Tost: ingiusto correre in Australia senza griglia completa

Il Coronavirus sta mettendo a dura prova anche il motorsport internazionale, scombinando i calendari di diversi campionati: la MotoGP è stata costretta ad annullare la gara iniziale in Qatar della classe regina, in quanto Moto2 e Moto3 erano già presenti sul tracciato per i test che avevano effettuato i giorni scorsi, e la stessa sorte è toccata al Gran Premio di Cina di Formula 1.

A quindici giorni dall’inizio del Mondiale di F1 a Melborune, la situazione nel Circus pare tranquilla anche se c’è qualche preoccupazione per i team italiani come Ferrari ed AlphaTauri che possono vedere negato l’ingresso nel Paese ospitante oppure venire concesso solo dopo aver rispettato le severe procedure di quarantena.

Ed è stata la decisione del Qatar di mettere in quarantena i nostri connazionali per 14 giorni all’arrivo nel Paese che ha spinto gli organizzatori della MotoGP ad annullare la tappa.

In questo momento stiamo passando come dei perfidi untori e siamo malvisti dall’intero globo terrestre e se questa cattiva reputazione dovesse continuare, anche Ferrari ed AlphaTauri rischierebbero di non avere abbastanza personale per gestire le loro squadre nelle trasferte extra-europee ma anche in quelle europee.

Non è chiaro come la F1 reagirebbe in una situazione dove una o più squadre non possono competere in pista e in merito a questo Tost, Team Principal di AlphaTauri, è fermamente convinto che non sarebbe giusto disputare un Gran Premio in quelle condizioni.

“Se dei team non possono disputare la gara perchè non vengono fatti entrare nel Paese, non sarebbe giusto disputare il Gran Premio. Non stiamo parlando di squadre che non si presentano per una loro esplicita volontà, ma di team a cui viene negato l’ingresso nella Nazione e disputare la gara senza qualche squadra non sarebbe una concorrenza leale.”

La F1 ha già perso l’appuntamento cinese e sta lottando per trovare più avanti un buco nel calendario dove inserire la tappa di Shanghai. Per Tost, la F1 potrebbe utilizzare la sosta estiva o prolungare il calendario fino a dicembre per trovare spazio alle gare che sono saltate o salteranno a causa del Coronavirus.

Il caposquadra del team Ferrari Mattia Binotto ha affermato che qualsiasi problema per il suo staff che partecipa alle gare avrebbe probabilmente un impatto anche sui team clienti, quindi un problema per l’Italia potrebbe influire su quattro squadre in totale.

“Non saranno solamente 2 team ad avere problemi perchè stiamo fornendo assistenza ad Haas e Alfa Sauber, quindi i team coinvolti sono quattro. E i problemi possono toccare anche la Pirelli che fornisce le gomme alla F1, F2 e F3. Quale sarà la decisione se quattro team non possono correre? Non dipende purtroppo da me”.

L’idea di correre lo stesso senza dei team non è fattibile, in quanto siamo già al numero minimo di monoposto sulla griglia e senza 4 vetture (nella migliore delle ipotesi), a correre ci sarebbero 2 gatti. Va a finire che questo campionato passerà alla storia non come quello più lungo mai disputato, ma come quello più breve o addirittura il primo Mondiale cancellato dalla Seconda Guerra.