Test Drive: Honda CR-V 2.0 PHEV ADVANCE TECH, ibrido efficace, confortevole e spaziosa

La Honda CR-V è da sempre una pietra miliare nella gamma della casa giapponese. Il SUV medio bestseller per numeri di vendita giunge alla sesta generazione. Un rinnovamento di sostanza che vede la CR-V controbattere alla concorrenza interna della Toyota e Nissan sul proprio terreno tecnologico, quello della migliore tecnologia ibrida sul mercato. La CR-V di nuova generazione, infatti, aggiunge alla già nota tecnologia e:HEV full Hybrid anche la possibilità di avere una batteria di maggiori dimensioni diventando PHEV con 82km di autonomia dichiarata.

Lo stile si evolve aggiungendo al pragmatismo tipico di Honda anche una buona dose di carattere. Il frontale, soprattutto, con la nuova griglia e la fanaleria sottile protratta verso la fiancata, mostra una certa sportività che mancava alla generazione precedente. La fiancata, come la zona posteriore, invece, riprende concetti già visti migliorando le forme, più muscolose ed adottando una nuova fanaleria posteriore a sviluppo sempre in parte verticale. Il colore Cristal Black Pearl, poi, dona alla nuova CR-V PHEV quel tocco di bel tenebroso che non guasta per una vettura che punta tutto sulla funzionalità e l’efficienza.

Interni di qualità

Gli interni, invece, mettono in evidenza una bella ventata di freschezza. Lo stile della plancia è ripreso direttamente da Civic e ZR-V poi con linee pulite e funzionali conservando molti comandi manuali. Rispetto ai sistemi di gestione elettronica, con schermi panoramici e spettacolari della concorrenza, la strumentazione della CR-V è meno appariscente ma sicuramente più facile da utilizzare riducendo al minimo la necessità di apprendimento.

Il quadro digitale dispone di ogni tipo di informazione ed è gestibile con i pratici comandi posti sulle razze del volante. Attraverso un gesto naturale dei pollici è possibile controllare le funzioni dell’infotainment, il controllo degli ADAS ed il monitoraggio del funzionamento del sistema ibrido, compreso lo stato della batteria. In più è presente la proiezione delle informazioni attraverso l’Head Up display configurabile con le informazioni che desidera vedere il conducente.

Per il sistema multimediale si trova al centro della plancia in posizione rialzata come le altre vetture della gamma. In effetti, si poteva fare uno sforzo utilizzando lo stesso schema visto sulla piccola elettrica Honda e, avendo una maggiore superfice anche per il passeggero per sfruttare le buone doti funzionali del sistema. La grafica, in ogni caso è molto simile ad uno smartphone con le pagine che scorrono facilmente da una all’altra. Addentrarsi tra i menù e sotto-menù per la gestione delle molteplici funzioni di bordo, è facile e intuitivo con un tempo di apprendimento veramente ridotto al minimo. A breve sarà anche disponibile una versione dell’App My Honda Plus adatta per gestire da remoto le funzioni di ricarica e condizionamento dell’auto.

I comandi riservati al clima sono di tipo tradizionale azionabili in modo estremamente intuitivo. L’impianto di condizionamento è efficiente con la presenza di bocchette riservati ai posti posteriori. Inoltre sono presenti le funzioni di riscaldamento per i sedili anche posteriori e voltante. Quelli anteriori, in particolare, sono dotati anche la funzione di ventilazione, molto utile per i climi estivi o con autunni caldi come quando si è svolta la prova. Fatto trenta si poteva fare trentuno, aggiungendo una bella funzione massaggio, ma non è presente nemmeno come optional.

Più spazio e comodità per i posti posteriori

La zona anteriore offre molto più spazio con una plancia meno ingombrante. I materiali degli arredi sono di buona qualità, con elementi morbidi diffusi in tutte le zone dell’abitacolo anche inferiore con un assemblaggio ben realizzato, in linea con la concorrenza premium tedesca.

Lo spazio per i posti posteriori sfrutta la maggiore distanza dal sedile rispetto alla posizione del pedale del freno, offrendo maggiore comodità per le gambe. La quasi assenza del tunnel centrale consente di ospitare senza troppe difficoltà anche tre persone di taglia media. Lo schienale si può reclinare in diverse posizioni per avere un maggiore comfort per gli occupanti che vogliono riposare durante un lungo viaggio.

Il bagagliaio, nella versione PHEV oggetto della prova, grazie alla posizione intelligente della batteria maggiorata al centro del telaio, riesce a sfruttare al meglio anche il pozzetto aggiuntivo nel bagagliaio per una capienza complessiva di 640 litri.

Sistema ibrido esteso a tecnologia PHEV

Il sistema ibrido e:HEV con estensione PHEV si basa sulla tecnologia iMMD, intelligent multi-mode drive di Honda, giunto alla sua quinta evoluzione. In questo caso il sistema aumenta la sua efficienza adottando una batteria da 17,5Kwh e 345v. Il sistema resta di tipo seriale con la potenza di 184cv e 335Nm di coppia, invariati rispetto alla versione full hybrid, generati dalla sola motorizzazione elettrica.

Il motore benzina, infatti, viene abbinato ad una seconda unità elettrica che funge da solo generatore per caricare la batteria o supportare direttamente il motore elettrico di trazione attraverso l’azione dirette dell’inverter. La capacità della batteria maggiorata consente di percorrere secondo il ciclo di omologazione di 82km in full elettrico e la possibilità di caricare da wall box con 6,8KwH. Il che porta ad un tempo di carica ridotto a circa 2h per passare dal 20% minimo al 100%.

Un unico comando per gestire tutte le funzioni

Sulla nuova consolle centrale a forma di mensola, c’è il comando per la gestione delle modalità di trazione contraddistinto dalla lettera stilizzata “e”. Premendo questo pulsante è possibile selezionare la marcia in modalità EV, completamente elettrica, Hybrid Automatico, con la gestione dell’accensione del motore endotermico limitata in base alla richiesta di potenza, oppure selezionare la funzione e: Save conservando lo stato della batteria.

In questo caso il conducente decide di sfruttare il sistema passando da PHEV a full hybrid utilizzando per la marcia solo la parte di energia che viene immagazzinata oltre il limite imposto dal conducente. Di tutte queste funzioni, quelle più ideale per il funzionamento della CR-V PHEV su strada è l’Hybrid Auto, con controllo della gestione elettrica automatizzata.

l sistema, infatti, tenderà comunque ad utilizzare al massimo la marcia in elettrico lasciando al solo compito di supporto l’azione del motore benzina. L’alternanza delle due motorizzazione, in modo efficiente in base alle condizioni reali di utilizzo, ha consentito di avere anche un utilizzo fino al 92% della percorrenza in elettrico in ambito cittadino e medio-extraurbano.

Migliora la modalità Engine Mode per la marcia ad alta velocità

Alle alte velocità, vero tallone di Achille di tutte le vetture ibride sia full che PHEV, la Honda utilizza ancora la funzione Engine Mode. Una modalità di funzionamento che prevede il veleggiamento in autostrada con il motore benzina direttamente collegato alle ruote.

Durante questa fase della marcia, il motore elettrico comunque garantisce la carica in batteria senza aggravare il consumo di benzina, cosa che succede invece nelle PHEV con sistema parallelo, quando si usa la funzione Charge.  La CR-V carica la batteria durante la marcia autostradale a costo quasi zero, alternando anche la marcia in EV che può avvenire a 120/130km/h, riducendo il consumo in autostrada rispetto ad una classica plug-in che invece rimane con la sola trazione benzina.

Nuova trasmissione a due rapporti

Con la potenza invariata, le prestazioni dovrebbero risentire della presenza di una batteria dalle maggiori dimensioni. Il condizionale è d’obbligo, perché i tecnici Honda, nella loro immensa lungimiranza tecnica, hanno modificato la trasmissione a rapporto unico, aggiungendo una marcia passando a due rapporti.

La nuova trasmissione adotta un rapporto corto per consentire di sviluppare una maggiore accelerazione limitando l’aggravio di peso che comporta una batteria di maggiori dimensioni, ed una marcia allungata per avere una velocità di punta di 190km/h abbassando il regime di rotazione a velocità di codice autostradale. A 130km/h, infatti, il regime di motore benzina si abbassa rispetto al passato, migliorando di molto il comfort acustico me soprattutto il consumo.

Una scelta tecnica che appare valida fin dal momento in cui si preme a fondo il gas con una partenza da fermo. La CR-V guadagna velocità in modo consistente affievolendo la sua spinta, come succede a tutti i motori elettrici con l’aumentare della velocità. Il passaggio alla marcia superiore avviene in modo impercettibile come se avesse ancora un unico rapporto. L’accelerazione, pur non essendo da vettura sportiva, è comunque discreta con uno scatto per lo 0-100km/h in meno 9,5 secondi.

Risposta rapida in ripresa

La risposta il ripresa viene agevolata dal collegamento diretto del motore elettrico alle ruote che consente di riprendere in modo più rapido rispetto ad un sistema misto dove si accusa l’inevitabile effetto scooter. la sonorità tra l’azione elettrica e quella benzina resta slegata, ma si tratta di un effetto sonoro senza ritardo di risposta, soprattutto nella modalità di guida più dinamica.

Drive Mode con modalità Rimorchio

Proprio la percezione di questo effetto che possiamo definire “dinamo” piuttosto che scooter viene mitigato dalla soluzione che simula la cambiata variando il numero di giri del motore come se ci fosse un reale cambio a sei marce a doppia frizione. Inoltre, i tecnici Honda hanno inserito un sistema di smorzamento attraverso gli altoparlanti dell’impianto stereo che si attiva quando la vettura si trova nella modalità Sport.

Il drive mode ha le classiche tre modalità di guida, ECON, Normal e Sport. Sono state aggiunte anche altre due mappature per per aiutare a sopperire la mancanza della trazione integrale “NEVE” ed una che sfrutta il secondo rapporto corto e la maggiore potenza dettata dalla nuova batteria ” RIMORCHIO” che aumenta la capacità di traino che in questa versione Plug-In passa a 1500kg.

Sospensioni attive per un comfort maggiore

Il comportamento stradale della nuova CR-V varia rispetto alla sorella AWD e:HEV per la presenza di serie delle sospensioni ad assetto variabile. Un elemento che su tutte le vetture non dovrebbe mai mancare ed appare assolutamente in linea con le caratteristiche dell’ammiraglia Honda.

A voler essere pignoli avrei preferito che si potesse scegliere la taratura delle sospensioni anche in modo indipendente rispetto alle modalità di guida. L’assetto infatti passa da molto morbido e confortevole in ECON ad abbastanza rigido in condizione Sport, con la soluzione di compromesso ideale, molto simile alla passata generazione, in Normale. L’assetto inoltre cambia anche quando si usano le altre due modalità di guida per l’off road oppure quando si traina un carello.

Il comfort sullo sconnesso è impeccabile, senza che i passeggeri subiscano scossoni anche su buche molto profonde. Una scelta di compromesso che non riesce a limitare il rollio in curva sempre piuttosto evidente anche nella modalità più dinamica. Lo sterzo mostra la tipica mancanza di prontezza delle vetture a baricentro alto. In ogni caso, la CR-V PHEV, resta una vettura che traferisce al conducente un’ottima sensazione di sicurezza e di facilità di guida nonostante le dimensioni.

Consumi contenuti con ogni utilizzo

Il capitolo consumi è sempre molto delicato quando si parla di ibride benzina plug-In. Di solito, queste vetture sono efficienti in base alla possibilità di avere la batteria piena o di poterla ricaricare ogni volta che si ne ha possibilità per non mettere in crisi il sistema e viaggiare con la sola motorizzazione benzina.

Ebbene, la Honda CR-V limita quasi a zero questo problema. La batteria garantisce una percorrenza di chiarata di 82km, che nella realtà, marciando in modalità puramente elettrica si attestano sui 66km/h. Ma questa grossa SUV ha come asso nella manica la capacità di poter viaggiare come vettura full hyrid con la stessa efficienza della sorella senza batteria maggiorata anche quando questa è scarica.

Una capacità che consente alla gestione automatica del sistema di poter allungare in percentuale la durata anche più degli 82km dichiarati se nelle fasi critiche si lascia che sia il motore benzina a dare una mano piuttosto che insistere nel restare in EV anche quando la trazione elettrica sarebbe in difficoltà.

Da il meglio di se utilizzata in Hybrid Automatico

Sulla CR-V il sistema di recupero energetico assolve una parte importante sull’efficienza complessiva. Come sulla sorella minore HR-V è possibile selezionare la modalità B dal selettore del cambio e regolarla in modo permanente attraverso le palette al colante. In questo modo la frenata rigenerativa può essere utilizzata come guida mono-pedale anche in condizioni pianeggianti o di traffico a singhiozzo caricando la batteria e scaricando parte dell’incombenza dal motore benzina che resta spento più a lungo. L’utilizzo della frenata rigenerativa con una modalità di guida appropriata come la ECON consente di ottenere consumi medi di 2,5litri/100km compreso un 30%. Valore ottenuto su un percorso di prova di 150km con una percentuale autostradale a 130km/h del 25%.

A questo valore va aggiunto il costo della ricarica di energia. In base al mercato attuale il prezzo medio dell’energia convertito in costo benzina, porta il risultato da 2,5 a 3,3litri/100km. Un risultato veramente notevole che consente al conducente la liberta di decidere se guidare la vettura a batteria carica, cambiando fonte energetica in base alle fluttuazioni del mercato, evitando di proposito la ricarica di enervia se costa troppo. Guidando a batteria completamente scarica, infatti, la PHEV ha fatto registrare sullo stesso percorso un consumo pari a 4,2litri/100km. Leggermente più alto ma comunque un risultato notevole.

Prezzo premium

La Honda CR-V 2.0 PHEV Advance Tech colore Cristal Black Pearl, che io affettuosamente ho chiamato Dark Side Hybrid, è disponibile ad un prezzo decisamente premium di 59.900 euro. La dotazione è completa di sistema Honda Sensing con ADAS aggiornati ed ampliati per una guida semi-autonoma di secondo livello evoluta. La funzione 360° consente una migliore percezione della sicurezza del traffico circostante e l’utilizzo del sistema di parcheggio automatizzato.

La Honda per il lancio ha proposto un’offerta con sconto rottamazione di 3.500,00 euro che porta il prezzo a 56.400 euro. Questa soluzione prevede un anticipo di 13.700,00 e 47 rate da 444,32 ed una Maxirata finale di 31.085,00 come “Valore Futuro Garantito” HONDA. In più per il lancio i concessionari Honda aggiungono all’offerta il Valore Garanzia Estesa 8 anni e 2 tagliandi inclusi dal valore di 1.845 euro.

In conclusione

Con la sua ammiraglia Honda lancia l’attacco alla zona alta del mercato con la consapevolezza di dare al suo cliente un prodotto tecnologicamente avanzato che giustifica il costo, vicino, se non uguale alla concorrenza tedesca premium. Bisogna, però, fare i conti con la percezione della clientela di questa fascia di mercato di Honda come costruttore generalista. Ma per chi supera questa limitazione, più mentale ed italiana che razionale, con la CR-V PHEV ottiene un’auto spaziosa e funzionale adatta ad un uso anche familiare. Il comfort resta di alto livello ed un livello di finiture adeguato all’obiettivo che si prefigge di accontentare anche una clientela più esigente.

In collaborazione con Honda D.Car Motors Caserta-Salerno