1.317s: questo è il distacco che ha rimediato la Ferrari nelle FP2 del Gran Premio del Belgio, sulla medesima pista dove lo scorso anno il Cavallino Rampante e Charles Leclerc hanno conquistato la pole e la vittoria in gara.
Lo stesso pilota monegasco si dice deluso e rattristato nel vedere la Ferrari in queste condizioni. E come dargli torto: se andiamo a confrontare i tempi di oggi pomeriggio con quelli di 12 mesi fa, troviamo una differenza abissale.
Lo scorso anno Leclerc aveva girato in 1:44.123, aggiudicandosi la miglior prestazione mentre oggi non ha fatto meglio di 1:45.440, ovvero 1,317 secondi più lento del tempo dello scorso anno, rimarcando ancora una volta le difficoltà tecniche della Ferrari in questa stagione 2020.
Al termine della giornata odierna, Leclerc ha rimediato quasi 1,7 secondi da Verstappen, che ha realizzato il miglior tempo nel pomeriggio, concludendo in 15° posizione, mentre Vettel naviga addirittura in 17° posizione, dietro alla Williams di Russell e davanti di neppure un decimo a quella di Latifi.
“Una giornata molto difficile”, è stata la triste valutazione di Leclerc alla fine di venerdì. “E’ una sorpresa essere così indietro, specialmente nelle Fp2, dove abbiamo provato alcune soluzioni al setup della macchina. All’inizio ho provato qualcosa di molto aggressivo per aumentare la deportanza, ma non ha funzionato e abbiamo dovuto fare un passo indietro perdendo tempo. Dobbiamo lavorare sodo per recuperare ma non mi aspetto miracoli per questo fine settimana.”
Oltre ai problemi di cavalleria che la Ferrari ha dimostrato fin dall’inizio dell’anno, in Belgio sono emersi anche carenti problemi di bilanciamento della vettura e Vettel ha definito la SF1000 una macchina difficile da guidare.
Entrambe le Ferrari sono finite dietro anche alla Alfa Romeo di Giovinazzi e Raikkonen, rimediando un distacco superiore al mezzo secondo.
“La macchina era difficile da guidare e stiamo cercando di trovare delle soluzioni con il set-up della macchina. Abbiamo provato molto questo pomeriggio, ma dobbiamo resettare tutto e riprovare qualcosa di diverso. Sono sicuro che domani sarà un po ‘meglio.”
“Oggi abbiamo avuto problemi di equilibrio della vettura”, fa eco Leclerc. “Dobbiamo cercare di capire cosa modificare per migliorare la guidabilità della macchina.”
Un asino non può diventare un cavallo e se uno nasce tondo non può morire quadrato. La SF1000 è un’auto nata male ed è l’unica dei top team ad avere fatto il passo del gambero rispetto lo scorso anno, perdendo addirittura secondi rispetto alla passata stagione.
Il Gran Premio del Belgio sarà una mattanza per la Ferrari e non potrà nemmeno sperare nell’aiuto della pioggia, visto che in Austria, una pista lunga poco più di una polystil, ha rimediato 2 secondi di distacco in qualifica.
La cosa triste è che non si portano novità, non si cerca di migliorare la performance e forse sono consci che più di così questa SF90 evoluta male non può dare.