Abbiamo visto cos’è una sospensione e come si regola la parte meccanica di una forcella e di un ammortizzatore, cioè le molle, adesso vediamo come regolare forcella e mono dalla parte idraulica munitevi di pazienza e di cacciavite o di chiave a brugola esagonale !
Visto che parliamo di olio idraulico ecco come si fa il “pieno” delle canne della forcella anteriore, dopo aver svitato il cilindro filettato superiore, ricordo anche che le forcelle rovesciate sono molto più sensibili al livello dell’olio di quelle normali L’ immagine qui sotto si riferisce ad una forcella rovesciata come si trova oggi su tuttle le supersport stradali:
Se o quando cambiate l’olio alla forcella anteriore e lasciate un po’ di aria, questa influenzerà il comportamento della sospensione, con uno spazio di aria la sospensione sarà più morbida, senza aria la sospensione sarà più rigida, questo perchè l’aria fa parte anche lei di un effetto ammortizzante insieme all’olio.
L’ idraulica di una sospensione ha come scopo di limitarene la velocità di movimento sia in compressione che in estensione anche perchè essendoci di mezzo una molla se non avessimo un fluido (olio da sopensioni) che controlla il tutto andremmo avanti rimbalzando come canguri, niente a che vedere con il “canguretto” al secolo Casey Stoner lui sta incollato all’ asfalto e non rimbalza, adesso i maligni evitino commenti ovvi.
Avevamo già parlato degli ammortizzatori e di come il loro pistone interno gestisce il passaggio dell’olio, appunto questo pistone viene influenzato dalle regolazioni idrauliche che consentono di far passare più o meno olio dalle due parti della canna che il pistone scorrendo all’interno divide in due, comunque allego un’immagine che visualizza il passaggio olio nel pistone:
Regolazione del ritorno.
Quando la forcella dopo che si è stata compressa, per esempio in una frenata, ritorna in su, questa regolazione ne controlla appunto la velocità di ritorno. La regolazione è di solito piazzata al centro dell’altra vite del pre-carico , vedere foto qui sotto lettera “C” mentre in bleu è la vite di precarico, l’esagono sotto alla vite bleu è necessario per poter svitare il tappo della canna quando volete cambiare olio:
La vite regola il ritorno idraulico, la parte bleu come già detto, che la contiene è la regolazione del pre-carico della molla. Le lettere S e H in questa foto stanno per Soft o Hard. Quinid girando verso sinistra la vite nella direzione della S si ammorbidisce il ritorno girando verso destra lettera H si indurisce per regolarla nella foto ci serve un cacciavite piatto. Alcune sospensioni hanno addirittura un pomello che si può girare facilmente con le dita.
Qualche volta la regolazione è divisa in click altre volte in gradi, sempre si tratta di girare o a destra o a sinsitra la regolazione con il cacciavite. Attenzione che si gira pochisismo non è come col pre carico che lo si pù girare di più giri qui la regolazione è appunto di “click” piccoli movimenti . Per prima cosa azzeriamo i “click” quindi giramo verso sinistra con il cacciavite la regolazione fino a che si ferma, a questo punto scriviamoci tutti i click che abbiamo sentito, cosi’ sappiamo quale fosse il punto di partenza, fatelo su entrambe le canne della forcella mi raccomando. Fatto questo ci si sede sulla moto e frenando con i dischi anteriori si spinge a fondo corsa la forcella. Mi raccomando frenate energicamente e spingete in giù la moto e non rilasciate il freno anteriore mentre lo fate. Sempre con il freno tirato lasciate tornare in su la forcella e notate che cosa fa, dovrebbe tornare su e poi in giù di un tantino e magari di nuovo in su e poi stabilizzarsi in giù di nuovo, quello che in inglese chiamano effetto di rebound. Questo perchè avete azzerato l’effetto di ritorno. Rigirate nell’ altro senso la regolazione con il cacciavite e contate sempre i click, fino a che siete arriavti quasi alla fine della regolazione ma dall’ altra parte (lettera H) se arrivate alla fine tornate indietro di un click. Scrivete quanti click avete contato così avete anche un’idea di quanti click è fatta la vostra reoglazione dal massimo al minimo del ritorno.
Rifate i test della frenata con compressione della forcella e noterete che adesso il ritorno è molto più lento e si ferma in una certa posizione dovrebbe essere a metà fra il tutto chiuso di prima e la regolazione aperta che avete adesso. Rigirate con il cacciavite verso sinistra e fermatevi quando la forcella ritorna alla posizione massima del primo ritorno e si ferma li.
Essendovi segnati tutti i click che avete fatto, adesso sapete quale sia la vostra reoglazione media della forcella in ritorno.
Regolazione in compressione.
Allora ve lo dico subito questa regolazione è molto personale e qui dovete andare con il vostro intuito e sensibilità. La regolazione si trova in fondo alla forcella o vicino al supporto delle pinze dei freni o di lato all’ asse anteriote della ruota. Anche qui si va con il cacciavite e si contnao i click, ma invece di girare verso sinistra, girate verso destra in modo che la regolaizone di compressione viene annullata. Contate i click e scriveteveli così sapete da dove siete partiti. Può anche darsi che la regolzaione si faccia con una chiave a brugola, comporatevi come per il cacciavite.
Nuovamente frenate con un bella pinzata e spingete in giù l’ anterirore , dovreste notare che va in giù con una certa facolità rispetto a prima in quanto avete annullato il freno idraulico di compressione. Tornate con il cacciavite a regolare la vite di compressione e giratela tutta dall’ altra parte fino a che si ferma e contate i clik. Riprovate la compressione e noterete subito che la forcella si è alquanto irrigidita nello scendere. A questo punto sta a voi decidere quanto la volete rigida, quindi girate e contate i soliti click e riprovate a sentire come vi sembra in compressione. L’ideale dovrebbe essere al metà circa dei due estremi , se non altro posizionatevi da quelle parti e provate a guidare per un po’ e sentire come vi sembra. Come ho scritto è molto personale, ma se avete una buona sensibilità di sterzo ed una buona forcella dovreste percepire molto bene due click di registrazione sia a destra che a sinsitra. Se non li sentite … pazienza a questo punto tenetela a metà regolazione, che vi va bene comunque cosi’.
Regolazione idraulica ammortizzatore posteriore.
Si procede come per la forcella anteriore, solo che vi serve un amico che vi tiene dal davanti la moto dritta e voi potete alzare in sù o spingere in già il codino per verifcare la velocità di ritorno dell’ ammortizzatore posteriore, dopo di che procedete con le regolaizoni come avete fatto per la forcella anteriore, quindi controllate il rimbalso a compressioen totalmente scaricata, poi a forza di click destra o sinsitra. limitate la velocitaà di discesa e di risalitael codino che rispetto alla forcella anteriore si visualizza anche meglio. Rispetto la forcella anteriore è più facile notare le oscillazioni e la posizione del codino che è un ottimo riferimento.
Di ammortizzatori posteriori ce ne sono di diverse tipologie :
A parte il primo tipo che non ha regolazioni , pre-carico molla a parte., in genere tutti gli altri si possono regolare.
Dovete individuare le regolazioni dirauliche della compressione e del rilascio , per esmepi in quetsa immagine le si vedono benissimo :
Questo è un ammortizzatore per un motorino, di fatto se montante quetso tipo di ammortizzatopri (da corsa= su di un motorino potete benissimo regolarveli da soli allo stesso modo come si regolano sulla vostra moto.
A questo punto dovreste avere chiare le regolazioni da fare o per lo meno vi sarete impossessati della logica ed il funzionamneto interno di una sospensione, spero che quetso sia sufficente per arrivare al vostro miglior comfort di marcia.
Il prossimo ed ultimo articolo tratterà di come reagisce la moto alle regolazioni in modo che possiate al meglio diagnosticarne il comportamento e fare gli aggiustaggi necessari.
aseb…. sempre grande grazie
I Bitubo!!!!!!!!!!li avevo sulla vespa da ragazzino.Li avevo comprati perchè mi piacevano con quella molla rossa,mica per altro
@Trepacchi quando ho messo l’immagine del bitubo pensavo proprio a te ( lo giuro ) ero quasi sicuro che li conoscevi viste le mini-moto e gli scooters che ti circondano … 😀 😀 😀
Fra l’altro sono non solo belli da vedere ma anche molto buoni.
@Aseb–Allora Grazie due volte 😀 mi fa’ un gran piacere che ti ricordi queste cose….
aseb mettiti in contato con me ho 1 idea