Honda-Red Bull: un matrimonio meglio del previsto

La decisione della Red Bull di passare alla Power Unit Honda in questa stagione ha sollevato non poche perplessità, dopo il difficile ritorno del colosso giapponese con la McLaren ma il direttore del team Chris Horner ha affermato che la nuova partership tecnica ha superato le aspettative del team austriaco.

Parlando in Brasile prima che Max Verstappen conquistasse la terza vittoria della Red Bull della stagione, a Horner è stato chiesto come andasse il rapporto con la Honda, dichiarando che la collaborazione è andata meglio del previsto, poichè ad inizio stagione c’erano moltissime domande sul perchè del passaggio ai motori Honda.

“Penso al primo Gran Premio dove abbiamo conquistato un podio. Ora abbiamo segnato più punti di quanti ne abbiamo avuti in questo momento dell’anno scorso. L’affidabilità è stata ottima e le prestazioni sono migliorate sempre di più. La Honda ha sicuramente superato le nostre aspettative in tutti i settori. Quindi, è stato un inizio davvero molto positivo per questa partnership. “

La Honda ha avuto delle prestazioni altalenanti come team dal 2006 al 2008 prima di lasciare la F1, per poi tornare nel 2015 come fornitore di motori della McLaren. Le loro lotte dal 2015-2017 sono ben documentate, con Fernando Alonso che le definisce famigeratamente “motori GP2” e il team ha patito una serie di problematiche relative all’affidabilità dei propulsori.

Pochi avrebbero scommesso su una Red Bull-Honda così competitiva in questa stagione, competitività che deriva anche da una Power Unit efficiente come quella della Honda e che si rispecchia anche nelle performance di Toro Rosso, che invece monta i motori giapponesi dalla passata stagione. E in Brasile abbiamo visto entrambe le scuderie sul podio, quasi a voler ricordare agli avversari che dal prossimo anno i giapponesi possono far paura.