La Red Bull fa doppietta dominando la seconda gara del campionato del mondo di F1 sul tracciato cittadino di Jeddah un Arabia Saudita. A vincere non è il solito Verstappen che si deve accontentare di vestire i panni di seconda guida, ma il suo secondo, il messicano Sergio Perez che ha capitalizzato al meglio la sua pole position anche se non resta al comando del mondiale per aver perso il giro veloce nel finale. Max Verstappen, infatti dopo aver recuperato dalla quindicesima posizione per la rottura del semiasse nelle qualifiche del sabato, ha provato a prendere Perez.
Il messicano era troppo veloce per l’olandese ma il due volte campione del mondo riesce a soffiargli il giro veloce nel finale tenendo la sua prima posizione nel mondiale piloti. Terzo George Russell con la prima delle Mercedes che raccoglie il podio di Fernando Alonso oggetto di penalizzazione per un errore di posizione sullo schieramento e successivamente una seconda penalizzazione per aver scontato la penalizzazione in un modo non valido. Il due volte campione del mondo si deve accontentare della quarta posizione davanti al sette volte campione Hamilton, quinto.
Male ancora la Ferrari. Nonostante l’ottimismo dei tecnici di Maranello sulla base della diversità tecnica della pista dell’Arabia Saudita rispetto al Bahrain, la rossa non riesce ad andare meglio del sesto e settimo posto. La SF-23 si è dimostrata senza nessun dubbio come la quarta forza del mondiale anche alle spalle della Mercedes. Dei due piloti, Carlos Sainz sesto aumenta il suo vantaggio interni al team con Charles Leclerc che recupera rispetto alla dodicesima posizione di partenza ma poi si è fermato alle spalle del compagno. Alle spalle delle Ferrari le Alpine di Esteban Ocon e Pierre Gasly.
Un risultato, quello di Sainz, che è comunque maturato per il rituro di Stroll che si trovata stabilmente davanti alle Ferrari. Il ritiro del canadese ha causato la Safety Car che ha permesso da alcuni piloti di avvantaggiarsi come Verstappen e nelle retrovie Yuki Tsunoda. il giapponese ha lottato duramente con la Haas di Kevin Magnussen che conquista un punto solo nel finale di gara.
La gara della Ferrari si può dire deludente. Ma tutto parte da quando successo in Bahrain. Leclerc partiva troppo indietro e con un passo gara così lento non si può che lottare con Mercedes lontano anni luce dalla prima della classe Red Bull. Il dominio della monoposto austriaca è disarmante. L’unico vero rivale per Verstappen appare senza dubbio il compagno Sergio Perez, a parte i problemi di affidabilità che gli stessi piloti sembrano andare a cercare portando sempre e comunque un passo superiore a quanto consentito dal team in gara ed in qualifica.
A questo punto non ci sono dubbi che il progetto SF-23 è fallimentare e deve essere completamente rivisto. Va solo capito se è possibile mettere mano ad una monoposto tanto fallimentare già in questa stagione o è già tempo di pensare ad un 2024. Il livello di competitività dimostrato da questa monoposto ha fatto tornare al 2014 primo anno dell’era hybrid con la Mercedes a fare il bello ed il cattivo tempo su tutti gli avversari con questo ruolo occupato dalla Red Bull.