F1, Presentazione e orari TV GP America

Dopo la gara in Messico, la Formula si trasferisce negli USA per il Gran Premio delle Americhe. Più precisamente siamo ad Austin, in Texas. Sarà in gran premio tutto da vivere: da un lato ci sarà la Ferrari che vuole rilanciarsi dopo la débâcle messicana, dall’altro un cannibale inglese (Hamilton) che cercherà di laurearsi già campione del Mondo.

UN PO’ DI STORIA: Da Sebring a Austin, dal 1959 al 2012, sono ben 10 i circuiti sul suolo statunitense ad aver ospitato una gara di Formula 1. Nel ’59 si corse a Sebring, l’anno successivo a Riverside, poi la parentesi di Watkins Glen tra il 1961 e il 1980, quella di Phoenix tra l’89 e il ’91, fino a Indianapolis (2000-2007) e il COTA di Austin, nel 2012. Una delle gare che un appassionato non può scordare è sicuramente il Gran Premio degli Usa svoltosi a Watkins Glen fu l’ultima gara della tragica stagione 1973: il 29 luglio il 25enne inglese Roger Williamson era morto in un incidente a Zandvoort, e durante le prove di qualifica per il Gran Premio statunitense morì il 29enne francese Francois Cevert, compagno di Jackie Stewart nel team Tyrrell. Stewart avrebbe partecipato a Watkins Glen al 100° Gran Premio della sua carriera. Il pilota scozzese, che si era assicurato il suo terzo Titolo Mondiale al terzultimo appuntamento stagionale, in Italia, a fine gara avrebbe annunciato il suo ritiro dalle corse. Nelle intenzioni di Ken Tyrrell, Cevert avrebbe dovuto prendere il testimone da Stewart. Il fatto che Cevert dopo il Gran Premio di Germania si fosse trovato a solo 15 punti da Stewart, lo aveva fatto entrare in uno stato d’animo fra euforia e altruismo: “Ovviamente ho l’intenzione di battere Jackie. D’altra parte non lo ostacolerei mai nella sua corsa per la conquista del Titolo”. Nonostante la sua grande ammirazione per il compagno scozzese, Cevert aveva sottolineato che “ci sono state delle gare in cui sono stato più veloce di Jackie. So comunque che potrò vincere il Titolo in una delle prossime stagioni.” Durante le qualifiche di Watkins Glen, la Tyrrell del pilota parigino uscì di pista e si ribaltò sopra al guard rail. Nell’incidente Cevert rimase letteralmente decapitato. Le immagini della sua Tyrrell rovesciata a cavalcioni sopra le protezioni fece il giro del mondo. Ken Tyrrell ritirò le sue vetture dal Gran Premio degli USA. Già durante le prove del venerdì, Ronnie Peterson su Lotus aveva subito uno spaventoso incidente. Il sabato, lo svedese si aggiudicò comunque la pole position in 1’39’’657, precedendo Carlos Reutmann su Brabham (1’40’’013). Emerson Fittipaldi su Lotus e James Hunt su March formarono la seconda fila. Peterson prese subito il comando della gara, dopo quattro giri Hunt staccò Reutmann ed iniziò a tallonare il leader svedese. Fittipaldi fu costretto a una sosta ai box per cambiare un pneumatico forato. Peterson tagliò il traguardo con 0,688 secondi su Hunt mentre Reutmann, terzo, arrivò con oltre 20 secondi di ritardo.

CARATTERISTICHE TECNICHE: In Texas Lewis Hamilton ha vinto 5 delle sette edizioni finora disputate; la quarta, nel 2013, la vittoria è stata di Vettel mentre lo scorso anno ha trionfato Raikkonen con la Ferrari. La pista di Austin, piuttosto lunga, si presenta attraente e difficile, due ingredienti che i piloti apprezzano sempre durante le fasi di guida. Con i suoi saliscendi, infatti, la sequenza di curve veloci e a gomito, oltre alle grandi frenate, mette a dura prova la loro abilità e l’equilibrio telaistico delle monoposto, a cui su questo tracciato è richiesta una maggiore maneggevolezza e grip, soprattutto nelle curve più lente. I 5.513 metri progettati da Hermann Tilke presentano sfide interessanti, dal particolare disegno di curva 1 (364 metri dalla pole), in salita e con un’ampia sede stradale che consente molteplici traiettorie, al profilo ondulato: 31 metri di differenza tra il punto più basso e quello più alto del Circuit of the Americas. Uno dei punti più interessanti del circuito delle Americhe è la bellissima serie di curve consecutive nella parte iniziale che ricorda un po’ l’alternanza Maggots, Becketts, Chapel di Silverstone. In questo tratta sarà quindi molto importante avere un buon grip per permettere ai piliti di percorrere questa serie di curve ad altissima velocità. Un’latra aspetto positivo per lo spettacolo e che a Austin si può sorpassare con una certa facilità (grazie anche al drs) alle due staccate delle curve 1 e 12. Nel primo caso la manovra è molto più complessa perché, subito dopo il traguardo, la pista procede in salita rendendo piuttosto difficile capire il momento giusto della frenata, a causa della precaria visibilità. Qui, inoltre, la macchina tende a perdere aderenza e tutto si complica ulteriormente lasciando pieno spazio a due qualità fondamentali che un bravo pilota deve avere: sensibilità e abilità. Alla curva 12, invece, la difficoltà sta nel gestire la fortissima decelerazione a cui si è sottoposti nell’abitacolo giungendo a piena velocità da un lungo rettilineo da oltre 300 km/h. Ecco di seguito le mescole portate da Pirelli per il round americano.

 

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 01 novembre

Ore 17:00, Prove libere 1, Diretta Sky sport F1 HD
Ore 21:00, Prove libere 2, Diretta Sky sport F1 HD

Sabato 02 novembre

Ore 19:00, Prove libere 3, Diretta Sky sport F1 HD
Ore 22:00, Qualifiche, Diretta Sky sport F1 HD/TV8

Domenica 03 novembre

Ore 20:10, Gara Diretta Sky sport F1 HD/TV8