Renault, in occasione del rinnovamento della sua compatta di punta la Megane, ha deciso di saltare il fosso a piè pari offrendo direttamente la versione solo elettrificata. Una scelta che potrebbe essere vista come azzardata abbandonare completamente la trazione endotermica, saltando il passaggio della tecnologia ibrida. Se i dirigenti di Renault avranno ragione lo dirà la risposta del mercato. A me non resta altro che raccontare come va su strada la nuova Megane e-Tech EV.

Stile dinamico per una berlina tradizionale
Della vecchia Mégane resta in sostanza solo il nome e le dimensioni che rimangono pressappoco le stesse con una lunghezza di 4,21 metri. La nuova piattaforma tecnica, CMF-EV dedicata per vetture elettriche, ha consentito di sfruttare due elementi fondamentali. Il pianale piatto ed il passo allungato a 2,69 m che consente di sfruttare al meglio lo spazio interno dell’auto.
L’utilizzo di una batteria, appositamente costruita, più sottile della categoria, ha consentito di conservare uno stile tradizionale. I designer Renault potevano facilmente creare un abito che fosse una via di mezzo tra una berlina ed un SUV, risolvendo a monte la criticità della presenza della batteria nel pavimento. Ma i tecnici francesi non seguono mai le vie più facili. La batteria della Megane è una delle più sottili del mercato con i suoi undici centimetri consentendo di ottenere una vettura con una altezza da terra tradizionale da 1,50 metri.

Muscoli in evidenza
L’impatto estetico è notevole al pari di un’altra rivale provata di recente la Cupra Born. Se la spagnola punta sullo stile mostrando linee esili ed atletiche, la Megane non lesina di mostrare una personalità fatta di muscolosità evidenti. Il frontale con le nuove linee imponenti nonostante i fari a LED stretti ed i fianchi larghi sono quasi sensuali nelle loro linee curve ed evidenti. Le ruote di grande diametro riempiono una fiancata muscolosa e compatta.
Due filosofie stilistiche diverse. La spagnola mostra forme leggere ed atletiche messe in evidenza da un vestito sportivo attillato. La francese; invece, tende ad ostentate la sua procacità con una muscolatura prorompente. Il risultato finale è lo stesso, entrambe al passaggio in strada fanno girare la testa.

Leggermente stretti i posti posteriori
Lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori c’è anche se non è record, ma la scelta stilistica di avere un padiglione spiovente limita qualcosa in termini di spazio sopra la testa degli occupanti. La scelta di avere una linea di cintura alta, quasi da coupè, con finestrini relativamente piccoli limita anche la visuale per chi siede dietro. Il bagagliaio è nella media con una capienza di circa 440 che può aumentare fino a 1332 litri. Il vano è funzionale a parte uno scalino che si crea quando si abbatte lo schienale dovuto al vano per il contenimento dei cavi di ricarica.
Una piattaforma tecnica conserva la dislocazione del motore nella parte anteriore. Anche questa è stata una scelta oculata. Avere il powertrain posto nella posizione tradizionale ha consento di risparmiare circa 100kg per la mancanza della presenza di un sistema di raffreddamento da portare sull’asse posteriore o sui due assi.

La tecnologia aiuta la visibilità
La visibilità posteriore è piuttosto limitata dal piccolissimo lunotto. Una situazione corretta dalla presenza indispensabile delle retrocamere con visione 360° e la presenza dello specchietto retrovisore centrale digitale. Questo diventa una camera con set up regolabile che consente di avere sotto controllo ogni cosa succede nella zona posteriore dell’auto.
Cockpit completamente digitale
Salendo a bordo domina lo schermo touchscreen da 24 pollici con forma ad “L” suddiviso in due parti. Una parte orizzontale dietro il volante che si estende verso il centro del cruscotto mostra tutte le informazioni utili, facili da consultare e completamente configurabile. Il secondo è composto da uno schermo verticale grande come quello di un tablet da cui è possibile accedere ad ogni funzione dell’auto.

La risoluzione è buona e l’interfaccia per il controllo creata dai tecnici Renault è di una semplicità disarmante. Nonostante la quantità enorme di informazioni, le funzioni possono essere azionate anche dai comandi vocali con l’Assistente Google. Utilizzare il sistema è semplice al punto da essere uno dei pochi utilizzabile anche a bassa velocità senza troppe distrazioni.
Tecnologia funzionale e facile da usare
Il sistema non solo reagisce rapidamente ai comandi ma utilizza anche le mappe Google per il sistema di navigazione. Una funzione molto importante per la gestione dell’autonomia sulle auto elettriche tenendo conto anche del livello della batteria e, se necessario, calcolando le soste per la ricarica in base alla destinazione scelta.

Le funzioni della climatizzazione dispongono di una zona del display dedicata in basso. In questo caso va fatta un pò di abitudine alla logica di azionamento dei comandi ma bastano pochi minuti per la comprensione della gestione di flussi e di temperature.
Due livello di potenza da 130cv e 218cv
Per quanto riguarda il motore la nuova Megane e-Tech dispone di due livelli di potenza. Si parte dal 130 CV per arrivare ai 218 CV e 330Nm di coppia della versione oggetto della prova. L’accelerazione è ottima, con un tempo di 7,4 secondi per lo scatto sullo 0-100km/h, mentre la velocità massima è limitata a 160km/h. Indipendentemente dal valore di accelerazione, ciò che viene messo in evidenza è una certa consistenza della potenza in erogazione che non si appiattisce come succede invece di solito sulle auto elettriche.

Un’altra caratteristica che l’accomuna alla rivale Cupra Born. La spinta partendo da fermo rimane corposa e consistenze senza cali. Se in accelerazione la compatta elettrica francese si difende alla grande in ripresta sorprende con tempi da vettura sportiva degna della gamma RS. La classica ripresa da 60 a 100 km/h, tipica di un sorpasso e media velocità impiega meno di 4 secondi. Cosa ancora più evidente è il valore pressappoco uguale anche se si riprende da 80 a 120 km/h appena sopra i 4 secondi.
Tanta potenza sulle ruote anteriori
Tanta potenza con un pizzico di cattiveria mette in crisi l’avantreno. Le ruote anteriori devono fare gli straordinari per gestire la trazione. Soprattutto si fondi sdrucciolevoli, oppure in uscita da tornanti e curve strette spingendo di netto sull’acceleratore si perde trazione e si obbliga il controllo elettronico a tagliare di netto la potenza. Rispetto alla Kona Eclettric, anch’essa a trazione anteriore con potenza similare, la Megane fa più fatica a gestire l’esuberanza della trazione, limitando, soprattutto per i guidatori meno esperti, le migliori prestazioni di cui è capace.

Multi-Sense per gestire al meglio le prestazioni
Sulla Megane e-Tech è presente come sempre il sistema di gestione delle modalità do guida Multisense. La differenza sostanziale è la presenza del pulsante sulla razza destra del volante per la sua gestione. Come sempre, al di là della connotazione sportiva della scelta, avere la possibilità di modificare la modalità di guida della vettura con un semplice gesto del pollice rende la guida più piacevole e fluida. Tre le modalità di guida ECO, Normal, e Sport. A seconda della scelta cambia l’erogazione di potenza e l’uso della capacità della batteria. Nella Sport c’è la massima erogazione con i controlli leggermente più permissivi.
Dinamica che punta su comfort e sicurezza.
Su strada emerge una scelta per il set up delle sospensioni che punta molto sul comfort. La Megane a differenza di quanto offerto in termini di prestazioni in accelerazione e ripresa non fa il paio con un set up che sfrutta appieno la potenzialità dell’auto puntando tutto su comfort e sicurezza. La Megane in curva trova il suo appoggio rimanendo affidabile anche nelle manovre brusche grazie alla buona stabilità del retrotreno. Se si esagera il controllo interviene in modo netto e rapidamente.

Dal punto di vista della guidabilità in curva emergono i limiti di uno sterzo poco comunicativo. Il comando manca di precisione in ingresso e di progressione nella gestione della traiettoria a centro curva. Due elementi a cui anche un guidatore di media bravura potrebbe adeguarsi, ma ciò che rende le cose difficoltose è mancanza di feedback che arriva dalle ruote anteriori. Il driver fa fatica a percepire ciò che succede sotto le ruote intervenendo sempre con un pò di ritardo.
Efficienza dell’83% meglio della media
La Megane e-tech, nella versione di prova, ha una batteria da 60kwh con un consumo dichiarato di 16,1 kWh/100 km secondo il ciclo di omologazione WLTP. Nella prova effettuata per un tipico percorso sia da pendolare fuori porta o gita per il week end, quindi con un uso intenso dell’autonomia dell’auto, il consumo si è attestato sui 19,4 kWh con batteria utilizzata al massimo entro l’80% di carica per una percorrenza effettiva di 370km. Un valore di efficienza pari all’83% di efficienza superiore alla media, anche se inferiore al top mostrato ancora una volta dalla rivale Kona Electric.

Molto utile la frenata rigenerativa. Il sistema è azionabile sia dal pannello di controllo che dalle palette al volante per la regolazione della sua intensità. La gestione del rallentamento è efficiente ed efficace, ma soprattutto che aiuta il conducente ad utilizzare una guida mono-pedale ben calibrata per migliorare anche il comfort di guida.
Capacità di carica nella media con 130kw
La ricarica può avvenire con cavo Mode 3 per utilizzare anche una wall box da 22 kW. La potenza di ricarica però è limitata a 130 kW da colonnine a ricarica rapida con corrente continua occorrendo circa 40 minuti per portare il livello della batteria dal 10 all’80 percento. La batteria è garantita otto anni e viene sostituita quando giunge al 70 percento della capacità residua.
Ottimo rapporto prezzo/dotazione
Il prezzo per la Megane e-Tech entry level con 131cv e 40kWh di batteria si attesta sui 36.200 euro. Quella top di gamma con 218cv e 60KWh di batteria a 45.300 con un allestimento veramente completo di tutto il necessario. La versione in prova era aveva i sistemi ADAS per la guida semi-autonoma ben tarata e completa di park assist. Si deve solo scegliere il colore come prezzo aggiuntivo. A questi vanno poi sottratti gli incentivi statali e regionali oltre quelli legati al reddito per il mercato italiano.

In conclusione
La Megane e-tech è una berlina elettrica del segmento “C” ma dall’aspetto tradizionale. Una vettura che non sbatte in faccia al conducente il suo alto livello tecnologico, ma consente di usarlo al meglio in modo semplice e funzionale. Le prestazioni sono buone e l’efficienza sopra la media in relazione alla capacità della batteria. Manca qualche limite in termini di divertimento puro al voltante, ma non è nelle sue corde un atteggiamento da sportiva pura anche in curva.
Il confronto con le rivali elettriche dello stesso segmento vede la berlina compatta della Renault leggermente in difficoltà nei confronti delle coreane Kia Niro e Hyundai Kona elettriche per una minore efficienza in funzione alle prestazioni, ma regge senza problemi il confronto con la Cupra Born che si sposta sul piano stilistico. Scegliere la francese piuttosto che la spagnola dipende dagli occhi dell’automobilista che le guarda.