglio. Funziona benissimo anche con l’asfalto.

  7. Miticiiii bentornati.
    Alex DeAngelis, durante le qualifiche ha fatto notare, che con molto stupore (suo di Alex) notava che le Yamaha avevano le forcelle particolarmente sfilate.
    Ma non e’ un controsenso per una moto che già ha così tanto carico davanti e che sono in costante crisi con la trazione?
    Ho notato una Suzuki spettacolare, sembrava curvare come fosse una minimoto.

  8. Sì, poi si lamentano che l’anteriore non regge. Capita quando si esagera con gli extracarichi e la coda non può collaborare alla curva allargandosi quanto serve: in questi casi la moto diventerebbe ferocemente sottosterzante, ma visto che la M1 è bella carica di anteriore e rischia meno di altre l’impennata, allora la fanno stare in curva a forza di deriva anteriore. Un po’ come quando in auto, col motore che grava tutto sulle anteriori, tu contrasti il sottosterzo girando di più il volante e mandando in deriva le ruote anteriori. Finchè è poco, col peso che hai sull’avantreno ce la puoi fare: ma appena superi il massimo angolo di deriva concesso dalle tue gomme ti ritrovi “lo sterzo chiuso” e la macchina che va dritta sul guardrail.
    Gli è andata bene che il grip elevato ha evitato derive peggiori, sennò finiva come in prova: gomma a pezzi e piloti che “non capiscono cosa succede”.
    A margine: loro “credono” di aumentare il grip anteriore sfilando le forcelle. Ci ho rinunciato, lasciamoglielo credere: in fondo in moto ci devono salire loro, mica io.

  9. Federico: qui tocca fare di nuovo ragione alle parole di Rossi che dice:”siamo messi come un anno fa”.

    Un tuo parere sulle parole di Dovi?
    Durante l’intervista, rispondendo sull’argomento motore Honda ha fatto una strana faccia e ha detto:”occhio che non si può sapere facilmente dove porterà, se creerà degli squilibri in altri sensi”.

    Ho letto la tua analisi e non capisco una cosa: discorso Jorge. Dovi ha detto che seguendolo e vedendo come andava in curva ha pensato “wow”.
    È un caso dovuto dalle caratteristiche della pista? Una situazione non sostenibile alla lunga?

    PS ho letto diverse interviste relative al famoso dispositivo montato sul forcellone Ducati. Ma se creasse deportanza, perché tutti dicono “crea una compressione sul mono?”. Normale che Gigi ti dice “no non crea compressione sul mono”. Se generasse deportanza, tirerebbe il mono e per vederlo si dovrebbe mettere la moto su delle bilance in una galleria del vento, o sbaglio?

  10. @Jigen75: L’aratro montato da Ducati, a quanto detto da Rivola di Aprila, creerebbe deportanza. E lo sa perchè avevano presentato ad Aldridge un sistema simile giusto qualche settimana prima ricevendo un secco “no” prima perchè dovrebbe essere usato in caso di pioggia (come ha fatto Yamaha) e poi perchè in ogni caso non può creare deportanza. Quindi scartarono l’idea.
    Due settimane dopo salta fuori un comunicato che spiegava come quel sistema lì sarebbe stato legale se serviva anche a smaltire calore dalla gomma, a patto non creasse deportanza.

    E qui è saltato fuori l’inghippo: Ducati ha presentato la medesima soluzione di Aprilia ma spiegando che il suo utilizzo serviva a raffreddare la gomma. Come non si sa ancora ma vabbè… E Dall’Igna ha poi detto che non crea deportanza giustificato dal fatto che l’effetto di tale soluzione non si nota dalla telemetria.
    Ed è vero, dalla telemetria non si riscontrerebbe una maggiore compressione del mono posteriore per il semplice fatto che si tratta di una leva di terzo genere il cui effetto si scarica direttamente sulla ruota posteriore senza interessare la sospensione. Però stiamo comunque parlando di un profilo aerodinamico formato da tre ali montato su un dispositivo mobile… Praticamente, se anche si dimostrasse la fondatezza dell’effetto refrigerante sul pneumatico (fermo restando che è pure stato smentito da Petrucci), per il resto è illegale al 100%

    Aprilia ha portato avanti il ricorso visto che in mano hanno tutto lo studio sugli effetti di quel particolare perchè l’avevano già presentato!!! Il problema però è che Ducati ha corso con in mano l’ok della commissione grazie ad una supercazzola.
    Di fatto al TAS non ci sarà un processo contro Ducati bensì contro Aldridge e Webb che hanno dato l’ok senza approfondire sugli effetti. Tant’è che dopo il ricorso iniziale hanno scaricato la palla al TAS perchè non avevano le competenze per stabilire se creava deportanza o meno… Ma allora cosa ci stanno a fare?

  11. Dovi è troppo un signore per infierire sulle difficoltà di un avversario: probabilmente ha pensato “wow, ma quanto caxxo sta piegando?!”, e non era un complimento alla Honda ma il riconoscimento dell’impegno di Lorenzo per tentare di fare percorrenza.
    Il famoso dispositivo, sistemato nella parte vicino al pivot, effettivamente produrrebbe una compressione sul mono. Se generasse una deportanza apprezzabile. Qui invece, vuoi per le dimensioni, vuoi per la posizione, l’aletta si ritrova investita da un flusso turbolento e insufficiente a generare carichi non dico apprezzabili ma neppure misurabili.

  12. Ciao Sacr, che bello rivedervi tutti. Grazie mille per la tua spiegazione.

    Mi aiutate a capire? Come potrebbe se i suoi effetti fossero diciamo di grandezze superiori, a far comprime il mono?
    Essendo una deportanza spinge in giù, ed essendo attaccato sotto il forcellone, tira questo verso il basso. Qualcosa che è pure inclinata. La vedo utile come cosa in fase di staccare ad alta velocità per spostare anche di poco il limite di ribaltamento ed in più, un po’ come la pinna posteriore di un aereo a stabilizzare.

    Perché dici che comprimerebbe il mono? Non ci arrivo. Fosse sotto la pancia della carenatura, si lo capirei. Ma li sotto no non ci arrivo, anche perché le forze dovrebbero essere distribuite lungo la staffa di aggancio che è difatti è molto ampia. Le forze generate dovrebbero essere troppo più grandi per somma dei vettori, creare qualche compressione al mono, ma sufficienti per dare una spintarella verso il basso al mono. Fossero pure 2kg, dato il baricentro, in fase di staccata aiuterebbero a spostare il limite di ribaltamento.

    Cioè io sono impreparato, vado di pensiero e sicuramente ho pensato male.
    Spero in un tuo approfondimento.

  13. Grande Federico, ben tornato!! Mi mancavano un sacco i debriefing.

    Sulla storia del “cucchiaio” Ducati, sinceramente ho fortissimi dubbi che possa portare un qualche vantaggio aerodinamico visto che si tratta di una zona con tantissima turbolenza, inoltre se quello fosse il suo obiettivo, non sarebbe molto furbo metterlo proprio a ridosso della ruota ma piuttosto spostato in avanti di qualche decina di cm.

    @Sacramen
    Dove hai letto che Aprilia aveva progettato e sottoposto ad approvazione un sistema simile?
    Qualche fonte?

  14. Vediamo se riesco a incollare uno scarabocchio.
    L’articolazione schematizzata tende a un angolo piatto se applichiamo una forza diretta verso il basso sullo snodo in rosso (forza verde), ma ci tende pure se applichiamo una delle forze blu su uno dei punti in giallo. Se abbiamo una molla di contrasto è evidente che la forza verde riuscirà a comprimerla più di quella blu, ma la compressione c’è in entrambi i casi. E va a zero solo se la forza blu viene applicata alle estremità libere di muoversi solo in orizzontale (i perni delle ruote, nel nostro caso).
    scarabocchio

  15. @Federico
    Non so se ho capito bene e non so se il tuo disegno sia riferito al mio commento, ma ad ogni modo mettere un carico aerodinamico proprio davanti ad un “muro” (in questo caso la ruota) non limita tantissimo la capacità di deportanza?
    Quindi ad effetti pratici la soluzione Ducati interviene talmente poco dal punto di vista del carico aerodinamico da poterlo considerare quasi nullo, o no?

  16. Era per Jigen75, non per il tuo commento 🙂
    Non saprei cosa è peggio tra la ruota posteriore dieci centimetri dietro o la ruota anteriore un metro davanti, ma una cosa è certa: chi parla di deportanza di quell’aletta è parente del progettista della versione Max8/9 del Boeing 737.

  17. @Mr.Goodkat: https://it.motorsport.com/motogp/news/rivola-sul-caso-ducati-allaprilia-e-stata-negata-una-soluzione-simile/4351321/

    Ok, Dall’Igna dice che non crea carico aerodinamico e sopratutto non serve a quello scopo. Ma allora perchè mettere 3 ali al posto di una unica se l’obiettivo era creare un semplice convogliatore d’aria?
    E visto che quel profilo non serve a creare deportanza, a cosa servirebbero i 2 profili montati sulla ruota anteriore? A me è venuto il dubbio che servono proprio ad eliminare le turbolenze della ruota anteriore per pulire il flusso d’aria sotto la pancia della carena. In quel modo massimizzi l’effetto deportanza delle 3 ali poste sul “pelapatate”.

    Poi, se sabato pure Petrucci in un lampo di genio smentiva lo smaltimento del calore della gomma per qualcos’altro che non poteva dire…

    @Federico: effettivamente nel complesso dovrebbe esserci compressione sul mono. Ma è possibile che questa compressione venga mascherata da una opportuna configurazione del link posteriore?

  18. Fidati: quelle superfici in quella posizione sono irrisorie ai fini della deportanza. E per fortuna, aggiungo: per quanto tenti di ripulire il flusso coi deflettori sulla ruota anteriore, la turbolenza è troppo elevata e la deportanza sarebbe a singhiozzo, assolutamente deleteria.
    Il vantaggio del pelapatate è quello di minimizzare le resistenze a parità di deflessione del flusso: le alette multiple non lavorano semplicemente insaccando aria come una conchiglia chiusa ma piuttosto generano la cosiddetta circolazione alare, ovvero un flusso che ruota attorno all’ala e che, componendosi vettorialmente col flusso orizzontale in arrivo, deflette tutto il flusso in uscita verso l’alto di una quindicina di gradi (dipende dalla velocità e da altri fattori). Tre alette, tre deflessioni in serie. Come su qualunque turbina, o ala d’aereo, o alettoni di F1. Ed essendo la deviazione il principale scopo, poco gli frega al progettista che il flusso sia perfetto e che si ottenga una portanza costante: a lui basta deviare sommariamente il flusso in ingresso con la resistenza minore possibile 🙂

  19. Interessante, in effetti avevo subito pensato ad un vantaggio dovuto al carico aerodinamico e non avevo minimamente considerato un possibile vantaggio da deflessione del flusso.

    In questo caso comunque credo che Ducati sia al sicuro, direi che dimostrare che serva a deflettere il flusso piuttosto che raffreddare lo pneumatico è praticamente impossibile.

    @Sacramen
    Ho seguito il link ma mi sembra un po’ strano che riportano un’intervista data alla Gazzetta che non sono riuscito a ritrovare da nessuna altra parte, neanche sulla stessa Gazzetta. Magari è tutto vero, o magari la soluzione data dalla Aprilia non era poi così uguale a quella Ducati e per quello è stata bocciata… ma l’articolo non ispira molta fiducia, senza riportare neanche una fonte e nel modo generico in cui viene presentato.

    Ancora una volta, grazie Federico per i debriefing ne sentivo la mancanza. Spero che qualsiasi contrattempo ti abbia tenuto lontano da qui (credo aver letto problemi di salute) sia tutto risolto e solo un ricordo passato.

  20. Rimane il problema che Aprilia presentò un simile profilo proprio per ottenere carico aerodinamico. Ed il ricorso lo accompagneranno da calcoli fatti proprio per stabilire quanto fosse il carico ottenuto.

    Insomma, abbiamo uno che si lamenta del fatto che all’avversario hanno permesso di usare un profilo che genera carico e che a loro era stato negato mentre l’avversario dice che quel profilo che genererebbe carico in realtà gli serve a raffreddare la gomma (adducendo pure al fatto che in certe curve il posteriore di Rins fumava, come se il fumo fosse dovuto ad un surriscaldamento globale della gomma e non dal fatto che scivolava). E però viene pure smentito dal suo pilota…

  21. @Mr.Goodkat: il link contiene un’intervista a Massimo Rivola che di fatto è un comunicato ufficiale diramato poi ai vari siti.
    Che la Gazzetta lo pubblichi o meno conta fino ad un certo punto, mica è la gazzetta ufficiale del motorsport. Anzi, se devo essere sincero ormai gli articoli della gazzetta manco li leggo, sopratutto nelle interviste che molto spesso vengono tagliate.
    Sta di fatto che Rivola ha lamentato più il trattamento subito: lui ha rinunciato a proseguire nell’applicazione del profilo in quanto consapevole generi carico aerodinamico, quindi non regolare; un altro invece ha montato lo stesso profilo per fare altro. Un pò come se a te venisse negato il possesso di una pistola perchè ti piacciono mentre allo stesso tempo viene concesso a me… per uccidere le mosche.

    Un parallelo?Anche il ventolone della Brabham BT46 era stato applicato ufficialmente per raffreddare un radiatore…

  22. a me pare più uno scontro nello stile di quelli che si vedono in F1, e le modalità son state le stesse cioè aspetto la gara prima di far ricorso invece di provare a chiarire in altre sedi tipo MSMA, cosa di cui si è lamentato Dall’Igna. Che ha anche detto che ora che si è creato un precedente del genere, potrebbe anche lui far ricorso contro le ali della honda a suo dire irregolari…
    non a caso rivola viene proprio da quel mondo, ed è abituato a ste lotte a colpo di ricorsi
    speriam la cosa si blocchi subito altrimenti pure la motogp è spacciata…

  23. @Sacramen che rivola dica che il cucchiaio ha effetto aereodinamico lascia il tempo che trova…non è mica un tecnico, non ha portato nessuna analisi, non ha dimostrato NULLA. sta solo facendo la sua parte nel teatrino stile F1 che evidentemente gli piace tanto

  24. @Sacramen
    No, non si tratta di comunicazione ufficiale, ma di un’intervista rilasciata alla Gazzetta che, guarda caso, non l’ha mai pubblicata. È una notizia riportata da UN solo sito senza fonti e senza che altri siti abbiano confermato (di solito una stessa notizia appare in più posti, non in questo caso)
    In ogni caso potrebbe anche essere vera l’intervista, ma poca ragione gli si può dare a Rivola, essendo che lo spoiler non da carico aerodinamico ed il deflusso è praticamente impossible da dimostrare.

  25. No, un attimo…
    Rivola ha chiesto alla commissione se era possibile usare un profilo simile a quello Ducati per ottenere carico aerodinamico ma ha rinunciato a proseguire quando gli hanno detto che non poteva generare carico e che doveva essere usato solo col bagnato.
    2 settimane dopo la commissione dice che quel profilo può essere usato ANCHE per raffreddare la gomma a patto che non generi carico.

    Ora siamo ad un bivio: credere ad uno che si incavola perché hanno concesso ad un avversario di usare un profilo che sapeva genera carico (senza contare che è mobile rispetto il telaio, altra cosa irregolare) o ad un altro che si fa passare lo stesso profilo con la scusa del raffreddamento della gomma?
    Perché l’unica cosa certa è che la commissione non ha perso manco 5 minuti a controllare…

  26. @Sacramen @MrGoodkat
    L’articolo di cui parlate, credo si riferisca all’intervusta Rilasciata da Dall’igna A GPOne (dove in fondo al pezzo trovare anche l’audio). È bella perché Gigi più o meno lui dice (sintesi mia eh):”me ne sbatto, non genera portanza e vado avanti perché so che è regolare. Non sono un pazzo! Non attacco nulla alla moto se non mi porta un vantaggio. Se gli altri non sono buoni a progettare ed avere idee nuove, colpa loro ma non mi faccio tarpare le ali”.

    Ripeto sintesi mia…

    @Federico sei impagabile. Ma non c’e possibilità di fare una giornata con te con una moto su un cavalletto per studiare? I tuoi pezzi e le tue spiegazioni sono dei capolavori che meritano un posto vicino ai libri di Feynman

  27. per me e’ possibile che il compito principale del pelapatate sia quello di raffreddare la gomma ma dubito che per come e’ fatto un po’ di carico aerodinamico non lo crei.

    quel coso funziona per non fare andare sulla ruota dietro il flusso di aria calda che arriva dai dischi in carbonio.
    la protezione sulla ruota anteriore serve proprio perche’ l’aria non vada a toccare i dischi, passi sotto la moto e vada ad infilarsi nel pelapatate. quindi non proprio per raffreddare ma per non scaldare la gomma

  28. Mitico Gigi! Ha fatto notare che le ali della Honda sono costruite troppo fine. Oltre a ritenerle quindi pericolose, porterebbero l’ala a deformarmi alle alte velocità quindi un’ala mobile che superata una certa velocità riduca considerevolmente la sua portanza…. hanno rotto le scatole all’ingegnere sbagliato 🙂 🙂 🙂

    I have a dream: Gigi + Federico
    Sarebbe il top!

  29. Ma come fa a dire Gigi che è regolare se in commissione non l’hanno testata?
    Dica semmai che gli hanno dato l’ok e non lo possono penalizzare…

  30. Ok, approfondiamo. La trazione ti serve per non spinnare in uscita di curva: in quinta o in sesta marcia sul dritto con asfalto asciutto non ricordo di moto che abbiano la potenza di spinnare. Dunque, se vantaggio esistesse, sarebbe sull’accelerazione dalle curve. Cioè tra i 50 e i 150 orari.
    Bastano pochi calcoli per determinare che a quella velocità e con quella superficie è difficile ottenere deportanze che arrivino a un kg, ipotizzando flussi perfetti e puliti, lontani da ogni ostacolo e/o turbolenza. In quella posizione è ben difficile che si arrivi a superare qualche centinaio di grammi, peraltro discontinui in ragione di turbolenze non controllabili, alle velocità in cui servirebbe. Non c’è bisogno di metterla in galleria del vento, basta applicare ciò che la Fisica impone.

  31. SOGNO O SON DESMO?

    Finalmente un’analisi dopo tantissimo tempo.

    Se Marquez avesse potuto montare la dura (inutilizzabile per tutti, a quanto pare), sarebbe cambiato qualcosa in questo caso?

    Su Lorenzo: vi ricordate quando in conferenza chiesero a tutti i piloti di disegnare il circuito ideale per la propria moto, e Jorge, già con la testa in Honda, disegnò un circuito tutto curve tonde, con Marquez che scuoteva la testa? È incredibile come piloti di quel calibro non abbiano la minima cognizione di causa su questioni così elementari.

    Proporrei una modifica seria al regolamento: gare da sei giri, così ci risparmiano il trenino da bimbi scemi girando su tempi da imbranati per metà gara.

  32. @ Federico: Le ali sul cupolino hanno meno superficie eppure Bagnaia ha dovuto fermarsi quando ne ha persa una…
    Quella montata sul forcellone è molto più estesa e son convinto generi carico altrimenti Aprilia manco portava in commissione l’argomento PRIMA di Ducati…
    E comunque non serve sviluppi 50 kg di carico, ne bastano anche 10 in più rispetto alla norma…

  33. Sacramen – Cambia la zona, la velocità dell’aria, la densità istantanea, la pulizia del flusso. E anche le superfici sono maggiori, devi sommare i due biplani. Bagnaia si è fermato perchè aveva problemi di simmetria, ma solo nelle frenate dai 300 orari: ai cento orari, velocità di uscita dalle curve, neppure le alette davanti fanno molta differenza. E dato che la motricità sulla posteriore ti serve quando apri di seconda o terza… 😉

  34. Aggiungo qualche dato, per confronto: le ali anteriori ( in zona pulita ad alta densità, etc etc) ai trecento orari determinano una compressione delle forcelle anteriori di circa tre millimetri. Con molle dell’ordine dei 10-12 kg/cm significa che a massima velocità producono un carico di sei o sette kg. Ai cento orari siamo attorno a otto etti. E sono più ampie e in zona pulita.

  35. Ma basta che generi anche 0,1 grammi di spinta verso il basso per essere fuori regolamento.
    E ripeto, se Aprilia voleva usarlo per generare carico e non per raffreddare la gomma FORSE un po’ di carico lo genera…
    Qua si ragiona sulla quantità mentre il regolamento parla di si o no, senza contare che non potrebbero montarlo sul forcellone.
    In ogni caso, se il ricorso fallisce in Argentina avranno tutti uno spoiler per raffreddare la gomma…

  36. Un carico di 0,1g probabilmente riesce a generarlo il pilota stesso quando gli scappa una scoreggia in sella alla moto.
    Dai Sacramen, ti stanno dicendo chiaramente
    che non genera carico e continui imperterrito.
    Non c’è peggior sordo…

  37. Vinales: “Quando corro da solo, sono veloce e ho buoni tempi sul giro. Ma quando guido nel gruppo, ho dei problemi. Mentre cercavo di superare gli altri piloti, ho distrutto le gomme. Con la posteriore non avevo più aderenza perché dovevo guidare stop and go. Ho anche perso la velocità massima”.

    Detta così, sembra che in un’ipotetica gara solitaria sarebbe stato in grado di vincere o di arrivare secondo.
    È chiaro che, se hai gente davanti e dietro, non puoi delineare l’ingresso che vuoi e in uscita devi cercare di aprire prima.
    A me pare che questa sia una logica semplice di evidenziamento ulteriore di problemi personali preesistenti, non nuovi, usciti dal nulla, scaturiti dal contesto della gara.

    Che ne pensate?

  38. @Mr.Goodkat: Qualsiasi piano inclinato genera carico ed in questo caso non si parla di QUANTO ma SE lo genera.
    E SE lo genera è irregolare, basta un niente…

    A chi credere? Ad un aerodinamico della F1 che per primo ha presentato lo stesso profilo per fare carico aerodinamico o ad un ingegnere in palese violazione del regolamento che se lo è fatto passare da 2 incompetenti con una supercazzola?

  39. A prescindere dal fatto che questo dispositivo sia o meno allineato al regolamento, che decidano.
    Se sarà concessa gli altri si adegueranno, in caso contrario Ducati ne farà a meno. Tutti amici come prima
    Sarei parecchio contrariato invece se la cosa avesse ripercussioni sui risultati ottenuti in pista in Quatar per 2 motivi:
    1° L’aletta aveva passato un esplicito vaglio preventivo alle verifiche tecniche. Se hanno fatto una cazzata a farla passare non è colpa di Ducati
    2° L’effetto sulla prestazione generale dell’aletta in questione è totalmente trascurabile

  40. “2° L’effetto sulla prestazione generale dell’aletta in questione è totalmente trascurabile”

    ??????????????????????? e come fai a saperlo, ci sono stati anche altri:

    “La Federazione Internazionale (FIM) ora ha la necessità di chiarire la situazione. Sembra chiaro che la Ducati sia più avanti rispetto agli altri in materia di aerodinamica ed è stata molto abile ad interpretare le lacune presenti nelle regole” ha aggiunto Cuquerella, che attualmente lavora alla Mahindra in Formula E.
    Sembra pensarla come lui anche uno degli aerodinamici della McLaren: “Ovviamente quel dispositivo genera carico aerodinamico. Probabilmente meno rispetto alle altre appendici della carena, ma ovviamente genera del carico aerodinamico” ha aggiunto uno degli ingegneri della squadra di Woking.

  41. e se genera carico aerodinamico
    e se un dispositivo che lo genera in quell’era e’ vietato
    allora la Ducati era in malafede e per questo una punizione (lieve, del tipo fargli perdere una posizione) ci potrebbe pure stare. vedremo cosa decideranno.

  42. Jo, si, i pochi eventuali grammi di carico di quella appendice non hanno determinato la vittoria.
    Una pelliccia è fatta da tanti peli, non è che se gliene strappi uno non è più una pelliccia.
    Nell’insieme della moto quell’affare era solo un pelo tra tanti, che da solo non conta un cazzo.
    Malafede o no, se hanno avuto esplicita autorizzazione ad usarlo la responsabilità passa da loro a chi ne ha concesso l’uso.
    Qualche verifica di stazza l’ho fatta. Non esiste al mondo che un elemento controllato e timbrato poi ti possa essere contestato….

  43. Jo, domanda secca
    Pensi che senza quell’appendice Dovizioso non avrebbe vinto la gara?
    Ma veramente?!
    E sia chiaro, io non discuto affatto se sia regolare o no l’appendice in questione. Lo stabiliranno prima della gara dell’Argentina, e qualunque cosa decidano a me andrà bene.
    Ma che non tocchino il risultato del quatar nel caso si decidesse che è contro il regolamento. Se la prendano con chi PRIMA della gara, a richiesta esplicita della Ducati sulla regolarità del pezzo gli ha concesso di usarla.
    La cazzata è sua e soltanto sua.

  44. Come ho detto in precedenza, il ricorso sarà un processo ad Aldridge e non a Ducati.
    Quindi se si chiude una porta su apre un portone: voglio vedere come reagirà alla prossima novità portata da Dall’Igna…

  45. @D\avide
    non lo so, sei tu che hai le certezze mica io.

  46. @Davide: Però bisogna dire una cosa: ok, la cazzata è stata commessa dalla commissione ma se è nata dal fatto che in Ducati hanno approfittato del fatto che Aldridge e Webb non hanno i mezzi tecnici/competenze per stabilire se una soluzione dà carico o meno, c’hanno poco da recriminare.
    Aprilia aveva rinunciato ad un profilo simile proprio per non andare contro al regolamento visto che il loro studio era volto a cercare carico aerodinamico. Se Ducati invece va dai commissari dicendo che serve per altro omettendo che comunque un pò di carico lo genera sono comunque nel torto. D’accordo, è circonvenzione di incapace, ma sinceramente lo trovo ancora più grave perchè un conto è ottenere qualcosa di collaterale rispetto all’obiettivo preposto, un altro è nascondere un effetto giustificandolo con un altro garantendo allo stesso tempo l’inesistenza dell’effetto collaterale.

  47. cuquerella non è un aereodinamico; quelli della mclaren dicono esplicitamente che non sanno QUANTO carico fa, e tu continui a menar il can per l’aia. sei il peso morto di sto forum, l’unico che continua con 1 polemica inutile….

  48. Ci può anche stare Sacramen
    Ma come la dimostri la malafede di Ducati?
    Facciamo un processo alle intenzioni?
    Se la commissione tecnica avvalla un componente che a posteriori si rivela fuori regolamento non puoi scaricare la responsabilità sul concorrente penalizzandolo, anche se sospetti che abbia ciurlato nel manico.
    O mi trovano un documento ufficiale Ducati in cui quantificano un CL per quel pezzo oppure si prendano le loro responsabilità

  49. @tutu74: rileggi quello che hai scritto parola per parola e poi fai 1+1+1 che hai centrato il punto.
    Gli aerodinamici della McLaren non sanno QUANTO carico fa. Non dicono che non ne crea, dicono che non sanno stabilire QUANTO (perchè nessun ingegnere ti darà un qualsiasi valore senza prima aver fatto test).
    E questo caro mio non è menare il can per l’aia, la regolarità di quel profilo sta proprio fra il quantificare il carico e lo zero carico…

  50. @Davide: ovvio che non si può fare un processo alle intenzioni però a quei livelli non si ragiona così tanto per, lo fai sempre con uno scopo. Quindi se tu progetti qualcosa devi sempre tenere conto dei limiti imposti dal regolamento.
    Ok, la commissione non ha i mezzi per stabilire se quello spoiler ha altre funzioni oltre a raffreddare la gomma però tu costruttore devi comunque impegnarti a fare in modo che quel particolare non crei altri effetti collaterali che sono vietati dal regolamento.

    Era l’esempio che facevo con la Brabham BT46: il ventolone sul retro lo misero ufficialmente per raffreddare un radiatore perchè il regolamento imponeva che l’utilizzo delle ventole servisse a quello. Di fatto sfruttarono un buco regolamentare in modo da ottenere un flusso d’aria mostruoso che creava downforce anche da macchina ferma. Ma c’era appunto un buco regolamentare…

    Qui no, qui c’è scritto chiaramente che un qualsiasi profilo NON deve assolutamente creare alcun tipo di carico. Già il fatto che sia applicato su un dispositivo mobile come il forcellone lo renderebbe illegale solo che la commissione lo ha accettato in quanto il costruttore ha giurato non creasse carico.
    Lo ha dimostrato? No. Controprove? Nessuna, si sono fidati sulla parola.

    Però la colpa non è esclusivamente della commissione che non ha controllato, in ogni caso sei tu che devi rispettare le regole. Se ti beccano a fare i 150 km/h in centro abitato serve a niente lamentarsi che tanto non c’era il vigile, il limite lo devi comunque rispettare…

  51. Secondo me il Dall’Igna ha fatto di meglio: il regolamento, riguardo all’aerodinamica, si riferisce alle sole parti investite direttamente dal flusso d’aria: cupolino, fianchi carena, parafango. La ruota posteriore non è tra questi, il forcellone idem, vedere pagina 108-109 del regolamento 2019, aggiornamento del 4 marzo. Lui ha attaccato il pelapatate al forcellone, non alla carena. Se anche generasse 3000Kg (chilogrammi) di carico, non sarebbe annoverato tra le parti componenti l’aerokit di una MotoGP, esattamente come un codino all’insù.
    Sicuramente verrà fuori una nuova revisione che estenderà l’aerokit alla totalità di superfici utilizzabili per attaccare un qualsivoglia splitter, che regolerà la forma e l’inclinazione del codino, l’inclinazione dello scarico (avete mai pensato a quanta spinta genera un mezzo motore da MotoGP? altro che pelapatate…), ma nel frattempo Gigi ha fatto il culo (per l’ennesima volta) al resto della combriccola.

    PS: W i debriefing e W Federico!!

  52. @tutu74
    Lascia stare, tanto è inutile. Arrivati al punto di discutere su 0,1g di carico (no dico 0,1g!! neanche parlassimo di un comunque insignificante etto, qua parliamo addirittura di frazioni di grammo) ho capito che si discute solo per il gusto di essere sempre contro.
    Quando ci saranno altri spunti interessanti sarò il primo a leggere con interesse, fino ad allora vige la regola “Don’t feed the troll”

  53. ho sentito l’ing, Bernardelle dire che, mentre il cucciaio e’ in una zona grigia del regolamento per cui non e’ facile decidere, la carena del freno sulla ruota anteriore e’ palesemente fuori dal regolamento, ha detto che come carena li ci puo’ stare solo il parafango.

  54. Danny Aldridge, director técnico de MotoGP confirma:

    “En la declaración de Ducati sobre el dispositivo dicen que es para enfriar el neumático y, por lo tanto, la aprobación se basó solo en este uso, pero los otros fabricantes creen que su principal objetivo es generar fuerzas aerodinámicas. Esto no está permitido por las directrices”.

  55. @Jo, vieteranno, allora, tutte le coperture/convogliatori, utilizzati sui dischi anteriori per garantirne la corretta temperatura in condizioni di caldo/freddo? Se la si intende come fosse un parafango, e quindi parte dell’aerokit, è corretto vietarla, vista la posizione nella metà inferiore della ruota. Se, invece, dimostrano che serve (anche/soprattutto) a mantenere la temperatura dei dischi, o magari un maggior apporto d’aria al radiatore, Gigi vince ancora.

    Riguardo al pulire il flusso sotto pancia, per favorire/creare un’eventuale deportanza sul pelapatate, sarebbe stato più indicata una forma adeguata del sotto-carena (e Dall’Igna lo specifica nell’intervista postata sopra), non certo due palette sbrina-parabrezza installate così avanti, su un corpo estremamente mobile come il piede di forcella, che sale, scende e ruota…

    Io rimango dell’idea che sono state sfruttate le pieghe del regolamento nella maniera più spietata possibile e, come scritto riguardo alla V4r in SBK, sta agli altri adeguarsi.

  56. @Giacomo: Guarda che i parafanghi sono vincolati nelle posizioni/dimensioni come il resto della moto. Chissà come mai nessuno s’è mai sognato di fare un parafango che protegga anche la parte anteriore della ruota, giusto per migliorare la penetrazione… Non si può.
    Dire che una cosa serve a fare altro non la slega dal regolamento di massima. Dire che uno spoiler serve a raffreddare non vuol dire che allora può anche creare downforce come effetto collaterale quando è specificato che non può farlo. Altrimenti un giorno salterà fuori che qualcuno monta una ventolina nell’airbox che spinga aria dentro il motore, ma solo per migliorare il raffreddamento del motore eh, non è mica un turbo!!!

    Dai, io a Gigi gli voglio un bene dell’anima sia perchè è un cervello della madonna sia perchè mio conterraneo, ma finora si sono sentite solamente rimbalzi di accuse. Serve a raffreddare la gomma, me l’ha approvato la commissione, eh ma le ali Honda sono irregolari… Dimostra piuttosto che la tua soluzione non genera carico sulla ruota posteriore, non arrampicarti sugli specchi tentando magari di mettere paura agli altri.
    Se poi alla fine di tutto viene fuori che quel coso lì effettivamente non genera carico meglio ancora (anzi, tanto di cappello), almeno non si rimane nel dubbio di aver vinto una gara con una moto irregolare.

    Però è vero, fa bene a sfruttare le pieghe di un regolamento balordo. Certo, finchè non arriva qualcuno che gli girano perchè la stessa idea gli è stata bocciata. E col rischio che al legislatore potrebbe pure girargli perchè capisce che lo stai prendendo per i fondelli.
    Scemi pure quelli della commissione che non si sono manco posti il dubbio. Ok, non hanno le competenze, ma almeno blocca la soluzione fintanto che non viene dimostrata la totale regolarità. Dare invece l’ok a prescindere modificando per giunta il regolamento a favore di quella soluzione dà l’idea di non avere proprio il polso della situazione.

    E la stessa cosa è successa appunto con l’omologazione della V4R: omologare una MotoGP (completamente diversa da quella standard, sia a livello di motore che di telaio) in un campionato di moto stradali già vincolate tecnicamente da 2 anni ad un regolamento con penalità crescenti è da pazzi furiosi. Significa che non hai nemmeno idea delle conseguenze di quello che stai facendo.
    Perchè le cose son due: o sei incompetente che non capisci la differenza fra un motore stradale leggermente elaborato ed uno da MotoGP, oppure hai voluto fargli un favore…
    Capisco sfruttare le pieghe del regolamento ma l’organizzatore in questo caso è un peracottaro.

  57. @giacomo
    io ho solo riportato dichiarazioni di altri eccetto quella dove dico che mi pare che sia utile per non fare andare l’aria calda dei dischi anteriori sulla gomma dietro, quindi si, serve per raffreddare la gomma dietro. l’aria non tocca i dischi caldi ma la copertura, passa sotto la moto e viene convogliata sulla gomma dietro tramite il cucchiao. che genera carico e’ ovvio per la forma, quanto non lo so.

  58. ” su un corpo estremamente mobile come il piede di forcella, che sale, scende e ruota…”

    rispetto all’aria, la ruota e’ quella che si muove meno, il telaio/carena quello che si muove di piu’

  59. Se le palette avessero il vero scopo di aiutare a generare carico sul pelapatate, in maniera costante, attaccarle a qualcosa che, salendo/scendendo/ruotando (a causa di frenata/accelerazione/sbacchettata/correzione/drift), mi modifica la direzione di un flusso d’aria già tutt’altro che omogeneo, mi sembrerebbe poco efficace. Intendevo questo riferendomi alla mobilità del piedino forcella. Rispetto al resto della moto.
    Riguardo all’usarle per deviare l’aria calda, ci può stare, ma a questo punto faccio l’avvocato del diavolo: come comportarsi con le coperture che invece deviano l’aria fredda dal disco in carbonio quando piove o fa freddo? Sono comunque appendici fissate al perno ruota, palesemente fuori la sagoma del parafango e non assimilabili ad esso, ma sono utilizzate da decenni.
    Altro punto per Gigi?

  60. @Giacomo: le coperture dei dischi da usare in gara WET sono specificate dal regolamento e non sono nemmeno obbligati a montarle. I problemi invece vengono fuori quanto entri a gamba tesa nel regolamento alla ricerca di eventuali buchi.
    Fermo restando che andrebbe anche quantificato l’effetto riscaldante dei dischi in carbonio su una gomma distante circa 1,5 m mentre viaggi mediamente oltre i 100 km/h. La ruota posteriore viene comunque investita dall’aria, non è che si trovi in una situazione di vuoto nè che non esista un minimo di scambio termico altrimenti a logica le gomme dovrebbero squagliarsi (quando invece sono pure incasinati a mandarle in temperatura)…

  61. Riguardo le coperture dei dischi.
    In riferimento al punto 2.4.4.7, pagine 107 e 108 del regolamento MotoGP in ultima versione:
    “When viewed from the side (della moto), it must be possible to see:
    a) At least 180 degrees of the rear wheel rim.
    b) The whole of the front rim, other than the part obscured by the
    mudguard, forks, brake parts or removable air-intake.
    c) The rider, seated in a normal position with the exception of the
    forearms.
    Notes: No transparent material may be used to circumvent the above
    rules. Covers for brake parts or wheels are not considered to be
    bodywork obstructing the view of wheel rims in regard to the above
    rules.”
    E ancora: “The mudguard mounts/brackets and fork-leg covers, close to the
    suspension leg and wheel spindle, and brake disc covers are not
    considered part of the mudguard.”
    Oltre al parafango si parla di coperture per le dischi e ruote, e a queste coperture, che non fanno parte del parafango, e quindi del bodywork, viene concesso di oscurare la vista del cerchio.
    Non ho, invece, trovato riferimento ad un uso specifico per le sole gare wet.

    Se la Ducati ritiene che quelle palette servano a qualcosa (che sia convogliare l’aria verso il pelapatate, verso il sottocarena, dentro la carena, lontano dalla ruota dietro o dove più gli aggrada), sono autorizzati da regolamento ad utilizzarle.
    Esattamente come sono autorizzati a piazzare uno spoiler in corpo unico col forcellone, in quanto non facente parte del bodywork, che 0,1 microgrammi o 30 tonnellate di carico, che si muova o meno.
    Aprilia, quando gli è stato fatto presente che uno spoiler analogo a quello Ducati genera carico (seppur ridottissimo), doveva rispondere “eh, ma non fa parte del bodywork”, invece di “oh cazzo, lo togliamo subito”.
    Un ispettore non può che constatare che la Ducati è conforme al regolamento attuale, e che lo ha interpretato (letto) meglio degli altri. Ancora.

  62. @Giacomo:
    – Ad Aprilia non è stato fatto presente nulla perchè Aprilia non ha presentato nulla in termini di soluzioni/spoiler;
    – Ha solamente chiesto delucidazioni su cosa si poteva fare in quella zona della moto alla luce di quanto presentato da Yamaha a Valencia 2018;
    – Gli hanno detto che si poteva montare qualcosa per lo smaltimento dell’acqua ma SOLO in gare WET e NON poteva generare carico;
    – Visto che l’obiettivo di Aprilia era generare carico e non potevano usarla su gare DRY, rinuncia;
    – 2 settimane dopo salta fuori una revisione del regolamento dove si specifica che poteva essere montato uno spoiler per raffreddare la gomma in gare DRY ma che non poteva comunque generare carico;
    – Ducati si presenta con uno spoiler di dubbia entità, ed Aprilia dice “WTF?” visto che la loro idea era molto simile e l’hanno scartata perchè convinti generi downforce quindi irregolare;
    – L’ispettore ha comunque accettato la soluzione perchè non in grado di stabilire se genera downforce;
    – Fermo restando che fino a quel momento NESSUNO aveva parlato con Aldridge e Webb della volontà di creare downforce tramite spoiler sul forcellone (nè Aprilia nè Ducati);
    – Prima della gara Aprilia si consulta con Ducati affermando che in caso di utilizzo muoveranno ricorso;
    – Ducati risponde ” ‘Stacce” convinti che comunque è stato accettato;
    – Ad inizio gara Aprilia protesta e a fine gara presentano ricorso formale assieme a Suzuki, KTM e Honda;
    – La commissione cade dal pero non essendo in grado di affrontare la questione per mancanza di competenza tecnica (normale, è la prima volta che affrontano il discorso dal punto di vista del downforce) quindi rifiuta il ricorso senza dare spiegazioni (no normale);
    – Aprilia & CO. presentano un controricorso ed a quel punto la commissione, non avendo la competenza a trattare l’argomento, scarica la palla alla FIM.
    – Ducati contrattacca minacciando ricorso contro le ali Honda (e qua sarebbe un “Fotte e Chiagne”).

    Le uniche certezze riguardano che non si può ottenere downforce con spoiler sul forcellone (altrimenti cadrebbe il senso del ricorso), che la commissione manco era a conoscenza del problema (altrimenti avrebbero dovuto congelare la soluzione Ducati prima della gara fino a controprove) e che ‘sta storia finirà a tarallucci e vino.

    SE DI ILLECITO SI TRATTA io fossi in FIM pesterei duro con la squalifica di tutte le moto che hanno corso con quello spoiler (Dovizioso, Petrucci e Miller), altro che “Non vogliamo togliere la vittoria a Dovizioso” come detto da Rivola. C’è il rischio si crei un precedente dove ognuno può montare quello che gli pare con una supercazzola senza subire penalità…

  63. a me ha impressionato la lucidita’ di Dovizioso alla solita ultima curva : Marquez sa che finira’ lungo e per riuscire nella manovra deve assolutamnte “accompagnare” con se il ducatista (portarlo largo) . Il dovi ha piantato una frenata per non cadere nel trappolone in un momneto dedisivo, convulso, al limite che personalmente ho molto apprezzato!
    non e’ cosi’ facile come dirlo.

  64. non condivido ma posso immaginare le motivazioni ed il rodimento di Honda e poi infondo a perso per un soffio.
    Ma APRILIA …. ma che tristezza!! ma fai una moto , ridicola!!

  65. La difesa della Ducati (supportata da un suo legale) si è fortemente basata sul fatto che il lo spoiler “cucchiaio” è stato progettato per raffreddare le gomme e che l’effetto di carico aerodinamico – che sarebbe stto accertato e dimostrato dai reclamanti – sia stato “una conseguenza fortuita, ma non voluta”. In parole povere Il pezzo è stato studiato per un motivo legittimo, ma se poi come effetto collaterale (se accettiamo una metafora farmaceutica) ne ha una non legittima allora non sarebbe colpa del Team.

    ahahahahahah

  66. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Han messo ali dappertutto per creare downforce, manca solo le mettano sul casco dei piloti, e l’unica ala che NON DOVEVA creare downforce lo fa PER SBAGLIO????
    Ma chi vogliono prendere per il culo?

    Ok, se la FIM si beve ‘sta roba vuol dire che sono prezzolati, non ci credo siano idioti fino a questo livello.
    Posso capire la crew Dorna, ma non in federazione. Altrimenti siamo definitivamente di fronte ad un circo…

  67. SDENG!!!!
    Risultato quatar confermato e cucchiaio regolare….
    E dopo 2 settimane a discutere con chi se la suonava e cantava da solo ora possiamo archiviare la questione

  68. Come previsto, tarallucci e vino…
    Che pagliacciata.

  69. Commenti che affermano che sono tutti incompetenti, che sono stati comprati, che è tutto un circo in 3, 2, 1…
    Prendo i pop corn

  70. Non avevo letto il commento di Sacramen XD
    Ancora meglio del previsto 😀
    Tutti scemi quelli che hanno studiato i dati tecnici per dire che è regolare, voi ne sapete di più

  71. @Mr.Goodkat: Talmente scemi che pure Ducati conferma che genera carico (quindi irregolare) e si nasconde dietro la “conseguenza fortuita ma non voluta”.
    La sentenza non dice che la posizione Ducati era giusta tant’è che il ricorso di Aprilia, KTM, Suzuki e Honda è stato accettato. Non dice nemmeno che il profilo non genera carico aerodinamico visto che le prove portate erano innegabili (e confermate pure da Ducati).
    Dice che quel profilo è regolare. Ma lo è diventato con la sentenza.

    Hanno modificato il regolamento a campionato in corso per non andar contro l’incompetenza e la faciloneria (l’alternativa è il favoritismo) di Aldridge.

    Poi parlino pure di clima da F1, pesi politici e altro.

  72. aspettiamo di leggere in dettaglio la sentenza, o l’hanno gia’ pubblicata?

  73. @Jo: le motivazioni delle sentenze, in qualunque sede e ambito, sono differite. Poi, essendo pubbliche, da qualche parte stanno di sicuro, ma se lo stile Motogp rimane coerente, non le divulgheranno mai, a prescindere, perché sono dei cialtroni.

    @Sacramen, da semplice giurista, ti posso dire che il buco nell’acqua del ricorso era evidente, visto che in aula si sarà palesato il manifesto conflitto, cortocircuito delle parti in causa. L’unica possibilità, ma bisogna attendere le motivazioni della decisione, che ovviamente non vedremo mai (e su questo piano, ahinoi, siamo lontani anni luce dalla Formula Uno), sarebbe stata la presentazione di un documento tecnico valutato, convalidato e approvato dal perito del giudice sulla rilevanza importante del convogliatore rispetto allo scopo preposto. Da qui sarebbe partita poi un’accusa sull’estrema negligenza del corpo deputato da Dorna alla valutazione o alla malafede dello stesso, facendo decadere a monte l’approvazione putativamente basata sul regolamento. Evidentemente niente di tutto ciò è emerso, per insussistenza o incapacità degli attori.

  74. Perchè invece le prove contro Ducati sono certificate e incontrovertibili.
    Magari le hai pure lette e dimostrate sperimentalmente
    Ma falla finita che sei ridicolo

  75. Matteo,
    purtroppo quel video e’ inficiato dall’errore iniziale che aveva fatto dicendo che era montanto sulla carena e non sul forcellone. da li tutta una serie di deduzioni a mio avviso errate.

  76. @Davide come disse giustamente Mr Goodkat, don’t feed the trolls.
    è inutile cercar di intavolare discussioni con sacramen e jo, sono come il papa: infallibili, fedeli alle loro idee e depositari dell’unica verità

  77. @Davide: Qua l’unica ridicola è Dorna e FIM.
    Non so cosa dirti, se pure Dall’Igna ha confermato che quello spoiler genererebbe carico e l’unica cosa che ha portato come scusante è che non era voluto…
    Io non avrò dati incontrovertibili sotto mano ma allora Dall’Igna quali dati ha portato a suo favore?

  78. E dove l’hai letta letta questa dichiarazione di Dall’Igna?
    Hai un link?

  79. @Davide: E chi sono, il tuo insegnante di sostegno?
    Se sei così bravo a dare del ridicolo agli altri senza informarti sarai anche capace di cercarti le fonti.
    Ci siamo riusciti io e Jo, non è difficile…

  80. pero’ da un altro punto di vista su una moto lanciata a 340km molte cose nate per altre funzioni generano carico . ad esempio il plexiglass ma non mi sembra che ci siano limitazioni , almeno credo .

    non e’ facile e fondamentalmente credo che la funzione di quel coso sia proprio preservare la gomma. magari sono ingenuo…

  81. Non menare il can per l’aia
    Per quanto mi sia informato a me non risulta che l’abbia detto, ma non ho l’arroganza di sapere tutto.
    Se puoi dimostrare quello che hai detto sono ben lieto di leggere queste nuove informazioni
    Se non lo fai traggo le mie dovute conclusioni

  82. Se porta le stesse fonti che ha presentato per la dichiarazione dell’Aprilia siamo a posto 😀
    Chissà perché un articolo scritto da un signor nessuno, di dubbia veridicità e con nessuna prova a riguardo è automaticamente una prova inconfutabile; mentre il fatto che Federico stesso abbia detto che SE il pelapatate genera carico è del tutto trascurabile, non conta niente.
    Poi oh, ognuno libero di ascoltare la fonte che preferisce, io (come tanti qui) so benissimo quale delle fonti e più preparata in campo tecnico.

  83. @steu
    Sono d’accordo con te, in fin dei conti qualsiasi parte di un oggetto sparato a oltre 300km/h genera in qualche ordine di grandezza carico aerodinamico, sono convinto che anche la soluzione apportata da Yamaha per la pioggia in un modo o nell’altro generasse carico. È normale a quelle velocità.
    La differenza, a mio parere, sta nel fatto se il carico generato è sufficiente ad apportare un vantaggio in termini di prestazioni o è del tutto trascurabile.
    In questo caso credo che il carico generato sia pressoché nullo.
    Una domanda a quelli che se la prendono con la soluzione Ducati, perché non avete aperto bocca l’anno scorso con la Yamaha?

  84. Ho messo la pulce nell’orecchio all’altro ingegnere menzionato, che (se non ho capito male) dava per scontato un effetto di deportanza. Ha fatto dei calcoli e ha visto che effettivamente il carico generato è trascurabilissimo.
    L’ho invitato a più riprese a confrontarsi qui su Giornalemotori.

  85. Ho trovato l’articolo a cui si riferivano Jo e Sacramen
    https://sport.sky.it/motogp/2019/03/22/motogp-ricorso-contro-ducati-ottimismo.html
    Fondamentalmente sostiene che il lift collaterale del cucchiaio è dimostrato e anche ammesso da Ducati
    Mettiamo in fila i punti fermi
    1 Quel pezzo non serve a fare lift
    2 L’eventuale lift collaterale non ha effetti sulla prestazione
    3 I protestanti affermano che sia fuori regolamento in virtù del lift collaterale
    4 la fim ha confermato la regolarità del pezzo

    Ora possiamo pensare che la Dorna e la Fim per pararsi il culo fanno un regalo a Ducati facendo incazzare tutti gli altri, Honda in testa, oppure possiamo pensare che quel pezzo sia conforme al regolamento, anche se genera lift, come sosteneva Giacomo in un commento sopra.

    Come avevo preventivamente detto, a me sarebbe andata bene qualsiasi cosa avrebbero deciso.
    Hanno deciso e ne prendo atto
    Per me discorso chiuso

  86. “jo 15 Marzo, 2019 at 20:26

    per me e’ possibile che il compito principale del pelapatate sia quello di raffreddare la gomma ma dubito che per come e’ fatto un po’ di carico aerodinamico non lo crei.

    quel coso funziona per non fare andare sulla ruota dietro il flusso di aria calda che arriva dai dischi in carbonio.
    la protezione sulla ruota anteriore serve proprio perche’ l’aria non vada a toccare i dischi, passi sotto la moto e vada ad infilarsi nel pelapatate. quindi non proprio per raffreddare ma per non scaldare la gomma.”

    avevo scritto questo, per me fa entrambe le cose, non ha senso usare dei profili alari per convogliare l’aria quando bastavano dei profili piatti (tutto dello stesso spessore). se usi dei profili alari e’ perche VUOI generare carico, non fanno mai niente per caso.

  87. Jo, l’equazione profilo alare = portanza è sbagliata, nel senso che anche un profilo piatto può benissimo generare portanza…. la discriminante principale è l’angolo di attacco
    Lo scopo di un profilo alare è anche quello di minimizzare il drag, ed è questo il caso

  88. che poi vorrei chiedere a Federico se delle ali che funzionassero in maniera significativa non sarebbero pure dannose in curva!?
    nel senso che supponendo che spingano con una forza perprendicolare ad esse (?), mi verrebbe da pensare :
    quando la moto e’ dritta, la forza e’ perpendicolare al terreno e’ come le auto si crea un carico verso il basso .
    quanto ipoteticamente la moto fosse completamente sdraiata ,la forza spingerebbe all’esterno (come uno scooter col parabrezza caduto e trascinato dal vento laterale)
    quando e’ piegata > 45 gradi e’ maggiore la componete che spinge fuori di quella che spinge verso il basso.
    sogno gia’ una ducati con gli alettoni che rimangono dritti mentre la moto piega un pochino (a sto punto) ! 😛

  89. Non sarebbe auspicabile Steu, così le appendici tenderebbero a sbattere la moto a terra durante la piega

  90. @Steu: Ho sempre trovato molto interessante la soluzione Yamaha che fin dall’inizio ha presentato ali inclinate, in modo da risultare parallele al terreno solo a determinati angoli di piega…

  91. Da confermare: a quanto pare la soluzione Honda (simile a quella Ducati) è stata respinta da Aldridge perchè non conforme al regolamento.

  92. Dall’Igna: “A 180 all’ora, la deportanza è di circa 300, 400 grammi”.

  93. Quindi conferma che era irregolare fin dall’inizio.

  94. Si si, certissimamente
    Infatti la Fim, per punirli per aver preso per il culo dorna e direzione tecnica ha dichiarato regolare il pezzo…
    Ci arrivi a capire che è irrilevante che abbia portanza o meno? E’ conforme al regolamento. Punto
    Regolamento scritto male? Probabile, ma quello è e Dall’Igna ci ha visto giusto.
    E opinione mia non ne ha neanche stravolto lo spirito, perchè se lo scopo fosse realmente quello di fare downforce, come spiegato benissimo da Federico, per posizione, superficie e flusso turbolento sarebbe una soluzione paurosamente inefficiente, vanificata dal drag che necessariamente fa.
    Ma anche da Dall’Igna stesso, 400/300 grammi a 180 km\h a 90 km\h (che è quando servirebbe veramente a dare trazione) significa radice quadra… 20/17 grammi… ma di cosa cazzo stiamo parlando?!
    Se hanno speso tempo e soldi per quell’affare non è certo per il downforce, dunque logica suggerisce che lo scopo reale non possa che essere quello dichiarato ufficialmente: raffreddare il pneumatico.
    E dopo tutti i debriefing che hai letto in cui ti viene spiegato quanto sia difficile gestire il bilancio termico delle Michelin hai pure dubbi che non sia una cosa su cui valeva la pena tentare una soluzione simile?!

  95. Quindi se il downforce ottenuto è irrilevante come mai lo hanno bocciato a Honda?
    Cos’è? Un processo alle intenzioni?

  96. @Sacramen riflettendoci temo che un ipotetica ala orizzontale non si sommi al carico verticale come nelle macchine bensi’ la forza verticale dell’ala andrebbe a togliere, a sostituire il peso (x il braccio) della moto necessario a compensare la FC e non a sommarsi ……………… insomma la moto a parita’ di forza centrifuga piegherebbe un po’ meno con un ala orizzontale ………….penso eh!! (spero che Federico legga e mi dica!)

  97. Ah Davide, lo capisci che la FIM ha dichiarato legale il profilo perché NON poteva contraddire il giudizio di Aldridge nonostante le altre case avessero dimostrato che NON ERA LEGALE?

  98. Sacramen ripeto la domanda: secondo il tuo punto di vista se genera downforce è cmq illegale, fa lo stesso se il downforce è irrilevante in termini di prestazioni, se lo genera è da considerarsi fuori regolamento. Mi spieghi allora perché dall’anno scorso fino ad ora non ti ho sentito dire neanche una parola sullo spoiler della Yamaha?
    Sarai d’accordo che anche in quel caso un minimo di carico lo dovrà pur generare, ma guarda caso quella soluzione non ha destato in te il minimo sospetto.

  99. Sulla Honda
    Supponendo che non siano chiacchiere (al momento non c’è nulla di ufficiale) a me sembra una provocazione, in quanto avrebbero dichiarato che lo scopo fosse creare downforce, in palese contrasto con il regolamento.
    Una bambinata
    Ti ho già spiegato perché secondo me la soluzione Ducati non è in contrasto con il regolamento e il suo spirito, non farmelo riscrivere.
    Su Alldridge…… Maddechè?! Dove cazzo sta scritto che una sua decisione non poteva essere sconfessata?! E allora cosa cazzo servono le istituzioni a garanzia come reclami e ricorsi?Cosa c’era di così tremendamente importante in ballo che era necessario coprire il suo errore a dispetto di tutto? Quali cazzo di catastrofiche conseguenze avrebbero dovuto subire Dorna e Fim se avessero deciso che aveva sbagliato?Ma la smetti di vivere nei complotti?!

  100. @Mr.Goodkat: A parte il fatto che il profilo Yamaha è diverso ed è stato il motivo per cui quasi tutti si erano mossi nella stessa direzione Ducati e per il quale Yamaha è stata zitta nel ricorso (ehm…), sinceramente non c’avevo nemmeno dato peso come gli altri…
    – Aprilia ha messo da parte lo spoiler perché non poteva generare carico. Creava 200 gr? 2 kg? 20? ‘Sticazzi, non doveva farne ad sta di Aldridge.
    – Ducati ha chiesto di poterlo usare per raffreddare la gomma ma lo ha detto ad Aldridge che un pò di carico lo genera, anche se trascurabile?
    – Dato che questo carico è trascurabile, come mai ad Honda è stato negato l’utilizzo di uno spoiler analogo? Forse che in Honda sono riusciti a tirar fuori 20 kg di carico? O forse perche Aldridge si è di nuovo incartato come un Vogon di fronte alla stortura del regolamento unita all sentenza FIM?

    Perché qua le cose son 3: o il profilo non deve generare carico (come dice il regolamento) oppure la sentenza FIM autorizza l’utilizzo del profilo solo sulle Ducati, oppure si può usare qualsiasi cosa basta non nominare il downforce…

  101. Ma seriamente stai facendo finta di non capire il giochino che avrebbe fatto bonda?
    Si sono presentati apposta per farselo bocciare, dichiarando che il suo scopo fosse espressamente fare downforce
    Lo capisce anche il bidello che è una provocazione perché non gli è andata giù la decisione
    Vuoi un elenco di elementi che generano un downforce contro il regolamento secondo la tua interpretazione?
    -cupolino
    – casco
    – pilota
    – parafango
    – forcella
    Tutta roba irrelevante da pochi grammi ma comunque esistente
    Squalifichiamo tutti e annulliamo il campionato?!
    O sveglia!

  102. @Davide: No, seriamente, stai scherzando o cosa? Mi tratti da coglione quando riporto i dubbi che hanno tutti quelli fuori dall’orbita Ducati…

    Per curiosità, rispondi a queste domande:
    – Se Ducati presentava il profilo dicendo “Serve a raffreddare la gomma, genera anche un po’ di carico ma è trascurabile…” glielo passavano uguale?
    – Se domani Honda (come mi aspetto) si ripresenta con spoiler dicendo che in realtà serve a raffreddare la gomma, secondo te glielo passano?

    In teoria le risposte dovrebbero essere “No” e “Si”…
    Per te?

  103. Sacramen
    Proprio non afferri il punto
    Ci sono una quantità di componenti che fanno downforce collaterale e la cosa è implicitamente consentita dal regolamento, ed è esattamente questo il caso.
    Altrimenti domani uno si presenta in pista con una forcella a perpendicolo col suolo, fa la gara, arriva con 3 giri di svantaggio e poi fa reclamo contro tutti perché la forcella inclinata fa 50 grammi di downforce non consentito
    E seconto la tua interpretazione avrebbe ragione!!!!
    Honda se presenta lo stesso pezzo cambiando spiegazione gli ridono in faccia e hanno ragione, quello se lo è bruciato
    Se ne portano uno diverso e non fa le bambinate tranquillo che glielo accettano
    Ducati non ha menzionato il downforce in quanto neanche gli importava quantificarlo e probabilmente neanche erano in grado di fornire un numero, e visto che la loro chiave di interpretazione e quella che ti ho appena spiegato, assolutamebte inutile dirlo
    Stesso esempio della forcella, secondo te qualcuno ha specificato alla commissione tecnica che la forcella fa un po’ di downforce collaterale e se andasse bene lo stesso?
    Pensavano di avere ragione, hanno fatto reclamo e non era così
    Basta
    Per carità, basta

  104. @Davide: Come immaginavo non rispondi alla domanda. Troppo semplice?
    Ti rendi conto che, secondo il tuo parere e quello di Aldridge, un componente è regolare o meno sulla base di quanto dichiarato dal costruttore al commissario?
    Non dovrebbe essere il contrario?

  105. Cazzo l’han fatto veramente!
    Mi ride pure il culo, è bastato dire che serviva a raffreddare la gomma e lo stesso spoiler è diventato legale.

    È chiaro, Aldridge in realtà è un impiegato Vogon.

  106. Sai leggere? Dispositivo simile
    È andata esattamente come ipotizzavo io e tu rigiri la realtá suonandotela e cantandotela da solo….
    Sei di una disonestá intellettuale disarmante
    Basta, combatteteli da solo i tuoi mulini a vento, non sei in grado di sostenere un dibattito senza manipolare la realtá

  107. Steu – Esatto, il solo modo per non generare componenti laterali sarebbe piazzare l’ala orizzontale all’altezza del suolo.

  108. Davide, ma sei ingenuo così di tuo o cosa? Lo spoiler Honda è lo stesso, hanno solo cambiato indicazione d’uso e NON SERVE A RAFFREDDARE LA GOMMA A PRESCINDERE DALLE SUPERCAZZOLE DI DALL’IGNA CHE RACCONTA ALLA STAMPA E CHE NON HA DIMOSTRATO ALLA CORTE FIM.
    È STATO RESO LEGALE PERCHÉ AVEVA DETTO SERVIVA A QUELLO NONOSTANTE GLI ALTRI TEAM DIMOSTRASSERO IL CONTRARIO…

    E io sarei l’intellettualmente disonesto?

    È come se ti permettessero di costruire carri armati perché dici che i cingolati sono mezzi agricoli ed il cannone serve a scavare buche…

  109. Sacramen, provo a spiegartelo con un esempio:
    Immagina essere il responsabile dell’FDA, arriva una casa farmaceutica e chiede di commercializzare una nuova medicina che abbassa la febbre in modo considerevole, purtroppo come effetto secondario in certe condizioni può generare una leggerissima infiammazione intestinale. Tu, come responsabile, analizzi la nuova medicina, fai le prove e scopri che gli effetti secondari sono del tutto trascurabili, quindi approvi la nuova medicina.
    Arriva una seconda casa farmaceutica e chiede di commercializzare una nuova medicina che serve ad infiammare l’intestino dei pazienti. Tu come responsabile li prendi per scemi e direttamente gli neghi la possibilità di commercializzare la nuova sostanza, non perdi tempo ad analizzare niente, se la loro intenzione è creare danno ad un paziente (quindi un intenzione illegale) chiudi il discorso con un bel divieto.
    Se la seconda casa farmaceutica torna e dice “no scusa, ci siamo sbagliati, in realtà serve ad abbassare la febbre, l’infiammazione intestinale e solo un lievissimo effetto secondario”, allora tu sarai nuovamente disposto (ed obbligato) ad analizzare il tutto ed a concedere o vietare la nuova medicina a seconda dei risultati ottenuti.

  110. @Sacramen,
    dacci su che stai parlando ai muri.
    non c’e’ niente da apprendere e nemmeno da trasmettere perche’ il cancello e’ chiuso.

  111. “…sottoponendo al giudizio del dt della Moto GP un altro disposto simile, ma realizzato con l’obiettivo di raffreddare la gomma posteriore”
    In lingua italiana simile ha un significato diverso da uguale
    Sacramen, io sono molto perplesso
    Non riesco a capire se ciurli nel manico mentendo spudoratamente e trattarti di conseguenza oppure hai qualche altro tipo di problema

  112. @Mr.Goodkat: Mi dispiace ma l’esempio è sbagliato sia nella forma sia nella riproposizione dei fatti. Mettiamola con l’esempio del carro armato…

    Io mi presento dal commissario tecnico di un concorso agricolo e gli chiedo se sia possibile montare sul mio trattore qualcosa di simile ad un cannone senza specificare il suo vero utilizzo. Il commissario mi da una letta del regolamento e mi dice che il suddetto dispositivo lo potrei usare solamente nei mesi invernali e comunque NON PUO’ essere qualcosa che spara. A quel punto rinuncio a sviluppare qualsiasi cosa possa sparare.

    2 settimane dopo mi arriva una mail dove il commissario fa una revisione al regolamento dicendo che il suddetto dispositivo può comunque essere usato anche nel resto dell’anno a patto venga utilizzato a scavare buche e che in ogni caso NON PUO’ essere qualcosa che spara oggetti.

    Una settimana dopo vado ad un concorso di mezzi agricoli e fra tante benne e aratri compare un concorrente con un cingolato e sopra montato un cannone. Vado dal commissario e gli chiedo “Ma quello non è un trattore, è un carro armato. E’ regolare montare un cannone?” ed il commissario “Ah sì, e comunque quello non è un cannone ma un dispositivo per scavare buchi nel terreno. E regolare!!!” ed io “Ma spara, è un cannone…” ed il commissario “Ah, io mica l’ho mai visto sparare, il costruttore mi ha assicurato che non spara quindi è conforme al regolamento”

    Al che io ed altri costruttori ci presentiamo nel dopo concorso dal commissario dicendo che quello non è un trattore cingolato con un tubo-scavatore bensì un cazzo di carro armato con un cannone da 120 mm. Il commissario rigetta immediatamente il ricorso senza dare spiegazioni.
    Facciamo contro-ricorso dicendo che quello è un cannone che ti scava sì delle buche ma di certo non per piantarci pali delle vigne… Il commissario rigetta nuovamente il ricorso dicendo che non è in grado di stabilire con certezza se quello è o meno un cannone (…) e rimanda tutto alla federazione.

    Alla fine della fiera non è dato sapere come mai (vuoi perchè una qualsiasi federazione di qualsiasi sport praticato non contesta mai e poi mai il giudizio di una suo arbitro ufficiale in campo, a meno di palese illecito) ma alla fine il l’M1 Abrams ha il diritto di partecipare ai concorsi per mezzi agricoli.

    2 settimane dopo arrivo con la mia bella versione di un carro armato, lo presento al commissario e gli dico “Ecco qua il mio mezzo agricolo”, il commissario “E quel tubo cos’è? Serve a scavare buche?” ed io “No, quello lì è un cannone da 120 mm simile a quello montato da quell’altro”. Il commissario rigetta l’omologazione in quanto palesemente in disaccordo col regolamento.
    Il giorno dopo, con una pokerface mostruosa, torno dal commissario con lo stesso mezzo dicendogli “Ecco qua il mio mezzo agricolo”, il commissario “E quel tubo cos’è? Serve a scavare buche?” ed io “Oh sisisisisi, è un portento, ti scava delle buche della madonna!!!”. Il commissario mi omologa il carro armato.

    Ecco, al posto del cannone mettici quello spoiler ed hai il riassunto delle ultime 3 settimane.
    I punti fermi sono sempre gli stessi:
    – Aldridge non ha MAI fatto controlli, si è fidato sulla parola;
    – nessuno, men che meno Ducati, ha dimostrato come faccia quel coso lì a raffreddare una gomma;
    – l’unica cosa che sono in grado di ripetere è che Rins alla curva 11 di Losail aveva la ruota posteriore che fumava mentre quella di Dovizioso no. Non era più facile dire che la ruota di Rins spinnava in accelerazione?;
    – ieri la posteriore di Miller fumava in accelerazione nel curvone dopo il tornantino. Ma non aveva lo spoiler raffredda gomme?
    – al tempo stesso gli altri han dimostrato che quel coso lì l’unica roba che può fare è generare carico;
    – se quel coso lì genera carico anche in maniera irrilevante (da quantificare poi l’irrilevante) è comunque in disaccordo col regolamento;
    – Honda ha presentato lo spoiler per generare carico e le è stato bocciato; lo stesso spoiler (non uno simile, lo stesso, perchè Honda non ha fatto 1 spoiler per creare carico ed 1 per raffreddare la gomma) il giorno dopo le è stato accettato perchè indicato a raffreddare la gomma quindi conforme;
    – Che lo spoiler Honda del venerdì fosse lo stesso del giovedì l’hanno confermato tutti;
    – Non riesco a capire dove sto mentendo spudoratamente visto che al momento l’unico a mentire è Dall’Igna.

  113. Ok, tutte le fonti parlano di un dispositivo simile, ma per Sacamen invece è esattamente lo stesso perchè lui vuole fortissimamente che sia così
    Ho capito

    Bella

    Buona vita

  114. @Davide: attaccati pure alla semantica ma trovami fuori una link dove lo spoiler Honda del venerdì era diverso da quello del giovedì. Al massimo dicono che era simile a quello Ducati.
    Se Aldridge ha detto che erano “simili” era per non fare proprio la figura del coglione dicendo che erano uguali. Per il resto non ha alcun senso che Honda presenti uno spoiler differente visto che il loro obiettivo era appunto mettere in luce l’assurdità del regolamento, dove basta modificare l’indicazione d’uso per farsi approvare un componente anche se palesemente in contrasto col regolamento

    https://sport.sky.it/motogp/2019/03/29/motogp-gp-argentina-2019-honda-spoiler-approvato.html

    https://it.motorsport.com/motogp/news/honda-ci-riprova-ripresenta-il-suo-spoiler-ad-aldridge-ma-con-unaltra-funzione/4360999/

    https://www.oasport.it/2019/03/motogp-gp-argentina-2019-prosegue-la-lotta-degli-spoiler-honda-al-contrattacco-dopo-il-caso-ducati-autorizzato-un-nuovo-pezzo/

  115. Stavo per rispondere sistematicamente al commento, ma credo che Davide abbia reso perfettametne l’idea.
    Da una parte le fonti, dall’altra la convinzione personale. Non perdo altro tempo.

  116. Sacramen, nel link di gpone postato sopra è chiaramente specificato che lo spoiler era diverso e da li partivano le mie argomentazioni
    Negli articoli postati da te invece affermano che sia lo stesso. Non mi metto capricciosamente a dire che i miei link sono meglio dei tuoi, prendo atto che c’è una incongruenza tra le varie testate e valuto senza pregiudizi che la verità possa essere quella che sostieni tu
    Bene, grazie per i link. Li avessi postati il 30 marzo potevamo fare una discussione più documentata invece di pretendere di essere creduto sulla parola
    Supponiamo che che sia lo stesso spoiler.
    Aldridge è cascato come un pollo nella trappola di honda. Per salvare le apparenze doveva pretendere una modifica, fosse stata pure la posizione di una vite.
    Ma mi sembra che tu continui a non afferrare il nocciolo della questione. Questo giochino era una critica al regolamento, che, come anche affermato da me, è scritto male ed è soggetto a interpretazioni. E guarda caso è scritto così proprio per volontà di chi oggi si lamenta che sia scritto così; Dall’Igna in sede di stesura aveva chiesto regole più specifiche e rigorose. Non l’hanno ascoltato
    Tu invece continui a tenere il discorso sulla scorrettezza di Ducati, dando per scontato che abbiano violato lo spirito del regolamento per creare downforce non consentito.
    Ora, se Federico dice che quel pezzo é inefficacie per fare Downforce o ti fidi del suo giudizio o argomenti il perchè abbia torto…
    Io mi fido, e prendo atto che se quel pezzo lo hanno montato, evidentemente non è per fare downforce.
    Rimane il fatto che se lo hanno ammesso, per quanto mi riguarda quel pezzo è regolare.
    Altrimenti devi anche spiegare in quale occasione Ducati ha acquisito un peso politico così forte da farsi fare regali di questo genere da parte di Fim e Dorna facendo incazzare come una vipera la Honda…. cioè la honda… mi spiego?

  117. @Davide: il problema è che se anche il downforce non è rilevante, rimane il fatto che la questione raffreddamento continua ad essere fumosa. E fino ai primi di febbraio là sotto non si poteva montare nulla se non per riparare la gomma dall’acqua.
    Poi per magia si può montare qualcosa che raffreddi, non si sa come, ed ecco spuntare fuori uno spoiler. Da parte di chi? Del team che negli ultimi 5 anni ha riempito la moto di ali per creare downforce, non per raffreddare…
    Io capisco che la soluzione non è ottimale, che i vantaggi ottenuti non saranno apprezzabili, intanto hanno aperto una strada che fino a quel momento non era percorribile. E non lo sarebbe nemmeno ora, non si può montare qualcosa che crei downforce, però lo puoi fare se dici che serve a qualcos’altro.

    E ti ripeto, lo hanno ammesso per un semplice motivo: lo ha ammesso Aldridge cadendo nel trappolone del raffreddamento. FIM non poteva contraddire un suo giudice e non mi meraviglia affatto, in nessuna federazione seria viene contraddetto il giudizio di un arbitro. Non succede nemmeno nel calcio figuriamoci nel motorsport (ed io in altre discipline ho visto cose da rissa, anche se poi è finita in puttantour…)

    Ah, quando Ducati ha acquisito peso politico? Il quando non te lo so dire ma il quanto mi sembra evidente. A parte abolire la Rookie Rule per far correre Marquez fin dall’esordio (che a posteriori è stato un vantaggio ma in realtà era un rischio enorme) per il resto ad Honda non han fatto altro che togliergli lo strapotere tecnico (sopratutto l’elettronica) per favorire gli altri team.
    Il fatto è che Ducati continua ad andare contro un gentlemen agreement implicito, cercando continue scappatoie nel regolamento tecnico per ottenere un vantaggio sugli altri (vedi la benzina raffreddata che è stata successivamente vietata dal regolamento). E’ una questione di non rompere troppo i coglioni a gente che, se volesse, tipo Honda, come minacciato da Nakamoto, potrebbe ammazzarti il campionato…

    Basta guardare in SBK: in un regolamento tecnico dove i costruttori cercano di restare su motori “stradali” Ducati riesce a farsi omologare un motore pescato direttamente dalla MotoGP. Capisco che il regolamento lo permette ma se l’organizzatore introduce regole per evitare i domini di di un pilota come può omologare una moto che può solamente schiacciare tutte le altre (mettendoci sopra pure un pilota MotoGP, certe moto devi anche saperle portare…)? E sì che non possono dire che la V4R è uguale alla V4S, son 2 moto che in comune hanno solo la carena…

  118. Beh, come funziona è presto detto
    Semplificando al massimo, se aumenti di x la massa di fluido che incontra una superficie lo scambio termico tra fluido e superficie aumenta di x. (tralasciamo pure il fatto che se tale superficie il flusso lo riceve dal basso verso l’alto crea pure una spinta verso l’alto)
    Gentelmen agreement…riduzione costi… Sotto questi aspetti honda non è molto credibile… mi fa sorridere questa alzata di scudi contro Ducati in difesa di Honda… ma vabbeh
    In soldoni Ducati è stronza perchè, pur rispettando le regole, non rispetta il tuo codice morale… alla faccia dello stato etico…
    Il calcio non fa proprio testo. Difficile annullare o assegnare un rigore a partita finita… e nessuno si sogna di dire che l’arbitro è infallibile, semplicemente si è deciso a priori che la sua decisione, giusta o sbagliata che sia, sia insindacabile. E non mi sembra neanche difficile capire il perchè
    Non è certo il caso di una commissione tecnica. Non li conto neanche tra motorsport e vela di esempi di commissioni tecniche sconfessate dagli organi di giudizio superiori
    Succede in continuazione, dunque su questo aspetto non ti seguo proprio

    Non so… ho notato un certo e improvviso astio verso Ducati da parte di una certa area di pensiero… sicuri sicuri che questa vicenda dello spoiler non sia solo un pretesto per sfogarsi un po’?

  119. Ma tu non aumenti la massa dell’aria che colpisce il pneumatico, al massimo devii una parte massa e la convogli ma quella massa convogliata allo stesso tempo si trasforma in una zona di vuoto dietro il convogliatore… Alla fine l’aria che finisce sulla gomma è la stessa sia che ci sia lo spoiler sia che non ci sia niente, a meno che non si voglia dire che arriva più aria ma qui ci troveremmo di fronte ad una sorta di estrattore che accelera l’aria…

    La difesa Ducati non è mai stata incentrata sul funzionamento reale del raffreddamento, si è basata semplicemente sul giudizio di Aldridge: ha deciso così, la decisione dev’essere confermata dalla federazione. E’ per quello che gli altri team non hanno mai messo in discussione il risultato, se l’arbitro ha deciso così la decisione dev’essere confermata (al pari di un gol assegnato in palese fuorigioco, non viene annullato al termine della partita)…
    Al massimo poteva stabilire che quello spoiler non era regolare e bocciarlo per le gare successive ma allora sconfessava tutto l’impianto di commissione tecnica della MotoGP (che era il vero obiettivo) che in realtà non esiste. Quindi la soluzione più semplice era quella di definirlo “regolare” a prescindere.
    Un commissario serio avrebbe quantomeno bloccato l’uso e chiesto delucidazioni su come funziona, quali sono i reali effetti sia sulla gomma che sul resto della moto. Invece ha prima modificato il regolamento rendendolo utilizzabile in gare dry (quando prima non si poteva) e poi lo ha approvato senza nessuna analisi tecnica (perchè Aldridge non ha analizzato nulla). A me sembra di una faciloneria inaudita in un ambito mondiale…

    E l’assurdità di questa commissione è stata messa in luce da Honda facendosi approvare un particolare bocciato il giorno prima semplicemente modificando 3 parole.

    Ducati non è stronza perchè non rispetta il mio codice morale, è stronza perchè tenta di intrufolarsi in qualsiasi buco regolamentare (come col raffreddamento della benzina). C’è chi dice che è furba, c’è chi parla di ingegno: io ho visto un regolamento modificato quasi su richiesta ed uno spoiler che fa cose anche irregolari ma accettato perchè nascoste al commissario.

    E non è astio, io qui dentro sono stato uno dei pochi che li ha difesi quando hanno introdotto le ali sulla carena e 3/4 dicevano che erano inutili… Mica sono contro a prescindere.

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