Porsche: ci sono le condizioni per un possibile rientro in F1

Il Gruppo Volkswagen, che detiene i marchi Porsche e Audi, è stato coinvolto in recenti incontri con la FIA e gli attuali costruttori di F1 per discutere di un potenziale ingresso dal 2026, quando entreranno in gioco nuove regole sui motori.

Sono stati fatti progressi nel tentativo di varare nuovi regolamenti per soddisfare sia i team attuali che quelli al di fuori della F1, e uno dei cardini fondamentali è stato l’abbandono della MGU-H.

Le trattative sono ancora in corso con una questione chiave che rimane sui vantaggi che dovrebbero essere dati ai nuovi costruttori che vogliono entrare in F1, in modo che questi non si ritrovino molto svantaggiati rispetto alla concorrenza.

Porsche ha valutato un coinvolgimento in F1 per molti anni e aveva un progetto di una power unit per il 2021, convertendo il motore utilizzato nel WEC per la Formula 1, ma il progetto si arenò definitivamente quando il gruppo VW decise di porre fine al progetto LMP1, ritirando prima Porsche e poi Audi dal WEC.

La decisione di entrare in Formula 1 spetta al nuovo vicepresidente del motorsport Thomas Laudenbach ed ammette che i requisiti richiesti nella prossima generazione di power unit, sono in linea con quanto richiesto da Porsche per ritornare in F1, ovvero che la tecnologia usata in F1 possa essere rilevante per un utilizzo su strada.

Laudenbach ha detto a media selezionati, tra cui Autosport:

“Se si guarda al futuro e si guarda a ciò che le case automobilistiche stanno annunciando in merito alla quota di veicoli elettrici che vogliono vendere in futuro, penso che sia molto importante che la Formula 1 faccia uno spostamento verso l’elettrificazione. Sì, è chiaro che non si può fare un tale formato con un veicolo completamente elettrico ma ci deve essere una priorità molto più alta sulla parte elettrica del propulsore.” ha dichiarato Laudenbach ad Autosport.

Laudenbach ha insistito sulla necessità che la F1 vada oltre con le sue misure per limitare la spesa, oltre il limite di costo recentemente introdotto, per aumentare la probabilità che Porsche si impegni nel Circus

Ciò contribuirebbe a bilanciare il costo dell’aumento della capacità elettrica delle unità di potenza, con Laudenbach che suggerisce di utilizzare parti più standardizzate nel motore a combustione interna.

“Non è un segreto che stiamo pensando alla F1 e non è un segreto che stiamo parlando con la FIA prendendo seriamente in considerazione la cosa. Ma non c’è ancora una decisione presa. Da quello che so, molte cose stanno andando nella giusta direzione per quanto riguarda la Formula 1 quanto è importante l’elettrificazione o la parte elettrica del propulsore. Vorremmo vedere più parti standard nel motore e la libertà delle parti elettriche. Sì, molti dei fattori che ho menzionato da quello che sappiamo, potrebbero avverarsi”.

Mentre Laudenbach, che torna in Porsche dopo un periodo di otto anni in Audi Sport per sostituire Fritz Enzinger, ha sottolineato che non era stata ancora presa alcuna decisione definitiva, ha calcolato che il costruttore non poteva aspettare troppo a lungo.

“Una cosa è chiara, se viene presa una decisione del genere non puoi aspettare troppo a lungo perché se vuoi correre nel 2025 devi iniziare prima a prepararti. Se qualcuno pensa davvero di entrare in questo campionato come produttore di power unit, dovresti sempre combinarlo con un grande cambiamento nelle regole in modo che tutti debbano fare un passo avanti.”.

Laudenbach vorrebbe dei motori a combustione interna standardizzati e una componente elettrica più libera, riciclando magari quella che utilizzava la Porsche nella Formula E. Noi rimaniamo dell’idea che la F1 deve essere come prima cosa innovazione e non standardizzazione, pur buttando l’occhio alla spesa annua.

Ed un nuovo arrivato non può dettare le condizioni ma si deve adeguare a quelle che trova.

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