Ci sono volute 150 gare, ma alle fine Carlos Sainz Jr ha vinto il suo primo Gran Premio, confermando la pole position conquistata sotto la pioggia di Silverstone. Lo spagnolo vince una gara difficile, dopo un errore iniziale che aveva compromesso il suo passo rispetto all’inseguitore Verstappen. Nel finale una safety car consentiva al pilota spagnolo di presentarsi al duello con il compagno Leclerc con la gommatura giusta. Una volta passata l’altra Ferrari ha puntato dritto verso la vittoria.
La safety car nel finale di gara, ha rimesso in gioco anche l’altra RedBull quella di Sergio Perez danneggiata in un contatto alla partenza con Leclerc che lo ha relegato per tutta la prima parte di corsa nelle retrovie. Terzo un ritrovato Lewis Hamilton. Il campione britannico ha conquistato un podio lottando con le Ferrari con una monoposto che finalmente gli ha consentito di poter lottare ad armi pari facendo valere il talento che gli ha portato sette mondiali piloti.
Brutto incidente al via che ha visto coinvolto il cinese Zhou con l’Alfa Romeo. Ad innescare una pericolosa carambola è stato Pierre Gasly che toccando la Mercedes di Russell, ne perdeva il controllo rovinando sull’Alfa Romeo di Guanyu Zhou. La vettura del pilota cinese si girava alzandosi per effetto dell’urto tra la ruota anteriore della Mercedes e quella posteriore dell’Alfa Romeo. Ne conseguiva un pericoloso capottamento ed un uscira di pista che terminava direttamente sulle reti di protezione per il pubblico all’esterno della prima curva. Il caos al via non coinvolgeva solo Zhou ma anche la Williams di Alexander Albon, la Alpine di Esteban Ocon e l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda.
A seguito del botto tremendo, la gara è stata interrotta con la bandiera rossa. Da segnalare come i dimostranti che avevano minacciato più volte di invadere la pista, proprio in quel momento avevano deciso di attuare l’invasione. Per fortuna le monoposto andavano a velocità ridotta senza pericolo per i manifestanti prontamente arrestati.
Nonostante la vittoria la Ferrari torna da Silverstone con un mezzo sorriso. Da una parte c’è un’affermazione che conferma l’inversione di tendenza che si era già vista in Canada con una Ferrari competitiva nei confronti della fortissima RedBull. Dall’altra parte una vittoria per Sainz che recupera un pilota che diventa fondamentale per la rincorsa al titolo costruttori.
Ma c’è anche chi, come Leclerc, mastica fortemente amaro. Il campione di Montecarlo non partiva in pole, e dopo un contatto al via si pensava potesse avere una gara difficile. Invece Leclerc è andato oltre le difficoltà della macchina portando un passo migliore del compagno. Solo una scelta del muretto box nel non voler fare una doppia sosta lo ha costretto a difendersi a denti stretti per perdere meno posizioni possibili. Il monegasco nelle fasi finali ha dato spettacolo, mostrando di andare ben oltre le doti della monoposto e anche della fisica stessa.
Leclerc con questa quarta posizione non riesce e recuperare abbastanza punti sul rivale Verstappen a sua volta in difficoltà in settima posizione. Al muretto Ferrari è mancato quel cinismo, quella ragion di stato che metteva il titolo mondiale davanti a tutto e tutti, anche le ambizioni personali dei piloti.
Nel finale convulso del Gp di Gran Bretagna si è unito anche Fernando Alonso ma si è dovuto accontentare del quinto posto. Alle spalle del due volte campione del mondo spagnolo la McLaren di Lando Norris e la Red Bull di Max Verstappen che recupera il salvabile nel finale vincendo un duello con la Haas di Mick Schumacher. Per il campione del mondo è stato un calvario dal momento in cui un detrito ha forato una copertura danneggiando il fondo della monoposto rendendola inguidabile per tutta la gara. Per il figlio della leggenda Schumacher sono finalmente i primi punti conquistati in carriera. Un risultato che dovrebbe allentare la pressione che di recente si era formata intorno al pilota tedesco figlio d’arte. Chiudono i primi dieci Sebastian Vettel con l’Aston Martin e l’altra Haas di Kevin Magnussen.
In campionato Verstappen mantiene la testa senza perdere troppi punti con 181 punti. Sergio Perez mantiene la sua seconda posizione a 147. Il ferrarista Charles Leclerc perde qualcosa nei confronti del messicano a quota 138 punti. La Red Bull Racing comanda con 304 punti mentre la Ferrari recupera qualcosina pur restando staccata di netto a 228 punti.