Interviste: Ivo Monticelli ci svela alcune novità del 2020

Ivo Monticelli è stato, diciamo, il portacolori più seguito in questo 2019 che, all’Italia, di fortuna ne ha portata poca. Passino gli ottimi risultati negli Europei 125cc e 250cc, nelle due massime categorie mondiali tra infortuni e giornate no, i risultati nostrani sono stati magri. Monticelli, però, ha dimostrato di essere un pilota novus con i colori del team Standing Construct, sfiorando il podio in varie occasioni. Dall’anno prossimo il talento marchigiano correrà su di una GasGas sempre gestita dal team Standing Construct. Non potevamo non incontrarlo.

  • GasGas debutta in MXGP nel 2020 e sceglie proprio Standing Construct per porre le basi del team ufficiale. Merito di tutto ciò, sicuramente, gli ottimi risultati dei portacolori del team belga. La tua stagione 2019, in particolare, è stata veramente strepitosa. Che cosa hai trovato nello Standing Construct che, forse, mancava negli altri team per i quali hai gareggiato ?

Diciamo che quello che ho trovato in Standing Construct è un team molto più professionale rispetto alle squadre con le quali ho corso prima. Ho trovato tecnici che dedicano molto più tempo alle moto ed alla preparazione dei piloti. Il sistema stesso di gestione del lavoro è diverso. In questo caso, infatti, si applica un target più mirato, più personale. Noi piloti riusciamo a dare il 100% perché anche il team lo da. L’atleta, insomma, ottiene molto di più e, per questo motivo, riesce a migliorare ed a rendere di più. A metà campionato, poi, durante la pausa facciamo sempre dei test per migliorare e provare assetti nuovi. Il team ha sicuramente giocato un ruolo importante nel mio exploit dell’ultima stagione.

  • Hai avuto modo di testare le nuove “creature” di casa GasGas ? Cosa ti aspetti / come ti sono sembrate ad un primo assaggio ?

A dire il vero non ho ancora avuto modo di provare la nuova moto. Pertanto, non ho proprio idea di come sarà la nuova GasGas ma penso sarà molto simile ad una KTM. Al momento, infatti, ci alleniamo ancora con le vecchie KTM. Il 15 gennaio, comunque, cominceremo a testare le nuove moto.

Moto nuova o cambieranno solo le plastiche ?

  • L’apporto di KTM in GasGas si fa sentire molto o si tratta di due moto completamente diverse ?

La situazione sarà simile a quella che si era venuta a creare con Husqvarna. La GasGas, insomma, sarà, quasi sicuramente, una “KTM rossa”. Ancora non sappiamo nulla di cosa cambierà effettivamente. Non sappiamo né se cambieranno le plastiche o le lasceranno uguali o se modificheranno altre parti. Quello che so è che, sicuramente, il progetto di GasGas partirà dalla KTM dello scorso anno.

  • Quali sono gli obiettivi tuoi e del team per la stagione 2020 ? Sarai agli Internazionali d’Italia e / o ad Hawkstone ad inizio anno nuovo ? L’anno scorso, in Inghilterra, hai portato il tricolore alla vittoria, sei pronto a riconfermarti ?

Sicuramente correremo le prime due prove degli Internazionali anche se non sappiamo ancora se faremo Hawkstone o Mantova. Per il momento, l’idea principale è di correre i primi due round degli Internazionali ed Hawkstone ma nulla è ancora certo. Il prossimo anno, poi, parteciperemo anche al campionato olandese del Dutch Master. Certo, sono solo quattro prove ma sono molto dure, davvero ottime come allenamento.

L’esperienza al Nazioni

  • Sei stato il portacolori più distintivo al Nazioni 2019. Un Lupino non al top ed un Forato ad una prima esperienza non hanno aiutato l’Italia a confermare il buon risultato delle prove. Anche le condizioni del tracciato erano assolutamente opinabili. Tu come ci descriveresti la tua esperienza complessiva al MXoN ?

Come esperienza mi è piaciuta perché è sempre bello correre con la Maglia Azzurra contro piloti provenienti da tutto il mondo. Hai la possibilità di confrontarti con piloti nuovi e con vecchie leggende. Quest’anno il Nazioni è stato, per noi, un terno al lotto. La pista era molto difficile da praticare a causa del maltempo. Diciamo che, su questo tipo di tracciati, bisogna, certamente, saperci andare ma bisogna anche essere fortunati.

Sono stato tutto l’anno in Belgio ad allenarmi e mi sono trovato, sostanzialmente, bene con la moto anche con il fango e la pioggia. La prima manche, infatti, ho terminato 7°, mi sono fermato solo per cambiare gli occhiali. La seconda manche sono stato vittima di una brutta caduta quando ero 5° ed ho rotto anche i pantaloni. Era molto dura correre in quelle condizioni per cui mi sono dovuto ritirare a causa del dolore dell’impatto. In ogni caso, è stata un’ottima esperienza, il Nazioni è sempre bello da correre.

Credits photo: Fabrizio Carrubba