Saranno dispiaciuti i tifosi di Max Verstappen per il titolo usato per le pagelle, ma è inevitabile che il GP di Singapore ha un sapore diverso con l’assenza del campione del mondo dal podio. L’immagine di Sainz, Norris, Hamilton e Vasseur ha restituito un po’ di felicità a questa Formula 1 che stava vivendo un momento veramente triste.
A costo di sembrare antisportivo, ma potrebbero decidere di dare il titolo di campione del mondo a Verstappen e la Red Bull e farli restare a casa per avere gare come quella vista sul tracciato di Singapore per il resto del mondiale.
Il timore, infatti, è quello che su un tracciato come Suzuka difficilmente la Red Bull potrà fare gli stessi errori della gara di Marina Bay, tornando alla solita monotonia. La vittoria di Sainz non è figlia della nuova direttiva tecnica che ha limitato la flessione delle ali. Su un tracciato complesso come il cittadino di Singapore le ali flessibili avevano una resa relativa. Quindi l’affermazione della Rossa è figlia di un progresso importante ma anche dovuta ad una giornata assolutamente storta dei bibitari che non ne hanno fatte di tutti i colori con il set up dell’auto.
Carlos Sainz 10: Una gara spettacolare, condotta con una sagacia tattica da grande campione. Una decisione nel finale che dimostra come il pilota spagnolo abbia le spalle larghe per compensare il talento puro del compagno con un intelligenza tattica che non si vedeva dai tempi di Lauda. Il team lo ascolta, perché sa che può fidarsi.
Lando Norris 8: Quando ha capito la tattica di Sainz nel finale, ha collaborato attivamente per prendersi un secondo posto che meritava. Un capolavoro di tattica pari a quello di Sainz. Un pilota completo che non smette di crescere.
Lewis Hamilton 7: Ha commesso una serie di errori. Li ha pagati nel finale quando era più veloce. Il risultato della sua pressione è stata l’uscita di Russell che gli ha regalato il podio. Fare lo scudiero non è il suo lavoro, non lo sa fare e non vuole farlo.
Charles Leclerc 6: Ha sbagliato la qualifica. Il compagno è più veloce sul suo terreno preferito quello del giro secco, ma alla fine deve piegarsi alla necessità del team.
Max Verstappen 6: Non ne ha azzeccata una. Una monoposto che non ne voleva sapere di andare come al solito. Il campione del mondo con una macchina, “normale” è sembrato l’ombra di sé stesso, risucchiato come succede alla concorrenza nelle posizioni della mediocrità.
Pierre Gasly 7: Una bella prestazione, concreta e importante per i punti. Il team ha sfruttato bene la safety car poi il francese ha gestito al meglio il buon passo per raccogliere una buona posizione finale.
Oscar Piastri 7: Partiva da centro gruppo. La McLaren andava abbastanza forte non solo da prendere il podio ma di consentire alla seconda guida un recupero importante fino alla zona punti. Un risultato importante utile per il team.
Liam Lawson 7: Il debuttante si sta facendo le ossa in fretta. Il passo c’è, la prestazione anche, non sarà facile toglierlo dal sedile della monoposto adesso.
Kevin Magnussen 7: Un punto che vale oro. Finalmente su una pista atipica, riesce a fare la differenza conquistando un punto importantissimo.
George Russell 5: Voleva vincere, ma non aveva il passo. Il team ha fatto degli errori nel tentativo di conquistare la vittoria, ma la verità è che non aveva la forza di Hamilton alle sue spalle e l’errore nel finale è solo figlio di una notevole pressione che non ha saputo gestire
Frederic Vasseur 10: IL team principal si è preso tutta la merda di tutti per colpe non sue fin dall’inizio del mondiale. Quindi è assolutamente giusto che sia lui a prendersi la scena e la coppa del vincitore. Quello di Singapore è solo il primo podio, ci si aspetta che possa essere di nuovo protagonista quando si dovrà festeggiare il campionato.