Secondo Esteban Garcia, capotecnico di Vinales, tra Fabio Quartararo e Maverick Vinales il pilota di riferimento per il casa di Iwata rimane il pilota spagnolo.
La straordinaria stagione di Quartararo sul team satellite SRT Petronas Yamaha, è stata una delle trame principali della stagione 2019 di MotoGP, con il francese che è diventato il più giovane poleman di sempre oltre che ad essere costantemente nelle posizioni di rilievo a fine gara.
Ma mentre Quartararo non è riuscito ad ottenere alcun successo nella sua stagione da rookie, le due uniche due affermazioni 2019 della Yamaha portano la firma di Vinales che si è imposto ad Assen e Sepang, terminando terzo nella classifica piloti, ovvero due posizioni più avanti di Quartararo e ben quattro davanti al compagno di box, Valentino Rossi
Alla domanda se Quartararo fosse diventato il punto di riferimento per i piloti Yamaha nel 2019, Garcia ha ammesso: “L’ho sentito dire molte volte che Fabio è veloce e che gli altri devono spingere come dannati per stargli dietro. Ma non è un campanello d’allarme. Siamo stati il punto di riferimento perché siamo quelli che hanno vinto il maggior numero di gare. Ci siamo concentrati sui nostri problemi e su come migliorare. È vero che quando hai piloti come Rossi, Franco Morbidelli o Quartararo intorno, ti confronti sempre e cerchi di vedere cosa stanno facendo meglio di te.”
Garcia ha sostituito Ramon Forcada come parte di un rinnovamento dello staff tecnico per Vinales nella precedente stagione, e il team manager Lin Jarvis crede che questo abbia giocato un ruolo più importante nel miglioramento dello spagnolo rispetto alla motivazione aggiunta derivante dall’ascesa di Quartararo.
“Abbiamo apportato queste modifiche lo scorso inverno con il suo staff tecnico. Maverick è qualcuno che ha bisogno di sentirsi a casa, ha bisogno di sentire che tutti lavorano per lui. Quindi penso che questo sia stato il motivo principale per cui i suoi risultati sono migliorati “, ha detto Jarvis.
“In passato aveva un grande capo tecnico con Ramon Forcada, e poi Wilco Zeelenberg era anche il suo analista delle prestazioni. Entrambi ragazzi fantastici, ragazzi molto capaci ma non c’era quella sensazione di gruppo super forte e penso che sia stato lo stimolo principale. Detto questo, penso all’inizio della stagione quando Maverick stava lottando con alcune cose, quindi sicuramente il fatto che Quartararo fosse lì, davanti a lui, divenne una frustrazione e divenne una forza trainante per lui. A volte tornava e diceva ‘non è possibile, devo essere la Yamaha più veloce’. Quindi penso che lo abbia spronato, ma non è il pilota principale. “
Garcia, da parte sua, ha indicato di aver sentito che Vinales aveva già un forte ritmo all’inizio della stagione e quindi non aveva bisogno di ulteriori motivazioni da parte di Quartararo.
“Nella prima gara eravamo in pole e Quartararo non era ancora lì. In Argentina abbiamo avuto la capacità di lottare per la vittoria, ma abbiamo avuto problemi in gara e siamo stati portati fuori all’ultimo giro da Morbidelli. Ad Austin potevamo lottare per la vittoria se non rimediavamo un Drive-Through, poichè avevamo un ritmo migliore rispetto alla Suzuki di Alex Rins che ha vinto. Poi è arrivato Jerez, una pista che a Maverick non piace, eppure abbiamo finito a podio. Da quel momento in poi abbiamo iniziato a risolvere il problema con le partenze. A Le Mans abbiamo lottato in condizioni contrastanti nel Q2, poi siamo stati portati fuori da Francesco Bagnaia durante il recupero in gara. A Barcellona siamo stati nuovamente eliminati da Jorge Lorenzo e ad Assen abbiamo vinto. Prima di questa vittoria non vedevamo il potenziale che avevamo, perchè abbiamo avuto molta sfortuna.”