La protagonista assoluta scelta da Moto Guzzi per questa edizione di EICMA è la V100 Mandello. L’avevamo già vista durante la presentazione di settembre, ma finalmente eccola in tutto il suo splendore sulle pedane dell’enorme stand che racchiude non solo i modelli della storica casa italiana, ma anche quelli di Aprilia, Piaggio e Vespa. La V100 Mandello segna la svolta tecnica per Moto Guzzi. La moto infatti è equipaggiata con il nuovo motore “compact block” da 1042 cc. Un dettaglio importante e che sicuramente verrà utilizzato in futuro anche per nuovi modelli.
Il cuore pulsante di questa V100 Mandello mantiene l’architettura a V trasversale di 90°, ma con testate ruotate, distribuzione bialbero e quattro valvole per cilindro. Il raffreddamento del propulsore è a liquido. La lubrificazione è a carter umido. La frizione in bagno d’olio è dotata di comando idraulico. Le prestazioni dichiarate sono pari a 115 cavalli e 105 Nm di coppia massima sviluppata a 9.500 giri. La caratteristica principale è la compattezza del motore. Se si prende come riferimento lo small block che equipaggia ad esempio la V85TT, abbiamo una lunghezza inferiore di 103 mm. Un notevole risparmio quindi anche in termini di peso complessivo.
Il telaio è un a tubi in acciaio, dal disegno classico. La ciclistica è completata da forcella a steli rovesciati e da un monoammortizzatore montato sul lato sinistro. Questo lavora su un forcellone monobraccio in lega di alluminio che ospita l’albero di trasmissione. Nella versione top di gamma le sospensioni sono semiattive marchiate Öhlins. Si tratta delle unità Smart EC 2.0 che in base allo stile di guida regolano in maniera autonoma il freno idraulico delle sospensioni.
La parte di gestione elettronica prevede una piattaforma inerziale a sei assi. I riding mode sono quattro per spaziare in diverse situazioni di guida, per le quali sono previste tre mappe motore e interventi di traction controll e freno motore rispettivamente in quattro e tre livelli differenti. Ovviamente a livello di sicurezza non può mancare l’ABS cornering.

A livello estetico la linea si discosta dalle classiche Moto Guzzi. Pur essendo moderna e per certi versi innovativa resta fedele alle tradizioni del passato. Per alcuni versi potrebbe richiamare modelli o prototipi del passato. Non ce ne vogliano i puristi, ma al primo sguardo un certo richiamo alla Morbidelli dotata di V8 e disegnata da Pininfarina nel 1992 ci è saltato in mente. Detto questo la linea è pulita, armonica e proporzionata. Difficile classificarla in una categoria ben precisa. Siamo a metà tra le sport-tourer e le cross-over di ultima generazione. Cupolino, serbatoio (da 17,5 litri) e sella sono piacevolmente raccordati. Il corto codone, più sottile, snellisce la parte posteriore. Una sensazione amplificata dal corto terminale di scarico che lascia in bella vista il cerchio posteriore dal bellissimo disegno. La novità sulla V100 Mandello è l’aerodinamica adattiva. In pratica i due deflettori di raccordo tra cupolino e serbatoio, si adattano, aprendosi, a seconda della velocità e del riding mode impostato (viaggio, sport, strada e pioggia).

Le varianti cromatiche finora presentate sono due: un elegante verde e grigio metallizzato, ed un sempre elegante, ma più sportivo, rosso metallizzato. Peso, prezzo ed inizio della commercializzazione non sono ancora stati comuncati.
Credito fotografico © Fabrizio Carrubba