Test Drive: Nuova Dacia Sandero Streetway TCE 90cv e Stepway ECO-G TCE100cv GPL

La Dacia Sandero si rinnova. La piccola franco-rumena fa un salto in avanti in termini di evoluzione nettamente superiore anche a quello compiuta dalla sorella maggiore Duster rispetto alla versione precedente.

Ciò è dovuto alla scelta tecnica di adottare la nuova piattaforma modulare CMF-B, la stessa per intenderci che ha dato vita anche alla nuova Clio V e Captur. La lunghezza resta inalterata. Cambiano, altezza, larghezza ma soprattutto cambiano le carreggiate offrendo un’impronta a terra molto più dinamica.

La nuova Sandero è sempre disponibile in versione Streetway ed a baricentro alto Stepway. Lo stile si rinnova senza penalizzare le doti di sfruttamento degli spazi interni, rimanendo il punto di riferimento del mercato per il rapporto prezzo contenuti. Per la nostra prova ci sono state messe a disposizione la Dacia Sandero Streetway  TCE 90cv Essential e Sandero Stepway ECO-G 100cv Comfort con impianto a GPL di serie.

Le differenze tra le due auto non riguardano solo il baricentro alto, ma ci sono dettagli estetici che fanno apparire come due vetture in modo completamente diverso. La Streetway mostra un aspetto cittadino molto pragmatico. La Stepway, invece, nel suo sgargiante colore arancione mostra un carattere deciso. Uno stile da urban fighter che non guasta, contraddistinto da dettagli unici, di forte personalità come le barre sul tetto personalizzate.

La differenza tra le versioni si allarga in modo evidente salendo a bordo. La Sandero Stretway era disponibile nelle versione Essential apparendo funzionale senza fronzoli. Gli arredi sono  composti da un’insieme di plastiche di tipo rigido che non si discosta troppo se non per lo stile più fresco rispetto alla passata edizione.

Nelle versioni medio basse della gamma il conducente deve fare un passo indietro difficile da digerire. La regolazione degli specchietti è manuale con la piccola levetta, il finestrino laterale non ha l’automatico. Ma poi ci si accorge i soluzioni intelligenti che rendono perfetta la Sandero perfetta per la vita moderna.

Al centro della plancia c’è un vano dove poter inserire lo smartphone abbinato alla presa USB posta in alto nelle vicinanze del volante. Un modo furbo ed intelligente di consentire la massima fruibilità del proprio cellulare risparmiando per l’assenza del sistema multimediale completo.

La differenza quando si sale sulla Comfort è veramente notevole. Basta la presenza dell’inserti centrali di plancia e pannelli porta dello stesso materiale dei sedili per dare un’idea completamente diversa di qualità della vettura. Anche gli inserti arancioni di alcuni dettagli della componentistica e la presenza del Media-Display rendono giustizia al rapporto prezzo dotazioni più vantaggioso del mercato.

Nel dettaglio,  il Media Display è dotato di un ingegnoso supporto per abbinare lo smartphone al sistema multimediale. Grazie alla App Dacia Media Control, gratuita, e una connessione bluetooth o USB, si può facilmente ascoltare musica, fare chiamate e controllare messaggi sfruttando anche il riconoscimento vocale Siri o Android. Il sistema ha uno schermo touch da 8 pollici, dotato di navigazione, con una interfaccia facile ed intuitiva ed è compatibile con i sistemi per smartphone Android Auto ed Apple CarPlay.

Una delle caratteristiche che hanno reso famosa la Sandero è lo sfruttamento degli spazi in funzione delle dimensioni esterne. La nuova generazione conferma questa importante caratteristica. Lo spazio è abbondante per cinque senza particolari problemi per chi siede dietro. il bagagliaio supera agevolmente la quota di 420 litri, il che consente alla Sandero di essere anche l’unica auto di famiglia.

Al momento di andare in strada possiamo verificare come il nuovo design non ha inficiato la visibilità. Non era facile uscire dal parcheggio in stile Tetris dove erano sistemate le auto. La Streeway  era dotata solo di sensori senza retrocamera ma non è stato difficile evitare di fare danni in manovra.  La Comfort invece ha reso le cose più semplici con la dotazione che comprendeva il pacchetto aggiuntivo con retrocamera posteriore.

L’efficacia della presenza della nuova piattaforma tecnica si percepisce soprattutto dopo i primi metri percorsi sulle strade dissestate della Capitale. La vecchia Sandero era robusta, ma la rumorosità derivante dal movimento delle sospensioni era veramente troppo evidente.  La nuova Sandero è un’altra musica. La sensazione che si percepisce al volante è di notevole robustezza. Nessuna vibrazione, poca rumorosità dalle sospensioni con un set-up perfettamente calibrato per avere comfort e sicurezza in curva.

Sotto il cofano di entrambe le auto c’è lo stesso propulsore ma con due configurazioni diverse. Si tratta del noto 3 cilindri 1,0L Turbo nella versione TCe 90cv e 160Nm di coppia abbinato al cambio manuale a 6 rapporti oppure ad un inedito cambio automatico di tipo CVT. La Stepway era nella versione ECO-G 100cv dotato di impianto GPL associato a un cambio manuale a 6 rapporti. In questo caso ci sono 10cv in più, ma il regime di potenza a 5000 giri/minuto e di coppia a 2000 giri/minuto resta invariato per i due motori. 

In strada i due propulsori hanno un carattere leggermente diverso soprattutto nel modo di erogare la potenza. La Streetway è più leggera, ha una gommatura più stretta riuscendo adattandosi meglio al livello di potenza, con il motore che rende al meglio nella zona intermedia dei giri. Nella marcia a GPL c’è un pò di ritardo in basso diventano mentre la spinta in alto si appiattisce un po troppo. Basta tornare a benzina e l’erogazione di coppia diventa più lineare.

Spingendo con decisione sull’acceleratore le prestazioni sono molto similari. La Steetway con 90cv riesce a stare molto vicini agli 11 secondi netti per lo scatto sullo 0-100km/h. La Stepway GPL perde qualche decimo per effetto del maggiore peso e della gommatura più importante e la differente erogazione di potenza.

La maggiore rigidezza del telaio ed una nuova geometria per le sospensioni ha modificato profondamente il comportamento stradale della Sandero. Il rollio eccessivo ed una certa cedevolezza delle sospensioni della vecchia versione sono un ricordo lontano. La nuova generazione non è una vettura sportiva, nemmeno vuole esserlo, ma si comporta come un auto sincera dal comportamento sicuro, prevedibile, ed a tratti anche piacevole da guidare.

Pur avendo la stessa piattaforma della nuova Clio non è ancora all’altezza della cugina maggiore, ma la distanza è stata notevolmente accorciata. Indipendentemente dalla scelta della versione, il baricentro alto della Stepway non influisce sul comportamento della vettura. Lo sterzo è stato sostituito da un comando elettrico con assistenza variabile rimanendo morbido e leggero a bassa velocità, mentre prende consistenza all’aumentare della stessa.

I freni sono ben tarati con una buona modulabilità, consentono di potersi divertire in un eventuale percorso per una bella scampagnata fuori porta con qualche curva in più. Il 1.0 Turbo aiuta a sviluppare meglio le prestazioni, ma per il discorso consumi lo stile di guida assume un importanza fondamentale. La disponibilità della funzione ECO è molto utile. La Sandero, anche nella modalità Ecologia, grazie al peso contenuto e alla disponibilità di coppia nei regimi intermedi viaggia bene limitando i consumi in modo abbastanza evidente.

La funzione ECO migliora anche il comfort rendendo più fluida la curva di coppia del motore adattandosi perfettamente alla vocazione cittadina della Sandero. Il valore dei consumi da registrare un buon 14,5km/litro ma divertendosi con l’acceleratore si scende a 11,5KM/litro. In GPL il valore medio del consumo si attesta a 12,5Km/litro medio. In questo caso va considerato il vantaggio del prezzo alla pompa di 0.60Euro ed il sovraprezzo relativamente basso dell’impianto.

A tal proposito, possiamo dire che finalmente in Dacia hanno deciso di abbracciare totalmente la filosofia GPL. La strumentazione è stata aggiornata con un display che mostra il livello e la differenza di consumo con la doppia alimentazione. Agli scettici del tre cilindri abbinato al turbo con il GPL la Dacia risponde con una garanzia estesa con intervalli di manutenzione, identici a quelli benzina. Il serbatoio da 40L è posto come sempre nel vano ruota scorta.

La Sandero rimane la vettura del suo segmento con il prezzo più basso. Per la versione in prova Streetway Essential era dotata di Cruise Control, presa per il supporto Media Control, sedili posteriori reclinabili e sdoppiati, con il sedile conducente regolabile in altezza con bracciolo ad un prezzo di 11.050 euro a benzina e 11.550Euro a GPL.

La versione della Stepway Comfort invece integra la dotazione con Il sistema infotainment Media Display con touchscreen da 8’’, le barre da tetto modulari, i sensori di parcheggio posteriori e  volante regolabile in profondità. In più la dotazione di sicurezza offre la frenata automatica d’emergenza attivo da 7km/h.  Il sensore angolo morto attivo a partire da 30 km/h e l’assistenza al parcheggio ed alla partenza in salita ad un prezzo di 13.450Euro che sale a 14.000 Euro per la GPL. In particolare il modello in prova aveva anche la vernice metallizzata e due pack aggiuntivi  per la retrocamera e la dotazione di sistemi di sicurezza attivi che portava il prezzo a 15.500Euro. Ancora molto interessante considerato il rapporto prezzo dotazioni.  Inoltre, la Sandero dispone in listino anche di una versione aspirata da 65cv ad un prezzo di attacco di 8.950 Euro adatta a neopatentati.

In conclusione, la Sandero è cresciuta. Nella versione Comfort non sfigura nei confronti delle utilitarie del segmento B di livello superiore. Una vettura spaziosa, funzionale e robusta, ad un prezzo estremamente concorrenziale per la dotazione offerta. Rimane una differenza troppo marcata tra le versioni più economiche e quella top di gamma. Il prezzo conveniente consiglia di puntare direttamente su quest’ultima senza esitazioni, la differenza di prezzo vale sicuramente l’investimento. Molto buona la politica che vuole l’impianto GPL ad un prezzo maggiorato limitato che consente di abbassare di tanto la quota chilometrica annuale per giustificare l’investimento.

Daniele Amore